Saturday, October 16, 2010

Migranti e immigrati

In questi ultimi anni abbiamo assistito più volte al tentativo di sostituire il termine "immigrato" con quello di "migrante". L'operazione, partita soprattutto dagli ambienti di sinistra, ha però avuto riscontri piuttosto scarsi e deludenti.
L'idea di fondo era quella di far prevalere il concetto di transitorietà (insito in "migrante") su quello di permanenza (espresso invece da "immigrato").
Credo che, senza scomodare analisi troppo profonde, il fallimento di questa strategia sia soprattutto di tipo grammaticale. Se chiami qualcuno "migrante" significa infatti che costui o costei sta ancora migrando: è, cioè, ancora in viaggio. Il buon senso ha dunque fatto propendere per il mantenimento del termine "immigrato" (colui che è migrato e, appunto, ora è qui), termine che - tra l'altro - non mi sembra avere alcunché di offensivo. Con buona pace dei soliti comunisti.