Il gruppo di Bellamy è da sempre tra i miei preferiti, tuttavia il nuovo disco (lodevole per il tentativo, pienamente riuscito, di non ripetere le sonorità del passato) mi ha lasciato una profonda delusione. La svolta quasi operistica, condita con molti elementi in stile Queen, ha finito a mio parere per confezionare una produzione molto blanda e addirittura kitsch. Insomma, una specie di brodino freddo e annacquato, che stona con la precedente discografia del trio inglese.
Sono però convinto che, in un futuro non troppo lontano, dai Muse giungeranno nuove gradite e gradevoli sorprese.