Wednesday, January 30, 2008

40 bacche di Belladonna

Ieri, martedì 29 Gennaio 2008, è iniziato il processo per la Strage di Erba contro Rosa Bazzi e Olindo Romano.

Davanti al tribunale di Como, sin dall'alba, TV e giornali locali e nazionali al gran completo e naturalmente folla di curiosi con distribuzione di numerini in stile salumeria per regolamentare gli accessi e assegnare i posti disponibili.

E questo è solo l'inizio.

Ma a cosa serve questo processo? Quanto tempo e quanto denaro costerà?

Un testimone oculare miracolosamente scampato al massacro e con evidenti segni ancora addosso, la confessione degli imputati (poi comicamente ritrattata), le perizie scientifiche e testimonianze di vario tipo che tracciano l'agghiacciante profilo psicologico dei due coniugi.

40 bacche di Belladonna, 20 a testa. Forse sarebbe stato tutto più semplice, più rapido, e soprattutto più giusto.

Quotes and Aphorisms (4)

A pessimist sees the difficulty in every opportunity; an optimist sees the opportunity in every difficulty
[Winston Churchill]

The belief in a supernatural source of evil is not necessary; men alone are quite capable of every wickedness
[Joseph Conrad]

Good timber does not grow with ease; the stronger the wind, the stronger the trees
[J Willard Marriott]

Il Colle della Gioventù

Una breve ricerca su internet, qualche calcolo con un foglio elettronico ed ecco quanto si può dire delle età dei Presidenti della Repubblica Italiana (le età, riportate in parentesi tonde, sono calcolate al momento esatto di inizio e fine del mandato).

Tolto Cossiga, di cui avrò modo di dire (e male) in altra occasione, gli altri sono tutti ragazzini.

L'età, è noto, ci rende più saggi e il tempo rende il vino migliore; ma questo vale fino a un certo punto, proprio come oltre un certo numero di anni il vino si fa liquoroso o muta in aceto; e vale per tutti i vini, nessuno escluso, anche per bottiglie pregiate che magari dieci anni prima sarebbero state battute all'asta per migliaia di euro.

C'è un'età per stare in campo, l'età del vigore e delle idee, e una in cui da giocatori si passa a fare gli allenatori, l'età della saggezza e dei consigli. E c'è un'età per godersi la vita e il meritato riposo. Ma quest'ultima, in Italia, sembra sconosciuta sia agli uomini di potere che a quelli di spettacolo.

La lista:

Enrico De Nicola
1948 (70)

Luigi Einaudi
1948 (74) - 1955 (81)

Giovanni Gronchi
1955 (67) - 1962 (74)

Antonio Segni
1962 (71) - 1964 (74)

Giuseppe Saragat
1964 (66) - 1971 (73)

Giovanni Leone
1971 (63) - 1978 (69)

Sandro Pertini
1978 (81) - 1985 (88)

Francesco Cossiga
1985 (56) - 1992 (63)

Oscar Luigi Scalfaro
1992 (73) - 1999 (80)

Carlo Azeglio Ciampi
1999 (78) - 2006 (85)

Giorgio Napolitano
2006 (80) -

Tuesday, January 29, 2008

Quotes and Aphorisms (3)

We make a living by what we get, but we make a life by what we give
[Winston Churchill]

We find comfort among those who agree with us; growth among those who don't
[Frank A Clark]

Our greatest glory consists not in never falling, but in rising every time we fall
[Confucius]

Metempsicosi

L'Italia è il Paese dove, oggi, uno come Luciano Moggi è opinionista di calcio in TV.

Sunday, January 27, 2008

When darkness descends

In my time of drowning, the words below are the only light I see, the only thing that helps me fight the blindest fear, the fear of fear.

My body bears the wounds of the battles I never fought

[Fernando Pessoa]

Friday, January 25, 2008

Masochismo d'azzardo

Esistono giochi (per esempio il superenalotto) per i quali le probabilità di vincita di cifre consistenti sono oltre 600 volte inferiori a quelle di morire in sala operatoria per un'anestesia riuscita male o di precipitare su un volo di linea. Nel rispetto di ogni logica questi giochi hanno una popolarità vastissima.

Lo stato italiano, che naturalmente conosce il Calcolo delle Probabilità molto meglio dei suoi cittadini, ringrazia. E soprattutto incassa.

Quotes and Aphorisms (2)

The most important service rendered by the press and the magazines is that of educating people to approach printed matter with distrust
[Samuel Butler]

The best argument against democracy is a five-minute conversation with the average voter
[Winston Churchill]

If something comes to life in others because of you, then you have made an approach to immortality
[Norman Cousins]

Frecce tricolori e il popolo dei senza dita

L'Italiano, tra le tante occasioni, sembra mostrare il peggio quando è al volante; e lo si vede molto bene ogni giorno, è un fenomeno che capita un po' ovunque, ma che tocca il suo apice nelle città a maggiore colonizzazione (Milano, Torino), quelle in cui il senso di appartenenza alla comunità preesistente (cioè noi) è più flebile.

In particolare sembra essere caduto in disuso il ricorso all'indicatore di direzione, la cara vecchia freccia. E dunque cambi di corsia in autostrada e in tangenziale, e svolte cittadine all'ultimo secondo, si fanno spesso senza segnalare; viene da chiedersi se si tratti di stanchezza cronica o se c'è una malattia che colpisca le dita di certi automobilisti.

Capita anche che, se ci si permette di dare un colpetto di clacson per far notare il mancato azionamento delle frecce, qualcuno replichi con controcolpo prolungato o serie sghemba di controcolpi brevi, talvolta in crescendo (tipo stile sinfonico da orchestra di ubriachi). Arroganza e mancato senso della vergogna in certi casi sono senza limiti.

Che dire? Recentemente in Germania si sta sperimentando con un certo successo il ricorso a soggiorni coatti di qualche mese presso campi di lavoro (in Siberia e in alcune località tedesche) per rieducare individui di una certa pericolosità. Sarebbe il caso che qui si ricorresse a qualcosa di simile, e quanto prima. Ad esempio propongo come location ideale grossi allevamenti di vacche dove alcuni possano dedicarsi a spalare merda dalla mattina alla sera; d'altra parte certe merde è meglio che stiano nel loro ambiente naturale.

Thursday, January 24, 2008

Artifici d'Italia

Per i pochi che non sono finiti centrifugati nel brainwashing mediatico degli ultimi decenni è ben noto che l'Italia è il frutto di un esperimento sociopolitico condotto da una micro-minoranza elitaria che si illudeva di creare dal nulla una nazione e soprattutto una nazionalità italiana.

La celebre frase (dai più attribuita a Massimo D'Azeglio) "Fatta l'Italia, bisogna fare gli Italiani" è una testimonianza limpidamente esemplare di come l'Italia e gli Italiani siano appunto state una creazione artificiale e coercitiva.

E tra naturale e artficiale non è difficile immaginare da che parte convenga stare.
Per fare una proporzione potremmo dire che uno Stato reale sta all'Italia come le naturalissime "puppe a pera" di nutiana memoria stanno all'improbabile perfezione geometrica di un qualunque anonimo paio di tette al silicone.
Un po' come il pollo di plastica rifilato con l'inganno al povero Fantozzi in un celebre film.
E il gusto dov'è? Non c'è.

Tuesday, January 22, 2008

Ali e Radici

L'idea di creare questo spazio mi frullava in testa da tempo, l'amico Stefano A Giaretta, invitandomi a leggere e a commentare il blog di suo padre, ha fatto da innesco.

Ali e Radici è un riferimento a una citazione di Hodding Carter ("There are two lasting bequests we can give our children. One is roots. The other is wings") che a mio avviso ben evidenzia due esigenze base dell'Uomo: il desiderio di volare, di dare corso ai sogni, ai desideri e alle aspirazioni; e la necessità di appartenenza a una Terra, a una Comunità, per non dimenticare chi siamo, e non perdere la bussola.

Sarà l'occasione per ripresentare in queste pagine alcuni dei contributi già apparsi sul mio vecchio sito Nucleus PadanoGenesi (abbandonato da oltre sei anni) ma soprattutto per pubblicare nuovi spunti di riflessione.

Per quanto possibile i testi saranno in Toscano (erroneamente chiamato Italiano) ma non escludo l'utilizzo dell'Inglese in alcune parti.