Wednesday, September 09, 2009

Polonia, un Paese non pronto

Se c'è una cosa che terrorizza un automobilista dell'Unione Europea in vacanza sulle strade del Vecchio Continente, questa cosa si chiama "attraversamento della Polonia".
Anch'io ammetto di essere stato "avvisato" più volte e quest'anno ho puntualmente verificato in prima persona che quanto mi veniva riferito era molto più vicino alla realtà di quel che immaginassi.

Il mio iniziale scetticismo derivava da un breve viaggio in terra polacca effettuato nell'Ottobre di tre anni fa. In quell'occasione, partendo da Vilnius, mi ero dato all'esplorazione della grande regione lacustre a nord-est del Paese (Warmia e Masuria); di fatto avevo compiuto un ampio giro perlustrativo nei dintorni di Olsztyn, con un breve sconfinamento in Pomerania, l'altra grande regione a nord-ovest. Di strade brutte ne avevo incontrate, ma queste erano decisamente una minoranza.

Le cose sono invece cambiate quest'anno, e in modo drastico. Durante l'andata da Milano a Vilnius, il tratto polacco tra il confine tedesco a est di Dresda e Breslavia è stato il nostro benvenuto o, se vogliamo, il nostro vero battesimo. L'autostrada, che sulla mappa inizia in corrispondenza del confine con la Silesia, è in realtà preceduta da una sessantina di chilometri da percorrere interamente su una disastrata provinciale e, quando inizia il vero tratto autostradale, ci si rende conto che questo è equiparabile a una nostra statale a due corsie. Da Breslavia a Varsavia, e dalla capitale polacca al confine lituano, è addirittura peggio: qui di autostrada non c'è nemmeno l'ombra; le statali, spesso a una sola corsia, sono puntellate di lavori in corso e se, come accade spesso, ci si trova con un grosso camion davanti, allora non rimane che armarsi di pazienza orientale. Tragico anche l'attraversamento di Varsavia, città priva di una vera e propria tangenziale e soffocata da un traffico colossale e paralizzante.
Il ritorno, dalla Lituania a Poznań è stato solo leggermente migliore; in questo caso esiste un tratto di autostrada (a pagamento) tra Łódź e la stessa Poznań, ma anche da queste parti i lavori in corso sono all'ordine del giorno.

In conclusione non resta che rilevare come, oggi, uno stato territorialmente vasto come la Polonia (il cui attraversamento è fondamentale per raggiungere le repubbliche baltiche e l'Ucraina) è un Paese assolutamente non pronto dal punto di vista della sua rete stradale e autostradale (fatiscente la prima, quasi inesistente la seconda).
Se la Polonia, in tempi brevi e sfruttando i consistenti fondi UE, non saprà mettersi al passo con il resto d'Europa, sarà destinata a veder scemare la quota già limitata di turisti che oggi la visitano, cosa estremamente grave dal momento che il Paese di Copernico e Chopin ha davvero molto da offrire in termini di turismo culturale e paesaggistico.