L'Ucraina è di nuovo al centro dell'attenzione mondiale.
Da un lato gli USA (Bush) spingono per un ingresso dello Stato europeo nella NATO (assieme alla Georgia), dall'altro la Russia (Putin, sostenuto dalla Francia) si oppone e prefigura un peggioramento dei rapporti tra Ucraina e Russia con nemmeno tanto velate ripercussioni sulle prossime forniture energetiche all'Europa.
Una soluzione semplice ci sarebbe. Le elezioni tenutesi in questi ultimi cinque anni hanno chiaramente dimostrato che l'Ucraina è divisa in due: la parte occidentale, pronta ad avviare il processo di avvicinamento all'Occidente che potrebbe portarla nella UE (come io spero) nel giro di una decina d'anni, e la parte orientale, nostalgica e dichiaratamente ancorata a Mosca. Peggio per gli orientali; come dice il proverbio, chi è causa del suo male pianga sé stesso.
La soluzione è un referendum per la secessione dell'Ucraina occidentale da quella orientale. Si prende atto di come stanno le cose e si fa quanto di meglio è nelle possibilità di tutti.