Ian Stewart è oggi considerato l'erede unico del grande Martin Gardner, tuttavia, se si esclude il titolo, ho trovato questo lavoro di interesse piuttosto limitato e comunque non in grado di suscitare in me l'urgenza di approfondire alcuni argomenti. L'autore presenta una ventina di curiosità matematiche, in altrettanti brevi capitoli, ma i contenuti sembrano scarsamente appassionanti. Trovare il modo di allacciarsi le scarpe sfruttando la minor lunghezza possibile delle stringhe o capire perché il filo del telefono si attorciglia sono argomenti che non attraggono un amante della matematica come il sottoscritto, figuriamoci chi ha ben altri interessi. Anche gli argomenti che già conoscevo (come il triangolo di Sierpiński) sono stati affrontati in maniera che, a mio modesto giudizio, ritengo poco brillante.
In definitiva si tratta di un libro che non mi sento di consigliare; piuttosto vale sempre la pena leggere qualcosa del buon vecchio Gardner, che in fatto di capacità divulgative rimane insuperabile.