Gli antichi Greci non conoscevano i dadi, ma erano comunque appassionati di quelli che oggi chiamiamo abitualmente giochi d'azzardo. Ai quei tempi l'equivalente dei dadi era rappresentato dagli
astragali, ovvero particolari ossa a sei facce che venivano ricavate dal calcagno di vari scheletri animali. Delle sei facce dell'astragalo solo quattro sono ritenute stabili e queste quattro hanno occorrenze non equiprobabili. Nello specifico è stato calcolato da alcuni matematici che due facce hanno una probabilità di uscita del 10% e le altre due del 40%.
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