Per i pochi che non sono finiti centrifugati nel brainwashing mediatico degli ultimi decenni è ben noto che l'Italia è il frutto di un esperimento sociopolitico condotto da una micro-minoranza elitaria che si illudeva di creare dal nulla una nazione e soprattutto una nazionalità italiana.
La celebre frase (dai più attribuita a Massimo D'Azeglio) "Fatta l'Italia, bisogna fare gli Italiani" è una testimonianza limpidamente esemplare di come l'Italia e gli Italiani siano appunto state una creazione artificiale e coercitiva.
E tra naturale e artficiale non è difficile immaginare da che parte convenga stare.
Per fare una proporzione potremmo dire che uno Stato reale sta all'Italia come le naturalissime "puppe a pera" di nutiana memoria stanno all'improbabile perfezione geometrica di un qualunque anonimo paio di tette al silicone.
Un po' come il pollo di plastica rifilato con l'inganno al povero Fantozzi in un celebre film.
E il gusto dov'è? Non c'è.
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