Sunday, February 28, 2010

Verso un tagliando del corpo

"Ciò che si chiede a ogni cittadino è, né più né meno, di fare per il proprio corpo ciò che fa per la propria automobile: eseguire con regolarità un tagliando per evitare guasti suscettibili di provocare un incidente mortale. Un giorno, questa idea sarà ritenuta ovvia e banale [...]".

Dal capitolo "Dall'«assicurazione malattia» all'«assicurazione sanità»" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

La cucina e le tecniche biologiche pronte per l'uso

"Così come la gente non sa più cucinare, nelle scienze le tecniche non vengono più trasmesse di generazione in generazione e trionfano i prodotti «pronti per l'uso»".

[Luc Montagnier]

Tecnici della salute

"I medici a poco a poco si vedono trasformati in tecnici della salute".

[Luc Montagnier]

Dove sono i microscopi?

"Esistono laboratori di biologia cellulare nei quali non troverete neppure un microscopio!".

Dal capitolo "Insuccessi e speranze della ricerca biomedica" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

Dalla speranza della genomica alla routine della proteinomica

"Al pubblico, e ai politici, è stata propugnata l'idea che il sequenziamento del DNA che costituisce il genoma umano - prodezza tecnica impensabile anche soltanto vent'anni fa - avrebbe consentito la messa a punto di nuovi farmaci e la guarigione dalle grandi malattie che affliggono l'umanità. Poiché ci si rende conto che quella strada non ha portato a nulla, ecco che ora si ripiega sui prodotti dei geni, le proteine, tentando di dedurne le funzioni strutturali in tre dimensioni. Si passa così dalla genomica alla proteinomica. Alle batterie di sequenze subentrano ora le batterie di spettrometrie di massa. Poi si costruiscono reti funzionali con frecce colorate che partono in tutte le direzioni da piccoli pallini che dovrebbero rappresentare le proteine. Dal punto di vista dell'informatica è uno splendido lavoro, quasi artistico! Non sto dicendo che questa strada non vada esplorata, ma che non dovrebbe essere la sola. Dal punto di vista di un fisico della materia, si tratta di una rappresentazione assai basilare delle molecole, che non le mette in interazione le une con le altre se non per contatto fisico, escludendo la possibilità di un'azione a distanza.
Questa visione schiaccia ogni altro tipo di ricerca, e intere discipline come la fisiologia, la biochimica classica, la microbiologia vanno spegnendosi per mancanza di ricercatori. Abbiamo dimenticato che la biologia molecolare era solo un approccio fra tanti: come ogni sviluppo delle scienze, presenta dei limiti e sarà un giorno sostituita da una visione più ampia, che finirà per inglobarla".

Dal capitolo "Insuccessi e speranze della ricerca biomedica" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

La dipendenza dal fratello maggiore

"Si è tanto fieri di riprodurre un risultato raggiunto oltreoceano, ma molto meno di fare il contrario, perché bisogna sempre ricercare la conferma del «fratello maggiore»".

Dal capitolo "Insuccessi e speranze della ricerca biomedica" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

Il 3 Maggio 1808 di Goya

Il noto quadro del pittore spagnolo rappresenta una fucilazione.

In biologia meglio i ricercatori anziani di quelli giovani

"[...] In matematica, i ricercatori dalla più spiccata inventiva hanno meno di quarant'anni. In biologia, però, non è sempre così. È questo un campo in cui si progredisce con l'età, in cui la creazione avviene spesso mediante un'interazione fra conoscenze che sono immense. Il ricercatore anziano beneficia quindi di un sapere che i giovani non hanno e che non possono acquisire; l'obiettivo di questi ultimi consiste piuttosto nel conquistarsi un buon posto e, a tale scopo, sono inevitabilmente costretti a lavorare in ambiti già noti, presso patrocinatori riconosciuti. Il giovane ricercatore costruisce il suo piano di carriera e lo persegue non tanto ricercando la grande innovazione, avventura azzardata in termini sia economici sia professionali, ma pubblicando - e a spron battuto - lavori attesi, e il più presto possibile. Dal punto di vista dell'innovazione, gli anziani possono invece agire in piena libertà, coltivando l'entusiasmo della scoperta, il viaggio interdisciplinare, l'arte del distacco".

Dal capitolo "Insuccessi e speranze della ricerca biomedica" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

Le determinanti delle grandi innovazioni terapeutiche

"La storia stessa della medicina mostra che le grandi innovazioni terapeutiche provengono da due fonti principali: l'empirismo nato dalla plurimillenaria osservazione dell'uomo e, più di recente, una ricerca fatta senza uno scopo ben preciso, semplicemente per soddisfare la curiosità dello scienziato, spesso con il concorso del caso".

Dal capitolo "Insuccessi e speranze della ricerca biomedica" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

Besnard Lakes

Ho sentito The Besnard Lakes Are The Roaring Night (2010), terzo album del gruppo canadese Besnard Lakes. Vengono etichettati come alternative rock, ma all'ascolto inducono solo noia e sbadigli.

Saturday, February 27, 2010

It helps ya sleep

Un giudizio di 8/10 appioppato dal sito www.ondarock.it mi ha indotto a scaricare Teen Dream (2010) degli statunitensi Beach House (per l'esattezza da Baltimora). Etichettati come dream pop - qualcuno mi spieghi cosa significa - propongono in realtà una musica lenta e altamente soporifera. Da evitare.

Cose che non capiscono (16)

Ogni volta che due o più terremoti si susseguono in aree distantissime del pianeta nel giro di pochi giorni o settimane c'è subito l'immancabile giornalista che chiede se i fenomeni sono in qualche modo correlati. L'esperto di turno, altrettanto immancabilmente, risponde che non lo sono, ma al verificarsi dell'evento successivo il copione si ripete identico. Dunque, o gli scienziati non sanno quel che dicono (cosa improbabile) o i giornalisti (cosa assai più probabile) sono purtroppo l'unica razza a non soffrire l'estinzione.

Etimologia di iattura

Iattura deriva dal verbo jacere (o iacere), cioè "gettare", e richiama il gesto di gettare in mare il carico che si trova su una nave, per esempio in caso di tempesta.

Materia grigia, materia rosa

"Se la materia grigia fosse più rosa, il mondo avrebbe idee meno nere".

[Pierre Dac]

Il ritardo delle industrie farmaceutiche francesi

"Come in tanti altri ambiti, ci accontentiamo di seguire le mode, con un ritardo di cinque-dieci anni sugli Stati Uniti".

Dal capitolo "Fasti e declino dell'impero farmaceutico" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

Verso l'era della farmacogenomica

"Va [...] profilandosi una nuova medicina, meno «bulldozer», più attenta alle terapie preventive o su misura, una medicina che tiene conto della genetica del paziente. La via della farmacogenetica (o farmacogenomica) è già aperta e, un domani, i suoi metodi di diagnostica molecolare saranno comunemente utilizzati".

Dal capitolo "Fasti e declino dell'impero farmaceutico" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

Verso la fine dell'era del superfarmaco

"[...] Si assiste ormai verosimilmente alla fine dell'era del «superfarmaco» - super per la sua attività, tossicità, costo di messa a punto e utili generati".

Dal capitolo "Fasti e declino dell'impero farmaceutico" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

L'amo farmaceutico

"L'amo da pesca rappresentato da congressi e seminari, organizzati di preferenza a livello interno, è utilizzato in tutti i campi della medicina, e funziona: alcuni medici hanno la netta tendenza a prescrivere all'unisono l'ultima novità di moda, in «promozione», vantandone pure l'efficacia davanti al paziente... Ma solo fino alla campagna successiva".

Dal capitolo "Fasti e declino dell'impero farmaceutico" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

Il comportamento delle società farmaceutiche francesi

"In Francia, le società farmaceutiche catturano i medici a forza di informazione, di informatori del farmaco e di congressi. Il potere di laboratori e marchi si esplica persino nelle facoltà universitarie, per non parlare poi della formazione continua che, in assenza di fondi pubblici, viene svolta quasi interamente a cura dell'industria che finanzia corsi, pieghevoli e conferenze".

Dal capitolo "Fasti e declino dell'impero farmaceutico" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

Farmaci come saponette

"Nella preoccupazione di preservare a ogni costo la propria di mercato e la quotazione del proprio titolo azionario, i laboratori fanno uso e abuso sia della pubblicità, sia del marketing. In altre parole, il prodotto farmaceutico viene ormai commercializzato con gli stessi criteri di una saponetta".

Dal capitolo "Fasti e declino dell'impero farmaceutico" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

Natura insettificio

Che l'inverno sia ormai alle spalle è un fatto certo. Lo si può constatare osservando come la Natura sia tornata a essere quello che normalmente è: un brulicante insettificio.

Friday, February 26, 2010

La fiaccola olimpica dei giochi invernali di Oslo del 1952

Nel 1952, in occasione delle olimpiadi invernali di Oslo, la fiamma olimpica è stata accesa nel caminetto della casa di Sondre Nordheim, come segno di tributo verso il grande pioniere dello sci originario del Telemark.

I rischi della sanità USA

"Negli USA, il rischio di vedersi somministrata una cura destinata a qualcun altro e di lasciarci la pelle è più alto di quello di perdere la vita in un incidente stradale!".

[Luc Montagnier]

Paziente cliente

"Paziente fa rima con cliente".

[Luc Montagnier]

Assenza e prove

"L'assenza di una prova non è la prova di un'assenza".

[Carl Sagan]

Bal-moor-ay

Parte della giornata odierna è stata dedicata all'ascolto di Constellations (2010), il nuovo lavoro dei Balmorhea. Il tempo sembra letteralmente volare e i Texani sono già arrivati al quarto album in soli quattro anni; Constellations segue infatti il debutto omonimo del 2007, River Arms del 2008 e All Is Wild, All Is Silent del 2009.
Non li ho mai amati fino in fondo ma, allo stesso tempo, nella loro particolare proposta di nicchia, li apprezzo soprattutto per il tentativo di creare musica minimalista che sia contemporaneamente di sostanza e fortemente emotiva.

Quest'ultimo disco sembra avvicinarsi maggiormente a River Arms, che a mio giudizio costituisce il loro apice creativo (di quell'album, in particolare, mi ero conservato un brano suggestivo come The Winter).
Il problema di fondo dei Balmorhea resta la difficoltà di amalgamare chitarra, banjo e archi (da una parte) e pianoforte (dall'altra). Il risultato è che i pezzi in cui prevale la componente pianistica suonano i migliori del lotto, mentre i rimanenti sconfinano spesso nella noia e nella ripetitività. Ma mi rendo conto che questo è un giudizio un po' riduttivo, a fronte di una produzione che presenta (dopo qualche ascolto) una complessità superiore rispetto a quanto si potrebbe immaginare.

Tra i brani migliori segnalo senza dubbio On The Weight Of Night. La notte è, tra l'altro, il tema di fondo dell'intero lavoro.
Potrà apparire banale, ma un territorio come il Texas, non può offrire di più in termini di ispirazione. Forse trapiantando il gruppo nella Norvegia settentrionale si otterrebbe qualcosa di ben più profondo (ma questo è solo un esperimento mentale).

Per chi si avvicina al genere per la prima volta è d'obbligo sottolineare come la proposta di questi musicisti richiede pazienza e la giusta attitudine di approccio. Non è questa roba che si consiglia di ascoltare in auto in una giornata di sole, piuttosto è meglio utilizzarla come cornice sonora di un piovoso tardo pomeriggio autunnale.

Un mediocre giovedì

La nota superficialità del giornalismo italico non fa certo eccezione quando si parla di musica; se poi passiamo all'ambito della Rete (dove oggi scrivono tutti) a ciò vanno aggiunti abbondante pressapochismo e una specie di incompetenza di fondo (oltre, naturalmente, al substrato anarchico tipicamente internettiano). In fatto di valutazioni e giudizi di una produzione musicale, tra le due principali distorsioni possibili (sottostima o sua sovrastima), di solito prevale la seconda, quasi a rispecchiare l'atteggiamento di buonismo diffuso che pervade ogni aspetto della vita di questo Paese. E così, stando a chi scrive di musica, ci troveremmo di fronte a una manciata di capolavori praticamente ogni mese. Il tempo, poi, rivela nella sua lenta ma inesorabile saggezza che le cose non stanno così.

Capita dunque di trovarsi ad ascoltare il ben recensito Common Existence (2009) dei Thursday (gruppo post hardcore del New Jersey) ma di restare delusi per la mediocrità della proposta offerta.
Da questo punto di vista devo ammettere che quando ancora si correva in edicola a comprare le poche riviste che parlavano di rock duro e heavy metal, il livello di professionalità (seppur limitato e un po' artigianale) era parecchio superiore.

Una questione di miscele

"Non esiste la formula miracolosa contro l'età, un unico elisir di giovinezza. Tutto è questione di miscele, di equilibrio, di proporzioni".

[Luc Montagnier]

Puttane di sinistra, puttane di destra

"Una puttana progressista e di sinistra aiuta il giovane a scoprire, senza traumi, i misteri del sesso. Una puttana di destra è una vergogna che corrompe la nostra gioventù".

[Davide Giacalone]

Morti ammazzati di sinistra, morti ammazzati di destra

"Se un uomo di sinistra muore ammazzato si indaga su chi ha sparato. Se un uomo di destra muore ammazzato si indaga sulla sua vita".

[Davide Giacalone]

Infortuni di destra, infortuni di sinistra

"Muore un operaio nell'industria di un giovane imprenditore di sinistra: una disgrazia. Muore un operaio nell'industria di un imprenditore di destra: un assassinio".

[Davide Giacalone]

Bossi di sinistra, Bossi di destra

"Bossi di sinistra rappresenta un popolo reale. Bossi di destra rappresenta un razzismo bestiale".

[Davide Giacalone]

Buon dittatore

Di me stesso penso: forse non sarei un buon presidente, ma certamente sarei un buon dittatore.

La natura interdisciplinare delle grandi innovazioni

"Non si può negare che la maggior parte delle grandi innovazioni siano state frutto di un viaggio interdisciplinare".

[Luc Montagnier]

Il mimetismo molecolare nelle reazioni autoimmuni

"La reazione autoimmune è innescata dal fatto che l'agente infettivo, per sottrarsi alle difese immunitarie dell'organismo, produce proteine o altri componenti a imitazione dei nostri componenti cellulari. Questo mimetismo molecolare è una delle strategie predilette dagli agenti infettivi: indossando i panni di proteine dell'organismo, le proteine estranee si mettono al riparo in modo efficace dalle reazioni immunitarie; tuttavia, se queste reazioni sono troppo violente, attaccheranno non solo le proteine estranee che provengono dal germe infettivo, ma anche quelle dell'organismo. La reazione autoimmune può riguardare anche altri costituenti dei tessuti, come il DNA, i polisaccaridi e i lipidi".

Dal capitolo "Al cuore delle malattie croniche" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

Un'epidemia di allergie

"Per spiegare la progressione delle allergie sono state avanzate tre ipotesi: l'inquinamento atmosferico che si somma ai pollini, il cambiamento delle abitudini alimentari e, paradossalmente, un eccesso di igiene specie nei primi anni di vita - ipotesi che non si escludono reciprocamente: ogni fattore è suscettibile di sommarsi agli altri".

Dal capitolo "Al cuore delle malattie croniche" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

Thursday, February 25, 2010

Una mela al giorno... secondo Churchill

"Una mela al giorno leva il medico di torno, a condizione di prendere bene la mira".

[Winston Churchill]

Stella (cadente) polaris

Uscito nel 2009 (per la prima volta senza il contributo del chitarrista fondatore Timo Tolkki), Polaris degli Stratovarius rivela quasi all'istante tutti gli elementi della crisi profonda in cui versa da tempo il gruppo finlandese, divenuto - da fine millennio - drammaticamente incapace di confrontarsi con i fasti del suo stesso (glorioso) passato.

L'opera scritta nell'isola greca di Patmos

Si tratta de L'Apocalisse, almeno per quanto ci riferisce la tradizione.

SAScessful

Sto frequentando una tre giorni di corsi presso la società SAS (quella del famoso software statistico, non la compagnia aerea scandinava), e devo dire che la loro sede milanese di Via Darwin è davvero suggestiva.

Visitatori dalla Libia

Nella notte il primo contatto da Tripoli.

Wednesday, February 24, 2010

Linguaggio da ufficio (96). Killare

Dopo "linkare" e "sortare" ho scoperto un nuovo orrore linguistico: "killare", usato nell'ambito della programmazione informatica con il significato di "eliminare" (un file, una cartella, una procedura, ...).

Tuesday, February 23, 2010

Beauties of Estonia (1/12). North-Estonian Klint

All surveys for identifying the most popular inanimate nature monument carried out so far have spotlighted the North-Estonian Klint as the most prominent one.
The North-Estonian Klint forms a part of the Baltic Klint, which is approximately 1.200 km (along the escarpment line even 1.600 km) long, begins on the seafloor near the southernmost Öland Island (Sweden) and trends eastwards up to the southern shore of Lake Ladoga in northwestern Russia. The Baltic Klint is divided into four sections: Öland (ca 150 km), Baltic Sea (ca 500 km), North-Estonian (ca 300 km) and Ingermanland klint (ca 250 km). Of the 500-km escarpment of the North Estonian Klint altogether on about 100 km the bedrocks are exposed directly on the seashore.

Pakri Cliff is one of the worthiest candidates for the honourable title of the nature symbol of Estonia. The cliff is ca 24m high and the exposed rockbeds embrace time sequence of ca 60 million years.

Anytown Graffiti

Ho sentito Anytown Graffiti (2007) dei Pela, gruppo indie rock di Brooklyn con sonorità fortemente British. Nulla di significativo da segnalare, meglio passare oltre.

Peggio del Festival di Sanremo?

C'è forse qualcosa di peggio della settimana del Festival di Sanremo? Sì: le due settimane successive. Quando le radio ne trasmettono le canzoni in continuazione.

I rinnovamenti si fanno, non si annunciano

A proposito del rinnovamento dei vertici del PDL annunciato da Berlusconi, Davide Giacalone ha giustamente osservato: "quando un partito è roso dagli scontri interni è bene che il leader dia un sonoro colpo di frusta, non che lo annunci. Le parole potrebbero ottenere l'effetto opposto".

Monday, February 22, 2010

Gran bazar chimico

"Nel gran bazar chimico destinato ai consumi, l'industria impiega in tutta Europa circa 100.000 molecole, di cui neppure il 10% è stato oggetto di studi di tossicità!".

Dal capitolo "Le cause dello stress ossidativo" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

Lo stress ossidativo e le malattie dei nostri tempi

"Stress ossidativo e invecchiamento sono strettamente legati e, come corollario, è evidente che a uno stress eccessivo corrisponde un invecchiamento prematuro. La maggior parte delle malattie dei nostri tempi si situa proprio la al crocevia tra questi due fenomeni".

Dal capitolo "Una diagnosi grave" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

I radicali liberi sono come la ruggine

"Queste molecole stanno all'organismo come la ruggine sta al ferro, l'inacidimento al burro o le screpolature alla gomma".

Dal capitolo "Una diagnosi grave" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

Per grazia ricevuta

Ho sentito Ultime Notizie Di Cronaca (2009) dei PGR. Se avessi saputo che dietro a questo acronimo c'erano Giovanni Lindo Ferretti, Giorgio Canali e Gianni Maroccolo (CCCP e CSI) avrei certamente evitato di scaricare queste nove orribili tracce.
L'unica etichetta possibile per questo tipo di suoni è "cattocomunismo liturgico".

Ci vuole molta resistenza

Eh sì, ci vuole una gran bella resistenza a sorbirsi tutto The Resistance (2009), ultimo lavoro dei Muse. In Rete sono disponibili migliaia di recensioni, non è dunque il caso di aggiungerne un'altra in un ambito come questo.
Il gruppo di Bellamy è da sempre tra i miei preferiti, tuttavia il nuovo disco (lodevole per il tentativo, pienamente riuscito, di non ripetere le sonorità del passato) mi ha lasciato una profonda delusione. La svolta quasi operistica, condita con molti elementi in stile Queen, ha finito a mio parere per confezionare una produzione molto blanda e addirittura kitsch. Insomma, una specie di brodino freddo e annacquato, che stona con la precedente discografia del trio inglese.
Sono però convinto che, in un futuro non troppo lontano, dai Muse giungeranno nuove gradite e gradevoli sorprese.

E tu eri un corvo

Si può essere ancora freschi e originali nel 2009 in un mondo come quello del rock duro? Originali al 100% certamente no (e forse nemmeno al 50%), ma la freschezza è ancora possibile. Ne è la prova And You Were A Crow, esordio dei The Parlor Mob, giovane gruppo hard rock proveniente dal New Jersey.

Leggendo le recensioni in Rete (per fortuna solo dopo aver ascoltato il disco), ho scoperto che qualcuno deve averli inizialmente paragonati a Led Zeppelin e ZZ Top, e tutti gli altri, evidentemente, ne hanno approfittato per fare subito un'abbondante operazione di copia e incolla.

Una volta tanto, invece, gli omniclonati Zep non c'entrano e, per la verità, non c'entrano neppure gli ZZ Top. Piuttosto si notano riferimenti a Black Crowes e The Mars Volta, anche se la base è hard rock classico allo stato puro.

Decisamente una bella sorpresa.

Formazione:

Mark Melicia - voce
Dave Rosen - chitarra
Paul Ritchie - chitarra
Nick Villapiano - basso
Sam Bey - batteria

Tracklist:

01. Hard Times
02. Dead Wrong
03. Everything You're Breathing For
04.The Kids
05. When I Was An Orphan
06. Angry Young Girl
07. Carnival Of Crows
08. Real Hard Headed
09. Tide Of Tears
10. My Favorite Heart To Break
11. Bullet
12. Can't Keep No Good Boy Down

Sunday, February 21, 2010

La nostra salute e le nostre cellule

"La nostra salute passa innanzitutto da quella delle nostre cellule".

[Luc Montagnier]

Radicali liberi in eccesso

"[...] Quando non sono in eccesso, i radicali liberi svolgono un ruolo benefico per l'organismo. [...]. È il loro eccesso a divenire pericoloso, e questo eccesso proviene sempre più da fonti esterne presenti nell'ambiente. Inquinanti chimici, radiazioni di ogni sorta, agenti infettivi, alimentazione... Tutti fattori che concorrono a produrre radicali liberi. [...]. In realtà, è la vita moderna a traboccare di fattori suscettibili di generare radicali liberi".

Dal capitolo "Una diagnosi grave" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

Da dove provengono i radicali liberi?

"Dall'aria che respiriamo, ma non solo. Sono sottoprodotti di un metabolismo essenziale che parte dall'ossigeno per giungere a una molecola ricchissima di energia, l'ATP o adenosina trifosfato, che in un certo senso è un po' il carburante delle nostre cellule".

Dal capitolo "Una diagnosi grave" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

Fassone

Prima di oggi, per l'esattezza prima di oggi all'ora di pranzo, della razza bovina Fassone non avevo mai sentito parlare. Poi, in quel di Oropa (Biella), la Indrė si è ordinata un controfiletto di Fassone ai ferri ben al sangue, e allora ho capito che le razze bovine piemontesi sono davvero un passo avanti rispetto a tutte le altre.

Sadly, The Future Is No Longer What It Was

Ho scaricato Sadly, The Future Is No Longer What It Was (2009) di Leyland Kirby dopo aver letto su www.ondarock.it le seguenti parole di Roberto Mandolini: "Un'opera monumentale. Da ammirare in tutte le sue sfaccettature. [...]. Brani nati principalmente al pianoforte e sorretti da strati di elettronica ultra-romantica. Echi di Harold Budd, Brian Eno, John Foxx e William Basinski emergono continuamente dalle venti tracce in scaletta".

Mi si creda sulla parola, è raro che durante l'ascolto di un disco non riesca ad arrivare fino in fondo; bene, questo è uno di quei casi.
Il mio giudizio su questo doppio CD è il seguente: venti brani di minimalismo sonoro noioso fino alla morte. Keep off.

L'Ora Zulu

È l'ora del meridiano di Greenwich. È detta zulu in quanto il meridiano fondamentale segna l'ora zero: da qui deriva la Z iniziale, che nell'Alfabeto Fonetico NATO è detta appunto Zulu.

I radicali liberi e il processo di ossidazione

"[I radicali liberi sono così chiamati] perché si tratta di atomi che presentano alla loro periferia un elettrone libero, vagante. Inclini a stabilizzarsi, questi atomi, inclusi in una molecola, cedono un elettrone o ne strappano uno a un atomo di un'altra molecola che ne possedeva due nell'orbita periferica, trasformando a sua volta questa molecola in un radicale libero. Poiché tali molecole sono derivate dall'ossigeno presente nell'aria, si tratta quindi di un processo di ossidazione".

Dal capitolo "Una diagnosi grave" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

L'origine dei radicali liberi

"Un'espressione coniata in Inghilterra alla fine degli anni Trenta [del secolo scorso], quando alcuni chimici hanno osservato atomi e molecole instabili, estremamente reattivi, fare la loro comparsa nella ruggine del ferro e delle fenditure della gomma".

Dal capitolo "Una diagnosi grave" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

Lo stress ossidativo

"[...] Sindrome perfettamente definita dai biochimici ma che resta poco conosciuta dal grande pubblico e persino - cosa a dir poco inconcepibile - dalla maggior parte dei medici".

Dal capitolo "Una diagnosi grave" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

Lo stress dimenticato

"Conosciamo fin troppo bene lo stress psichico. Una parola ingombrante, alla quale corrispondono grandi rimedi: il male dell'epoca [...] viene sviscerato in lungo e in largo in trasmissioni televisive e radiofoniche, conferenze, libri, alimentando così un succulento mercato. Integratori alimentari, tranquillanti, tecniche di ogni genere, yoga, meditazione, prodotti miracolosi... Questa nuova forma di stress ha fatto praticamente dimenticare lo stress fisiologico, la cui definizione è stata data da Hans Selye alla fine degli anni Trenta [del secolo scorso] [...]".

Dal capitolo "Una diagnosi grave" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

Il Santuario di Oropa

Ci sono luoghi che, per la loro relativa vicinanza a casa, si finisce con l'accantonare in coda ai propri piani di viaggio e alla fine non si visitano mai.
Complice un raro cielo azzurro, quasi blu, e una bella giornata di sole, oggi - dopo molti anni - mi sono finalmente deciso a portare la Indrė al Santuario di Oropa, una dozzina di chilometri a nord di Biella (circa 135 da Milano), famoso in tutto il mondo per la sua Madonna Nera e, dal 2003, dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità.

In passato ne avevo sempre letto molto bene e le immagini viste di recente in Rete mi avevano colpito in modo più che favorevole, tuttavia essere lì di persona è tutta un'altra cosa, ed è arduo tradurre le emozioni provate in parole scritte.
Di quel luogo colpiscono subito la bellezza, l'armonia delle proporzioni, le dimensioni imponenti, la cura architettonica e il razionalismo costruttivo tipico dei numerosi architetti che vi hanno lavorato (tra cui il geniale Filippo Juvarra). A rendere la visita davvero speciale, poi, ci ha pensato il mezzo metro abbondante di bianchissima neve che ha donato al monumentale complesso un tocco di profonda suggestione. Lo sfondo delle prealpi biellesi ha fatto il resto.

Tre ore non sono sufficienti per vedere tutto e la prossima volta (a Settembre) ne approfitterò per (tentare di) visitare l'osservatorio meteo-sismico istituito nel 1874 da Francesco Denza di Napoli.

Per chi si trovasse da quelle parti l'offerta gastronomica è, come prevedibile, molto ampia e ricca. La nostra scelta è caduta sul ristorante Ai Tre Arc, dove è possibile gustare piatti a base di selvaggina con l'immancabile polenta, il tutto accompagnato dagli ottimi vini e formaggi locali.

Per chi fosse interessato ad approfondimenti rimando al sito ufficiale www.santuariodioropa.it.

Outlettifici

Fino a stamattina credevo che il peggior allineamento di outlet di tutta la Padania fosse quello in corrispondenza della direttrice Milano-Vigevano, con particolare riferimento al tratto tra la capitale lombarda e Trezzano Sul Naviglio. Evidentemente mi sbagliavo: c'è, infatti, addirittura di peggio. Se lungo l'autostrada Milano-Torino si esce a Carisio e si percorrono i quindici chilometri che separano questo svincolo da Biella ci si imbatterà in uno spettacolo assai triste, reso ancor più deprimente dal contrasto con la splendida cornice di un arco alpino, in questo periodo abbondantemente e meravigliosamente innevato.

Un formaggio per San Valentino

Domenica scorsa, sulle bancarelle di Vigevano, la Indrė e io abbiamo scoperto in modo del tutto casuale il Testun, e ce ne siamo regalati una bella fetta da mezzo chilo.
Il Testun (testardo) è un formaggio divino. Si tratta di una specialità di Beppino Occelli (www.occelli.it) che ha creato un prodotto a pasta dura (anche se dotata di una certa morbidezza) davvero originale, recuperando dalla tradizione orale un'antica ricetta della genti di montagna. Il formaggio, ottenuto con latte di vacca e capra proveniente da capi liberi di muoversi e alimentarsi sui pascoli estivi, viene stagionato per almeno cinque mesi nelle cantine di Valcasotto, ma la vera peculiarità consiste nel fatto che viene poi affinato per altri due mesi in vinacce di Langa arricchite con vino Barolo.
Non mi sorprende aver scoperto in Rete che nel 1999 si è classificato primo alla degustazione dei migliori formaggi "ubriachi" tenuta dagli esperti di Slow Food.
Giusto per ritornare un attimo coi piedi per terra vale la pena far notare che lo abbiamo pagato 35 euro al chilo. Ma li vale tutti.

L'unico modo di sfuggire allo stress è la morte

"Siamo tutti sottoposti allo stress. È un buon segno, dal momento che solo da morti si riesce a sfuggirgli".

[Luc Montagnier]

Salute di ferro e ruggine

"Avremo anche una salute di ferro, ma si finisce sempre per arrugginire".

[Jacques Prévert]

Saturday, February 20, 2010

Caro Fabrizio Cecchetti...

Oggi, 20 Febbraio 2010, ho ricevuto una tua lettera in cui mi auguri Buon Natale e Felice Anno Nuovo. Un po' in ritardo, mi pare, ma questa non è mica colpa tua, sono le poste italiane. Italiane, appunto, non padane. Di lettere come queste, tutte uguali e inviate a noi militanti della Lega Nord, non so cosa farmene, anzi, tristemente, mi ricordano vetuste abitudini democristiane che pensavo defunte. Siedi nel Consiglio Regionale di Lombardia e sei presidente della Commissione Programmazione e Bilancio, è un ruolo importante, che mi auguro tu ricopra nel migliore dei modi. Conosco poco della tua attività in Regione (quella che noi chiamiamo Nazione), ma questo biglietto d'auguri non mi sembra proprio un buon "biglietto" da visita.
Vorrei invece che, al di là dei tuoi compiti istituzionali, tu avessi ben in mente quello che è il nostro vero e unico obiettivo: la costituzione dello Stato padano, da ottenersi nel solo modo possibile, una democratica e pacifica secessione. Ci vorrà forse molto tempo, serviranno imponenti investimenti in cultura e in tutto quanto potrà aiutarci a smuovere le nostre pigre coscienze sempre più italianizzate. Permettimi un consiglio: lascia stare queste vecchie e inutili pratiche del passato, alla Padania serve ben altro.

Faccioni da pirla

Si approssimano le elezioni regionali 2010 e le nostre città sono già piene zeppe di inutili manifesti su cui troneggiano solo facce da pirla.

Fuori i criminali. Ma i criminali chi sono?

Segnalo volentieri un altro bell'articolo di Davide Giacalone apparso su www.davidegiacalone.it il 19 Febbraio 2010. Nel post Fuori i criminali (?!) il suo ragionamento è lineare e senza grinze. Vi invito a leggere.

La Corte alla resa dei Conti

Segnalo l'articolo La Corte alla resa dei Conti apparso su www.davidegiacalone.it il 18 Febbraio 2010. Il bello di quando avevo vent'anni è che argomenti del genere non mi interessavano (d'altra parte se li avessi affrontati probabilmente non li avrei capiti); il dramma di oggi (quasi vent'anni dopo) è invece che di quelle letture si capisce tutto, soprattutto le conseguenze. E alla fine, a prevalere, sono solo nausea e sconforto.

Lo scontro politico su Berlusconi: i più guardano attoniti

"Nei fatti s'è sforzato il Paese a prendere parte all'unico scontro che la politica è riuscita a concepire: pro o contro Silvio Berlusconi. Taluni s'entusiasmano, i più guardano attoniti".

[Davide Giacalone]

Prima Repubblica, uova di gallina e struzzi

"La Prima Repubblica è stata svuotata come un uovo di gallina, anche dal punto di vista economico, salvo poi pretendere di mettere un pulcino di struzzo nello stesso guscio".

[Davide Giacalone]

Come son cambiate le mazzette a Milano

"Nella Milano dei socialisti il Pio Albergo Trivulzio costava più del dovuto, ma era bello, nella Milano di oggi le mazzette girano lo stesso, ma mi sfugge la realizzazione di cui essere orgogliosi".

[Davide Giacalone]

Capitalismo familiare

"Abbiamo sempre avuto un capitalismo familiare, assistito e blindato dai patti di sindacato, officiati da Enrico Cuccia. Un capitalismo senza capitali".

[Davide Giacalone]

AIDS, assassino seriale

"L'AIDS è un serial killer".

[Luc Montagnier]

Medici tradizionali cinesi. Pagare per restare in buona salute, non per farsi curare

"Per i Cinesi, tradizionalmente, era normale pagare un medico per restare in buona salute, e non per farsi curare. A tal punto che quando il paziente si ammalava, il medico, ritenuto responsabile, aveva l'obbligo di curarlo, oppure di pagargli le cure".

Dal capitolo "Il volto nascosto dell'AIDS... e di tante malattie" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

Medicina tradizionale, olismo e Ippocrate

"Le forme tradizionali di medicina sono accomunate tutte da tale concezione olistica sin dalla notte dei tempi, ed era anche la visione di Ippocrate, come la medicina occidentale farebbe bene a ricordare".

Dal capitolo "Il volto nascosto dell'AIDS... e di tante malattie" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

La medicina tradizionale di fronte alla multidimensionalità dell'AIDS

"Non sono mai stato troppo attratto dalle medicine tradizionali, anche per formazione. Ma davanti a questo tipo di malattia multifattoriale devo ammettere che la concezione cinese della salute, secondo la quale la malattia proviene non solo dall'esterno, ma anche dall'interno, da Sé e dal Non-Sé, lungi dall'essere obsoleta assume invece una dimensione sorprendentemente moderna. È questa infatti una concezione olistica in cui l'essere umano viene integrato in tutte le sue dimensioni".

Dal capitolo "Il volto nascosto dell'AIDS... e di tante malattie" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

Friday, February 19, 2010

L'assolo

Se c'è un brano il cui straordinario assolo non potrà mai essere dimenticato questo è Owner Of The Lonely Heart da 90125 (1983) degli Yes.

Darkest blues

Ho fatto una fatica terribile, ma dopo circa due anni, finalmente, sono riuscito a scaricarlo (e ora spero di poterlo acquistare in Rete in tempi molto più rapidi): Addiction (1996) di Glenn Hughes è un album molto sopra la media, e in esso si ritrovano tutti gli elementi vocali e musicali che hanno forgiato il marchio di fabbrica del grande cantante e bassista inglese.

Il titolo dell'album è un riferimento esplicito a un passato di eccessi (droga) e di dolorose perdite (Tommy Bolin). Rispetto alle produzioni precedenti e successive Addiction è considerato - in maniera quasi unanime - un disco "oscuro". Ma è proprio la sua anima cupa a decretarne la profonda bellezza. Qui troverete brani lenti e brani più veloci, ma tutti con un substrato blues di inestimabile (e inestirpabile) bellezza.

È noto a tutti che alle origini del rock duro vi è la sacra triade Led Zeppelin, Deep Purple, Black Sabbath. Hughes fa parte di coloro che hanno assimilato la lezione dei secondi, mediandola con quel gusto svedese (più morbido) proprio dei tanti musicisti e collaboratori scandinavi di cui Hughes è solito circondarsi da sempre.
Suoni come questi dovrebbero, a mio parere, essere considerati patrimonio condiviso dell'umanità.

Proprio come per Led Zeppelin e Deep Purple, anche per Glenn Hughes non si può dire che una cosa sola: non si finisce mai di ascoltarlo e riascoltarlo.

31 Ottobre 1517. Affissione delle 95 tesi di Lutero

Secondo la tradizione, Lutero ha affisso le sue 95 tesi sul portone della Chiesa di Wittenberg.

Vietnamesi

È così che la Indrė chiama i Vietnamiti.

Amministratori psicologi

Comprendo gli amministratori di condominio e non farei mai un lavoro del genere: in effetti è come essere psicologi che si fanno carico dei problemi e delle beghe degli altri, assistendo quasi sempre a stupidi e inutili litigi.

Istinti omicidi

Ieri sera sono arrivato alla conclusione che, in una persona sana, la probabilità di sviluppare istinti omicidi è proporzionale ai quattro fattori che seguono: numero di assemblee di condominio cui si partecipa nel corso di un anno, livello di ignoranza logico-matematica, livello di buon senso e grado di terronaggine dei presenti.

Thursday, February 18, 2010

Le regole, non le persone

Ecco invece un bell'articolo di Davide Giacalone su cui sono in perfetto accordo: Le regole, non le persone, dal blog www.davidegiacalone.it del 14 Febbraio 2010.

Assoluzioni che non servono a niente

"Le assoluzioni, si sa, come le condanne, arriveranno quando non serviranno più a niente".

[Davide Giacalone]

Nucleo malato

Ecco un bell'articolo di Davide Giacalone su cui sono in perfetto disaccordo: Nucleo malato, pubblicato sul blog www.davidegiacalone.it in data 13 Febbraio 2010.

Le Monde esce ogni pomeriggio con la data...

...Del giorno dopo. Una curiosità che qui in Padania è poco nota.

Point Barrow

Il film 30 Giorni di Buio (di cui ho parlato nel post precedente) ha almeno un merito. La storia è infatti ambientata a Barrow, un piccolo comune nel nord dell'Alaska.
Un minimo di curiosità geografica mi ha portato a scoprire che Barrow è l'insediamento più a nord di tutti gli Stati Uniti, e una delle città (tra quelle con più di 2.000 abitanti) più a nord del mondo. Il vicino Point Barrow è invece il punto più a nord degli Stati Uniti.

Nel film si commette anche un errore piuttosto grossolano: a Barrow i giorni di buio non sono trenta ma sessantacinque (dal 18/19 Novembre al 22/23 Gennaio).

Trenta giorni di buio

Ieri sera è stato trasmesso in TV 30 Giorni di Buio (titolo originale 30 Days of Night), film del 2007 diretto da David Slade. Si tratta di una produzione a metà tra USA e Nuova Zelanda tratta dalla serie a fumetti 30 Giorni di Notte (scritta da Steve Niles e disegnata da Ben Templesmith).

Un film horror in prima serata, anche considerando che su RAI1 è in onda il Festival di Sanremo, evidentemente non è un vero horror.
Si tratta in effetti dell'ennesimo film sui vampiri che va ad ampliare il calderone della cinematrografia di bassa qualità del genere. L'idea di ambientare il racconto in Alaska non è certo da considerarsi elemento sufficiente.
Lavoro ampiamente insufficiente. E dire che, visto il budget a disposizione, si sarebbe potuto investire molto meglio.

Visitatori dal Guatemala

Ieri sera il primo contatto da Guatemala City.

Wednesday, February 17, 2010

Per una regolamentazione del dorso di copertina

Negli ultimi anni l'Unione Europea ha dato prova di ridicolaggine in numerose occasioni; per esempio sono rimasti celebri i "fondamentali" interventi in tema di forma e lunghezza di cetrioli, zucchine, banane e similari prodotti ortofrutticoli. Sarebbe invece molto utile che la UE si occupasse di definire una volta per tutte quale orientamento devono avere le scritte (autore, titolo, editore) che compaiono sul dorso di copertina dei libri (per chi non lo sapesse il "dorso", chiamato anche "costa" o "costola", è la parte della copertina di un libro che copre e protegge le pieghe dei fascicoli, l'unica visibile quando il volume è posto di taglio, tipicamente su uno scaffale). Entrare in libreria e consultare i testi in essa esposti è infatti un'impresa da mal di testa: per scorrere i titoli e gli autori è infatti necessario cambiare continuamente il modo di piegare la testa (per le leggi di equiprobabilità statistica si verifica non a caso una continua alternanza delle direzioni di lettura).

Anguille inespressive

Troppo facile dedicarsi solo alla musica che piace. E così mi sono messo con impegno e dedizione all'ascolto di Hombre Lobo (2009), l'ultimo lavoro dei (per chi scrive) sopravvalutati Eels. Ma, nonostante gli sforzi, le anguille continuano a non darmi emozioni.

Difficile da trovare... per fortuna

Mi è capitato per le mani Difficile Da Trovare (2009), ultimo disco dei Diaframma.
Il mio giudizio è semplice e veloce: passate oltre senza perder tempo.

L'assassinio di Tom Fitzgerril

The Murder Of Tom Fitzgerril (2007) è un EP dei Constants. Trattasi del solito post rock, dunque della solita noia.

Epidemie e demografia

"Matematicamente, le epidemie aumentano di pari passo con la crescita demografica".

[Luc Montagnier]

Tuesday, February 16, 2010

(I)n (C)ase of (E)mergency

Leggendo il blog I Nodi Dell'Anima, oggi ho appreso dell'interessante progetto ICE (acronimo di In Case of Emergency). Si tratta della possibilità di inserire nella rubrica del proprio cellulare alcuni numeri (da registrare con un opportuno formato: ICE1 mamma, ICE2 moglie, ...) che i soccorritori possono contattare facilmente, appunto, in caso di emergenza.
Sicuramente un'iniziativa importante che merita la massima diffusione.

TG5, apostrofi, accenti, avvocati e giornalisti ignoranti

TG5 delle 20:30 di questa sera, si parla degli strafalcioni emersi durante l'ultimo esame di stato per avvocati che si è tenuto a Bari in questi giorni (gli errori sono stati talmente tanti da dar luogo all'ennesima bocciatura di massa). Il giornalista ci informa che uno degli errori più comuni è scrivere la terza persona singolare del verbo essere senza accento. E puntualmente la grafica del noto telegiornale riporta, come forma corretta, e' (con l'apostrofo) anziché è (con l'accento).

Il canto dell'uccello tarabuso

L'uccello tarabuso (nome scientifico botaurus stellaris) è un trampoliere dal canto molto particolare: il suo verso somiglia infatti a un muggito.

Nomi sovrabbondanti

Sono quelli che presentano due diverse forme di plurale, una maschile e una femminile (esempio: braccio al singolare, bracci e braccia al plurale).

Giovanni Uomolento

Recentemente ho sentito Disappearances Can Be Deceptive (1989), primo album di John Sloman. Lavoro tutto sommato piacevole, ma temo che chi (come me) lo ha conosciuto con il secondo e formidabile Dark Matter (2003), restarà un po' deluso.

Mattone acustico

Così definirei Declaration Of Dependence (2009), l'ultimo lavoro del duo di Bergen, Erlend Øye e Eirik Glambek Bøe, noti alle cronache come Kings Of Convenience.
Tuttavia ottimo per prendere sonno.

La foresta dei cartelloni pubblicitari

Domenica mi sono trovato a percorrere la Nuova Vigevanese dall'uscita della tangenziale ovest di Milano fino a Vigevano. Ai bordi della strada ho notato una vera e propria foresta. Non di alberi (quasi inesistenti), ma di cartelloni pubblicitari. Un orrore indicibile.

Il Castello Sfozesco di Vigevano

Lo abbiamo visitato domenica scorsa in occasione del Carnevale. Era la seconda volta nel giro di un piao d'anni, ma tornarci è sempre una bella esperienza.
Inutile dire che una visita a Vigevano (e alla vicina Abbazia di Morimondo) è sempre cosa consigliatissima.

Mali e progressi

"I nostri mali sono scolpiti nei nostri progressi".

[Luc Montagnier]

Visitatori dal Lussemburgo

Ieri il primo visitatore dal piccolo Stato europeo.

Il ritorno di Ieva

È tornata a trovarci Ieva, questa volta con la sorellina Laura. L'ultima volta, lo scorso Luglio, le avevamo promesso di rivederci in Belgio, ma lei ci ha anticipato (oppure noi siamo semplicemente stati in ritardo).

Sunday, February 14, 2010

Bring Back My Love

Bring Back My Love (2005) è il secondo disco dei Cue, un gruppo del Texas dedito a un post rock di tipo sinfonico-cameristico che si caratterizza nell'ambito del genere per un peculiare utilizzo di violino e pianoforte. Proposta sicuramente originale ma non sufficiente a rendere quest'opera un lavoro superiore alla media (nonostante la solita critica entusiastica).

Brumazione del pitone

La brumazione (o pbruma) è un periodo che dura dalle quattro alle otto settimane e che consiste in una specie di mini-letargo con temperature meno fredde rispetto al letargo vero e proprio (in genere comprese tra i 5 °C e i 15 °C).
Il termine è tuttavia molto più utilizzato nel caso delle tartarughe.

Houses Of The Unholy

Ai Church Of Misery, forse, piacerebbe un paragone in termini di fama con i Led Zeppelin (autori, tra gli altri, di Houses Of The Holy), ma questo Houses Of The Unholy (2009) non solo è stilisticamente molto più vicino ai Black Sabbath, ma, per quanto la critica lo abbia in genere ben recensito, non ha alcuna possibilità di raccogliere nemmeno un milionesimo dei meritati frutti mietuti da Plant, Page, Jones e Bonham.
Trattasi di sette tracce di pesantissimo stoner rock (ciascuna delle quali dedicata a un serial killer) che non faranno storia e, per quel che mi riguarda, di fattura alquanto scadente.

Salvation Like Destruction

Salvation Like Destruction (2008), album di debutto degli Assaulter (dall'Australia), è stato il primo dei miei tre ascolti odierni, e se i recensori avessero fatto un po' meglio il loro lavoro mi sarei anche risparmiato di scaricare e (tentare di) ascoltare queste sette tracce. Una miscela di thrash, black e death metal mal suonata, mal cantata e mal prodotta.

Pillole

Da oggi sul blog, all'interno della sezione Regular Issues sono presenti i link alle Pillole, dove sono ospitate citazioni di autori vari.

Su Eugenio Scalfari

"Ha condotto la sua lunga carriera utilizzando un trasformismo coerente con la peggiore ascendenza italica. Un terzo chiesa, un terzo partito e un terzo lobby. E via così. Il tratto geniale è consistito nel travestire il più triste conformismo da coraggioso anticonformismo. Avrà un posto nella storia del giornalismo italiano, non c'è alcun dubbio, ma quelli che si sono formati a quella scuola, quelli che ne hanno bevuto il nettare disponendo di un palato inadeguato, si son rincitrulliti".

[Davide Giacalone]

Conformismo e intellettuali

"Chi non è conformista non è considerato intellettuale".

[Davide Giacalone]

I compagnucci fascisti della parrochietta

"Sveglia, compagnucci della parrochietta, siete tornati fascisti, senza aver mai smesso d'esser chierichetti!".

[Davide Giacalone]

Olio di ricino giudiziario

"Quelli della sinistra non disdegnano affatto di aggirarsi assieme alle squadracce del giustizialismo, non lesinano olio di ricino giudiziario, non risparmiano lo sberleffo delle gogne mediatiche, e se ne fregano delle sentenze, quelle vere, considerate caduco orpello della giustizia borghese".

[Davide Giacalone]

Sinistra e culto della personalità

"Verso [Berlusconi] i presunti oppositori nutrono un tale culto della personalità da mettere in imbarazzo i più acquiescenti fra i vassalli".

[Davide Giacalone]

Discorsi su Libero, destra, sinistra e affiliazioni

"Libero non solo è il luogo in cui ho trovato, da uomo della sinistra democratica, la più assoluta libertà, ma è pieno di collaboratori intellettualmente autonomi e capaci di opporre, come abbiamo molte volte opposto, il dissenso innanzi alla politica condotta dal centro-destra. La stessa cosa non avviene a sinistra. Non sto dicendo che nei giornali di sinistra non ci siano dibattiti e scontri, ma il diritto di parola è riconosciuto solo a chi, prima, si è affiliato. Solo fra loro, insomma, accettano di accoltellarsi e, anzi, lo fanno con appassionata lussuria. Ma se un argomento è proposto da un non militante, allora lo si tace, omette, cancella. Non c'è posto, per chi non è buono, sano, puro, dalla parte della ragione".

[Davide Giacalone]

Piazza Incubo

"In piazza vedo solo gente che insegue un incubo ideologico, che coltiva il livore contro il nemico politico, che accarezza il sogno di trovarsi al posto degli altri".

[Davide Giacalone]

La TV delle natiche

"Contano le natiche, non i lobi cerebrali".

[Davide Giacalone]

Analfabeti e raccomandati

"Stiamo allevando un branco d'analfabeti, che nella vita aspirano a essere raccomandati".

[Davide Giacalone]

Moscezza intellettuale e battaglie ottocentesche

"Mi spaventa la moscezza intellettuale di un mondo che s'attarda in battaglie ottocentesche".

[Davide Giacalone]

Gli studenti di Teheran

"Gli studenti che sommergono le piazze di Teheran devono essere appoggiati non perché anti-islamici (non lo sono, affatto), ma perché nemici della dittatura".

[Davide Giacalone]

La superiorità del nostro mondo

"La superiorità del nostro mondo, superiorità culturale e politica, risiede nello Stato laico, casa di tutti, credenti in diverse religioni e non credenti".

[Davide Giacalone]

Famiglie cattoliche

"[I cattolici] trovano a difendere il baluardo della famiglia dei leader politici che si dicono cattolicissimi, ma di famiglie ne hanno più d'una".

[Davide Giacalone]

Il microbo è nulla

"Il microbo non è nulla, ma il terreno è tutto".

[Claude Bernard]

Saturday, February 13, 2010

Un viaggiatore con due bagagli

"Noi tutti iniziamo la nostra esistenza con due bagagli di uguale importanza.
Il primo è il corredo biologico, che contiene un patrimonio accumulato sin dalla notte dei tempi, lungo un albero della memoria molto antico - 3,5 miliardi di anni - quasi quanto l'età della Terra stessa. [...]. Riceviamo questo patrimonio dai nostri genitori e lo tramandiamo ai nostri figli. E non possiamo giocare all'apprendista stregone: è un patrimonio che non si tocca! Ogni generazione non rappresenta una creazione, ma una ricostruzione quasi identica alla precedente. [...].
Diversamente dagli altri esseri viventi del pianeta, noi umani disponiamo di un secondo bagaglio, non meno essenziale. È un bagaglio molto più recente, posto che ha solo 10.000 anni circa: è il bagaglio culturale. Si è sviluppato con la sedenterizzazione dell'uomo, con l'agricoltura, con le prime città, con un'altra forma di memoria trasmissibile da individuo a individuo: il linguaggio, quindi la scrittura, con le sue impressionanti innovazioni più recenti, dalla stampa a internet. Il linguaggio dipende da basi fisiologiche - un cervello ipertrofico, le mani, la laringe - che però trovano un utilizzo pieno solo nella comunicazione sociale, nella trasmissione del sapere da parte del gruppo - la famiglia, la scuola".

Dal prologo "Vivere a lungo: il viaggiatore con due bagagli" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).

Locrian's Drenched Lands

I Locrian sono un gruppo di Chicago la cui musica viene etichettata come una miscela di psycho-doom, black-metal, noise e ambient-drone.
Qualunque cosa tutto ciò possa voler dire, ho dato un ascolto al loro ultimo lavoro Drenched Lands (2009) e francamente mi è venuto da ridere. Questa, più che una collezione di brani (ma meglio sarebbe dire rumori), è una "sonora" presa in giro.

James Blackshaw

James Blackshaw è considerato dalla critica uno dei nuovi giovani maestri del folk in forma libera. Letta un'interessante recensione sul sito www.ondarock.it mi sono lasciato convincere a scaricare The Glass Bead Game del 2009. E per fortuna che non ho speso soldi, perché il disco in questione, almeno per me, è stato di noia pura.
Chitarra acustica (a dodici corde), archi e pianoforte sono strumenti dal profondo potere lirico ed evocativo, anche se usati in chiave minimalista come in questo lavoro; in The Glass Bead Game gli spunti interessanti non sono nemmeno assenti, il vero problema, tuttavia, è rappresentato dalla ripetizione continua degli stessi temi, su cui si innestano lente, monotone e quasi impercettibili variazioni. I pezzi partono sempre molto bene, ma finiscono con lo stancare quasi subito.
Decisamente non è questo il genere che fa per me.

La nuova dimensione della medicina

"La nuova dimensione della medicina già è, e sempre più sarà, una medicina non solo preventiva ma predittiva".

[Umberto Veronesi]

Progresso e percezione comune della scienza

"Non ci può essere progresso se c'è una spaccatura fra la scienza e la sua percezione da parte della gente".

[Umberto Veronesi]

Paura, ignoranza, progresso

"Paura e ignoranza possono davvero fermare il progresso, come nella storia è già successo e ciclicamente si ripete".

[Umberto Veronesi]

I non diritti dell'ignoranza

"L'ignoranza non dà nessun diritto, né a credere, né a non credere".

[Umberto Veronesi]

L'Architettura di sopravvivenza. Una filosofia della povertà

Ho terminato da poco di leggere L'Architettura di sopravvivenza. Una filosofia della povertà di Yona Friedman (2009, Bollati Boringhieri, www.bollatiboringhieri.it, titolo originale L'Architecture de survie. Une philosophie de la pauvreté, traduzione di Giulietta Fassino).

Il testo era stato presentato da Luca Mercalli durante una puntata della trasmissione televisiva Che tempo che fa di qualche settimana addietro.
In passato mi era capitato più volte di seguire i consigli di Mercalli e devo dire di esserne rimasto sempre molto soddisfatto. Evidentemente questa è l'eccezione che conferma la regola.

Nel lavoro dell'architetto franco-ungherese non ho infatti trovato gli spunti che mi aspettavo. Ho riscontrato alcuni elementi di interesse, citati nei giorni scorsi in una manciata di post su questo stesso blog, ma se provo a rispondere alla domanda essenziale "cosa mi ha lasciato veramente questo libro?" la risposta è "quasi nulla".

A penalizzare queste pagine, a mio giudizio, sono principalmente due elementi: (1) l'impostazione: viene privilegiato un approccio quasi filosofico con un indirizzo eccessivamente teorico, ma, alla fine, di architettura qui dentro c'è ben poco; (2) lo stile: pesante e spesso autoreferenziale (Friedman cita quasi unicamente se stesso e i suoi lavori), cosa che lascia un forte senso di noia e di insoddisfazione.

AIDS e invecchiamento

"L'AIDS è un invecchiamento accelerato, l'invecchiamento è un AIDS lento".

[Luc Montagnier]

Friday, February 12, 2010

Wavering Radiant

Wavering Radiant (2009) è il titolo del quinto e più recente lavoro degli Isis, il gruppo di Boston che ha pesantemente contribuito alla definizione dei canoni del cosiddetto post metal. Ma il genere che pochi anni fa ne ha decretato la fortuna è oggi anche il principale limite di questa (ancora) giovane formazione musicale. Se le preoccupazioni per una temuta deriva verso sonorità in stile Tool si sono rivelate del tutto infondate, gli Isis di oggi sembrano prigionieri di un suono che mostra evidenti sintomi di ristagno e mancanza di fantasia o, quel che è peggio, di scarsissime possibilità evolutive.
Per fare un banale paragone culinario, rispetto alle prime validissime produzioni, Wavering Radiant ha il sapore di una minestra riscaldata e molto molto annacquata.
Da un punto di vista strettamente musicale si nota un arretramento stilistico delle parti vocali e di chitarra, mentre si registra un inatteso progresso delle linee di basso.
Si potrà osservare che la ripetitività è ormai un fenomeno assai diffuso in tutto il panorama rock (e musicale in genere), ma a differenza di chi ripropone all'infinito lo stile "evergreen" di Deep Purple e LedZeppelin, gli adepti del post metal, per via della scarsa fruibilità commerciale di questo genere, sono assai più facilmente avviati verso un rapido e lineare declino.

Ci ho pensato tanto e il risultato è che ti amo

Sono questi i termini della dichiarazione d'amore nel film Harry ti presento Sally.

Mood Swings

Gli Harem Scarem sono un validissimo gruppo hard rock melodico canadese, (giustamente) amato e apprezzato dalla critica, ma (ingiustamente) trascurato dal grande pubblico. La ragione è principalmente di tipo "anagrafico": i quattro musicisti dell'Ontario hanno semplicemente avuto la sfortuna di nascere nel momento storico sbagliato. La fine degli anni '80 del secolo scorso e l'inizio della succesiva decade, hanno infatti segnato un netto tracollo di tutto il rock "classico" a favore dell'impetuosa e nascente ondada grunge. Una fondazione posticipata (ma soprattutto anticipata) di un solo lustro avrebbe permesso agli Harem Scarem di raccogliere ben altri frutti e riconoscimenti.

Il capolavoro dei Canadesi è il secondo album Mood Swings, uscito nel 1993, a due anni di distanza dal notevole debutto omonimo. Ascoltando le undici tracce del disco non passeranno inosservati il talento esecutivo e il gusto musicale sopraffino dei due autori principali: Harry Hess (voce e chitarra) e Pete Lasperance (chitarra). Di pregio anche la sezione ritmica, qui costituita da Mike Gionet (basso) e Darren Smith (batteria), sostituiti negli anni a venire rispettivamente da Barry Donaghy e Creighton Doane.

Mood Swings appare, in sintesi, come un bilanciamento perfetto tra ritmica e melodia, con un suono sempre pulito, mai pomposo, e allo stesso tempo cristallino e, quando ci vuole, sufficientemente aggressivo.

I riferimenti musicali più riconoscibili sono quelli ai Def Leppard, soprattutto nell'utilizzo dei cori, ma lo stile sonoro del gruppo si mantiene sempre molto personale, con una certa attitudine alla sperimentazione e all'apertura verso territori musicali non convenzionali per l'ambito in questione (il blues di Jealousy, la strumentale Mandy, obliqua e poco convenzionale, e Just Like I Planned, interamente a cappella).

Senza troppi giri di parole, Mood Swings rappresenta semplicemente una tra le massime espressioni del genere

Tracklist:

01. Saviors Never Cry
02. No Justice
03. Stranger Than Love
04. Change Comes Around
05. Jealousy
06. Sentimental Blvd.
07. Mandy
08. Empty Promises
09. If There Was A Time
10. Just Like I Planned
11. Had Enough

Thursday, February 11, 2010

Processo con il morto

di Davide Giacalone
(apparso in origine su www.davidegiacalone.it il 09/02/2010 con il titolo "Processo con il morto")

Fosse una commedia, potremmo titolarla: Il figlio del mafioso. Invece si tratta di una storia vera, che si potrebbe così riassumere: Processo con il morto. La prima racconta di un mafioso che non ha mai parlato, non ha mai collaborato, s'è fatto la galera, ma ha taciuto. Non ha fatto in tempo a morire che il di lui figliuolo, nell'assurdo presupposto d'essere il depositario dei segreti paterni, s'è messo a parlare con tutti. La seconda, invece, documenta la follia di un sistema processuale che consente a un signore, Massimo Ciancimino, al solo scopo di conservare la più parte possibile dei soldi, raggranellati, dal padre, in una vita di disonesto lavoro, di aprir bocca e spararle grandi come montagne, appagando la fantasia narrativa delle procure. Il guaio, in tutti i casi, è un potere legislativo inerte, che s'impalla sul processo breve e lascia intonso il processo farsa.

Se non vivessimo nel regno della malagiustizia, governato dalla politicizzazione e dall'approssimazione, ci si chiederebbe: chi è, Massimo Ciancimino? Un collaborante, un pentito, un teste spontaneo? Risulta indagato, imputato per reati connessi? Su quanti tavoli giudiziari sta giocando? Sembra che il reato consista nel chiederlo. Eppure le cose che dice sono la versione ben vestita delle minchionerie di Spatuzza, dalle quali risulta che l'Italia d'oggi è governata da uno che s'è accordato con i mafiosi. Solo degli incoscienti possono credere che una tale falla sia otturabile con la non processabilità di chi guida il governo. Da sedici anni gli Italiani votano una creazione della mafia. L'aula di giustizia è divenuta un palcoscenico, nel quale s'interroga il morto e s'esibisce l'orfano del mafioso, mentre sul banco degli imputati siedono i servitori dello Stato. Ma vi rendete conto? Avete chiaro quel che succede?

Per carità, capisco che se s'indaga sui liquami è necessario star ad ascoltare la spazzatura, ma, almeno, si pongano delle condizioni chiare: alla prima fesseria che racconti, alla prima bugia, alla prima volta che mi meni per il naso, la paghi per tutte e la paghi per sempre. Qui, invece, si riconosce a dei rifiuti dell'umanità il diritto di dire quel che pare loro, senza pagare dazio.

I mafiosi mi fanno schifo, sono dei disonorati. Ma, a sentire questo fighetto della deposizione, si sarebbero accordati con Silvio Berlusconi perché fosse garantita loro l'impunità. Sarebbero anche dei deficienti, pertanto. Sono sedici anni che Berlusconi tenta di assicurarla a se stesso, l'impunità, senza riuscirci, e secondo quello l'avrebbe promessa a una banda dassassini. Ricoveratelo, lui e quelli che gli vanno appresso. Nell'accordo, dice il Ciancimino mal riuscito, erano compresi l'amnistia e l'indulto. Solo che la prima non s'è fatta e il secondo l'ha fatto la maggioranza di sinistra, governante Prodi. E questo è niente.

Dice che un paio di soggetti non identificati gli avevano detto, a nome dello Stato, di restarsene tranquillo, tanto non sarebbe mai stato processato e le cose da lui fatte, per conto del padre, sarebbero state coperte dal segreto, per almeno trenta anni. E che ti fa, il giovane esibizionista? Rilascia un'intervita a Panorama, dando l'avvio a ricostruzioni fantasiose e deposizioni velenose. Quelli gli garantiscono il segreto e lui parla con un giornalista. Se pensa che ci si possa credere, lo querelo per insulto all'intelligenza.

La mafia chiese, per mano di Bernardo Provenzano, sostiene, che Berlusconi mettesse a disposizione le reti televisive. Ma certo, è normale: tutti i mafiosi sperano solo di andare all'Isola dei Famosi ed essere fermati per strada, con richieste d'autografi. Peccato che in quegli anni le televisioni di Berlusconi, dal punto di vista politico, erano effettivamente al servizio di un'operazione giudiziaria: Mani Pulite. Ne vogliamo parlare? Con quell’operazione si fece crollare il mondo politico che aveva difeso Giovanni Falcone, e si consegnò la procura di Palermo a chi lo aveva avversato. Di che riflettere, ma senza ascoltare Ciancimino, che è solo un depistatore interessato.

"Forza Italia è il frutto delle trattative fra lo Stato e Cosa Nostra, dopo le stragi del '92". Ipse dixit. Già, e perché babbino chiedeva di parlare con Luciano Violante? Perché lo stesso Violante è dovuto correre in procura a raccontarlo, ma con quindici anni di ritardo? E ammesso che i carabinieri di Mario Mori si fossero prestati a quell'operazione, facendo da tramite fra Berlusconi e la mafia, quale sarebbe il risultato della bella pensata, a parte l'accusa d'essere mafiosi a loro volta?

In un Paese serio non si consentirebbe di trascinare la bugia e la nebbia sulle ragioni che portarono alla morte di Falcone e Paolo Borsellino, salvo processare i carabinieri che collaboravano con loro. Non si consentirebbe a comprovati delinquenti di tenere sotto ricatto la politica. Non si consentirebbe l'impunità a chi usa il proprio sangue criminale per calunniare gli altri e assicurarsi il malloppo. Quel Paese non è l'Italia, per le mille ragioni che qui continuiamo a ricordare, sempre inascoltati, perché la scena pubblica difetta di coraggio, di schiene dritte, di parole schiette, di gente che non possa essere ricattata. E quelli che ci sono, si fa di tutto per metterli a tacere.

L'origine del nome Harem Scarem

Gli Harem Scarem sono un gruppo hard rock dell'Ontario (Canada). Nei prossimi giorni avrò modo di parlare di loro sul blog con particolare riferimento al secondo album Mood Swings (1993), che attualmente sto ascoltando con attenzione.
Per il momento mi limito a segnalare che il nome Harem Scarem, al di là di ipotesi fantasiose e cariche di mistero, deriva semplicemente dalla prima edizione (1939) del cartone animato Bugs Bunny.

Wednesday, February 10, 2010

La birra fa bene alle ossa (3/3). I giornalisti

A fronte del rigore e della cautela nelle precisazioni di Bamforth ecco come gli italici giornalisti hanno impostato i loro articoli. Tratti da Google News di oggi seguono diciassette titoli all'insegna della tipica superficialità e approssimazione della stampa nostrana (per decenza non si riportano i nomi delle testate cartacee e on-line):

01 Per traumi e fratture c'è la "cura della birra"
02 Bere birra rafforza le ossa
03 La birra rafforza le ossa
04 Traumi e ferite? C'è la "cura della birra"
05 La birra fa bene alle ossa: aiuta a prevenire l'osteoporosi
06 Birra, benefica per le ossa
07 Birra, aiuta le ossa e l'osteoporosi
08 Ossa fragili, la birra aiuta e previene l'osteoporosi
09 Chi beve birra si fa le ossa
10 Bevendo birra si previene l'osteoporosi
11 Osteoporosi: bere birra aiuta a prevenire la malattia
12 Birra un toccasana per le ossa: merito del silicio
13 Osteoporosi, nella birra un possibile rimedio
14 "Cura della birra" per affrontare traumi e fratture
15 La birra fa bene alle ossa
16 Birra, un nuovo toccasana contro l'osteoporosi
17 La birra previene l'osteoporosi

La birra fa bene alle ossa (2/3). Le "pinze" di Bamforth

Bamforth, nel presentare i risultati ai giornalisti, è stato chiaro e ha ammonito senza possibilità di equivoci che i risultati vanno presi con le pinze: lo studio si è limitato infatti a esaminare le birre, senza fare verifiche sulla densità minerale ossea né analizzare i dati dei pazienti.

La birra fa bene alle ossa (1/3). I fatti

Ieri (9 Febbraio 2010) è stato annunciato un interessante studio del ricercatore Charles Bamforth della University of California sui contenuti di silicio nella principali birre in commercio (ne sono state analizzate un centinaio). La ricerca è stata pubblicata sul Journal of the Science of Food and Agriculture.
Alla luce di questi risultati si ipotizza che la birra potrebbe aiutare le ossa a mantenersi forti e dunque potrebbe essere utile nella prevenzione dell'osteoporosi.

Già precedenti studi avevano suggerito che la birra contenesse silicio, ma poco si sapeva di come il contenuto variasse a seconda del tipo e del processo di maltaggio.
Il lavoro di Bamforth ha rivelato che il contenuto in silicio delle birre oscilla tra i 6,4 e i 56,5 milligrammi per litro, in media, le persone ne assumono ogni giorno tra i 20 e i 50.
Le birre col maggior contenuto di silicio sono quelle ambrate ad alta fermentazione, mentre quelle che ne hanno di meno sono le analcoliche, quelle a bassa fermentazione e le birre di frumento.

Tempo di Ucraine

Le recenti elezioni in Ucraina e il caos politico che ne sta derivando mi spingono a ribadire quanto avevo già tratteggiato nel post Ucraina 1, Ucraina 2 del 2 Aprile 2008: la secessione (pacifica e consensuale) della parte ovest, di stampo occidentale, dal resto del Paese, chiaramente filo-russo, appare come la strada più sensata da percorrere.
Come si dice in questi casi, il tempo di avere due Ucraine è ormai maturo.

Meno due

Ieri sera ho avviato lo studio del mio penultimo esame universitario: Gestione delle Produzione Industriale. L'obiettivo è superarlo entro la metà di Maggio.

Poliziotti orizzontali

Questo è il curioso nome con cui, in Lituano, vengono chiamati i dissuasori di velocità posti sull'asfalto.

Trobice

Trobice era il nome scherzoso con cui mio nonno chiamava le forbici quando ero piccolo e si rivolgeva a me. È un ricordo inatteso, affiorato da un passato ormai lontano.

Tuesday, February 09, 2010

Back to Mystery City

Back To Mystery City (1983) è il quarto album dei famosi Hanoi Rocks, una formazione rock proveniente dalla Finlandia, che ha avuto un notevole successo (e non solo in patria), soprattutto nella prima parte degli anni '80 del secolo scorso.
Per quanto il gruppo sia sempre stato osannato da certa critica, devo ammettere che il lavoro in questione mi è parso poco interessante e per nulla rivoluzionario.

Malta, Siracusa, Reggio, Pozzuoli, Roma

Questo è ritenuto essere il presunto itinerario di San Paolo.

L'antiabitudine

"L'antiabitudine è la ricerca di nuovi percorsi per risolvere nuovi problemi".

[Yona Friedman]

L'educazione all'antiabitudine

"Un'educazione che prepari all'antiabitudine è oggi indispensabile".

[Yona Friedman]

Al mattino, di pomeriggio, di sera, di notte. In Inglese

Ecco quattro utili (e imprescindibili) espressioni avverbiali di tempo inglesi che differiscono dalle corrispondenti formi toscane:

in the morning / di mattina, al mattino
in the afternoon / di pomeriggio
in the evening / di sera
at night / di notte

Limitazioni da prete

Apprendo da La Settimana Enigmistica (www.aenigmatica.it) che non è possibile celebrare messa presso un altare sotto cui sia stato sepolto qualcuno, per quanto illustre.

I soldi alla FIAT

di Davide Giacalone
(apparso in origine su www.davidegiacalone.it il 06/02/2010 con il titolo "I soldi alla FIAT")

Il governo offre aiuti economici e la FIAT li rifiuta. La scena è così surreale da meritare non solo d'essere raccontata, ma spiegata. Vediamola in modo diverso, a seconda dei due punti di vista: per la FIAT, il governo offre troppo poco, rispetto a quel che chiede indietro; per il governo, la FIAT sottovaluta le obbligazioni sociali che derivano dall'utilizzo di aiuti statali. Ci sono ragioni da ambo le parti, e proprio per questo occorre prendere atto della cosa più rilevante: il sistema degli aiuti pubblici non può più funzionare, va archiviato.

Secondo Luca Cordero di Montezemolo, la FIAT non avrebbe mai ricevuto un euro dallo Stato. È un sofisma. La FIAT s'è giovata di moltissimi aiuti pubblici: dagli incentivi per gli acquirenti d'auto alla svendita dell'Alfa Romeo. Lo stesso Sergio Marchionne, appena due giorni fa, riconosceva i più recenti. Questo enorme sforzo è servito, negli anni, per rendere più forte la presenza italiana nel mercato dell'auto, e non sempre è stato utilizzato nel migliore dei modi. Quello schema, però, funzionava in un mondo chiuso, senza regole europee che impediscono gli aiuti di Stato, mentre, oggi, per replicare lo stesso schema si finisce con il mettere i soldi del contribuente a disposizione di concorrenti non italiani, che producono altrove e, quindi, portano via ricchezza al mercato interno.

A questo si aggiunga che gli incentivi non riescono più a coprire l'improduttività di stabilimenti come quello di Termini Imerese, che è l'unico di cui si parla, ma non l'unico in quella condizione. Quindi, se la FIAT deve dare in cambio il mantenimento di quel tipo d'occupazione, fa due conti e, giustamente, rifiuta l'offerta.

Questa strada, insomma, non può più essere battuta. Il che non significa privare il governo di strumenti con cui condurre la politica industriale, anzi, forse è vero l'esatto contrario, perché la fine degli aiuti per mascherare l'improduttività apre la via alla spesa di soldi pubblici per finanziare due esigenze nevralgiche: la ricerca e la mobilità. Anziché cercare di difendere l'esistente, si dovrà investire per propiziare il futuro, sia arricchendo lo scandalosamente povero capitolo della ricerca, sia spostando l'attenzione dalla salvaguardia dei posti di lavoro alla salvaguardia dei lavoratori, incentivandone, così, la mobilità e la riqualificazione.

Credo che lo si sarebbe dovuto fare molto tempo addietro. Ci siamo arrivati attraverso la più contorta delle vie, addirittura facendosi dire dai sovvenzionati che la libertà di stare alle regole del mercato è più conveniente della riscossione di ciò che dovrebbe mitigare i rigori della competizione globale. Paradossale. Il governo colga l'occasione, benché non propriamente ricercata, e non solo blocchi il provvedimento incentivi, risparmiando soldi, ma imposti subito una politica capace di parlare una lingua diversa. Ci sono i margini per trarre bene dal male, non lasciamoceli sfuggire.

Monday, February 08, 2010

Il Castello Mediceo di Melegnano

Domenica scorsa, su tutta la Lombardia, doveva essere una giornata di sole splendente. Così almeno ci avevano fatto credere ventiquattro ore prima le previsioni meteo. A Milano e provincia, tuttavia, l'unica cosa che si è vista è stata una nebbia di consistenza discreta ma assai persistente.
Saltato il fine settimana sul Lago di Garda, all'ultimo momento abbiamo ripiegato su una destinazione minore, che tuttavia si è rivelata una sorpresa di raro fascino. Si tratta del Castello Mediceo di Melegnano, parzialmente ristrutturato nel 2001 e aperto al pubblico il sabato e la domenica pomeriggio. Le visite sono rigorosamente guidate e permettono di ammirare sei delle numerose sale ospitate al suo interno. I prezzi modesti e la vicinanza a Milano, oltre naturalmente ai contenuti artistici di elevato pregio, fanno del Castello di Melegnano un punto di attrazione quasi obbligatorio, soprattutto per chi è appassionato di affreschi.

Le sale attualmente aperte si distinguono anche per la suggestione dei loro nomi:

Sala dell'Imperatore
Sala delle Battaglie
Sala di Ercole
Sala degli Argonauti
Sala degli Stemmi
Sala delle Stagioni

Se siete dubbiosi, qualche ricerca con Google Image riuscirà quasi sicuramente a convincervi che questo è uno di quei luoghi che nella vita vale la pena di vedere almeno una volta.

Skyforger

Skyforger (2009) degli Amorphis è il terzo disco della trilogia che il gruppo finlandese ha dedicato al poema epico nazionale Kalevala. Per quanto l'album non sia mai brutto né banale, va tuttavia sottolineato come in questo lavoro gli Amorphis non facciano nulla per discostarsi da uno stile che, dopo il fascino delle prime produzioni, ha decisamente annoiato per via di una innegabile ed eccessiva staticità di fondo.

A malincuore non posso che osservare come, in estrema sintesi, ci troviamo di fronte a un album discreto ma tutto sommato inutile.
I cinque musicisti sono validi e hanno le capacità per un salto evolutivo invocato ormai da più parti. È tempo di lasciare la vecchia e collaudata formula e provare a cambiare... almeno un po'.

Acqua, cibo e legno

"Non si è ancora capito che le materie prime più importanti non sono il petrolio e i metalli, ma l'acqua, il cibo e il legno".

[Yona Friedman]

Sunday, February 07, 2010

Saguaro

Il saguaro è un cactus di grandi dimensioni diffuso nelle aree desertiche dell'Arizona meridionale e del vicino Messico.

Blade: Trinity

Ieri sera ho visto in TV Blade: Trinity (USA, 2004) di David S Goyer. Terzo e ultimo capitolo della saga vampirica ispirata all'omonimo fumetto della Marvel Comics.
Il problema con film come questi è che è difficile rimanere svegli fino alla fine, specie quando vengono trasmessi in seconda serata. In sintesi si tratta di una boiata colossale. Anzi, è già eccessivo parlarne.

L'arte della cucina e la commestibilizzazione

"Non dimentichiamo che ciò che chiamiamo arte della cucina è sempre stato, innanzitutto, un processo di commestibilizzazione dei prodotti dell'ambiente, prima ancora di essere un mezzo per soddisfare l'edonismo".

[Yona Friedman]

Trasformare l'ambiente o trasformare l'uomo?

"La questione fondamentale è dunque: che cosa bisogna trasformare? L'ambiente per adattarlo all'uomo, o l'uomo per adattarlo all'ambiente".

[Yona Friedman]

Soldati giapponesi perduti, architetti della sopravvivenza inconsapevoli

"I soldati giapponesi che dopo la guerra sono stati nascosti nella giungla per decine di anni, non erano degli eroi della letteratura. Essi cercavano solo di sopravvivere, senza volere per questo mantenere le loro abitudini [...]. Si sono nutriti della giungla, l'hanno abitata, hanno trasformato se stessi per potervi vivere. Questi soldati giapponesi perduti erano, senza saperlo, degli architetti della sopravvivenza".

Dal capitolo "L'architettura di sopravvivenza" tratto da L'Architettura Di Sopravvivenza di Yona Friedman (2009, Bollati Boringhieri).

Robinson Crusoe architetto inconsapevole

"Robinson Crusoe è un colonizzatore che trasforma la sua isola (piante, animali e prodotti vari) per renderla il più possibile simile al suo Paese d'origine: è vestito di pesanti pellicce (come si usa in Inghilterra), mangia pane e per questo coltiva il grano, lo macina per farne farina, anziché cibarsi dei prodotti commestibili naturali dell'isola. Per conservare le sue abitudini e la consuetudine del suo comportamento - e questo a prezzo di grandi sforzi - egli distrugge la sua isola. Robinson Crusoe è, senza saperlo, un architetto".

Dal capitolo "L'architettura di sopravvivenza" tratto da L'Architettura Di Sopravvivenza di Yona Friedman (2009, Bollati Boringhieri).

Saturday, February 06, 2010

Back to Budokan

Con il passare degli anni il mio interesse per gli album dal vivo è andato nettamente scemando. Dischi di questo tipo o sono inutili (si rischia di ascoltarli non più di una manciata di volte), o sono mal suonati e mal registrati, oppure ancora soffrono di eccessivi "ritocchi" in fase di post produzione.

Nel 2009 è uscito per la onnipresente Frontiers Records Back To Budokan dei Mr. Big. Quel "back" a inizio titolo fa riferimento al fatto che il gruppo aveva già inciso, nel 1997, un altro disco dal vivo intitolato semplicemente Live At Budokan. E Budokan, per i pochi appassionati di musica rock che non lo sapessero, è il Nippon Budokan, ovvero il più famoso locale per concerti di Tokyo (sono numerosi gli artisti ad avere nella loro discografia un album registrato qui, per esempio a partire da Bob Dylan).

Non è il caso di dilungarsi nelle presentazioni dei Mr. Big. Si tratta di Eric Martin (voce), Paul Gilbert (chitarre), Billy Sheehan (basso) e Pat Torpey (batteria). Ognuno di questi musicisti possiede doti di livello non comune e, al di là dell'attività con il gruppo in oggetto, ha all'attivo una serie sterminata di collaborazioni e progetti.

Per rendersi conto della bravura dei quattro, questo disco è praticamente perfetto. Resta tuttavia il fatto che, a mio personale parere, Back To Budokan rientra comunque tra le produzioni inutili o, se vogliamo, riservate ai soli fan del gruppo. Sono infatti profondamente convinto, e di ciò mi rammarico, che i Mr. Big, al di là delle doti tecniche personali, purtroppo non siano mai stati in grado di comporre dei grandi pezzi. I loro brani non sono mai brutti, ma nemmeno si fanno ricordare per un qualcosa di speciale. Anche la famosa To Be With You alla fine somiglia più a una nenia che a una ballad, rischiando (riuscendoci) di annoiare quasi subito.

In questo album doppio (ne esiste anche una versione in DVD) sono presenti anche quattro cover. Oltre a Wild World di Cat Stevens (che il gruppo ripropone praticamente sempre) c'è spazio anche per Baba O'Riley (The Who), Smoke On The Water (Deep Purple) e Shy Boy (scritta da Sheehan e riarrangiata da David Lee Roth sullo splendido album Eat 'Em And Smile del 1986).

Di seguito la scaletta completa (le ultime due tracce del CD2 sono versioni da studio).

CD1:

01. Daddy, Brother, Lover, Little Boy (The Electric Drill Song)
02. Take Cover
03. Green-Tinted Sixties Mind
04. Alive and Kickin'
05. Next Time Around
06. Hold Your Head Up
07. Just Take My Heart
08. Temperamental
09. It's For You – Mars
10. Pat Torpey Drum Solo
11. Price You Gotta Pay
12. Stay Together
13. Wild World
14. Goin' Where The Wind Blows
15. Take A Wal

CD2:

01. Paul Gilbert Guitar Solo
02. Paul Gilbert and Billy Sheehan Duo
03. Double Human Capo
04. The Whole World's Gonna Know
05. Promise Her The Moon
06. Rock & Roll Over
07. Billy Sheehan Bass Solo
08. Addicted To That Rush
09. To Be With You
10. Colorado Bulldog
11. Smoke On The Water
12. I Love You Japan
13. Baba O'Riley
14. Shyboy
15. Next Time Around
16. Hold Your Head Up

La stirpe di Dracula

La Stirpe Di Dracula di Massimo Introvigne (1997, Arnoldo Mondadori Editore) è una specie di super antologia sul vampirismo. Le intenzioni del testo, d'altra parte, sono ben espresse nello stesso sottotitolo: indagine sul vampirismo dall'antichità ai giorni nostri.
Introvigne prende in esame la nascita delle leggende vampiresche di Dracula (e di un buon numero di altri personaggi similari), ne espone le diverse tesi storiche per poi passare a una ricca compilazione che riguarda la presenza del mito nelle diverse arti: letteratura, poesia, teatro, cinema, televisione, fumetti, musica.
Per gli appassionati del genere questo è senza dubbio un libro interessante. Dal canto mio, me lo sono ritrovato in uno scatolone con altri volumetti lasciati da mia sorella durante un trasloco ancora in corso. La curiosità iniziale è stata innegabilmente alta (ho persino trovato qualche spunto di interesse che ho trasformato in una manciata di post per il blog), ma in linea di massima quest'opera compilatoria, nell'arco dell'ultimo mese, ha rappresentato un metodo ideale per prendere rapidamente sonno la sera (e questo è anche il motivo per cui ci ho messo così tanto a finirlo).

L'origine della Vamp

Il termine vamp indica oggi la "donna fatale", la donna, cioè, che può fare di un uomo ciò che vuole.

L'origine di questo vocabolo, sconosciuta ai più, è molto interessante. Vamp era infatti il soprannome dell'attrice Theodosia Goodman (1885-1955), più conosciuta al pubblico dell'epoca con lo pseudonimo Theda Bara. Quest'ultimo, per aggiungere un tocco di mistero, veniva inoltre presentato come l'anagramma di Arab Death.

Friday, February 05, 2010

Pentiti e giustizia

"I pentiti sarebbero dovuti essere uno strumento nelle mani della giustizia, stanno invece diventando un sistema per radere al suolo quel poco che ne rimane".

[Davide Giacalone]

Astrologia macroeconomica

"Il consumatore non si regola in base alle previsioni macroeconomiche, che, non a torto, considera alla stregua degli oroscopi, ma seguendo la bussola dei propri interessi e delle proprie convenienze".

[Davide Giacalone]

File, saldi e interpretazioni economiche

"Le file in occasione delle svendite non sono un indicatore economico, semmai di costume.

[Davide Giacalone]

Fare marameo

"Fare marameo". Era da un po' che non lo sentivo dire; leggerlo in Rete questa mattina, in modo inatteso, mi ha lasciato addosso tutto il buon sapore di una piacevole riscoperta. Anche perché viene subito alla memoria il gesto, simpatico e inconfondibile, che tutti quanti almeno una volta abbiamo fatto da bambini.

Veleni a cessione lenta

"L'abitudine italiana di mentire sulla propria storia, la speranza vile di superare il passato senza averlo chiarito, sono veleni a lenta cessione, che ammazzano a scoppio ritardato".

[Davide Giacalone]

L'Iran e la lettera del governo Prodi

Fa sapere Davide Giacalone dal suo blog che "il governo Prodi, sventuratamente e nel silenzio quasi generale, ha inviato una lettera ufficiale con la quale riconosceva il diritto iraniano a essere potenza regionale. Una pura follia, che ha fatto impallidire la politica filoaraba di stampo andreottiano".

Thursday, February 04, 2010

Drogato non morde drogato

Una delle mie fortune è quella di poter lavorare tenendo la radio quasi sempre accesa. Oggi, come tutti i giorni, ero sintonizzato su Virgin Radio, una delle pochissime stazioni dove è ancora possibile ascoltare musica rock. Ringo (uno dei conduttori) viene invitato da molti ascoltatori a esprimersi sulla vicenda Morgan, ma - prevedibilmente - rimane sul generico e non si espone mai in modo diretto. Morgan, per via delle dichiarazioni fatte, viene ripetutamente descritto ed etichettato come un "pollo". Il messaggio è chiarissimo: la gravità non consiste nel fare uso di droghe, ma nel dichiararlo. Più tardi interviene anche Livio Magnini, chitarrista dei Bluvertigo (in sostituzione di Marco Pancaldi), che ribadisce le posizioni di Ringo, parlando senza mezze misure di ipocrisia generale e prendendo in modo deciso le difese del musicista leader degli stessi Bluvertigo.

La conclusione mi sembra piuttosto semplice: in un caso come questo è difficile fare a meno di pensare male e viene anzi naturale ritenere che, evidentemente, se è vero che cane non morde cane dev'essere altrettanto vero che drogato non morde drogato.

Se volete drogarvi fatelo, ma non venite a farci prediche o a darci lezioni di vita e moralità. Almeno, abbiate il buon gusto di tacere.

Difesa a oltranza

Questo è il terzo post consecutivo che scrivo sul caso Morgan. Ci tengo a dire che della vicenda c'è una cosa che mi urta più di tutte ed è il tentativo di difesa e di giustificazione a oltranza verso il musicista. Possibile che in questo Paese non si riesca mai a vedere le cose per quello che sono e a riconoscere i colpevoli quando sono colpevoli?

Wednesday, February 03, 2010

Mi giustifico!

Secondo alcuni si può giustificare praticamente tutto. Sono quelli che hanno preso le difese di Morgan dopo che il musicista monzese ha rilasciato le seguenti testuali parole: "io non uso la cocaina per lo sballo, a me lo sballo non interessa. La uso come antidepressivo".
Invito gli stessi personaggi a giustificare la seguente mia frase: "io non commetto omicidi per vendetta o cattiveria, a me la vendetta non interessa e non sono affatto cattivo. Io ammazzo come autoterapia: come rimedio contro la depressione". Quando si è depressi, profondamente depressi, si possono sfiorare idee di suicidio (e, in una minima percentuale, si arriva a metterle in atto). A differenza dei più, quando sono io a essere depresso, mi sento invece molto più incline all'omicidio. Poi però mi fermo in tempo.

Morgan bye bye

Chi mi conosce sa che da molti anni ritengo Morgan uno dei pochi artisti davvero geniali nell'ambito dell'intera scena musicale degli ultimi due decenni. Come uomo, penso che l'uso di droghe (su tutte la cocaina) non abbia alcuna scusante. E senza troppi giri di parole sto dalla parte di coloro che sostengono la pratica dei test anti-droga un po' per tutti, per esempio da effettuare (naturalmente a sorpresa) tra i quadri e i dirigenti delle grandi aziende. Sarebbe il caso che, in questa società, le posizioni di vertice smettano una volta per tutte di essere occupate da chi non se le merita.
Chi sbaglia è giusto che paghi. Su Morgan cali dunque il silenzio e il giusto oblio. Quando e se riuscirà a ripulirsi, potremo, forse, riparlare di lui. Nel frattempo sopravviveremo anche senza la sua musica. E, soprattutto, senza alcun problema.

1 Febbraio 2010 è palindromo

Forse non tutti si sono accorti (e io sono tra quelli) che il 1 Febbraio 2010 è stato un giorno palindromo. Per rendersene conto basta scrivere la data nella forma giorno, mese, anno senza alcun separatore: 01022010.

Tuesday, February 02, 2010

Tutti pazzi per Michelle Liò ter

L'attenzione per la Liò, almeno su questo blog, è evaporata piuttosto presto. E per fortuna!

Guardare oltre le formule (7)

L'equazione in forma esplicita della retta (y = mx + q) rappresenta una piccola miniera di informazioni. Un buon approccio alla geometria analitica è quello che consiste nell'imparare un semplice linguaggio tramite cui decodificare gli aspetti puramente algebrici di un'equazione per ricavarne elementi tipicamente geometrici. Si tratta, in pratica, di cominciare a guardare le equazioni con occhi diversi: non più come una mera giustapposizone di simboli ma come una sintesi del loro aspetto grafico. In questi termini, le rette rappresentano la materia più semplice da trattare, e la base di partenza per le complicazioni successive (circonferenze, parabole, ellissi, iperboli, ...).

In una retta gli elementi cui porre attenzione sono i parametri m e q. Il primo, chiamato coefficiente angolare, fornisce una misura del livello di inclinazione, il secondo, detto ordinata all'origine, consente di individuare il punto in cui la retta interseca l'asse verticale (asse delle ordinate).

Cominciamo dal secondo.

Il punto in cui una retta incontra l'asse y ha coordinate (0, q). Il parametro q ci permette dunque, e immediatamente, di capire dove una retta taglia l'asse verticale. Di fronte a un'equazione in forma esplicita, con un po' di pratica, verrà spontaneo chiedersi due cose: (1) q è positivo o negativo? (2) Qual è la sua ampiezza indipendentemente dal segno? Se q è positivo (negativo) sapremo allora che la retta taglierà l'asse y al di sopra (al di sotto) dell'asse x; inoltre, quanto maggiore è q in valore assoluto, tanto più lontano sarà il punto di intersezione dall'origine degli assi.

m indica invece il livello di inclinazione della retta, tenendo presente che l'inclinazione si misura rispetto all'asse x. Valori positivi di m corrispondono a rette che attraversano il primo e terzo quadrante, valori negativi sono associati a rette che si sviluppano nella direzione del secondo e quarto. Valori di riferimento importanti sono 1 e -1, che corrispondono, rispettivamente, alle bisettrici del primo e terzo quadrante e del secondo e quarto.
Anche in questo caso conviene porsi alcune domande: (1) m è positivo o negativo? (2) m è maggiore o minore di 1 e -1? Rette con m positivi sono inclinate positivamente, ovvero formano con l'asse x angoli compresi tra 0° e 90°, rette con m negativi formano invece con l'asse orizzontale angoli compresi tra -90° e 0°. Inoltre, nel caso di coefficiente angolare positivo, valori di m tra 0 e 1 corrispondono a rette "piatte" (comprese cioè tra l'asse x e la bisettrice del primo e terzo quadrante), mentre valori di m maggiori di 1 rappresentano rette "ripide" (comprese tra la bisettrice del primo e terzo quadrante e l'asse y); analogamente, nel caso di coefficiente angolare negativo, le rette piatte sono quelle con m compreso tra -1 e 0, mentre le rette ripide sono quelle con m minore di -1.

Come casi particolari, infine, vale la pena citare m = 0 (retta orizzontale) e q = 0 (retta passante per l'origine).

In ogni caso, quel che conviene fare è un po' di sana pratica iniziale, in modo che la decodifica di m e q nelle rispettive caratteristiche geometriche possa diventare un'operazione immediata, semplice e inconscia.

In base alla mia esperienza di oltre venticinque anni, chi ha imparato a ragionare in questo modo ne ha tratto grande giovamento e, spesso, una notevole passione per l'argomento.

Una rotonda sul mare? No, sul lago

Il celebre brano scritto da Franco Migliacci e reso famoso da Fred Bongusto si riferisce in realtà a un lago: il Trasimeno.

Cinderella

I Cinderella sono stati un discreto gruppo hard rock statunitense che ha dato il meglio di sé nella seconda metà degli anni '80 del secolo scorso con i tre album Night Songs (1986), Long Cold Winter (1988) e Heartbreak Station (1990), tutti usciti su Mercury Records.
Per quanto mi siano sempre piaciuti ritengo che nei loro confronti la critica abbia sovente peccato di sovrastima.

Nel Novembre del 2009 è uscito per la Frontiers Records Live At The Mohegan Sun, registrato il 21 Luglio 2005 a Uncasville (nel Connecticut) con la formazione originale (Tom Keifer, Eric Brittingham, Jeff LaBar e Fred Coury).

I problemi e gli interventi alle corde vocali di Keifer hanno reso la voce di quest'ultimo estremamente fragile ed è, prevedibilmente, proprio questo il punto dolente del disco in questione che, per il resto, offre una scaletta con tutti i classici del gruppo.

In definitiva si tratta di un lavoro rivolto esclusivamente ai fan.

Tracklist:

01. Intro
02. Night Songs
03. The Last Mile
04. Somebody Save Me
05. Heartbreak Station
06. Coming Home
07. Shelter Me
08. Nobody's Fool
09. Gypsy Road
10. Don't Know What You Got ('Till It's Gone)
11. Shake Me

Geocretimismi (7). Mississippi

Lo si vede scritto spesso come Mississipi, ma è un grave errore: la forma corretta è Mississippi.

Buon futuro

Buon futuro è un augurio che si trova spesso sul blog I Nodi Dell'Anima. Scorrendo quelle pagine potreste rendervi conto che il significato di questa espressione è più profondo di quel che sembra.

Monday, February 01, 2010

L'albero simbolo del Mississippi

La bandiera del Mississippi, detta Magnolia Flag, prende il suo nome dall'albero che lo stato USA del sud ha adottato come simbolo.

Il partito che fu e Delbono

Il partito che fu e Delbono: post uscito ieri (31 gennaio 2010) sul blog di Davide Giacalone (www.davidegiacalone.it). Vivamente consigliato.

Cimento invernale

Bella idea quella avuta dalla Nuova Canottieri Olona insieme alla Navigli Lombardi per la riproposizione di una tradizione milanese nata nel 1895 e andata perduta nel 1962. Si tratta del cimento invernale: cento, tra uomini e donne più o meno giovani, che alla fine di Gennaio si immergono nelle acque del Naviglio Grande per percorrere a nuoto una distanza compresa tra gli 80 e i 150 metri.

Più furbo che statista

"D'Alema: personaggio più furbo che statista".

[Danielone]