Wednesday, September 30, 2009

Cotto a puntino

Pare che pupazzo Franceschini sia uscito dal pentolone delle varie correnti PD perfettamente bollito. O forse ci sbagliamo?

Falsi anglicismi (0)

Si dicono falsi anglicismi quei termini che gli Italiani (e i Padani) credono inglesi ma che tali non sono; è possibile che il falso anglicismo sia utilizzato in Inglese con un significato diverso oppure che non esista affatto. Nei prossimi post cercherò di presentare i casi più diffusi e significativi.

Caccia alle verdi streghe

di Diego Pistacchi
(apparso in origine su www.ilgiornale.it il 30/09/2009 con il titolo "La caccia alle streghe leghiste mette al rogo pure i convegni")

La vicenda nasce nelle scorse settimane. La Fondazione per l'Europa dei Popoli organizza la tavola rotonda, invita relatori di livello come il professor Renato Del Ponte, studioso della cultura e tradizione ligure, e affida la relazione conclusiva all'onorevole Mario Borghezio. Il luogo è stabilito, un noto locale della zona conferma anche via mail la sala e l'organizzazione del pranzo. Poi improvvisamente iniziano le minacce, ribadite anche attraverso siti internet e blog. In caso di conferma dell'evento Triorà brucerà si legge sul web. E non solo. Il locale si tira indietro, altri ristoranti non si dicono disponibili ad accogliere il convegno. A Triora il clima è da caccia alle streghe. Che anziché il cappellaccio nero hanno il fazzoletto verde.
Si ripetono insomma storie già vissute in un recentissimo passato a Genova. Con lo stesso Borghezio, ma anche il ministro La Russa ed esponenti locali di Lega e PDL aggrediti, scortati, intimiditi, cacciati dai vicoli durante manifestazioni politiche o addirittura semplici visite della città. «Questa volta la cosa è se possibile ancora più assurda» - non si capacita l'europarlamentare leghista - «Non vedo cosa ci potesse essere di preoccupante nel parlare di simbolismo della montagna. È inspiegabile, a meno che non si voglia collegare con l'opera che stanno portando avanti in quella zona del ponente ligure le forze dell'ordine. Il contrasto allo spaccio, alle situazioni al limite della legalità che trovano il nostro plauso possono aver dato fastidio a certi ambienti della sinistra estrema. Comunque dell'intolleranza di queste persone eravamo già consci, qui abbiamo scoperto anche la loro idiozia politica perché riescono a boicottare un evento sociale, culturale e turistico che avrebbe attirato interesse a Triora. Quel che resta gravissimo è il fatto che certe piccole escrescenze della società vogliano importare tra le persone perbene dell'entroterra ligure certi metodi mafiosi».
La situazione che si è venuta a creare ha costretto gli organizzatori a rinviare l'appuntamento. È già arrivata alla Fondazione per l’Europa dei Popoli la disponibilità di altri locali e anche della sala municipale di un Comune del ponente ligure per ospitare il convegno, ma la predisposizione di nuovi inviti e manifesti richiede più tempo. «A Triora comunque torneremo, non ci facciamo intimidire», assicura Borghezio. Le minacce, la violenza politica, i metodi antidemocratici ormai tollerati sempre più spesso in Liguria (con il tacito assenso delle istituzioni che mai intervengono se l'aggressione arriva da sinistra) stanno diventando una preoccupante regola.

Si torna a parlare di canone RAI

Fa parte di quei corsi e ricorsi tipici della politica italiana; è il dibattito ciclico e inconcludente sul canone RAI. La Lega aveva promesso di abolirlo, ma per il momento non è ancora riuscita nell'impresa. Lato mio ho smesso di pagarlo una dozzina di anni fa e tutte le comunicazioni che l'azienda mi ha spedito in questi anni sono finite dritte nel cestino senza venire aperte. Per quel che mi riguarda possono anche arrestarmi.

Tuesday, September 29, 2009

Kauno alus - Kaunas brewery

Avevo promesso di parlarne una volta rientrato dalle vacanze estive ed eccomi qui.
Il birrificio di Kaunas è stato ufficialmente fondato nel 1846 e alla sua proprietà si sono avvicendate diverse famiglie nel corso degli anni. Attualmente si distingue dai rimanenti birrifici sparsi su tutto il territorio lituano soprattutto per i suoi sistemi produttivi di tipo classico: si segnalano, da parte dell'azienda, il rifiuto di applicare i moderni metodi industriali noti come high gravity technology e, per contro, è ancora oggi praticato (in apposite camere aperte alla visita del pubblico) un antico processo di fermentazione naturale che può arrivare sino a dodici giorni (l'intero processo di maturazione può addirittura oltrepassare i sessanta giorni). Circa una decina le tipologie di birre prodotte.
Tra i progetti futuri si prevede anche l'apertura di un ristorante interno.
Per maggiori informazioni si rimanda al sito ufficiale www.kaunoalus.lt, purtroppo per il momento disponibile solo in lingua lituana.

Ad ogni costo

Ho sentito oggi per la prima volta Ad ogni costo, il brano con cui Vasco Rossi propone una personale rivisitazione di Creep, storico capolavoro dei Radiohead (il pezzo è uscito come singolo nel 1992 ed è poi stato pubblicato l'anno successivo all'interno del debutto discografico Pablo Honey).
Non che avessi grandi aspettative ma la delusione provata è stata particolarmente profonda; il testo è piuttosto banale, l'impianto musicale appare smussato ed edulcorato, mentre l'interpretazione vocale dell'attempato Vasco è priva di mordente e altamente deficitaria. L'originale Creep trova invece i suoi maggiori punti di forza proprio nella spigolosità delle chitarre e nella voce sofferta dell'allora giovanissimo Thom Yorke.
Forse sarebbe stato meglio scegliere un pezzo di gran lunga meno impegnativo.

Linguaggio da ufficio (87). Edutainment

Sulla falsariga di infotainment è costruito dall'unione di education ed entertainment; non ha un equivalente in Toscano.

Linguaggio da ufficio (86). Folder

Anglicismo molto diffuso a cui corrisponde il toscano "cartella".

Linguaggio da ufficio (85). Infotainment

Si tratta di un termine piuttosto recente nato dall'unione di information ed entertainment. Questo è uno dei pochi casi in cui non esiste un corrispettivo toscano.

Monday, September 28, 2009

Italica giustizia: duemila anni di ritardi

"Iudex damnatur ubi nocens absolvitur".

[Publilio Siro]

Un precursore della scienza moderna

"Attraverso il dubbio siamo giunti alla verità".

[Cicerone]

Prima di passare alla violenza

"Il saggio tenta ogni strada prima di passare alla violenza".

[Publio Terenzio Afro]

Jessica Brando's Day?

Qualcuno sa spiegarmi perché la maggior parte di quelli che oggi si sono collegati a questo blog cercava informazioni su Jessica Brando?

La saggezza di Plauto

Un elenco di brevi massime del più grande commediografo del mondo antico:

Pulchra mulier nuda erit, quam purpurata, pulchrior [La bella donna sarà più bella nuda che vestita di porpora].

Proba merx facile emptorem reperit [La buona merce trova facilmente qualcuno che la compra].

Non aetate verum ingenio apiscitur sapientia [Non con l'età ma con l'ingegno si raggiunge la sapienza].

Ubi amici ubi opes [Dove ci sono amici ci sono ricchezze].

Feliciter sapit qui pericolo alieno sapit [saggio che impara dalle disgrazie altrui].

L'ultima citazione - homo homini lupus - non ha nemmeno bisogno di traduzione.

Cenere

"Tra poco sarai cenere, uno scheletro, un nome o neppure quello. E il nome non è che rumore o un'eco".

[Marco Aurelio]

L'amicizia secondo Plutarco

"Non mi serve un amico che cambia quando cambio io e annuisce quando annuisco io; la mia ombra lo fa molto meglio".

[Plutarco]

Sunday, September 27, 2009

Da Aurora

Ritornare a Selvino oggi, circa dieci giorni dopo aver venduto la casa di villeggiatura in cui per dodici anni ho trascorso molte delle mie vacanze estive (e non solo) è stato un po' triste. La nota positiva è l'aver trovato un ottimo ristorante: si tratta della trattoria Aurora, nell'omonimo hotel in Corso Monte Rosa 31, dove è possibile gustare piatti della tradizione locale serviti in porzioni più che generose e a prezzi quasi ridicoli. Assolutamente da provare.

Saturday, September 26, 2009

Il senno di Menandro

"Le strade della fortuna sono oscure".

[Menandro]

Constatazioni aristoteliche

"La bellezza è la miglior lettera di raccomandazione".

[Aristotele]

Saggezza platonica

"L'importante non è vivere, ma vivere bene".

[Platone]

Come tagliare una torta

Recentemente ho letto Come tagliare una torta e altri rompicapi matematici di Ian Stewart (2008, Einaudi, www.einaudi.it). Il testo originale (How To Cut A Cake And Other Mathematical Conundrums) è uscito due anni prima; la traduzione, spesso deludente (e a cui si aggiungono errori grammaticali e tipografici), è di Adria Tissoni.

Ian Stewart è oggi considerato l'erede unico del grande Martin Gardner, tuttavia, se si esclude il titolo, ho trovato questo lavoro di interesse piuttosto limitato e comunque non in grado di suscitare in me l'urgenza di approfondire alcuni argomenti. L'autore presenta una ventina di curiosità matematiche, in altrettanti brevi capitoli, ma i contenuti sembrano scarsamente appassionanti. Trovare il modo di allacciarsi le scarpe sfruttando la minor lunghezza possibile delle stringhe o capire perché il filo del telefono si attorciglia sono argomenti che non attraggono un amante della matematica come il sottoscritto, figuriamoci chi ha ben altri interessi. Anche gli argomenti che già conoscevo (come il triangolo di Sierpiński) sono stati affrontati in maniera che, a mio modesto giudizio, ritengo poco brillante.

In definitiva si tratta di un libro che non mi sento di consigliare; piuttosto vale sempre la pena leggere qualcosa del buon vecchio Gardner, che in fatto di capacità divulgative rimane insuperabile.

PEV e EV per Odifreddi

Se vi siete imbattuti in un testo di Piergiorgio Odifreddi non vi saranno sfuggiti due acronimi come PEV e EV. Il loro significato è rispettivamente "Prima dell'Era Volgare" e "Era Volgare".
Non riconoscendo Gesù Cristo come un personaggio realmente esistito Odifreddi ha introdotto due espressioni che possano degnamente sostituire gli attuali acronimi AC e DC ("Avanti Cristo" e "Dopo Cristo").

Gorgia's law

La frase "Nulla esiste. Se esiste è inconoscibile. Se è conoscibile è incomunicabile" che ho riportato in un precedente post, sembra fatta apposta per comparire nella popolare raccolta di brevi massime moderne che va sotto il nome di Leggi di Murphy. In realtà, per quanto non sia tra gli autori più studiati, Gorgia è vissuto in Grecia circa quattro secoli e mezzo prima di Cristo e di professione faceva il filosofo.

Pinguinificio

Oggi siamo stati in visita all'abbazia di Chiaravalle; è stata l'occasione per mostrare alla madre della Indrė e alla sua madrina (rispettivamente Bronė e Milda) uno dei complessi religiosi più interessanti di tutta la Lombardia (per informazioni si veda il sito ufficiale www.chiaravalle-milano.it).
Con nostra sorpresa siamo capitati lì nel bel mezzo di una funzione religiosa che ci è subito parsa piuttosto singolare: ad assistervi c'erano solo a suore (bianche, nere, mulatte e un po' di tutte le razze); sembrava di essere in un pinguinificio!

Giulia Salvi, it's a long (and winding) way to the top if you wanna rock 'n' roll

Rientrando in auto da Milano, questa mattina mi sono sintonizzato su Virgin Radio; stavo facendo zapping alla ricerca di qualcosa di interessante quando la mia attenzione è stata catturata dalle prime inconfondibili e irresistibili note al pianoforte di Home Sweet Home, un lento che, a mio parere, rappresenta uno dei brani più riusciti tra i tanti successi scritti dai californiani Mötley Crüe.
In realtà sono finito nello spazio "rock in translation", una rubrica - condotta da Giulia Salvi - in cui l'ascolto del brano è preceduto da una traduzione del testo con le musiche originali in sottofondo.
La mia meraviglia è stata enorme quando la conduttrice radiofonica, di fronte al passaggio "long and winding road" si è lanciata nella ridicola traduzione "strada lunga e ventosa". Winding in Inglese significa "tortuoso" ed è tipicamente utilizzato proprio in abbinamento a road (a partire dai Beatles sono dozzine le canzoni che contengono questa espressione). "Ventoso" in Inglese si dice invece windy.

Per curiosità, una volta a casa, sono andato in Google e ho inserito la seguente chiave di ricerca: "home sweet home winding road strada ventosa"; una frazione di secondo dopo mi sono trovato di fronte a moltissime pagine in cui veniva presentata una traduzione scorretta del brano. Dunque, non solo questa Giulia Salvi non è stata in grado di tradurre correttamente ma è ragionevole pensare che abbia semplicemente riproposto una versione del testo (per giunta sbagliata) trovata in Rete. E a fare radio in questo modo sono capaci tutti.

A proposito, nel caso non se ne fosse accorta, ricordo all'interessata che la citazione nel titolo di questo post è un omaggio a un noto pezzo degli AC/DC.
Qualcuno, più malizioso, potrebbe invece pensare che il brano dei Mötley Crüe possa interpretarsi come un'esortazione a tornarsene a casa e cambiar mestiere.

In ogni caso questa è una questione evidente di scarsa professionalità.

Riso e serietà

"La serietà di un avversario va disarmata con il riso e il riso con la serietà".

[Gorgia]

Il pessimismo di Gorgia

"Nulla esiste. Se esiste è inconoscibile. Se è conoscibile è incomunicabile".

[Gorgia]

Saggezza pitagorica

"L'inizio della saggezza è il silenzio".

[Pitagora]

Cosa vuol dire gastronomia?

Ogni giorno utilizziamo migliaia di termini sul cui significato non ci soffermiamo mai. Uno di questi è il comunissimo gastronomia, l'arte della buona cucina. Anche senza aver studiato Greco, (quasi) tutti conoscono l'etimologia delle due parti che lo compongono, tuttavia nessuno si sognerebbe di farne la traduzione letterale, ovvero "disciplina che studia lo stomaco". Eppure il vero significato è proprio questo. E allora cosa è successo? Evidentemente nel corso dei secoli si è verificata una traslazione di significato. Il colpevole è Joseph de Berchoux, uno scrittore francese che nel 1801 ha pubblicato un libretto dal titolo La Gastronomie, ou l'Homme des Champs à Table. E da lì è storia recente.

Nomofobia

Si comincia a parlare sempre più spesso di nomofobia (in Inglese nomophobia).
Il termine è di introduzione molto recente e descrive la paura associata all'eventualità di rimanere senza una connessione telefonica; ad esempio per aver perso il telefono cellulare o per averlo dimenticato, oppure perché la batteria è scarica o infine perché ci si trova in una zona senza campo.
La prima parte del termine (nomo) è la contrazione dell'espressione inglese "no mobile".

Friday, September 25, 2009

Curiosità frattale

Figure come il triangolo e il tappeto di Sierpiński sono esempi di oggetti geometrici molto particolari chiamati frattali. Sebbene i primi studi sui frattali risalgano ai tempi di Leibniz il loro nome è molto più recente e si deve al matematico franco-statunitense Benoît B Mandelbrot.

Un blog come questo non è il luogo adatto per investigare un argomento di tale vastità, mi auguro tuttavia che i brevi post su Sierpiński possano stimolare la curiosità di chi ancora non conosce questa branca della matematica moderna (che, tra le altre cose, ha il vantaggio di godere del supporto di meravigliose illustrazioni di grafica computerizzata).

La quantità di materiale reperibile in Rete è praticamente sterminata; per chi volesse cominciare ad esplorare questo mondo non resta dunque che l'imbarazzo della scelta.

Il tappeto di Sierpiński

Nei giorni scorsi ho avuto occasione di scrivere un certo numero di post aventi per oggetto il triangolo (o gerla) di Sierpiński con una descrizione delle sue sorprendenti proprietà. Il nome di Sierpiński, tuttavia, è legato anche a un'altra interessante figura frattale: il cosiddetto tappeto di Sierpiński.
Anche in questo caso la costruzione è estremamente semplice: si parte da un quadrato, lo si divide in nove quadrati congruenti e si rimuove quello centrale; reiterando la procedura sugli otto quadrati restanti e da qui estendeno i passaggi all'infinito si perviene al risultato conseguito per la prima volta dal matematico polacco.

Da un punto di vista estetico il tappeto di Sierpiński non ha il fascino del triangolo e, probabilmente, questo è anche il principale motivo della sua minor fama. Per avere un'idea del suo aspetto consiglio di fare una ricerca in internet utilizzando la chiave "sierpiński carpet"; troverete immagini a volontà.

In termini di proprietà vale quanto detto a proposito del triangolo: il tappeto di Sierpiński ha perimetro infinito e area nulla.

Linguaggio da ufficio (84). Reminder

"Per favore fissami la riunione con la persona x alle ore y del giorno z e imposta un reminder che mi avvisi dell'appuntamento trenta minuti prima"; questo è un classico esempio di compito che un dirigente affida ogni giorno alla propria segretaria. Come si evince dal testo sopra, il "reminder" è quello che chiunque abbia un po' di sale in zucca, umiltà e senso della realtà chiamerebbe "promemoria".

Linguaggio da ufficio (83). Release

La "release" indica la "versione" di un determinato software o documento. È chiaramente un inutile anglicismo.

Thursday, September 24, 2009

Don Alessandro e il mangiamichette

Accadeva nella chiesa del paese durante l'ora di catechismo; era un primo pomeriggio di oltre trent'anni fa. Tal Mangiapane, il cognome è assolutamente reale, era il solito bambino terrone capace solo di disturbare e attaccar briga con gli altri. Dopo l'ennesimo atto di indisciplina don Alessandro è sceso dall'altare, lo ha preso di forza ed energicamente lo ha sbattuto fuori al grido di "mangiamichette a tradimento". Quando si dice un prete con le palle!

Il triangolo di Sierpiński e la Torre di Hanoi

Questo è un semplice spunto di approfondimento: chi fosse interessato a indagare le caratteristiche più profonde del triangolo di Sierpiński può ricercare in Rete le sorprendenti connessioni tra quest'ultimo e il famoso gioco della Torre di Hanoi, presentato per la prima volta nel 1883 da Edouard Lucas.

Le mie confessioni

Avevamo sei o sette anni. Quel grande omone vestito di nero ci chiamava in confessionale a gruppi di tre o quattro, poi, ascoltati i nostri "peccati", prima ancora di decidere quale teorica sequenza di padre nostri e ave marie comminarci, ci assestava un pratico esempio di concretissimo schiaffone. Don Alessandro era anche questo. Per amore di statistica posso affermare che i bambini extrapadani (che allora erano solo bambini terroni) avevano sempre la peggio.

Coraggio Giovanni

È terribile: un padre non dovrebbe mai seppellire il proprio figlio.

Linguaggio da ufficio (82). Start-up

Indica l'operazione di "avviamento di una nuova impresa"; per estensione si utilizza sempre più frequentemente per riferirsi anche all'impresa stessa e non solo alle procedure di avvio.

Linguaggio da ufficio (81). Spreadsheet e sheet

Termini tipicamente collegati all'uso di un software diffusissimo come Microsoft Excel; tuttavia chi decide di impiegare "spreadsheet" e "sheet" al posto di "foglio di calcolo" e "foglio" dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di visitare uno psicologo nel breve periodo.

Linguaggio da ufficio (80). Slash e backslash

Sono semplicemente la "barra" e la "barra inversa" che si trovano sulle tastiere dei nostri PC e che si usano per definire gli indirizzi dei siti internet o dei server.

Wednesday, September 23, 2009

Le proprietà del triangolo di Sierpiński. L'area

L'area del triangolo di Sierpiński ha una formulazione estremamente semplice:

S(n) = (3/4)^n

Cosa che ha due conseguenze: (1) l'area decresce come un esponenziale di base 3/4, (2) per n che tende all'infinito l'area tende a zero.
E questa è la seconda grande stranezza della "creatura" di Sierpiński: oltre ad avere perimetro infinito ha una superficie nulla, due elementi che sembrano profondamente ossimorici e sconcertanti.

Le proprietà del triangolo di Sierpiński. Il perimetro

Il perimetro di un generico triangolo equilatero è dato dalla misura del lato moltiplicata per tre. Il triangolo di Sierpiński introdotto in questa serie di post viene originato a partire da un triangolo equilatero che, per convenzione, ha lato unitario. Allo stadio n-esimo il perimetro si può dunque esprimere come il triplo prodotto della misura del lato allo stadio n per il numero di triangoli presenti in quello stesso stadio; in simboli:

2p(n) = 3*T(n)*(1/2)^n =
= 3*3^n*(1/2)^n =
= (3^(n + 1))/2^n

L'espressione qui sopra si può riscrivere come

2p(n) = 3*(3/2)^n

da cui si deducono due cose importanti: (1) il perimetro cresce secondo un andamento esponenziale di base 3/2, (2) reiterando il procedimento all'infinito (che è esattamente la caratteristica del triangolo di Sierpiński) si ottiene una figura di perimetro infinito.

Ed è questo secondo aspetto a rappresentare una delle grandi "stranezze" di questo triangolo: si scopre cioè che una figura con perimetro infinito non necessariamente deve avere dimensioni enormi: in fondo il triangolo di Sierpiński è facile da costruire e il suo disegno occupa porzioni di carta (o di schermo) estremamente ridotte, eppure la misura del suo perimetro varca ogni possibile confine di finitezza.

Badacz Nieskończoności

Significa "scopritore dell'infinito" ed è quanto di più appropriato si possa utilizzare per descrivere il grande matematico polacco Sierpiński. Queste parole sono oggi riportate sulla sua tomba.

123 People

Suggerisco una visita al sito www.123people.it, un particolare motore di ricerca che è specializzato nella ricerca di persone. Vi sarà sufficiente inserire un nome e un cognome e consultare tutto ciò che la Rete sarà stata in grado di estrarre dai numerosi database a cui il sistema ha accesso. Tutto è assolutamente legale.
Se state pensando di cominciare con il nominativo del vostro capo probabilmente siete sulla buona strada.

La maleducazione degli italici casellanti

Ci riflettevo oggi mentre per lavoro ero in viaggio tra Milano e Torino: i casellanti che presidiano le nostre autostrade non salutano quasi mai; non solo non lo fanno di loro spontanea iniziativa (come invece avviene all'estero), ma non si degnano neppure di rispondere se a rivolgere loro il primo saluto siete voi. Sarebbero senza dubbio da eliminare, esattamente come i pedaggi (salatissimi) delle nostre malridotte e inadeguate autostrade.

Tuesday, September 22, 2009

Le proprietà del triangolo di Sierpiński. I lati

Se ci sono T(n) = 3^n triangoli ne segue che i lati sono

L(n) = 3*T(n) =
= 3*3^n = 3^(n + 1)

Ciascun lato all'iterazione n-esima misura inoltre (1/2)^n, ovvero la sua lunghezza si dimezza a ogni passaggio.

Le proprietà del triangolo di Sierpiński. I triangoli

Di quanti triangoli è costituito un triangolo di Sierpiński? Ovviamente infiniti, tuttavia la domanda potrebbe essere formulata in modo più interessante nel modo seguente: quanti sono i triangoli di cui si compone il triangolo di Sierpiński all'n-esima iterazione?
All'inizio abbiamo un solo triangolo, dopo la prima iterazione i triangoli diventano tre, poi nove, quindi ventisette, e così via. Da questo schema non è difficile intuire che il numero di triangoli T(n) all'n-esima iterazione si può esprimere con la semplice formula:

T(n) = 3^n

con T(0) = 3^0 = 1

La costruzione del triangolo di Sierpiński

Costruire il triangolo di Sierpiński è quanto di più facile si possa immaginare. Per semplicità supponiamo di partire da un triangolo equilatero di lato pari a uno (si possono realizzare triangoli di Sierpiński anche non equilateri né il lato deve necessariamente essere unitario, tuttavia, oltre a garantire una maggiore armonia, ciò semplifica i calcoli che permettono di mostrare le principali proprietà di questa figura, ma di questo parlerò in una serie di post successivi).

La procedura prevede due passaggi elementari:

01) individuare i punti medi dei tre lati e congiungerli tra loro mediante segmenti; in tal modo la figura originaria è divisa in quattro triangoli, ciascuno con area pari a un quarto di quella del triangolo di partenza.

02) rimuovere il triangolo centrale, che appare capovolto, e mantenere gli altri tre, orientati invece come la figura di partenza.

Da qui in poi non resta che applicare il procedimento a ciascuno dei nuovi triangoli generati e iterare lo schema all'infinito.

Castelvecchio Di Rocca Barbena

In un post scritto appena ieri avevo parlato con entusiasmo di Zuccarello, un grazioso borgo fortificato tra i più belli di tutto l'entroterra savonese. Nel caso finiate da quelle parti, vi consiglio caldamente di proseguire sino a Castelvecchio Di Rocca Barbena.
Da Zuccarello seguite la provinciale 582 in direzione Erli; dopo una manciata di chilometri svoltate a destra come da indicazioni.
Il piccolo borgo, articolato in una serie di scoscese stradine, è un vero e proprio gioiello e un capolavoro di architettura medioevale. Oltre alla presenza dell'imponente castello sono da vedere la piazza centrale, gli antichi lavatoi in pietra e la chiesa dell'Assunta. Da ultimo, fermatevi per un buon bicchiere di vermentino nell'unico bar del paese e ammirate il paesaggio in compagnia dei pochi increduli turisti, quasi tutti stranieri.
Il borgo è dal 2007 bandiera arancione del TCI.

Linguaggio da ufficio (79). Customizzare

Con i termini "customizzare" e "customizzazione" si rientra di diritto nell'ambito della labilità mentale: non si capisce infatti perché toscanizzare delle espressioni inglesi con l'intento di creare sostantivi e verbi, tra l'altro brutti, quando disponiamo di due ottimi vocaboli come "personalizzare" e "personalizzazione".

Linguaggio da ufficio (78). Shuttle

Nelle grandi aziende lo "shuttle" è un servizio (di solito gratuito) che viene messo a disposizione dei dipendenti per consentire loro di spostarsi agevolmente da una sede all'altra, specie se queste sono dislocate a distanze contenute (qualche centinaio di metri). Le persone normali lo chiamano con il suo vero nome: "navetta".

Linguaggio da ufficio (77). Shareholder

Oggi è uno dei termini più in voga, specie ai piani alti delle grandi aziende, quelli in cui ci si occupa prevalentemente di strategia e finanza (e lì di paroloni ne volano sempre in gran quantità); tuttavia serebbe più opportuno attenersi al nostrano "azionista".

Monday, September 21, 2009

Don Alessandro Marmonti e gli struzzi stronzi

Ripenso all'estate del 1982 e mi sembra siano passati mille anni. Nel 1982 ero ancora italiano, avevo dodici anni e addirittura mi credevo cattolico (Galileo e Bossi sarebbero venuti a salvarmi solo qualche anno più tardi).
La sera dell'11 Luglio nella colonia estiva di Bee, non lontano dal Lago Maggiore, come in qualunque altro posto andava in onda la finale mondiale tra Italia e Germania. Nell'intervallo tra il primo e il secondo tempo, inaspettatamente, Don Alessandro si rivolgeva ai giocatori tedeschi apostrofandoli "stronzi". Clamore indicibile, che quasi subito spingerà il corpulento parroco a tentare la seguente bislacca e improbabile correzione: "mi avete capito male, io ho detto struzzi".
Quell'episodio lontano è oggi un simpatico e affettuoso ricordo.

Facile e difficile in matematica

"È affascinante vedere come in matematica problemi costituiti da elementi molto semplici, facili da enunciare e corroborati da numerose prove, riescano a confondere le menti più acute del mondo per secoli".

[Ian Stewart]

Berté 899

Qui non si parla della famosa Loredana, ma di un tunnel. Il Berté lo si incontra nei pressi di Masone, lungo la A26-E25 (anche nota come Autostrada Dei Trafori, che da Voltri porta ad Alessandria). È lungo 899 metri, è stato inaugurato l'11 Agosto 1977, e ha una curiosità: spesso vi si entra col sole e se ne esce con le nuvole, o addirittura con la pioggia; oppure viceversa, naturalmente.

Zuccarello 1248, l'entroterra ligure che non ti aspetti

Zuccarello è un minuscolo borgo medioevale fortificato, giace nel cuore della valle scavata dal fiume Neva e il 1248 è l'anno - ormai remoto - a cui risale la sua fondazione.
È raggiungibile da Albenga in circa venti minuti e una visita da queste parti è cosa cui il turista attento ai ritmi lenti e genuini della vita non dovrebbe sottrarsi.
Lasciate l'auto nel parcheggio alla fine del piccolo centro, discendete a piedi lungo le sue caratteristiche stradine e camminate trascinandovi senza fretta sotto i suoi angusti portici decorati da un'ampia varietà di piante e fiori. Quasi certamente non ve ne pentirete.
Da non perdere la Chiesa di San Bartolomeo e il suggestivo ponte romano sul Neva.

Albenga-Milano, uno splendido solitario ritorno

Nel mio piccolo, oggi voglio condividere con i lettori di questo blog, e in particolare con quelli che finiscono su queste pagine alla ricerca di informazioni sugli attacchi di panico, un momento che per me è di grande importanza: dopo dodici o tredici anni sono nuovamente riuscito a percorrere il tratto autostradale tra Albenga e Ovada (con destinazione finale Milano) in totale solitudine; l'unico aiuto è stato qualche sorso di birra Moretti, decisamente utile per sciogliere l'iniziale e persistente paura di affrontare i tunnel lungo il tragitto.
Alla fine l'impressione è stata solo quella di aver fatto il mio dovere. Probabilmente dovrei volermi un po' più bene, ma in fondo oggi va bene così.

Friday, September 18, 2009

Giocare con Excel e gli schemi di Sierpiński

Dopo quanto visto nel post Il triangolo di Sierpiński con Excel, presento un'altra costruzione che si può agevolmente realizzare sempre con Microsoft Excel e che si basa sullo schema del triangolo di Sierpiński.
I passi da seguire sono questi:

01. aprite un nuovo file e create un nuovo foglio (oppure create un nuovo foglio su un file già esistente)

02. inserite nella cella B2 la formula =IF(SUM(A1:C1)=1;1;""); attenzione, in alcune versioni di Excel il simbolo di separazione ";" deve essere rimpiazzato da ","

03. trascinate in basso il valore contenuto in B2 fino a raggiungere la cella che desiderate (per esempio B1000); al termine di questa operazione tutte le celle da B2 fino a B1000 conterranno la formula con i riferimenti di cella aggiornati

04. selezionate le celle da B2 a B1000 e trascinatene il contenuto verso destra fino alla colonna IU; in questo modo le formule saranno distribuite in tutta la matrice B2:IU1000

05. selezionate le righe da 1 a 1.000 e applicate la formattazione condizionale: come prima e unica condizione scegliete le celle il cui valore è 1 e impostate sia il carattere che lo sfondo con un colore vivace, per esempio il rosso

06. selezionate le colonne da B a IU e impostate una larghezza di colonna ridotta (per esempio pari a 2)

07. applicate un livello di zoom del 10%

Il gioco consiste nell'inserire il valore 1 in una qualunque cella compresa tra A1 e IV1; inserendo lo stesso valore 1 anche in altre celle dello stesso intervallo A1:IV1 la figura generata cambia forma quasi istantaneamente.

Anche in questo caso i più pigri possono richiedermi il file già preparato scrivendo all'indirizzo rgdcdz@libero.it.

Sierpiński per i più pigri

Per i più pigri: potete richiedere il file Excel con il triangolo di Sierpiński scrivendomi una e-mail all'indirizzo rgdcdz@libero.it.

Sierpiński e Pascal

Se avete provato l'esercizio del post precedente per la costruzione del triangolo di Sierpiński con Excel, forse avrete notato che il triangolo ottenuto, nel suo essere necessariamente discreto (a differenza del triangolo di Sierpiński vero e proprio che è continuo) presenta una certa somiglianza con il triangolo di Pascal. E in effetti è proprio così: se si prendono i numeri pari del triangolo di Pascal e a essi si sostituisce zero si ottiene esattamente quanto contenuto nel foglio Excel.

La connessione tra i triangoli di Pascal e Sierpiński è un'altra delle tante cose affascinanti (e misteriose) della matematica, che sembra trovare legami inaspettati e segreti tra argomenti e campi di studio ritenuti molto distanti tra loro.

Il triangolo di Sierpiński con Excel

Il triangolo (o gerla) di Sierpiński, già introdotto in un post del 2 Gennaio 2009 (vedi qui), è un oggetto frattale che presenta alcune caratteristiche particolarmente interessanti.
In questa sede, tuttavia, vorrei proporre un semplice metodo per costruirne una versione discreta sfruttando le capacità di calcolo di Microsoft Excel.

Ecco i passi da seguire:

01. aprite un nuovo file e create un nuovo foglio (oppure create un nuovo foglio su un file già esistente)

02. inserite il valore 1 nella cella A1

03. trascinate in basso il valore contenuto in A1 fino a raggiungere la cella A256; al termine di questa operazione tutte le celle da A1 fino ad A256 conterranno il valore 1

04. nella cella B2 inserite la formula =MOD((B1+A1);2) ; attenzione, in alcune versioni di Excel il simbolo di separazione ";" deve essere rimpiazzato da ","

05. trascinate in basso il contenuto della cella B2 fino a B256; in questo modo ogni cella da B2 a B256 conterrà la formula appropriata

06. selezionate le celle da B2 a B256 e trascinatene il contenuto verso destra fino alla colonna IV; al termine, ogni cella della matrice B2:IV256 conterrà le formule necessarie alla creazione del triangolo di Sierpiński

Il triangolo cercato è a questo punto già sul vostro foglio elettronico, si tratta solo di renderlo visibile tramite un'opportuna formattazione delle celle; prima di procedere, se volete, potete anche trasformare le formule in valori utilizzando la sequenza di comandi copia + incolla speciale valori (questa operazione non è necessaria per il proseguimento, ma ha il vantaggio di ridurre la dimensione del file).
Per la formattazione si procede come segue:

07. selezionate le righe da 1 a 256 e applicate la formattazione condizionale: come prima condizione scegliete le celle il cui valore è 0 e impostate sia il carattere che lo sfondo di colore bianco; come seconda condizione scegliete le celle il cui valore è 1 e impostate sia il carattere che lo sfondo di un colore vivace, per esempio il rosso

08. selezionate le colonne da A a IV e impostate una larghezza di colonna ridotta (per esempio pari a 2)

09. applicate un livello di zoom del 10%

Non resta ora che gustare il risultato ottenuto.

Linguaggio da ufficio (76). Average

In qualche modo ricollegabile al precedente, soprattutto per chi si occupa giornalmente di analisi di dati. In Toscano il termine corretto è "media", esattamente come il limite superiore dell'intelligenza di chi invece vuole fare il diverso a tutti i costi e usare un termine davvero brutto come "average".

Linguaggio da ufficio (75). Trend

Perché usare "trend" quando si può dire "tendenza"?

Linguaggio da ufficio (74). Tracking

"Tracking" significa "tracciatura". Di solito sono soggetti a questo controllo i prodotti che vengono spediti, e in questo caso la tracciatura consiste soprattutto nel determinare la posizione fisica (per esempio geografica) in cui l'oggetto si trova in un determinato istante; ma il concetto è molto più generale e, per esempio, potrebbe riguardare l'identificazione dello stato in cui si trova una pratica (o un qualunque documento) all'interno di un determinato flusso (sia fisico che informatico). L'anglicismo è molto diffuso, ma non strettamente necessario; ne è una conferma il fatto che nella filiera agro-alimentare (altro ambito privilegiato assieme a quello dei servizi di spedizioni) si parla abitualmente di "tracciatura" o "tracciabilità" senza far ricorso ai corrispondenti vocaboli inglesi.

I vigliacchi di Kabul

Mentre questa mattina venivo in ufficio, ho ascoltato su Radio Capital la lettura - da parte del conduttore di turno - di alcuni SMS inviati dagli ascoltatori sul tema dell'attentato di ieri a Kabul. Non lo si dice apertamente ma è evidente che per alcuni il desiderio di ritirare le truppe italiane non sia affatto animato da motivazioni volte a proteggere le vite di quei giovani soldati, quanto piuttosto da una profonda (e io dico "malsana") attrazione verso gli attentatori talebani.
Essere critici nei confronti di certe operazioni militari, subdolamente chiamate "missioni di pace", è più che lecito (e si può benissimo essere contrari), ma da qui a fare il tifo per degli assassini vigliacchi ce ne corre. A meno che, naturalmente, non si pensi davvero che quelli che noi definiamo terroristi siano in realtà degli eroi.

C'è in questo Paese una parte della sinistra (definitela radicale, estremista, massimalista, no-global, antagonista o quel che volete) che non perde occasione di mostrare una delle caratteristiche più tipiche del comunismo italiano: quella di stare sistematicamente dalla parte sbagliata (e ormai, a sostegno di questa mia posizione, c'è quasi un secolo di evidenze storiche).
Se parlate con loro, vi diranno che tutto è relativo, e che la pretesa di definire in modo assoluto ciò che rappresenta il "bene" e ciò che rappresenta il "male" è assurda. Bene, possiamo anche essere d'accordo, ma se tutto è relativo la logica suggerirebbe di mantenere posizioni di cauta equidistanza, e allora perché schierarsi da una parte, che è poi l'altra parte?

Non si equivochi sul titolo di questo post: i soldati fanno il loro lavoro e sono consapevoli dei loro rischi, i talebani - a modo loro - fanno il loro "lavoro" di terroristi; i vigliacchi di cui parlo io sono quei comunisti descritti sopra, persino peggiori di quelli che, nella loro follia, hanno avuto il coraggio di scrivere sui muri l'odioso slogan "dieci, cento, mille Nasiriya" (ma, da buoni ignoranti, e in ciò in compagnia di quasi tutta l'italica stampa, scrivendo Nassiriya con due esse).

Don Alessandro, ti hanno voluto bene in tanti

Pensavo che un breve post dedicato alla scomparsa del mio parroco d'infanzia fosse uno dei tanti contributi senza seguito. Invece sono rimasto stupito dal numero di persone che negli ultimi due giorni è finita sul blog dopo aver inserito in Google chiavi di ricerca come "don alessandro marmonti". È un segno inequivocabile di quanto quest'uomo fosse benvoluto e rispettato, cosa tra l'altro confermata (se mai ce ne fosse stato bisogno) dalla grande folla che ieri pomeriggio ha assistito al suo funerale.

Thursday, September 17, 2009

Linguaggio da uffico (73). Template

Frasi come "Mandami il template della presentazione xyz" sono ormai all'ordine del giorno in quasi tutti gli uffici delle grandi aziende. Il "template" non è altro che il "modello" di un determinato documento, sia esso in formato cartaceo che soprattutto elettronico. Il vocabolo, oltre che inutile, sembra essere anche piuttosto brutto e, per una lingua come la nostra, decisamente innaturale.

Linguaggio da ufficio (72). User manual

Simile al precedente; altro inutile anglicismo per "manuale utente".

Linguaggio da ufficio (71). User guide

Inutile anglicismo per "guida utente".

Salumi a Saluzzo

Siete soliti congedarvi da qualcuno con il canonico "saluti"? Provate una piccola variazione sul tema e dite "salumi". Qualcuno starnutisce e voi dite "salute"? Provate con "saluzzo".

Horns Rev 2

La Norvegia sperimenta e la Danimarca installa. Al largo dello Jutland è pronto Horns Rev 2, realizzato dalla Dong Energy, ovvero la più grande postazione a energia eolica offshore al mondo: in sintesi, 91 turbine posizionate a 30 km dalle coste per una superficie complessiva di 35 km quadrati. E da noi?

Hywind

L'8 Giugno 2009 a una decina di chilometri da Karmøy, nel sud-ovest della Norvegia, è stato posizionato il primo mulino eolico galleggiante di nuova generazione. Si tratta del progetto pilota Hywind che verrà ora testato per un periodo sperimentale di due anni.

Hywind è stato realizzato combinando la tecnologia di due settori molto diversi - quello eolico e quello del gas - applicata in un contesto cosiddetto offshore, cioè lontano dalla costa e in acque profonde.

Riporto qui di seguito, in Inglese, alcune caratteristiche dell'innovativo progetto:

The floating structure consists of a steel cylinder filled with a ballast of water and rocks. It extends 100 metres beneath the sea surface and is attached to the sea-bed by a three-point mooring spread.
The turbine itself was manufactured by Siemens. Technip built the floater and was responsible for the installation work offshore. Nexans Norway laid the submarine power line. This comes ashore near Skudeneshavn at the southern end of Karmøy, where local grid operator Haugaland Kraft operates a receiving station.
The primary intention is not to derive revenues from the power generated by Hywind, but to test how wind and waves affect the structure. Once these answers have been obtained, StatoilHydro can work on commercialising the concept. The goal is to reduce costs so that floating wind power can compete in the energy market.
The core expertise acquired by StatoilHydro as a leading operator of offshore oil and gas fields has played a very important part in the development of the Hywind concept.
This expertise, combined with the group's financial strength and innovative ability, puts StatoilHydro in a good position to develop this project.


Domanda: e da noi cosa si sta facendo?

Wednesday, September 16, 2009

Varsavia, 12 Marzo 1882

Quelli citati nel titolo sono il luogo e la data di nascita di Wacław Franciszek Sierpiński. Di lui parlerò prossimamente, anche se il suo triangolo frattale era già stato introdotto ai lettori di questo blog il 2 Gennaio 2009 (vedi qui).

Una piccola soddisfazione

Sembra che nelle ultime settimane il blog stia facendo un piccolo salto di qualità; non tanto nel numero di visite, che si è mantenuto quasi costante, quanto soprattutto nel numero di pagine per ciascuna visita (in netta crescita) e ancor più nel merito degli argomenti consultati; se, infatti, sino a poco tempo fa i post che catalizzavano l'attenzione erano principalmente quelli relativi al SuperEnalotto, a Rosario Sorrentino e agli attacchi di panico, ora si riscontra una copertura in senso orizzontale di molti più argomenti, anche relativamente di nicchia. Elementi che sono senza dubbio di soddisfazione.

Linguaggio da ufficio (70). Workaholic

Si tratta di un termine inglese molto diffuso all'estero, in particolar modo nell'Europa settentrionale, e indica quelle persone che potremmo definire come "lavoro-dipendenti". Nonostante la Lombardia, e Milano in particolare, siano probabilmente il luogo d'Europa in cui si trova la più alta concentrazione di questo tipo di persone, qui da noi il termine risulta ancora scarsamente utilizzato o addirittura quasi sconosciuto; abbiamo però una certezza: se mai questa espressione si diffonderà, verrà pronunciata senza aspirare l'h, nel più ferreo rispetto dell'italico analfabetismo in lingua inglese.

Linguaggio da ufficio (69). Home page

Credete che una locuzione come "home page" sia ormai insostituibile? Sbagliato: "pagina iniziale" (o anche "pagina d'accesso") è la termonologia corretta.

Ciao Don Alessandro

Un ultimo saluto a Don Alessandro Marmonti, parroco della mia infanzia, scomparso ieri all'età di 82 anni. A chi mi ha conosciuto dai quindici anni in poi, tutto ciò potrà sembrare strano, ma sebbene io sia ateo (per me l'unica condizione possibile di normalità) ho avuto, come quasi tutti, una formazione cattolica, anzi io sono cresciuto in una famiglia molto più cattolica della media; fino al giorno dell'incontro con il mio salvatore: Galileo con la sua scienza.
Al di là del suo essere prete, Don Alessandro è stato comunque un grande uomo, e io ne conservo ottimi ricordi, legati soprattutto al periodo delle colonie estive vicino al Lago Maggiore (in un paesino dal curiosissimo nome Bee). Oggi il Lago Maggiore sembra essere passato di moda, ma forse è proprio per questo che a me piace ancora di più.

Tuesday, September 15, 2009

Oggi pausa

Per la giornata odierna mi prenderò il lusso di dare a questo blog un'attività ridotta; è giunto il tempo di spegnere il PC e andare da mio padre: in fondo si festeggia il suo sessantanovesimo compleanno, mica bau-bau micio-micio.

Monday, September 14, 2009

Il merito più grande di Mike

Come tutti quelli della mia età, con i quiz televisivi di Mike Bongiorno ci sono cresciuto.

Oggi non ho timore di essere smentito nell'affermare che Mike Bongiorno, nell'educare il popolo (cui mi onoro di appartenere), ha fatto infinitamente di più di quanto abbiano fatto, nello stesso periodo, centinaia di boriosi intellettuali viziati. E il bello di Mike è che "educare il popolo" non è mai stato nelle sue intenzioni, contrariamente a quello che invece si propongono di fare i sempre poco umili intellettuali di cui sopra.

Evento dell'anno: Franceschini ha detto qualcosa di simpatico

Finalmente Dario Franceschini c'è riuscito: ha detto qualcosa di sensato e lo ha fatto in modo sufficientemente ironico. La frase è stata pronunciata ieri come risposta alle solite anacronistiche ambizioni centriste di Casini: "In questi giorni stiamo assistendo al trentaduesimo tentativo dal dopoguerra a oggi di fare il grande centro. Sembra che basti mettere davanti l'aggettivo grande ma poi si scopre che è residuale".

Chi ha visto il suo intervento in TV sa benissimo che l'elemento di simpatia è relativo al contenuto del messaggio: nei suoi modi di fare, invece, Franceschini e la simpatia continuano a rimanere due termini ossimorici.

Linguaggio da ufficio (68). To be

La frase "Ciao, potresti prepararmi un'analisi con la situazione as is del canale vendita x?", che ho presentato nel post precedente, è tipicamente seguita da una seconda frase del tipo "Una volta in possesso dei dati dovremmo cominciare a delineare quale potrebbe essere lo scenario to be". Lo scenario "to be" è quello che una persona normale definirebbe scenario "futuro".

Linguaggio da ufficio (67). As is

"Ciao, potresti prepararmi un'analisi con la situazione as is del canale vendita x?". Questo è un tipico esempio di conversazione che si svolge frequentemente in un ufficio come il mio. La situazione "as is" non è altro che la situazione "attuale", "a oggi". Sul perché un individuo senta il bisogno di impiegare un'espressione straniera per sostituirne una che esiste da secoli e suona perfettamente naturale non è dato sapere, ma credo davvero che la sociologia dovrebbe seriamente indagare questa tendenza.

Fenomenologia delle ristrutturazioni aziendali

Autunno, è tempo di ristrutturazioni; sarà così anche per la nostra azienda.

Le ristrutturazioni sono un fenomeno molto interessante che, almeno in questo Paese, andrebbe studiato e indagato con criteri sociologici.

In base alla mia esperienza, un tipico esempio di ristrutturazione all'italiana si carattetizza per i seguenti due elementi: (1) nella nuova configurazione il numero di manager sarà ragionevolmente superiore a quello iniziale, (2) il personale di staff (modo inglese per indicare chi lavora veramente) sarà invece inferiore. Detto in altri termini: la stessa quantità di lavoro sarà ripartita su un numero inferiore di lavoratori, e per logica conseguenza ciò significa che il lavoro specifico, cioè la quantità di lavoro per singolo lavoratore, aumenta.
A questo punto sarebbe naturale approfondire come cambia la distribuzione del reddito al termine di una ristrutturazione, ma non lo farò: quel che penso si può dedurre con logica elementare dalle considerazioni presentate sopra.

Può andare peggio? Sì, e per almeno due ragioni. In primo luogo l'ipotesi che il lavoro totale resti costante è poco realistica; la scarsa abilità di chi ristruttura di solito genera inefficienza, quindi è probabile che il lavoro aumenti. In secondo luogo - e questa è una caratteristica spiccatamente italiana - chi ristruttura è spesso un manager che si trova in quella posizione non tanto per meriti personali quanto per il giusto giro di conoscenze, un fatto che in media produce cattive ristrutturazioni.

Può andare ancora peggio? Sì. Il secondo dei due aspetti citati qui sopra è complicato da un'altra caratteristica tipicamente italiana, e rappresenta un ulteriore elemento di inefficienza: molti manager provengono da famiglie ad elevato reddito, si trovano dunque nella meravigliosa situazione di non necessitare di un lavoro come mezzo di sussistenza; potrebbero starsene a casa a gestire il proprio patrimonio, oppure darsi a un'attività imprenditoriale e fare investimenti per generare ulteriore reddito; se non lo fanno, come spesso accade, è perché non ne hanno le qualità; porli a capo di un certo numero di risorse aziendali (materiali, ma soprattutto umane) non è dunque certo di buon auspicio.

Quanto sopra, non è difficile intuirlo, è tanto più vero quanto maggiori sono le dimensioni di un'azienda.

Sunday, September 13, 2009

Una definizione di matematico

"Un matematico è qualcuno che vede l'opportunità di fare matematica quando altri non la vedono, così come un uomo d'affari è qualcuno che vede l'opportunità di fare affari quando altri non la vedono".

[Ian Stewart]

SuperEnalotto, numeri ritardatari e ritardati scientifici

Se dopo aver lanciato una moneta per dieci volte ed aver ottenuto dieci volte testa, pensate che all'undicesimo lancio l'uscita di croce sia più probabile, vi state sbagliando di grosso (o "di brutto", come si direbbe in uno slang giovanile ormai consolidato). La cosa potrebbe anche non preoccuparvi o lasciarvi del tutto indifferenti, tuttavia è altamente probabile che, se ragionate in questo modo, in certe circostanze qualcuno riuscirà ad approfittare di voi (senza che tra l'altro voi ve ne accorgiate).

È bene chiarire subito un concetto che allo stesso tempo è (1) profondo, (2) semplice e (3) altamente controintuitivo: quando gli eventi sono indipendenti la probabilità che si verifichi una certa occorrenza al momento x è del tutto slegata da quel che è successo in precedenza (o accadrà in futuro); in altre parole non esiste alcuna memoria del comportamento passato.

Nel lancio ripetuto di una moneta regolare, i singoli lanci sono tra loro eventi indipendenti (fatto che, tra le altre cose, semplifica enormemente i calcoli probabilistici). A questo punto state pensando: ma chi mai potrebbe ingannarmi con uno stupido gioco di questo tipo? E certamente avete ragione a essere un po' perplessi. Tuttavia gli inganni sono quasi sempre dove non ve li aspettate o dove non siete in grado di riconoscerli.

Tocca parlare, ancora una volta, del SuperEnalotto, e in questo caso di certe strategie di gioco. Gli appassionati, come è risaputo, fanno ampio uso di particolari tabelle in cui si registra da quanto tempo non viene estratto un determinato numero; sono le ben note tabelle dei numeri ritardatari. Poniamoci ora la seguente domanda: sapere che - ad esempio - il 59 non esce da trenta settimane deve indurmi a giocare quel numero al posto di altri? Fermo restando che giocare al SuperEnalotto non rappresenta un comportamento razionale, possiamo solo osservare che ciascuna estrazione del SuperEnalotto (nell'ipotesi che tutto avvenga in modo regolare) è indipendente da quella precedente e da quella successiva. Per quanto detto a proposito degli eventi indipendenti ne consegue che giocare un numero, perché ritenuto privilegiato, al posto di un altro è cosa del tutto irrilevante.

Questo blog, lo avrete capito, nel suo piccolo si propone anche di educare a una certa razionalità di comportamenti, specie in un periodo di crisi come quello attuale, in cui si dovrebbe essere più accorti ed avveduti, dunque più razionali.

TPC. Tranelli probabilistici comuni (2/2)

In Probabilità, oltre alle monete, gli oggetti più comuni sono i dadi (seguiti poi dalle carte e dalle palline nelle urne). Sulla base di quanto esposto nel post precedente (vedi qui) non è difficile dedurre che, in un gioco in cui - per esempio - venga richiesto di lanciare un dado a sei facce non truccato per tre volte, la probabilità che si verifichi la sequenza 6-6-6 è la stessa della ben più anonima sequenza 3-5-2 (cioè 1/216).

TPC. Tranelli probabilistici comuni (1/2)

Il Calcolo delle Probabilità è una delle discipline scientifiche in cui si registra il maggior numero di risultati in disaccordo con la nostra intuizione; di ciò, per esempio, ne avevo già parlato il 5 Novembre 2008 nel post Magia matematica (3); in quell'occasione si era discusso del cosiddetto paradosso del compleanno.

Esistono tuttavia molti altri esempi, alcuni dei quali davvero semplici e istruttivi.

Immaginiamo per di lanciare quattro volte la classica moneta non truccata; a ogni lancio le occorrenze "testa" (T) e "croce" (C) hanno entrambe la stessa probabilità di accadimento, ovvero 1/2. Prendiamo ora due sequenze come TTTT e CTCC. Se ci chiediamo quale delle due è più casuale verrà abbastanza intuitivo pensare alla seconda (potete facilmente verificarlo di persona proponendo il quesito ad amici, colleghi e parenti).

Come stanno veramente le cose? Dopo quattro lanci si possono avere le seguenti 16 occorrenze:

TTTT
TTTC
TTCT
TTCC
TCTT
TCTC
TCCT
TCCC
CTTT
CTTC
CTCT
CTCC
CCTT
CCTC
CCCT
CCCC

E ciascuna di esse ha esattamente probabilità 1/16; dunque, per tornare al nostro problema, le sequenze TTTT e CTCC hanno la stessa probabilità di uscita, cosa che è appunto abbastanza controintuitiva (e per taluni sorprendente).

Potrebbe invece essere più interessante tentare di spiegare perché un risultato del genere va contro il nostro buon senso. Il nostro cervello, confrontandosi continuamente con una gran quantità di eventi quotidiani, ha appreso che gli schemi (come TTTT) sono numericamente piuttosto rari (cosa vera) e ciò ci conduce a pensare (spesso erroneamente) che esista un legame tra casualità e disarmonia. In realtà quello che la nostra mente compie è un confronto, non tra i singoli eventi, ma tra insiemi contenenti una diversa numerosità di eventi. Nel nostro esempio la sequenza TTTT viene vista come un qualcosa di unico (pari solo all'altro estremo CCCC) e confrontata (ed è qui l'errore) non con la singola sequenza CTCC, ma con tutte quelle simili: TCCC, CTCC, CCTC, CCCT. Questo raffronto "uno contro quattro" ci spinge nell'errore logico che la prima sia meno probabile.

Ma anche se in forma leggermente più raffinata, si tratta in fondo sempre del classico errore "sommare le mele con le pere" che ci hanno insegnato alle scuole elementari.

Per un altro esempio di errore (in questo caso di tipo logico e non probabilistico) si veda il post Logica debole (1). Qui lo dico e qui lo nego del 28 Marzo 2008. Alla base dei due diversi tipi di errore c'è la comune difficoltà umana a operare correttamente con oggetti come gli insiemi e concetti come numerosità e complementarità.

Saturday, September 12, 2009

Il gioco è tutto

"Mai sottovalutare il potere del gioco!".

[Ian Stewart]

La matematica come il polline

"Chiunque sia dotato di una certa capacità immaginativa sa che un'idea matematica nata in un campo può trovare inaspettatamente impiego in un altro".

[Ian Stewart]

Dalla parte di Ian Stewart in favore della matematica

"Stento a capire perché una disciplina tanto essenziale per il mondo in cui viviamo, con una storia tanto lunga e avvincente, contraddistinta dalle intuizioni più brillanti che l'uomo abbia mai avuto, possa non incantare e affascinare".

[Ian Stewart]

Curva pericolosa

Durante la telecronaca di un gran premio di Formula 1 la parola "curva" viene ripetuta in media almeno un centinaio di volte. Una cosa da sapere è che questo suono, nella grafia "kurva", in mezza Europa (quella orientale) e in Russia significa "puttana".

Il matematico impertinente. Una seconda piccola antologia

We don't do body counts

Date un'istruttiva occhiata qui: www.iraqbodycount.org.

Il paradosso degli umanisti moderni

"Questa società tecnologica è paradossalmente governata e interpretata da umanisti che la tecnologia, la scienza e la matematica non solo non la conoscono, pur usandola come tutti, ma si vantano di non conoscerla".

[Piergiorgio Odifreddi]

Il matematico impertinente. Una prima piccola antologia

Riporto qui, come promesso, alcuni dei passi di Un Matematico Impertinente che mi sono sembrati più significativi e che sono stati oggetto di miei precedenti post. Un secondo elenco seguirà a breve.

Piergiorgio Odifreddi. Il matematico impertinente

Dopo che, in queste ultime settimane, ne ho riportato decine di estratti (e perfino dei capitoli completi), scrivere un post che abbia per oggetto Un Matematico Impertinente di Piergiorgio Odifreddi (2005, Longanesi Editore) diventa persino superfluo.

Si tratta, a mio giudizio, del miglior testo che il noto logico abbia mai scritto, con una tale profondità e vastità di argomenti trattati da renderlo (e non esagero) un'opera la cui lettura andrebbe caldamente diffusa nei nostri licei (tra l'altro al posto di polpettoni ormai inutili come i Promessi Sposi, la Divina Commedia o qualunque cosa scritta dal solito sopravvalutato Leopardi).

La lettura, sempre piacevole nonostante lo stile spesso un po' caustico e polemico, offre una mole immensa di curiosità, di intriganti spunti inattesi e di rimandi ad altri interessantissimi testi; ma funziona, soprattutto, come elemento di stimolo per fare ulteriori ricerche e approfondimenti, per fare riflessioni, e per porsi domande che altrimenti resterebbero dormienti dentro i nostri cervelli, da tempo addomesticati alla globalizzazione e quasi mai capaci di pensare autonomamente.

A breve pubblicherò una piccola antologia per raccogliere tutti i post che, recentemente, hanno tratto materiale dal libro di Odifreddi.

Friday, September 11, 2009

Linguaggio da ufficio (66). Rating

Significa "giudizio", "valutazione" ed è particolarmente utilizzato negli ambiti economici. Rispetto a termini inglesi dal significato analogo come "assessment" , "rating" è più incentrato su aspetti di natura quantitativa e numerica (per contro "assessment" fa riferimento a un giudizio globale di tipo prevalentemente qualitativo").

Il brutto della Polonia in auto

Sempre escludendo la situazione di strade e autostrade, ho rilevato un solo elemento negativo durante il mio ultimo viaggio: le stazioni radiofoniche. C'è poca musica, soffocata da una gran mole di pibblicità e da conduttori che parlano in continuazione, e quella che c'è è di valore piuttosto modesto, con una preoccupante scarsità di brani rock e blues.

Il bello della Polonia in auto

Se escludiamo la tragica situazione in cui versano le sue (molte) strade e le sue (poche) autostrade, la Polonia, agli occhi del turista che ama viaggiare in auto, si caratterizza comunque per alcuni aspetti positivi. In particolare vanno segnalati i molti ristoranti (quasi tutti dal caratteristico aspetto esteriore in legno) che si incontrano proprio lungo le principali direttrici; chi si trovi in viaggio tra una città e l'altra può infatti disporre di un numero consistente di punti di ristoro dove generalmente si trova un'ottima cucina a bassissimo prezzo (inferiore, per capirci, ai corrispondenti prezzi della vicina Lituania). Ma oltre a ciò non è da trascurare il costo della benzina, che da queste parti, fortunatamente, è ancora un prodotto (relativamente) a buon mercato.
Ancora oggi, nonostante la pesantissima crisi che ha colpito le tre repubbliche baltiche, si vedono non poche auto provenienti dalla confinante Lituania per fare scorta di beni di ogni tipo.

Abituati a un trattamento del genere, una volta entrati in Germania, preparatevi a una certa dose di delusione, sia per quel che concerne gli aspetti culinari che per il ben più alto costo della vita.

Linguaggio da ufficio (65). Flyer

Significa "volantino". Orribile, se non quasi criminale, usarne la traduzione inglese.

Linguaggio da ufficio (64). Job rotation

Indica la "rotazione delle mansioni o dei compiti" all'interno di un'azienda o di una sua unità produttiva (linea, funzione, dipartimento, ecc.); per quanto accattivante andrebbe utilizzato con moderazione molto maggiore, e comunque - come per la maggior parte degli anglicismi - non è affatto indispensabile.

Re e regine

Dopo la morte di Mike Bongiorno i giornalisti di tutti i tipi e di tutte le parrocchie non hanno perso tempo a etichettarlo come il "re della televisione" o il "re del quiz". Lo hanno fatto certamente in buona fede, convinti di rendere un buon servizio, anche alla collettività. Ma allo stesso tempo questo è il segno di quanto il mondo dell'informazione sia avviluppato nella sua trita retorica spenta. D'altra parte appellativi come re di questo e regina di quello oggi si sprecano (e non si fanno mancare quasi a nessuno). Ma a pensarci bene, in uno dei sempre più rari momenti di autocoscienza, cosa c'entrano i re e le regine col nostro mondo moderno? La fretta consumistica impone ritmi che distruggono il bello, a qualunque livello lo si ricerchi. E oggi il mondo dell'informazione è solo uno spettacolo triste che stancamente ripete sè stesso, come la copia sempre più sbiadita di una copia il cui originale si è perso da tempo.

Una visita da Palazzo Chigi

Ieri pomeriggio qualcuno si è collegato a questo blog da Palazzo Chigi (www.palazzochigi.it). Cercava informazioni su Rosario Sorrentino e gli attacchi di panico.

Thursday, September 10, 2009

Imbarazzi umani e scimmieschi

"[...] Condividere il 100% del DNA con certi «umani» è più imbarazzante che condividerne il 98% con gli scimpanzé".

Dal capitolo "Siamo tutti scimmie" tratto da Un Matematico Impertinente di Piergiorgio Odifreddi (2005, Longanesi Editore).

I comandamenti della fede antiscentista

"Il rifiuto dell'evoluzionismo e l'esaltazione della razza e della famiglia sono i comandamenti della fede antiscientista".

Dal capitolo "Siamo tutti scimmie" tratto da Un Matematico Impertinente di Piergiorgio Odifreddi (2005, Longanesi Editore).

Le basi religiose del razzismo

"Il razzismo è basato sulle solite favole del Genesi e fa derivare le razze, che sono prodotti del clima e non dei geni, dai tre figli di Noè: gli Africani neri da Cam, gli Asiatici gialli da Sem, e gli Europei bianchi da Yafet (dopo la scoperta dell'America e dei pellerossa, ci si è rivolti a un'altra fonte fantastica: quella dei quattro umori di Ippocrate)".

Dal capitolo "Siamo tutti scimmie" tratto da Un Matematico Impertinente di Piergiorgio Odifreddi (2005, Longanesi Editore).

Uomini, tonni e celacanti

"[...] Il celacanto, che è un «fossile vivente» [...], è [...] più vicino a noi di quanto non lo sia a un tonno, benché entrambi siano pesci".

Dal capitolo "Siamo tutti scimmie" tratto da Un Matematico Impertinente di Piergiorgio Odifreddi (2005, Longanesi Editore).

DNA, libri, uomini e scimpanzé

"[...] Gli scimpanzé hanno circa il 10% di DNA in più di noi, ma la cosa è poco importante: in fondo, i libri si giudicano in base al contenuto, e non alla lunghezza".

Dal capitolo "Siamo tutti scimmie" tratto da Un Matematico Impertinente di Piergiorgio Odifreddi (2005, Longanesi Editore).

Noi, scimmie africane

"[...] Siamo tutti scimmie africane, con buona pace degli umanoidi che si radunano sulle piazze per proclamare che invece siamo tutti americani (volendo dire statunitensi)".

Dal capitolo "Siamo tutti scimmie" tratto da Un Matematico Impertinente di Piergiorgio Odifreddi (2005, Longanesi Editore).

Linguaggio da ufficio (63). Team

Altro inutile anglicismo che traduce "gruppo" o "squadra". Oggi è sempre più affiancato da alcuni composti come "team-work" ("lavoro di gruppo") e "team building" ("il fare squadra").

Linguaggio da ufficio (62). Help-desk

Nulla più che il comune "servizio di assistenza".

Linguaggio da ufficio (61). End user

Se dovessi stilare una personale classifica dei peggiori anglicismi questo sarebbe sicuramente tra i primi dieci; va detto, a onor del vero, che anche la forma toscana ("utilizzatore finale", "utente finale") non brilla certo per eleganza.

Jessica Brando e i Muse

Jessica Brando è una giovanissima promessa della musica jazz/soul che, per quanto ancora lontana dalla maggiore età, ha avuto modo di mettersi in mostra più volte, e soprattutto di mettere in mostra il suo impressionante talento vocale, attraverso una serie di rivisitazioni celebri (parliamo di brani famosi di artisti del calibro di Frank Sinatra, Ella Fitzgerald, Dinah Washington, Stevie Wonder, Whitney Houston, Aretha Franklin e altri).

In tempi recenti la Brando si è tuttavia indirizzata verso un sentiero meno prevedibile, e la cosa si è concretizzata nella rilettura del brano Time Is Running Out dei Muse. Un confronto che, a mio giudizio, questa volta fa però uscire la giovane cantante con le ossa rotte e che, allo stesso tempo, esalta le caratteristiche e la completezza di un Matthew Bellamy, forse non ancora compreso sino in fondo.

Invasi dalle cimici verdi

Non so come sia la situazione altrove, ma nella mia zona di residenza (hinterland sud di Milano) sembra che quest'anno il numero di cimici sia molto più alto che in passato.
Se venissi pagato un euro per ciascun insetto eliminato, in settimane come queste potrei allegramente permettermi di non andare in ufficio.
Che sia un'altra conseguenza dei cambiamenti climatici in atto?

Drammi domestici. Il descimmiatore rotto

Ho sperimentato di persona come un evento che agli occhi di un uomo risulta pressoché insignificante - nello specifico la rottura del descimmiatore - per una donna è invece fonte di inimmaginabili e profondissimi drammi.

Wednesday, September 09, 2009

Requiem per il PIL

Finalmente se ne sono accorti anche ai "piani alti": il solo PIL è un indicatore non più sufficiente, e per valutare il livello di ricchezza e la crescita reale di un Paese c'è bisogno di un nuovo indice che sia finalmente in grado di tener conto di elementi tutt'altro che secondari come la sostenibilità ambientale e le incidenze sociali.

Stavros Dimas, Commissario Europeo per l'Ambiente, ha ben illustrato l'inadeguatezza del PIL con due esempi a mio avviso illuminanti: da un lato il PIL è cresciuto nei Paesi colpiti dall'uragano Katrina (1.300 morti e 80 miliardi di danni) già a partire da qualche settimana successiva al suo disastroso passaggio; e, in secondo luogo, in un Paese con grande disponibilità di foreste si potrebbe agevolmente innalzare il PIL tagliando alberi e vendendo il legname ricavato (ma è evidente che nel lungo periodo questo modo di procedere avrebbe ripercussioni altamente negative, se non fallimentari).

Il Prodotto Interno Lordo, d'altra parte, è un'unità di misura dell'attività macroeconomica che risale agli anni '30 del secolo scorso, cosa che a fronte dei cambiamenti susseguitesi in questi ultimi decenni, lo rende certamente obsoleto e inattuale.

Per il momento si parla di un nuovo indicatore (da presentare nel 2010) costruito a partire dall'attuale PIL che dovrà essere integrato con dei correttivi che tengano conto di sei fattori fondamentali: (1) cambiamenti climatici e consumo energetico, (2) natura e biodiversità, (3) inquinamento atmosferico e ripercussioni sulla salute, (4) utilizzo e inquinamento delle acque, (5) produzione di rifiuti e uso delle risorse, (6) reddito, servizi pubblici, salute, tempo libero, ricchezza, mobilità.

Un cambio di vocale. Il nastro rosa

C'è un brano di Battisti (Il Nastro Rosa) in cui piccole variazioni di vocali danno luogo a un sapiente e suggestivo gioco di rime (A-B-B-A):

Un magazzino che contiene tante casse
Alcune nere, alcune gialle, alcune rosse
Dovendo scegliere e studiare le mie mosse
Sono all'impasse

Per capire quanto il cambiamento di una semplice vocale possa influire sul significato di un testo e sulla profondità del suo messaggio si pensi all'inquitetudine, gelida e abissale, generata dal binomio spesa/sposa in questo altro estratto (A-B-C-B):

Mi sto accorgendo che son giunto dentro casa
Con la mia cassa ancora con il nastro rosa
E non vorrei aver sbagliato la mia spesa
O la mia sposa

09/09/09

Oggi è il 9 Settembre 2009; scrivendo questa data in forma numerica ridotta si ottiene 09/09/09, che non varia al variare della convenzione utilizzata nei vari Paesi (per esempio giorno/mese/anno, anno/mese/giorno, mese/giorno/anno).

In molti si sono già mossi per tempo e ne hanno approfittato per legare a questa data eventi particolari, come per esempio la presentazione dell'opera omnia dei Beatles completamente rimasterizzata.
Di solito, a farla da padrone, sono le attività di natura meramente commerciale che in qualche modo hanno come finalità ultima quella di giocare sull'emotività umana per scucire un po' di soldi ai tanti boccaloni in giro per il globo.

Per le persone sane di mente oggi è semplicemente un giorno come tanti, e per chi deve lavorare oggi è un comunissimo giorno da passare in ufficio.

La guerra del tonno rosso

di Matteo Clerici
(apparso in origine su newsfood.com il 09/09/2009 con il titolo "Tonno rosso, l'UE favorevole allo stop della pesca")

Il tonno rosso nuota verso la salvezza.
La Commissione UE, su spinta di Francia e Principato di Monaco, si è dichiarata favorevole all'inserimento del pesce tra le specie a rischio d'estinzione protette dalla CITES (Convention on International Trade in Endangered Species).
La notizia, trasmessa da Greenpeace e confermata dalla portavoce del Commissario per l'Ambiente, Stavros Dimas, ha suscitato diverse reazioni.
In Italia, un eventuale blocco della pesca infliggerebbe un colpo critico a un settore già flagellato da scarsità di pesca e diminuzione di profitto. Anche per questo, il Paese si oppone alla difesa del tonno. Proprio lunedì, Luca Zaia, Ministro per l'Agricoltura, ha ribadito la propria linea: il tonno rosso non è a rischio e può essere pescato.
Tale posizione è condivisa da quasi tutti i governi riuniti a Bruxelles; dalla parte del tonno (oltre ai due Stati francofoni) gli ambientalisti che affermano come la continuazione della catture andrebbe oltre il limite di conservazione.
In ogni caso, nulla è deciso: la parola finale degli euroburocrati arriverà poco prima di Marzo, in tempo per presentare una posizione comune al vertice CITES di Doha, nel Qatar.
Fino ad allora, la linea da tenere è quella della prudenza, come dimostra il Commissario alla Pesca, Joe Borg.
Egli ha dichiarato come la posizione ultima dell'esecutivo UE "verrà dopo la riunione della Commissione Internazionale per la Conservazione dei Tonni dell'Oceano Atlantico in programma a Novembre, e sarà discussa a Gennaio in sede di Consiglio UE. Valuteremo se questa stagione è stata un successo o meno per quanto riguarda il rispetto delle quote. Si vedrà anche se possiamo ottenere misure per quanto riguarda le quote e la riduzione di capacità di pesca in linea con lo stato di salute del tonno rosso".
Nel frattempo le associazioni dei consumatori invitano a vigilare contro eventuali ristoratori "furbetti": almeno per ora non c'è ragione per per aumentare il prezzo di un piatto di pesce crudo.

Linguaggio da ufficio (60). Master plan

È il "piano generale", locuzione che non ha affatto bisogno di traduzioni (ma che è bene conoscere).

Linguaggio da ufficio (59). Facility manager

Dietro a questo parolone non c'è altro che il "responsabile delle strutture" di un'azienda.

Linguaggio da ufficio (58). Workshop

Oggi nessuno più partecipa a un "corso intensivo", oggi tutti partecipano a un qualche "workshop". Segnalo solo che in Inglese questo termine significa anche "officina", "bottega", "laboratorio artigiano".

Oh oh, mi si è ristretto l'Expo!

Alla fine le conferme sono arrivate dalle stesse autorità (sindaco di Milano e presidente della Regione Lombardia): l'Expo 2015 sarà fortemente ridimensionato dal punto di vista degli investimenti e delle strutture. E credo che, visto anche il delicato e impegnativo tema su cui questo evento universale è incentrato, la notizia non possa che leggersi in termini positivi. Ma da qui a dire che le cose andranno bene ce ne passa.

Polonia, un Paese non pronto

Se c'è una cosa che terrorizza un automobilista dell'Unione Europea in vacanza sulle strade del Vecchio Continente, questa cosa si chiama "attraversamento della Polonia".
Anch'io ammetto di essere stato "avvisato" più volte e quest'anno ho puntualmente verificato in prima persona che quanto mi veniva riferito era molto più vicino alla realtà di quel che immaginassi.

Il mio iniziale scetticismo derivava da un breve viaggio in terra polacca effettuato nell'Ottobre di tre anni fa. In quell'occasione, partendo da Vilnius, mi ero dato all'esplorazione della grande regione lacustre a nord-est del Paese (Warmia e Masuria); di fatto avevo compiuto un ampio giro perlustrativo nei dintorni di Olsztyn, con un breve sconfinamento in Pomerania, l'altra grande regione a nord-ovest. Di strade brutte ne avevo incontrate, ma queste erano decisamente una minoranza.

Le cose sono invece cambiate quest'anno, e in modo drastico. Durante l'andata da Milano a Vilnius, il tratto polacco tra il confine tedesco a est di Dresda e Breslavia è stato il nostro benvenuto o, se vogliamo, il nostro vero battesimo. L'autostrada, che sulla mappa inizia in corrispondenza del confine con la Silesia, è in realtà preceduta da una sessantina di chilometri da percorrere interamente su una disastrata provinciale e, quando inizia il vero tratto autostradale, ci si rende conto che questo è equiparabile a una nostra statale a due corsie. Da Breslavia a Varsavia, e dalla capitale polacca al confine lituano, è addirittura peggio: qui di autostrada non c'è nemmeno l'ombra; le statali, spesso a una sola corsia, sono puntellate di lavori in corso e se, come accade spesso, ci si trova con un grosso camion davanti, allora non rimane che armarsi di pazienza orientale. Tragico anche l'attraversamento di Varsavia, città priva di una vera e propria tangenziale e soffocata da un traffico colossale e paralizzante.
Il ritorno, dalla Lituania a Poznań è stato solo leggermente migliore; in questo caso esiste un tratto di autostrada (a pagamento) tra Łódź e la stessa Poznań, ma anche da queste parti i lavori in corso sono all'ordine del giorno.

In conclusione non resta che rilevare come, oggi, uno stato territorialmente vasto come la Polonia (il cui attraversamento è fondamentale per raggiungere le repubbliche baltiche e l'Ucraina) è un Paese assolutamente non pronto dal punto di vista della sua rete stradale e autostradale (fatiscente la prima, quasi inesistente la seconda).
Se la Polonia, in tempi brevi e sfruttando i consistenti fondi UE, non saprà mettersi al passo con il resto d'Europa, sarà destinata a veder scemare la quota già limitata di turisti che oggi la visitano, cosa estremamente grave dal momento che il Paese di Copernico e Chopin ha davvero molto da offrire in termini di turismo culturale e paesaggistico.

Non è una guerra di religione

Invito caldamente i lettori di passaggio su queste pagine a dare un'occhiata al post Non è una guerra di religione che due giorni fa Danielone ha pubblicato sul suo blog Anni Quaranta. Lì c'è, in perfetta sintesi, tutto quel che serve per farsi un'idea di cosa abbia rappresentato davvero il caso Boffo.

Tuesday, September 08, 2009

DNA e Islanda. Un'isola figlia di uomini vichinghi e donne irlandesi

"Fra le scoperte più affascinanti che lo studio del DNA ha permesso di effettuare, ci sono le ricostruzioni della storia della nostra specie. Quella dei movimenti recenti di popolazioni, ad esempio, che hanno dimostrato che l'Islanda è stata colonizzata da uomini di origine scandinava (i vichinghi), ma da donne irlandesi".

Dal capitolo "Attacco nucleare" tratto da Un Matematico Impertinente di Piergiorgio Odifreddi (2005, Longanesi Editore).

Questa sì che è divulgazione scientifica!

"Nel nucleo di ogni cellula di un organismo c'è una copia di una grande enciclopedia, chiamata genoma, che contiene il programma completo dell'organismo. Questa enciclopedia è scritta su una carta chiamata DNA, ed è suddivisa in volumi chiamati cromosomi, che nell'uomo sono 23. Di ogni volume ci sono due copie identiche, salvo errori di stampa, e ciascuno contiene centinaia o migliaia di capitoli, chiamati geni. Ogni capitolo si compone di sezioni di storie, dette esoni, intervallate da annunci pubblicitari, chiamati introni, che nei batteri sono assenti, ma nell'uomo (c'era da dubitarne?) costituiscono la quasi totalità del capitolo. Ogni storia è scritta in parole di tre lettere, chiamate codoni, tratte da un alfabeto di quattro lettere, chiamate basi".

Dal capitolo "Attacco nucleare" tratto da Un Matematico Impertinente di Piergiorgio Odifreddi (2005, Longanesi Editore).

Visitatori dal Québec

Oggi pomeriggio il primo contatto da Montreal.

L'inviolabilità del metodo Vernam

Una breve ma doverosa aggiunta su questo argomento. Di tutti i metodi crittografici esistenti quello di Vernam (introdotto nel 1917) è anche definito perfetto: esiste infatti una dimostrazione matematica della sua inviolabilità, dimostrazione fornita da Claude Shannon nel 1949.

È morto Michael (Mike) Nicholas Salvatore Bongiorno

Sembrava più immortale lui di Dio.

Il sindaco di Mosca è sano di mente?

(apparso in origine su www.timesonline.co.uk il 07/09/2009 con il titolo "Mayor of Moscow announces plan to put a freeze on snow in the city")

It defeated Napoleon and Hitler, but the legendary Russian winter is facing a formidable new challenge from the Mayor of Moscow, who wants to stop it from snowing.

Yuri Luzhkov has said that snow should be banished from Moscow in winter to save money and improve life in the city. He claimed that farmers outside the capital would enjoy more abundant harvests if his cloud-seeding programme was adopted.

Mr. Luzhkov noted that city authorities already used such techniques to break up rain clouds and guarantee good weather on important public holidays, such as the annual May 9th parade celebrating victory in the Second World War. "Why don't we keep this snow outside the Moscow city limits?" he said. "For the countryside, this means more moisture and bigger harvests. And for us, less snow".

A snowless Moscow would be hard to imagine for anyone raised on romantic images of fur-clad Russians in winter-white landscapes. Mr. Luzhkov, however, has had a habit of getting his way in Moscow as mayor since 1992.

Russian newspapers reported that his idea had provoked panic among residents in outlying regions, worried that they would be flooded out of their homes. Vladimir Litvishkov, a land management official, told reporters: "On those holidays when they clear the clouds over Moscow the surplus precipitation becomes a problem for us".

A programme to manage the weather would cost only a third of the amount spent on snowploughs and round-the-clock clearance operations. City authorities send 2.500 snowploughs into action to clear snow, and employ an army of 50.000 workers to clear Moscow's streets and pavements.

As many as a dozen cargo aircraft are sent into the skies over Moscow before major public events, scattering silver iodide, liquid nitrogen and cement powder into rain clouds to encourage precipitation. However, scientists warned that cloud-seeding throughout the winter could have serious environmental consequences.

There are other risks: a 25 kg bag of cement crashed through the roof of a Moscow home last year as an air force cargo aircraft carried out a cloud-seeding operation. Officials said that the bag had "failed to pulverise completely at high altitude".

Winter in Moscow typically lasts from October to March, although recent years have seen unusually mild weather which some have blamed on global warming. A sudden snowfall in October 2007 caught the authorities by surprise and resulted in 3.200 car accidents in two days.
Clouds were seeded after the disaster at the Chernobyl nuclear reactor in 1986 to protect Moscow and other cities from radioactive fallout. Afterwards people around the city of Gomel in Belarus reported heavy black rain, which was kept secret for two decades amid allegations that residents suffered radiation poisoning.

Chinese authorities used cloud seeding to ensure a sunny day for the opening ceremony of the Olympic Games in Beijing last year, but the technology is not perfect. Vladimir Putin told world leaders that Russia had seeded the clouds ahead of the G8 summit in St. Petersburg in 2006 to ensure fine weather. It poured with rain.

Linguaggio da ufficio (57). Mailing list

È una delle locuzioni oggi più in voga. Naturalmente "lista di distribuzione" o "lista d'invio" sono più che sufficienti.

Linguaggio da ufficio (56). Policy

Per altri motivi ne avevo già parlato il 12 Luglio 2008 nel post Falsi amici di tipo P; "policy" significa "insieme di regole" o, più semplicemente, "regolamento"; termini da cui si comprende bene come anche questo anglicismo sia di fatto inutile; eppure l'espressione ridicolmente mista "policy aziendale" è una delle più utilizzate e diffuse.

Linguaggio da ufficio (55). Planning

Inutile anglicismo per "pianificazione" o "piano di lavoro".

Mastella. Quando scherza è saggio

Mastella scherzava quando, durante l'ultima edizione della sua anacronistica festa di Telese, ha dichiarato: "allora tanto vale che il Nord [come lui chiama la Padania] e il Sud [come lui chiama Italia e Sicilia, e probabilmente Sardegna] si separino consensualmente". Scherzava, già... ma si dà il caso che quella frase scherzosa è probabilmente l'unica cosa saggia che abbia pronunciato in tutta la sua lunghissima carriera politica.

Enjoy the silence

All I ever wanted
All I ever needed
Is here in my arms
Words are very unnecessary
They can only do harm

Depeche Mode, dal brano Enjoy The Silence (Violator, 1990)

La risorsa Fini

Il 31 Agosto 2009, sul suo blog Anni Quaranta, Danielone ha scritto un post dall'inequivoco titolo Fini è ancora una risorsa della destra? (vedi qui).
Di primo acchito mi verrebbe da abbreviarne il titolo in "Fini è ancora una risorsa?", tuttavia, pensandoci meglio, mi rendo conto che quella sforbiciata non mi è sufficiente: io mi porrei invece la seguente domanda: "Fini è mai stato una risorsa?". Immagino conosciate già la mia risposta.

Monday, September 07, 2009

Visitatori dal Tirolo

Oggi pomeriggio il primo visitatore da Innsbruck.

Sta scherzando Mr. Feynman?!

"I modi di Feynman erano certamente inusuali. Appena arrivato a Princeton nel 1939 come studente, è stato invitato dal rettore del suo collegio a prendere il tè, e quando la moglie del professore gli ha chiesto se lo voleva con il limone o il latte, la matricola ha risposto: «Entrambi». La signora ha commentato perplessa: «Sicuramente sta scherzando, signor Feynman!» e anni dopo l'espressione è diventata il titolo del primo volume dell'inusuale autobiografia del grande fisico (Zanichelli, 1988)".

Dal capitolo "Il genio buffone" tratto da Un Matematico Impertinente di Piergiorgio Odifreddi (2005, Longanesi Editore).

Il Cifrario di Vernam

In un precedente post ho riportato per intero il capitolo "Parole a caso" tratto da Un Matematico Impertinete di Piergiorgio Odifreddi; in quelle pagine si faceva un breve riferimento al metodo di cifratura Vernam.
In termini semplici possiamo dire che si tratta di un sistema crittografico caratterizzato dall'avere la chiave di cifratura lunga esattamente quanto il testo (un'altra caratteristica, meno ovvia di quanto potrebbe sembrare, è che la chiave deve essere utilizzata una sola volta, pena la perdita di sicurezza del metodo).

Nella sua forma più semplice si utilizza una chiave con la stessa forma del testo da criptare; nella fase di cifratura si procede associando a ciascuna lettera (sia del testo che della chiave) un numero corrispondente: per esempio A = 0, B = 1, C = 2, ..., Z = 25; sommando i numeri del testo in chiaro con quelli della chiave si ottiene il testo cifrato; a tal proposito è importante sottolineare che le somme devono essere modulari (o circolari): di fatto, una volta superato il 25 si ritorna a zero (per sempio Z + D= 25 + 3 = 28 = 2 = C).

Supponiamo di voler cifrare la parola "padania" usando la chiave "termiti". Si ottiene:

p = 15
a = 0
d = 3
a = 0
n = 13
i = 8
a = 0

t = 19
e = 4
r = 17
m = 12
i = 8
t = 19
i = 8

Sommano le cifre omologhe si trova la parola cifrata "ieumvbi".

15 + 19 = 34 = 8 = i
0 + 4 = 4 = e
3 + 17 = 20 = u
0 + 12 = 12 = m
13 + 8 = 21 = v
8 + 19 = 27 = 1 = b
0 + 8 = 8 = i

Da "ieumvbi", conoscendo la chiave e il sistema di codifica (il modo in cui lettere e numeri sono associati tra loro), si procede per differenza (il messaggio cifrato meno la chiave) sino a ottenere il messaggio in chiaro (anche in questo caso la differenza deve comportarsi in modo modulare):

8 - 19 = -11 = 15 = p
4 - 4 = 0 = a
20 - 17 = 3 = d
12 - 12 = 0 = a
21 - 8 = 13 = n
27 - 19 = 8 = i
8 - 8 = 0 = a

La Schola Tamburi Storici di Conegliano

Ieri pomeriggio siamo stati a Cusago, hinterland ovest di Milano. L'idea era quella di fare qualche foto al locale castello e da lì visitare un paio di parchi in direzione di Bareggio. Tuttavia, con nostra grande sorpresa, siamo capitati nel bel mezzo della tredicesima edizione delle Giornate Medievali, una serie di celebrazioni in costumi d'epoca con una chicca spettacolare: l'esibizione della Schola Tamburi Storici di Conegliano; il gruppo, nelle sue ardite e inconsuete costruzioni ritmiche, è davvero sorprendente; per chi volesse maggiori informazioni rimando al loro sito ufficiale: www.scholatamburistorici.it.

Linguaggio da ufficio (54). Human resources

Gli uffici del personale delle moderne aziende italiche (sia nazionali che sovranazionali) sono tra i principali responsabili della nuova ondata di anglicismi: non a caso essi stessi, da parecchi anni, si sono autodefiniti "human resources", locuzione ovviamente inutile.

Linguaggio da ufficio (53). Job enrichment

Tipico termine impiegato dai moderni dipartimenti del personale per indicare quello che semplicemente si chiama "arricchimento delle mansioni lavorative".

Linguaggio da ufficio (52). Workgroup

Mi domando: se abbiamo l'espressione "gruppo di lavoro" perché mai dovremmo preferirle "workgroup"?
A tal proposito vi propongo un esperimento: visto che chi usa "workgroup" lo fa per darsi quell'importanza esteriore che dentro di sé quasi certamente non ha (e ancor più, con un certo gusto di sadica mediocrità, lo fa per mettervi a disagio e farvi sentire inferiori), provate un po' a chiedere a chi mai sentiste pronunciare questo inutile anglicismo di spiegarvi la differenza tra i termini inglesi "job" e "work"; scommettiamo che tentennerà e, nella maggioranza dei casi, non saprà rispondervi correttamente? È più probabile che questa differenza la conosca la ragazzina del call-center che un alto manager.

Sunday, September 06, 2009

A proposito di Einstein e dei discorsi di certi filosofi

"[...] I discorsi (non solo sul tempo, ma anche sullo spazio, la materia e l'energia) che non tengano conto delle scoperte di Einstein sono soltanto letteratura fantastica, e cioè nient'altro che un passatempo: magari piacevole, ma di valore conoscitivo nullo o negativo".

Dal capitolo "Introduzione alla relatività" tratto da Un Matematico Impertinente di Piergiorgio Odifreddi (2005, Longanesi Editore).

Lituania non convenzionale. Spunti di viaggio (4/4)

La Samogizia ha almeno altre tre buone ragioni per una visita. Provenendo da Palanga lungo la strada A11-E272, una decina di km dopo Kretinga è possibile imboccare la strada 226 che porta a nord-est verso Salantai e, una volta giunti qui, si prende la provinciale 169 verso sud-est; qualche minuto è sufficiente per raggiungere la località di Gargždelė dove ha sede l'Orvidų sodyba (la fattoria di Orvidas), un museo all'aperto assolutamente unico nel suo genere: qui troverete sculture in legno e in pietra, croci, lapidi, targhe celebrative e molti altri oggetti (compreso un carro armato in abbandono) pazientemente raccolti negli anni dal fondatore Vilius Orvidas.

Proseguendo lungo la strada 169 seguite le indicazioni per Plateliai, villaggio che sorge sul lago omonimo; la cittadina vale una breve visita ed è l'ideale punto di partenza per l'esplorazione della sponda occidentale del lago, dove è possibile pranzare o cenare in graziosi ristoranti sulla spiaggia e naturalmente fare il bagno.

Il pezzo forte di questo itinerario si trova però in corrispondenza della sponda orientale del lago Plateliai; anche qui è possibile fare il bagno e assaporare la gustosa cucina locale, ma soprattutto questo è il luogo che permette di raggiungere (su strada non asfaltata) la poco distante Plokštinė, località in cui ha sede una ex base militare sovietica specializzata nel lancio di missili a testata nucleare. La base nucleare, costruita a partire dal 1960, è rimasta segreta al popolo e alle autorità lituane per oltre vent'anni ed è poi stata localizzata dalla CIA. Il luogo è oggi accessibile tramite visita guidata a pagamento, un'occasione (più unica che rara) che vi permetterà di scendere alcune decine di metri nel sottosuolo e addentrarvi in un labirinto di tunnel e corridoi che portano a uno dei quattro silos di lancio; oggi resta ben poco, ma la suggestione del luogo è irripetibile.

Dimenticavo: Plateliai si trova nel cuore dello Žemaitijos Nacionalinis Parkas (Parco Nazionale della Samogizia), un territorio enorme che costituisce una vera delizia per gli occhi e la mente.

Natalis solis invicti. Il vero Natale

"Il caldendario religioso solare è imperniato sul 25 Dicembre, che in origine era il Natalis solis invicti degli adoratori del dio persiano Mitra: esso festeggiava la resurrezione del Sole, tre giorni dopo la sua morte al solstizio d'inverno, ed è stato adottato dai cristiani nel quarto secolo".

Dal capitolo "Bei tempi" tratto da Un Matematico Impertinente di Piergiorgio Odifreddi (2005, Longanesi Editore).

Lituania non convenzionale. Spunti di viaggio (3/4)

La regione a nord-ovest della Lituania prende il nome, suggestivo, di Samogizia. Si tratta di una terra di notevole bellezza paesaggistica, leggermente e dolcemente ondulata, e, come ho scritto in precedenza, un vero e proprio paradiso per le cicogne.

Un modo di esplorare la Samogizia è quello di partire da Palanga e arrivare sino a Telšiai (che della Samogizia è la capitale) seguendo la strada A11-E272 (ma di Telšiai non parlerò, dal momento che non ho ancora avuto il piacere di visitarla).

Palanga è la principale località balneare del Paese; per semplificare possiamo dire che Palanga sta alla Lituania come Rimini sta alla Padania. Rispetto a Rimini, la cittadina lituana ha spiagge più ampie, con sabbia più fine e soprattutto completamente gratuite, ha caratteristiche dune sabbiose che dividono la spiaggia dalla retrostante fresca e profumata pineta (e che offrono protezione nelle giornate particolarmente ventose); il mare è meno profondo (si deve camminare a lungo prima di sparire sotto il pelo d'acqua, e non è nemmeno cosa raccomandabile) e ovviamente più freddo; il livello del "divertimentificio" è equivalente a quello della località romagnola e, fortunatamente, ci sono meno Napoletani (ma ci sono: i Napoletani sono praticamente ovunque).

Ma di Palanga preferirei parlare in questa sede per una ragione diversa; qui si trova infatti il più importante museo d'ambra del Paese (www.pgm.lt). Tra tutti quelli che ho visitato in Europa questo è certamente quello più completo, con una collezione di inclusioni di insetti davvero immensa. In aggiunta, il museo, che ha l'architettura di una residenza nobiliare, è immerso nella bellezza e nello splendore di uno sterminato parco botanico, ben curato e ben gestito, che non mancherà di farvi sentire in pace con il mondo.

Nei dintorni di Palanga suggerisco una visita a tre famosi ristoranti che in realtà sono organizzati come veri e propri complessi, con tanto di hotel, sauna, animali di vario tipo, parchi con sculture in legno e pietra, e parchi-giochi per bambini. Il primo e il più famoso, Juozo (www.hbhjuozas.lt), si trova a Žibininkai, vicinissimo a Palanga, e funziona anche come birrificio locale, specializzato nella produzione di alcune birre crude, chiare e scure, dall'ottimo sapore e dalla bassa gradazione alcolica; il secondo e più suggestivo, Vienkiemis (www.vienkiemis.lt), si trova a Kretinga (8 km a est di Palanga); infine il terzo e il più recente, Nendrinė Pastogė (www.nendrinepastoge.lt), è ubicato all'ingresso di Šventoji, una decina di chilometri a nord di Palanga, non distante dal confine con la Lettonia.

Proseguendo la vista verso est, vale la pena fare una breve sosta a Kretinga, ma soprattutto a Plungė, dove consiglio di ammirare la residenza nobiliare e l'annesso parco.