Saturday, February 28, 2009

La variabile Dio

Ho letto La Variabile Dio di Riccardo Chiaberghe (2008, Longanesi, www.longanesi.it).
Si tratta della trasposizione su carta di un colloquio a tre che l'autore ha avuto con George Coyne e Arno Penzias. Il primo, cattolico, è il gesuita divenuto famoso per essere stato l'astronomo di papa Giovanni Paolo II, il secondo, laico, è un ebreo tedesco scampato ai lager nazisti che ha vinto il premio Nobel per la fisica grazie alla scoperta della radiazione cosmica di fondo.

Pur non condividendo per nulla la tesi di fondo espressa nel testo, ovvero la non incompatibilità tra religione e scienza, ho trovato questo libro davvero affascinante. Come affascinanti sono i tanti aneddoti, i fatti e le curiosità che qui vengono raccontati e che meritano di essere conosciuti.

Chiaberghe, che non conoscevo prima, conquista per il suo stile fluido ed equilibrato. Uno dei libri più belli e interessanti che mi sia capitato di leggere negli ultimi cinque anni e che stasera, come da buona tradizione, presterò a mio padre.

Friday, February 27, 2009

Piccola lezione sul clima. I tempi delle glaciazioni

Dal capitolo 1 ("Il mito della stabilità naturale") del testo Piccola Lezione Sul Clima di Kerry Emanuel (2008, Il Mulino):

"Basandosi sull'analisi delle carote di ghiaccio e dei sedimenti prelevati dai fondali oceanici, i climatologi hanno appreso qualcosa di molto importante: i cicli glaciali degli ultimi tre milioni di anni sono stati probabilmente causati da oscillazioni periodiche dell'orbita terrestre, che sono quelle che influiscono principalmente sull'inclinazione dell'asse terrestre. Queste oscillazioni non condizionano la «quantità» di radiazione solare che raggiunge la Terra, ne modificano però la «distribuzione» in relazione alla latitudine. Tale distribuzione è importante, perché la terra e l'acqua assorbono e riflettono la radiazione solare in misura diversa, e la distribuzione di terra e acqua - continenti e oceani - è anch'essa molto diversa nell'emisfero settentrionale e meridionale. [...] I tempi delle glaciazioni sono quindi determinati dal concorso di due fattori: l'orbita della Terra e la sua geologia di base. Tale combinazione non spiega tuttavia la lentezza con la quale la Terra si è avviata verso la fase fredda del ciclo, né il brusco passaggio al caldo interglaciale documentato nelle carote di ghiaccio. Più inquietante è l'evidenza che queste ampie oscillazioni climatiche - da periodi di glaciazione a periodi di interglaciazione e viceversa - sono state causate da variazioni relativamente modeste nella distribuzione di radiazione solare rispetto alla latitudine".

Piccola lezione sul clima. La Paleoclimatologia

Dal capitolo 1 ("Il mito della stabilità naturale") del testo Piccola Lezione Sul Clima di Kerry Emanuel (2008, Il Mulino):

"[...] [la] paleoclimatologia [...] ha prodotto progressi scientifici tra i più profondi e tuttavia meno riconosciuti della nostra epoca".

Ignoranza da prefisso

L'altro giorno la Indrė è stata in Via Soderini 24 a Milano. Presso il Centro di Orientamento della Città dei Mestieri di Milano (www.cittadeimestieri.milano.it) ha sostenuto un approfondito colloquio con una consulente del lavoro (una psicologa) che le ha dato utili consigli per migliorare la stesura del proprio curriculum. Uno dei suggerimenti è stato quello di eliminare il prefisso internazionale +39 davanti al proprio telefono cellulare, prassi ormai consolidata in tutta Europa. La motivazione della psicologa è stata inequivocabile ed esplicita, per lo stesso motivo merita di essere riportata per esteso: "qui togli questo prefisso, lascia semplicemente il numero di cellulare, siamo in Italia, non serve, gli Italiani sono troppo ignoranti per queste cose".

Thursday, February 26, 2009

Paese che vai strategia sul nucleare che trovi

Nel land tedesco dell'Assia, uno dei 16 Stati che compongono la federazione, non si produrrà più energia nucleare: il governo locale ha annunciato che venerdì 27 Febbraio 2009 sarà chiuso anche il secondo reattore dell'impianto di Biblis, il più antico del Paese, che venne completato nel 1976.
In Germania vi sono ancora 17 impianti nucleari per la produzione di energia elettrica. Il governo federale prevede di chiuderli tutti entro il 2021.

Fonte APCom (www.apcom.net), 26/02/2009.

Il mistero dei flussi

Prendete due classici contenitori di acqua. Consideriamo ora i quattro scenari seguenti:

(A) i due contenitori hanno lo stesso livello di liquido e non sono collegati tra loro. Il risultato è che tra i due non vi è passaggio di acqua.

(B) i due contenitori hanno lo stesso livello di liquido e sono collegati tra loro. Anche in questo caso, nonostante il collegamento, tra i due non vi è passaggio di acqua.

(C) i due contenitori hanno livelli di liquido differente e non sono collegati tra loro. Di nuovo non vi è passaggio di acqua.

(D) i due contenitori hanno livelli di liquido differente e sono collegati tra loro. Questo è l'unico caso in cui si avrà un passaggio di acqua; in particolare l'acqua passerà dal recipiente in cui il liquido ha altezza maggiore verso quello in cui il liquido ha altezza minore; il processo continua sino a che nei due recipineti si è raggiunto lo stesso livello.

È il Principio dei Vasi Comunicanti di cui, tra l'altro, avevo già parlato su questo blog diversi mesi fa. In realtà quanto sopra è una legge ben più generale che consente di determinare le due condizioni affinché esistano dei flussi, di qualunque natura essi siano, tra due generici elementi. Di fatto servono due cose: una differenza tra i due elementi e un qualcosa che li metta in comunicazione.

Vale sempre. Vogliamo fare una prova? La migrazione di criminali rumeni dalla Romania alla cosiddetta Italia. La differenza (in questo caso profonda) consiste nei sistemi di giustizia dei due Paesi (rigoroso, serio e certo quello rumeno; incerto, lassista e buonista quello nostrano); il collegamento è rappresentato dalla libertà di circolazione di merci e, in questo caso, persone all'interno del territorio dell'Unione Europea.

Dunque se vogliamo interrompere questa migrazione abbiamo due possibili soluzioni: far decadere l'elemento di collegamento (soluzione impraticabile perché contraria ai giustissimi principi della UE), oppure trasformare il nostro sistema di giustizia colabrodo in qualcosa che almeno tenti di assomogliare a qualcosa di decente.

Si noti bene: qui non si ha la pretesa di chiedere l'eccellenza (non siamo mica in Svezia), si chiede semplicemente decenza!

Wednesday, February 25, 2009

Una piccola lezione climatica

Ho letto Piccola Lezione Sul Clima (2008, Il Mulino, www.mulino.it) di Kerry Emanuel, professore di Scienze dell'Atmosfera al prestigioso Massachusetts Institute of Technology (MIT). A parte la solita bislacca traduzione dall'originale (e ben diverso) What We Know About Climate Change (2007, The MIT Press) il libricino di Emanuel condensa in sole 56 pagine la gran parte dei concetti alla base della moderna climatologia. Il tutto con grande rigore e, allo stesso tempo, con la semplicità di fondo che dovrebbe avere ogni opera scientifica dedita a scopi divulgativi.

Al lavoro dello scienziato di Cambridge (USA) si aggiungono una lunga e un po' troppo tecnica prefazione di Franco Prodi (direttore dell'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima - ISAC/CNR - e professore di Fisica dell'Atmosfera all'Università di Ferrara) e una brillante postfazione di Judith A Layzer e William R Moomaw (rispettivamente professore di Politiche Ambientali al MIT e professore di Politiche Internazionali dell'Ambiente alla Tufts University del Massachusetts).

Non avendo parole per descrivere la bellezza di questo lavoro ho deciso di pubblicarne alcuni stralci nei prossimi post. Non me ne voglia la traduttrice Giovanna Mancini ma provvederò alla rimozione di ogni forma di passato remoto e cercherò di ripristinare l'uso delle maiuscole laddove necessario.

El bamborin

Ho scoperto per caso che "bamborin", Meneghino per ombelico (pronuncia bamburìn), è molto simile a "bamba", il termine utilizzato in Lituano. Da ricerche effettuate su internet non sono riuscito a risalire all'etimologia di bamborin e la mia curiosità è aumentata. Se qualcuno ne sa qualcosa di più mi faccia gentilmente sapere.

Tuesday, February 24, 2009

Una fiera già vecchia

Il giro alla BIT di domenica scorsa è stata anche l'occasione per "ammirare" la nuova fiera di Milano. Per chi è stato a Valencia è praticamente impossibile trattenersi dal fare un confronto con la Ciudad de las Artes y la Ciencias. Quest'ultima con soluzioni interessanti, innovative, funzionali, esteticamente belle e soprattutto pulita; la prima è invece tutt'altro che ardita, sembra già vecchia e impressiona immediatamente per la sporcizia che si è accumulata sulle grandi superfici di copertura in vetro. Certo che un architetto che a Milano, una delle zone più inquinate d'Europa, progetta coperture di vetro perfettamente orizzontali (probabilmente con vetrate non autopulenti) una cosa del genere avrebbe dovuto prevederla! Un'altra grande e dolorosa delusione. E a questo punto comincio a temere per l'Expo del 2015.

A ridosso della fiera va segnalato un sistema di viabilità incredibilmente complicato (con un'assurda successione di rotonde) e una cartellonistatica paradossale: è eccessiva in quanto a segnalazioni ma carente quanto a contenuti.

Monday, February 23, 2009

Persefone (1/2)

di Riccardo Angelini
(apparsa in origine su www.truemetal.it il 28/02/2008)

Persefone - Core (2007)
Burning Star/Masterpiece

Be', e questi da dove diavolo spuntano fuori?

Alzi la mano quanti siano familiari con il nome Persefone. Bene, ora la abbassino quelli che per prima cosa hanno pensato alla divinità greca, figlia di Demetra e sposa di Ade. Quante mani sono rimaste levate? Poche? Nessuna? Comprensibile: non si può certo dire che Andorra sia nota al mondo per la qualità della sua scena metal. Già, Andorra. È dal profondo dei Pirenei orientali che vengono questi sei ragazzi, fautori di una proposta che – sia detto per inciso – merita senz'altro di uscire dall'ombra delle montagne natali.

Il progetto nasce nel 2001, inizialmente come semplice cover band di formazioni quali Dark Tranquillity, In Flames e Arch Enemy. Col tempo la band inizia ad allargare il proprio repertorio e a sviluppare idee nuove che la allontanano progressivamente dagli stilemi del Götenburg sound. Nel 2003 vede così la luce il primo demo dei Persefone, Truth Inside The Shades, interamente autoprodotto e successivamente trasformato in full-length grazie all'aiuto della Intromental Management. Tre anni dopo scocca l'ora del secondo capitolo: il combo pirenaico incide tre nuove tracce della durata media di circa venti (!) minuti ciascuna, affida il mastering a un professionista del calibro di Peter In De Betou (già al lavoro con Dark Tranquillity, Dimmu Borgir, Enslaved, Katatonia e Marduk) e si prepara al debutto internazionale vero e proprio. Inizialmente, tuttavia, l'album è diffuso solo in Giappone dalla Soundholic Records. Soltanto sul finire del 2007 la distribuzione europea diviene una realtà.

Rispetto agli esordi da cover band molto è cambiato, non c'è che dire. Cogliere in un sol colpo la varietà di stili dai quali i Persefone attingono può rivelarsi compito più arduo del previsto. Le radici melodic death sono indubbiamente ben riconoscibili: già nei primissimi brani è più che evidente il riferimento agli Opeth, soprattutto per quanto riguarda il suono delle chitarre. La band trae vantaggio da un ampio spettro di percorsi vocali, combinando uno screaming corrosivo con un growl di scuola Åkerfeldt cupo e cavernoso, fra i quali vanno a innestarsi cori e sezioni pulite di grande impatto. Grazie a una sezione ritmica straordinariamente varia e dinamica i brani possono articolarsi in strutture complesse e mai prevedibili che si affidano al magnetismo irresistibile di un riffing tanto tradizionale quanto trascinante per mantenere sempre salda la presa sull'ascoltatore. Parallelamente i tasti d'avorio, dopo un inizio in sordina, acquistano un peso vieppiù maggiore col procedere della tracklist, dapprima insinundosi nei binari delle chitarre, poi ritagliandosi intere sezioni soliste che inducono il sound complessivo ad allargarsi verso nuovi orizzonti. Sonorità vintage di chiara ascendenza art rock emergono già sull'ultimo atto della prima macro-traccia, ma è con la successiva Clash Of The Titans che la fusione di death e progressive esprime tutto il suo potenziale. Gli intrecci di chitarre e tastiere travolgono l'ascoltatore con la potenza di un fiume in piena che solo un drumming altrettanto potente e preciso riesce a incanalare verso un chorus semplicemente epico. Proprio l'epicità diviene l'elemento caratterizzante dell'intera seconda suite che pure non rinuncia a nulla in termini di violenza. Il continuo riallacciarsi e sovrapporsi di parti più aggressive con sezioni maggiormente atmosferiche rappresenta l'autentico tratto distintivo della band che, presa fiducia, non si priva del piacere di congedarsi momentaneamente dai natali lidi estremi per avventuarsi con sempre maggiore frequenza in pieno campo progressive. Diventano così i Genesis l'inatteso punto di riferimento di una lunga sezione strumentale che esplora con disinvoltura le praterie del symphonic prog, prima del brutale ritorno in scena del tema principale e del conclusivo intervento della voce femminile. Gli Opeth più atmosferici e pacati – quelli di Damnation per intenderci – tornano alla ribalta all'inizio di Seed: Core & Persefone, introdotta da una sorta di ballad onirica e suadente: il cantato pulito spodesta lo screaming e, nonostante qualche piccola sbavatura, ben conduce la melodia verso una nuova accelerazione. L'elemento melodic death torna di nuovo alla ribalta, affiancato da brevi innesti neoclassici e improvvise progressioni strumentali: ciò che sorprende maggiormente a tal riguardo non è tanto la (pur notevole) caratura tecnica di questi illustri sconosciuti, quanto la loro capacità di destreggiarsi fra territori sì lontani fra loro – come possono essere symphonic prog e death metal – senza con ciò mai smarrire il filo, bensì articolando le composizioni in strutture complesse eppur coerenti che impegnerebbero non poco anche realtà di gran lunga più blasonate.

È un grande piacere per chi scrive constatare che ancora oggi, nel 2008, è possibile sorprendersi di fronte a una band sbucata dal nulla, ignorata dalle grandi etichette, eppure capace di confezionare un album di questo calibro. In un mercato in cui capita sempre più spesso che una formazione sia già celebre prima ancora di avere completato il disco esordio i Persefone puntano solo sulle proprie forze per uscire dall'anonimato – una maturità artistica impressionante, un bagaglio tecnico di primo piano e, soprattutto, un talento compositivo fuori dal comune: queste le armi nell'arsenale di questi sei ragazzi, guai sottovalutarli per via dei loro natali. Core è un'opera ambiziosa, non un mero riflesso di vanagloria, bensì il frutto di una costruzione attenta e meticolosa, di un estro creativo fuori dal comune. Viene perciò spontaneo chiudere un occhio di fronte a certi debiti artistici, talora piuttosto evidenti, che la band contrae nei confronti di alcuni grandi nomi della scena attuale, soprattutto estrema (Opeth, si è detto, ma anche Edge Of Sanity e Dark Tranquillity). A fare la differenza sono, come sempre, le singole canzoni – sempre che di semplici canzoni si possa parlare. Impossibile dire oggi se si tratti di una nuova realtà o dell'ennesima meteora; solo il tempo potrà dirlo. Nel frattempo, godiamoci la musica.

Tracklist:

Sanctuary: Light And Grief
01. Act I: Goddess' Wrath
02. Act II: Light's Memories
03. Act III: Exiled To The Void
04. Act IV: To Face The Trut

Underworld: The Fallen & The Butterfly
05. Act I: Clash Of The Titans
06. Act II: Dark Thoughts From A Dark Heart
07. Act III: When The Earth Breaks
08. Act IV: Released

Seed: Core & Persefone
09. Act I: A Ray Of Hope
10. Act II: Self Betraying
11. Act III: Doubts Are Seed
12. Act IV: Dark Inner Transition
13. Act V: The End

AC/DC - Cloni, seguaci ed eredi

di Claudio Morsenchio

La fantastica storia degli AC/DC influenza da subito uno sciame interminabile di band che fin dagli inizi vede fare il verso al mito dei fratelli Young e compagni. Le contaminazioni coinvolgono sia il mondo hard rock più classico sia le intenzioni e l'irriverenza di gruppi che, pur non essendo propriamente vicini al genere, prendono spunti, idee e atteggiamenti, mantenendo la propria personale identità. Il ragazzino adolescente che si avvicina alla chitarra del rock duro nella sua saletta prove non può sottrarsi dall'imparare riff come Back In Black, Highway To Hell o Let There Be Rock. Ancora oggi nel mondo la scuola del menestrello Angus è viva e vegeta e continua a reclutare allievi più o meno consapevoli. Partendo dagli anni '70, sulla scia del successo dei primi AC/DC, arrivano i Rose Tattoo, australiani come loro che, oltre a essere vicini al sound, vengono "riconosciuti" dallo stesso Bon Scott che li supporta personalmente all'inizio della loro carriera raccomandandoli a una casa di produzione amica. Subito credibili, sono guidati da un carismatico cantante Angry Anderson dalla spiccata personalità e dall'originale look (dal 1978 al 1986 la band incide cinque album dalle alterne fortune). Sulle orme degli stessi Tattoo, ma provenienti dalla piccola Svizzera, vengono alla ribalta i Krokus del frontman Marc Storace. Criticati severamente dagli addetti ai lavori per la spudorata somiglianza al mitico quintetto australiano, riscuotono un discreto successo nel mondo hard & heavy negli anni Ottanta. Dopo la morte di Scott gli AC/DC chiedono addirittura a Storace di sostituirlo, ma Marc decide di declinare l'invito rimanendo in Europa e continuando il suo progetto. Tutt'ora in attività detengono con i Gotthard il primato di più importante gruppo svizzero. A cavallo fra i decenni Ottanta e Novanta gli USA sfornano un paio di gruppi come Kix e Rhino Bucket che si accreditano autorevolmente vendendo qualche milione di copie, facendo spalla agli AC/DC stessi, i primi, e prestando il batterista Simon Wright per un triennio e per un paio di incisioni (Fly On The Wall, Blow Up Your Video), i secondi. Tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila si formano anche molte band tutt'oggi in voga, non vicinissime al suono del mito di Sidney, ma fruitori di onde positive e manipolatori di approccio e attitudini simili: l'Australia diventa una fabbrica di nuovi gruppi che mischiano sfrontatezza e personale spirito rock 'n' roll, mixati al marchio dei 4/4 blues rock tipico dei fratelli Young e soci: Jet, The Datsuns, The Vines , Wolfmother sono alcune giovani band discepole che nelle composizioni e nei fraseggi hanno un DNA in comune. Oggi i più accreditati e vicini a essere considerati "eredi" sono i giovanissimi Airbourne, scatenato quartetto in arrivo dalla fertile terra dei canguri. Fondato dai due fratellini O'Keeffe, il guppo si diverte a sfoderare con maestria e rabbia riff praticamente identici ai primi AC/DC, riscuotendo un inevitabile consenso da vecchi e nuovi fan.

Sempre peggio

Gestione della cosiddetta questione ronde. Ma ci sono ancora elementi per ritenere che questo sia un Paese serio?

BITter

Ieri, per la prima volta in vita mia, sono stato alla famosa e tanto sponsorizzata BIT, la Borsa Internazionale del Turismo (www.bit.fieramilanoexpocts.it). Forse avevo aspettative troppo elevate, ma di fatto è stata una grande delusione.
La giornata di domenica, la seconda dedicata al pubblico, era anche l'ultima della manifestazione; era facile supporre un tono un po' minore rispetto al sabato ma non immaginavo certo che alcuni stand fossero addirittura chiusi. È stato il caso della Lituania, già deserto prima delle 15:00 (quando la chiusura era alle 18:30). In generale i tre stati baltici hanno offerto una rappresentanza tragicomica: Lettonia assente ed Estonia che sembrava una succursale del ristorante Olde Hansa, per personale esperienza ottimo, ma non certo rappresentativo di quella affascinate nazione. Deludente anche lo stand del Montenegro, la novità a cui ero più interessato. Gli altri (Spagna, Germania, Paesi nordici, Grecia, Croazia, Francia, Portogallo, ...) sembravano vivacchiare stancamente. Un po' di verve solo negli stand di Slovenia e Polonia. Per il resto, della promozione dei luoghi turisti che mi attendevo, nemmeno l'ombra: di fatto la fiera è stato un grande "cataloghificio", con gente intenta ad arraffare materiale di ogni tipo e belle signorine a fare da guardia ai depliant senza grande convinzione ed entusiamo. Scene analoghe anche nel reparto Mondo e (cosiddetta) Italia.
Se questo è lo stile, il biglietto domenicale dovrebbe avere un costo decurtato di oltre il 50%.

Sunday, February 22, 2009

Unfit

Questa sera ho visto Letizia Moratti ospite della trasmissione Che Tempo Che Fa di Fabio Fazio. Sono sempre più convinto che Suor Letizia (come l'ha sagacemente soprannominata Sgarbi) sia del tutto inadeguata a ricoprire il ruolo di sindaco di questa città.

Come fare impazzire una Lituana

Chiedetele di pronunciare e tenere a mente il termine profiteroles. Dopo qualche minuto se ne sarà scordata e darà inizio a un interminabile repertorio di tentativi, solitamente alquanto goffi e vani, atti a recuperare il termine.

Saturday, February 21, 2009

Il mio ultimo Sanremo

All'inizio del 1981 avevo quasi undici anni. Quello è stato l'anno in cui ho guardato il Festival di Sanremo integralmente per l'ultima volta. Ricordo ancora il tavolo attorno al quale sedevo con i miei genitori e in particolare ricordo il brano Ancora di Eduardo De Crescenzo (brano che, secondo la regola aurea, in quanto bella canzone non ha ovviamente vinto la manifestazione). Da lì in avanti, a parte un po' di zapping distratto, il festival è progressivamente tramontato dai miei interessi, e naturalmente io ho vissuto e continuo a vivere benissimo.

Dimmi di chi parli, ti dirò come morirai

Oggi Dario Franceschini è stato eletto nuovo segretario del PD. I TG hanno trasmesso alcuni stralci del suo discorso; ebbene, data la crisi gravissima in cui versa il suo partito, il nostro ha trovato il tempo di parlare (ovviamente male) di Berlusconi. In termini strettamente politici: Franceschini è un morto che parla.

Modi di dire (9)

A vanvera.

Significa "a casaccio", "a sproposito".

L'etimologia dell'espressione è incerta; secondo la tesi più accreditata è considerata una variazione delle antiche locuzioni toscane (soprattutto fiorentine) "a bambera", "a fanfera" che a loro volta derivano dal termine fanfano (persona/cosa vana).

Il teorema dello scorpione

Il teorema dello scorpione è il titolo di un interessante editoriale pubblicato da Giuliano Ferrara su Il Foglio del 19/02/2009. Il pezzo è una pungente retrospettiva sul ruolo di D'Alema all'interno della sinistra. Un consiglio? Gustatevelo sul blog anniquaranta.blogspot.com.

Friday, February 20, 2009

Mariangela Gentile

La vicenda dello stupro al Parco della Caffarella rimbalza da giorni su tutti i mezzi di informazione. È l'ennesimo caso di quanto male può fare la giustizia in questo Paese.
Io non voglio delegittimare la magistratura, la magistratura è bravissima a delegittimarsi da sola. Io mi limito a confermare. E pubblico come titolo di questo blog il nome dell'infame giudice che a Bologna ha annullato il provvedimento di espulsione a uno dei due Rumeni responsabili dell'atto di violenza. Un giudice doppiamente infame perché prima di tutto donna.
La Gentile, poverina, ha dichiarato di essere dispiaciuta per quanto accaduto, invece il presidente del tribunale di Bologna, Francesco Scutellari, ne ha addirittura preso le difese.
Uomini e donne che non conoscono vergogna, che si sentono intoccabili e non pagano mai.
Spero che una volta tanto le ispezioni ministeriali possano dare un minimo di scossa, ma ci credo poco.

Thursday, February 19, 2009

Accelerazione

di Beppe Grillo
(apparso in origine su www.beppegrillo.it il 13/04/2008)

Il riso aumenta. La soia aumenta. Il grano aumenta. La popolazione mondiale aumenta. Il costo del petrolio aumenta. La fame nel mondo aumenta. Il costo dell'acqua aumenta. Il buco nell'ozono aumenta. L'effetto serra aumenta. Lo scioglimento dei ghiacciai aumenta. La scomparsa dei poli accelera. Il trasporto di merci inutili accelera. La costruzione di strade, autostrade, superstrade, parcheggi, viadotti, ponti accelera. La trasformazione degli oceani in spazzatura accelera. La scomparsa delle specie accelera. Il cemento accelera (sta fermo, ma accelera). L'inquinamento dell'aria accelera. Il meteorite Aphopis si avvicina alla Terra e accelera anche lui. Io vorrei andare piano. Consumare poco. Pensare lento. Usare sempre le stesse scarpe. Non sarò diventato un no global? Sono responsabile della diminuzione del PIL mondiale? Della recessione americana e delliinflazione cinese? Del mutui a tasso variabile e del precariato? Della globalizzazione e della scarsa competitività del sistema? Lo sento, è colpa mia. Chi non produce è perduto. Chi vive per produrre fa perdere tutti gli altri. Dove schierarsi? Deciderò con comodo, sdraiato su un prato, mentre guardo le nuvole.

Le colpevoli ammissioni di Veltroni

di Carlo Panella
(apparso in origine su iltempo.ilsole24ore.com il 19/02/2009)

Enrico Letta ha evocato "il clima dell'otto Settembre" - naturalmente per auspicare che venga scongiurato - e ha reso perfettamente l'atmosfera del PD post Veltroni. Il clima non sarà quello, ma è sicuro che è sconcertante, in queste ore, il livello della discussione nei vertici del principale partito d'opposizione.

Un clima che sconcerta, ma non stupisce, perché le dimissioni di Veltroni sono in piena continuità con la sua segreteria: lasciano il PD in mezzo al guado, non offrono nessuno spunto di rinnovamento e soprattutto consegnano ancora di più il partito alla nomenclatura. Chi si aspettava che il gesto di rottura del segretario potesse innescare una spirale virtuosa, un ritorno del potere di scelta indirizzo al corpo degli uomini e delle donne che vi si riconoscono, è subito rimasto deluso.

I tempi decisi da Veltroni non permettono infatti nessuna partecipazione della "base" nelle scelte. Invano, Massimo Cacciari e Sergio Chiamparino, due sindaci settentrionali legati al tessuto sociale delle loro realtà, hanno chiesto una gestione collegiale della crisi. Macché. Il nuovo segretario sarà il vecchio vice segretario, Dario Franceschini, e questa scelta sarà frutto tutta e solo della solita, defatigante, sterile mediazione tra i boiardi della nomenklatura. Magari, come suggerisce qualcuno, con la collegialità dei segretari regionali: "una soluzione da Yugoslavia alla vigilia della guerra civile", commenta un parlamentare esasperato in Transatlantico.

Il tragicomico è che un vero congresso, non si può fare. Innanzitutto perché i tempi sciaguratamente scelti da Veltroni, impediscono l'apertura di una fase di scontro, di dibattito duro e franco - la grande carenza del PD veltroniano - alla vigilia di cruciali elezioni amministrative (che il PD rischia ora di perdere anche nelle sue roccaforti tosco-emiliane).

Poi perché, qui il lato comico della questione, il partito, semplicemente, non c'è. Veltroni, infatti, non ha neanche organizzato il tesseramento, e ieri l'Unità spiegava che mentre i soci fondatori - nelle primarie del 14 Ottobre 2007 - erano stati un milione, oggi i tesserati sono solo 350.000 (di cui 70.000 nella sola Campania) e portare a termine un tesseramento serio in questa fase è sicuramente inopportuno, quantomeno. Niente congresso, dunque, niente primarie, quantomeno sino a Ottobre, dopo la - prevedibile - sconfitta delle europee e amministrative. Da qui ad allora una reggenza Franceschini - ma la Velina Rossa dalemiana già avanza la controcandidatura di Fassino - con la promessa piena di una continuità nello stallo, con la garanzia sicura del continuo placcaggio reciproco delle "componenti".

Un caos disarmante, aggravato dalle incredibili denunce lanciate ieri da Veltroni contro "la sinistra salottiera e giustizialista", quasi che l'alleanza con l'IDV e la subordinazione a Di Pietro, non sia stata scelta sua, e quasi che la frequentazione dei salotti, inclusi quelli newyorkesi, non sia stato uno dei tratti più sconcertanti della seconda, fallimentare, segreteria Veltroni.

AAA cavie cercansi

Vorrei segnalare l'interessantissima iniziativa denominata "Ospite in Danimarca" realizzata da Visit Denmark (www.visitdenmark.com):

Vogliamo fare un test... pronto a farci da cavia?

In ambito del nostro progetto "Ospite in Danimarca" cerchiamo "cavie" per un'esperienza turistica in Danimarca. Cerchiamo famiglie, coppie e gruppi di amici disposti a testare la nostra ospitalità!
Per essere selezionato dovrai compilare la domanda di partecipazione che trovi nella sezione "Partecipa".
Le domande potranno essere compilate fino al 30 Aprile 2009.
A partire da Maggio 2009, tra le richieste pervenute, verrà scelto un ospite della Danimarca che verrà direttamente contattato da VisitDenmark Italia. Se sarai tu il nostro ospite, ti sarà data la possibilità di trascorrere una vacanza in Danimarca con la tua famiglia oppure con il partner o con amici. Al termine del viaggio dovrai partecipare alla valutazione del soggiorno in Danimarca attraverso un questionario. Inoltre sarai chiamato a fare da testimonial della Danimarca attraverso il tuo racconto di viaggio, fotografie, video...

Nota bene: è necessario capire e parlare l’inglese; possono partecipare solo maggiorenni.

Trovato il pupazzo!

Berlusconi può stare tranquillo: la sinistra ha individuato in Dario Franceschini (uno che, secondo me, risulterebbe antipatico anche quando racconta barzellette) il traghettatore del partito da qui al prossimo congresso. In pratica il capitano designato per l'affondamento della nave (ma diciamo meglio barcone) rappresentato dalle imminenti elezioni europee.

Wednesday, February 18, 2009

Compleanno in tono minore

Ieri si è celebrato il primo compleanno dell'indipendenza del Kosovo. Naturalmente qui da noi non se n'è parlato, l'attenzione era focalizzata sulle tardive dimissioni del marziano e sui dibattiti relativi alla successione alla guida del PD.

E invece certe questioni dovrebbero riguardarci un po' più da vicino, come tutto quello che viene dalla parte occidentale della penisola balcanica, visto che, lo dico senza troppe formalità, buona parte dei casini degli ultimi cento anni hanno avuto proprio quella zona come teatro.

L'indipendenza del Kosovo è ancora oggi una questione delicata e complessa; allo stato attuale la Repubblica del Kosovo è riconosciuta soltanto da 54 dei 192 Paesi dell'ONU; sulla sua legittimità vi è inoltre parere pendente da parte della Corte Internazionale di Giustizia (un pronunciamento è atteso dopo il 2010).

Comunque la si pensi su questo tema (per quelli che pensano) vorrei riportare le parole di buon auspicio di Jakup Krasniqi (presidente del parlamento kosovaro): "Noi continuiamo a tendere la nostra mano e ad appellarci alla Repubblica di Serbia affinché riconosca la nuova realtà di un Kosovo indipendente, affinché i due Paesi possano avviare immediatamente uno storico processo di riconciliazione e buona cooperazione".

A mio parere è certamente necessario un sacrificio da parte della Serbia e, nel caso fosse indispensabile, il Kosovo dovrebbe accettare l'ipotesi che i territori settentrionali intorno a Mitrovica (quelli in cui vive la minoranza serba) possano essere riannessi alla nazione di origine.
È assolutamente fondamentale per tutti noi Europei che le secolari tensioni di quell'area si incamminino finalmente lungo la strada della risoluzione.

Si è dimesso Veltroni

Con dieci mesi di ritardo.

Tuesday, February 17, 2009

Giornale c'è se lettore compra

di Beppe Grillo
(apparso in origine su www.beppegrillo.it il 05/04/2008)

Il tetto pubblicitario è la modica quantità di inserzioni consentita a giornali e televisioni. Un osso che si disputano per sopravvivere. I giornali accusano le televisioni di disporre di un tetto più alto del loro. Fuori dai parametri europei. Più pubblicità è permessa alle televisioni, meno pubblicità è disponibile per i giornali. Per questo gli editori della carta stampata pretendono di essere finanziati dallo Stato. O un tetto più alto o i finanziamenti pubblici.
Il lettore del giornale è assente da questo ragionamento. Il mercato, quello vero, quello dell'informazione, non è neppure preso in considerazione. I soldi devono arrivare dai contribuenti o dai grandi gruppi economici. Sono infatti la FIAT, la Telecom, l'ENI, Intesa San Paolo, eccetera a riempire di paginate a pagamento i quotidiani e a influenzare la penna dei giornalisti economici. Chi si metterebbe contro chi lo tiene in vita?
Quanti hanno criticato la gestione del tronchetto dell'infelicità quando era presidente di Telecom? Chi ha detto la verità sul valore delle azioni Telecom comprate a 2,9 euro lo scorso anno dalle banche quando si sapeva che il valore reale era di 1,5 euro (come scrissi sul blog)? A proposito di chi sono le banche? Di chi sono i soldi con cui hanno liquidato il tronchetto? Non saranno per caso dei correntisti e degli investitori? Chi ha fatto l'analisi finanziaria/giudiziaria di Cesare Geronzi in questi anni [...]?
Gli editori e i giornalisti di pubblicità ne vorrebbero di più, non per i lettori, ma per il bene dell'informazione. I giornali senza la pubblicità e senza la carità dello Stato chiudono? E chiudano. Giornale c'è se lettore compra. Altrimenti non può informare. Può fare la velina delle grandi aziende o l'ufficio stampa dei partiti. Legittimo, ma perché dobbiamo pagarlo noi attraverso le nostre tasse? E, soprattutto, perché dovremmo comprarlo?

Malati di burocrazia

di Beppe Grillo
(apparso in origine su www.beppegrillo.it il 03/04/2008)

La burocrazia italiana è cresciuta come un immenso ficus. Chi ne entra in contatto è soffocato dalle spire di un boa. Passo dopo passo diventa uno straccio bagnato, un pezzo di carne urlante, un pazzo che cerca vendetta. La burocrazia terminale è il vero fiore all'occhiello della nostra classe politica. Gente che non saprebbe gestire un bagno pubblico diventa sindaco, sottosegretario, ministro, assessore. Promossa fino al massimo delle sue incapacità. Mai responsabile di nulla verso il cittadino. Colui che gli paga lo stipendio. L'unica difesa è evitare ogni contatto. Ignorarla, far finta che la burocrazia non esista, che sia una pagliacciata per pagare lo stipendio a qualche milione di Italiani integrati con il Sistema [...].

Monday, February 16, 2009

Quotes and Aphorisms (47)

The true test of character is not how much we know how to do, but how we behave when we don't know what to do
[John Holt]

It's good to shut up sometimes
[Marcel Marceau]

How can you have charisma? Be more concerned about making others feel good about themselves than you are making them feel good about you
[Dan Reiland]

Quotes and Aphorisms (46)

The discipline you learn and character you build from setting and achieving a goal can be more valuable than the achievement of the goal itself
[Bo Bennett]

Do not wait for the last judgement. It takes place every day
[Albert Camus]

Be more concerned with your character than with your reputation. Your character is what you really are while your reputation is merely what others think you are
[Dale Carnegie]

Nuovi pirla crescono (e qualcuno fortunatamente si autoelimina)

Non tutto ciò che ha a che fare con You Tube è male. In questi giorni abbiamo appreso che alcuni giovani sono stati protagonisti di episodi di autolesionismo (uno dei quali sfociato nella morte del soggetto) messi in atto pur di apparire sul famoso sito internet. You Tube dovrebbe aprire una sezione speciale dedicata a questi deficienti; se si vogliono autoeliminare (senza causare danno ad altri) noi non possiamo che essere felici. Propongo anche un titolo: "nothing till yesterday, king for today, dead from tomorrow" (in Toscano rende un po' meno bene: nulla fino a ieri, oggi re, morto a partire da domani).

Sunday, February 15, 2009

Eco-spesa

A volte le aziende riescono a partorire idee buone con interessanti ricadute pratiche. Quella per cui lavoro io, nei giorni scorsi, ha dato il via alla eco-spesa.
Si tratta di una convenzione con Esselunga e Despar che garantisce ai dipendenti della provincia di Milano un costo ridotto (2,07 euro, pari al 30% del totale, il resto ce lo mette l'azienda stessa) per farsi portare la spesa a casa, il giorno desiderato e nell'orario voluto. Si scelgono i prodotti su internet (per un importo di almeno 40 euro, dunque ragionevole) e si paga con carta di credito alla consegna o direttamente on-line.
I vantaggi sono evidenti: per l'acquirente si risparmia carburante, si evita di perdere tempo per andare al supermercato, cercare il parcheggio, cercare i prodotti, imbattersi nella solita terronaglia che ama frequentare quei luoghi, fare la coda alla cassa, ..., si ha inoltre la possibilità di accedere con tranquillità e in santa pace all'intera gamma di prodotti e a qualunque orario; lo svantaggio è che manca la possibilità di scegliere di persona i prodotti freschi non confezionati; per l'ambiente si ha una riduzione del traffico (lo so, è una piccola cosa, ma pur sempre meglio di niente) e conseguentemente una riduzione dell'inquinamento. Un piccolo segnale positivo che va nella giusta direzione e che ho accolto con grande favore.

Diecimila anni fa

Ho visto 10000 BC (USA, 2008) di Roland Emmerich con Camilla Belle, Steven Strait, Cliff Curtis, Omar Sharif, Reece Ritchie, Suri van Sornsen, Tim Barlow, Marco Khan, Mo Zinal e Mona Hammond.
Il film, girato in Nuova Zelanda, tenta una rappresentazione di alcune vicende preistoriche, molto fantasiose e poco storiche, incentrate sullo scontro tra l'unione di un gruppo di tribù e una civiltà guerriera dedita alla costruzione di gigantesche piramidi. Molti effetti speciali e una trama alquanto scadente con la solita scontatissima e inopportunamente netta divisione tra il Bene e il Male.
Un polpettone di luoghi comuni che mi portano a sintetizzare il risultato finale con un solo termine: puerile.

Saturday, February 14, 2009

Irricevibile

Pare che Mastella sia intenzionato a candidarsi con il PDL alle prossime elezioni europee. Conoscendo la fame di voti degli uomini di Berlusconi in quelle zone della cosiddetta Italia suppongo verranno messi da parte dubbi, imbarazzi e incertezze. Una persona seria, invece, griderebbe in faccia all'indifendibile Clemente un iper-amplificato vade retro!

Riso alla spina

Il mio amico Nando è sempre un po' più avanti: da qualche settimana nella sua cascina è disponibile il riso alla spina. Prendi il sacchettino che trovi in loco, lo metti sotto il distributore automatico, azioni una semplice leva, riempi quanto basta, e poi ti fai pesare il tutto al bancone e paghi (anche con carta di credito). Per ora sono disponibili cinque varietà: Carnaroli, Arborio, Vialone Nano, Integrale e Farro; i prezzi sono abbastanza convenienti e la qualità molto elevata.
Per maggiori informazioni si veda il sito www.aziendaagricolacornalba.it.

Fatelo tacere!

Il TG5 ha una rubrica giornaliera chiamata Gusto. Come è evidente dal titolo si parla di cibi e di vini.
Il tempo a disposizione, però, è talmente poco che difficilmente si riesce a ricavarne un qualcosa di interessante; ma a tale scopo basta guardare uno a caso dei tanti programmi analoghi sulle altre reti: di solito sono fatti tutti molto meglio. E poi c'è un insopportabile disturbatore: il giornalista Gioacchino Bonsignore. Non è in grado di tacere un solo istante, sovrapponendosi di continuo agli ospiti della trasmissione, cosa non solo fastidiosa ma anche particolarmente maleducata. Che abbia contratto una qualche malattia dell'eloquio?

Friday, February 13, 2009

Il ritorno della murena

Ieri ho assistito al ritorno televisivo di Oscar Luigi. Pensavo ce ne fossimo liberati, e invece no. Ha parlato a difesa della Costituzione (contro un presunto attacco da parte del cattivo Berlusconi). Come al solito è intervenuto a sproposito.

Thursday, February 12, 2009

Messaggio alla Lega

È ora di darsi una bella svegliata!

Wednesday, February 11, 2009

Hungry like the wolves

Ho sentito di recente The Wolves Are Hungry (2004) dei The More I See (www.themoreisee.com), gruppo metal inglese che, seppur non particolarmente originale, mi ha favorevolmente impressionato per il buon gusto e le buone soluzioni compositive esibite nell'album.
L'anno scorso è uscito il seguito intitolato The Unholy Feast, di cui però non ho ancora avuto modo di ascoltare nulla.
Lavoro non eccelso ma di buon livello, specie se paragonato alla media piuttosto scadente che il genere in questione ha offerto negli ultimi anni. Da un punto di vista delle statistiche personali questo è il primo CD dei 46 ascoltati dall'inizio dell'anno che non è finito in black list.

Tuesday, February 10, 2009

L'inutilità greve del dopo-partita

Ieri sera, dopo l'annuncio della morte di Eluana, mi sarei aspettato il silenzio, invece è andato in onda il circo. Prima in Parlamento, poi nelle varie trasmissioni TV, sia locali che nazionali.
Per questo Paese ogni giorno è un nuovo passo verso una spirale di autodistruzione che sembra ormai senza ritorno.

Monday, February 09, 2009

Hypertension

Per chi soffre di pressione alta o per chi vuole semplicemente avvicinarsi all'argomento segnalo l'ottimo sito www.hypertension.it.

Kirchhoff

Ogni giorno abbiamo notizia di qualche arresto, spesso qualche decina. Mio padre, come immagino moltissime persone comuni, non si capacita di come a fronte di così tanti ingressi le carceri di questo Paese (indulti e indultini a parte) non scoppino. Ma mio padre ha operato per tanti anni come radiotecnico e la soluzione - probabilmente non se n'è accorto - è sempre stata lì sotto i suoi occhi. Evidentemente per le galere vale qualcosa di analogo alla Prima Legge di Kirchhoff (detta anche Legge di Kirchhoff delle Correnti).

Gustav Robert Kirchhoff è stato un fisico tedesco nato nel 1824 a Königsberg (l'attuale russa Kaliningrad) e morto a Berlino nel 1887; il suo contributo alla scienza risiede principalmente nelle sue due leggi omonime (la seconda riguarda le tensioni). In forma semplificata la Prima Legge dice che in ogni nodo di un circuito elettrico la somma delle correnti entranti è uguale alla somma delle correnti uscenti. Le italiche carceri devono funzionare secondo un principio analogo: in ogni penitenziario la somma dei detenuti che entrano è uguale alla somma dei detenuti che escono.

Diritto alla morte

Credo che ognuno di noi abbia, tra i vari diritti, anche quello a una morte di tipo naturale. E credo che questo sia un diritto tanto importante quanto quello alla vita.

Sunday, February 08, 2009

In buona compagnia

Oggi voglio essere buono: il Vaticano in fondo non va criminalizzato, almeno non più di Arabia Saudita, Brunei, Qatar, Swaziland e Oman; queste sono infatti le uniche monarchie assolute rimaste sul pianeta. Nulla di male: piccoli souvenir dal passato politico primitivo da cui veniamo.

Guinzaglio papale

Avere il guinzaglio: modo di dire che esprime una condizione di mancanza di libertà e la dipendenza da un altro soggetto. La vicenda di Eluana Englaro è l'ennesimo e infelice esempio che mostra in modo palese come la cosiddetta Italia sia uno Stato al guinzaglio del Vaticano, unico caso occidentale superstite di monarchia assoluta.

Eluana, il gigante e i nani

Una delle pagine più indecorose di questo Paese. Il gigante è il padre di Eluana, un uomo che, nonostante il grande dolore vissuto in prima persona, ha sempre seguito leggi e rispettato sentenze giudiziarie che evidentemente non condivideva; un comportamento esemplare, quasi inarrivabile. I nani sono tutti gli altri, i politici, i giornalisti, gli uomini di chiesa; gente che si ostina a chiamare vita una condizione puramente artificiale, chi in buona fede (pochi) e chi in modo chiaramente strumentale (molti). La strumentalizzazione stessa di questa personalissima e particolarissima vicenda da parte dei tre soggetti citati sopra ha qualcosa di incredibile e di indicibilmente vergognoso. Vergogna è l'unica cosa che provo. Vergogna per le frasi di Berlusconi e per quelle di Veltroni, vergogna per il non rispetto del silenzio, unica cosa possibile di fronte a una vicenda umanamente così dolorosa.

Casa dell'Acqua

Finalmente anche nel mio comune hanno aperto la Casa dell'Acqua. Sicuramente una buona iniziativa. La società che si è occupata di realizzare il progetto è la TASM SPA (Tutela Ambiente Sud Milanese, www.sudmiacque.it). Case analoghe sono state aperte in passato anche in alcuni comuni limitrofi, altre sono in fase di realizzazione, come quella che sorgerà in questi giorni a Melegnano.

Lune

Stavo pensando all'origine dell'espressione "avere la luna" e per una banale associazione di idee la mia attenzione si è indirizzata alle tante lune (i satelliti naturali) dei pianeti nel nostro sistema solare. Visto il fascino che hanno sempre esercitato su di me i loro nomi ho pensato di riportarne qui di seguito l'elenco completo:

Terra (1)
Luna

Marte (2)
Phobos
Deimos.

Giove (16)
Sinope
Pasiphae
Carme
Ananke
Elara
Lysithea
Himalia
Leda
Callisto
Ganimede
Europa
Io
Thebe
Amalthea,
Adrastea
Metis

Saturno (17)
Phoebe
Giapeto
Hyperion
Titano
Rhea
Helene
Dione
Calypso
Telesto
Tethys
Enceladus
Mimas
Epimetheus
Janus
Pandora
Prometheus
Atlas

Urano (15)
Oberon
Titania
Umbriel
Ariel
Miranda
Puck
Belinda
Rosalind
Portia
Juliet
Desdemona
Cressida
Bianca
Ophelia
Cordelia

Nettuno (8)
Nereide
Tritone
Proteus
Larissa
Galatea
Despina
Thalassa
Naiad

Come noto Plutone è stato declassato a pianetino; ha anch'esso un satellite chiamato Caronte.

Saturday, February 07, 2009

Totti ed Euclide

Ho letto dell'idea di Totti di dare al terzo figlio (che per ora non c'è) il nome Euclide. Sembra che in molti si siano scandalizzati. Al contrario io trovo quel nome davvero molto bello e originale; un nome che, tra l'altro, di certo non creerà problemi o imbarazzi sociali al nascituro. In aggiunta, vista l'ignoranza suprema che c'è in giro e visto che il calciatore della Roma è un notissimo personaggio pubblico (anche simpatico e in parte influente), non si sa mai che qualcuno impari qualcosa sull'esistenza, la vita e le opere del grande matematico greco.

Friday, February 06, 2009

Amarezza cosmica

Beppe Grillo è un novellino. Ci sono momenti in cui faccio il terribile errore di fermarmi a riflettere su quel che non va in questa dannata cosiddetta Italia; i momenti in cui ritorno da un breve giro in qualche altro Paese europeo sono quelli peggiori, quelli di massima amarezza. Se un giorno inventeranno uno strumento per dare voce ai pensieri che uno ha dentro credo che il mio "vaffanculo" interiore potrebbe essere udito anche al di fuori del sistema solare.

Astrologia politica

L'inghilterra, e il Regno Unito in genere, sono considerati a ragione la patria dell'empirismo; basta pensare a filosofi come John Locke e Thomas Hobbs. Noi abbiamo avuto il Rinascimento e gente come Leonardo e Galileo. Per noi intendo evidentemente quel che i lettori di questo blog sanno bene. Ma questo è oggi il Paese delle eterne discussioni, del pantano infinito. È piombata su questo Paese una cappa asfittica che avvelena l'aria e il clima politico, ed è così da decenni. Qualunque legge (o spesso persino proposta di legge) che un governo si accinge ad approvare o presentare scatena una quantità spropositata, inutile e paralizzante di discussioni, distinguo, moniti, avvertimenti, premonizioni e quel che volete voi; il tutto amplificato a dismisura dai cosiddetti mezzi di informazione. Si percepisce una densa nebbia velenifera che impedisce ogni tipo di azione, giusta o sbagliata che sia. Invece a me piacerebbe vederle applicate queste leggi, e da lì capire se nel tempo si sono dimostrate efficaci o meno. Qui invece il giudizio di bontà di un provvedimento viene sempre fatto a priori: la cosiddetta Italia è di fatto un insano caso di Paese (probabilmente l'unico al mondo) in cui si pratica purissima astrologia politica.

Finirà l'autunno?

In data 15 Ottobre 2008 avevo scritto un breve post intitolato "C'era una volta l'autunno"; ora verrebbe da chiedersi: finirà prima o poi questo lunghissimo e piovosissimo autunno?

Thursday, February 05, 2009

Ricordi e frontiere

Ho letto della morte di Gennaro Olivieri che, con il collega Guido Pancaldi (anch'egli svizzero), è stato a lungo uno dei due giudici della trasmissione televisiva Giochi Senza Frontiere (voluta da Charles De Gaulle). Affiorano molti bei ricordi di un programma semplice e genuino che si aspettava con ansia e si guardava con grande gusto e divertimento. Roba fortunatamente distante (in tutti i sensi) dalle scialbe mega-produzioni odierne.

Wednesday, February 04, 2009

L'era Zavoli

È iniziata oggi (in RAI) l'era Zavoli. E credo che mai come in questo caso il termine "era" sia tanto adatto. Gli studiosi dovranno aggiornarsi: dopo le cinque ere canoniche (archeozoica, paleozoica, mesozoica, cenozoica e neozoica) se ne dovrà aggiungere una sesta.

Il fattore brodo

Lunedì sera ho visto la trasmissione X Factor, o meglio, ne ho vista una parte perché verso le 23:30 mi sono addormentato. L'idea di fondo - trovare nuovi talenti musicali tra la gente comune - è abbastanza interessante, il problema è che la trasmissione vera e propria non durerebbe più di un'ora: il resto è un'inutile brodaglia di dibattiti, chiacchiere da bar e interventi molto discutibili di cui si potrebbe fare a meno.
A pensarci bene, però, questa tendenza al diluire è un fattore comune a un gran numero di programmi televisivi, e non sorprende che il risultato finale sia invariabilmente scadente. Un po' come in campo enologico: anche il miglior vino, se allungato con dell'acqua, perde molto del suo carattere originario.

Tuesday, February 03, 2009

Modi di dire (8)

Piove sul bagnato.

Indica che le disgrazie non vengono mai sole.

Questo modo di dire trae origine da una fortunata espressione di Giovanni Pascoli la cui forma completa è "piove sul bagnato : lagrime su sangue, sangue su lagrime".

Sovrastrutture inutili

di Beppe Grillo
(apparso in origine su www.beppegrillo.it il 30/03/2008)

L'Italia è il Paese degli opposti estremismi. Delle convergenze parallele. Dei pregiudicati in parlamento. Delle strisce pedonali assassine. Dei marcia-piedi occupati dalle marcia-macchine. Di Andreotti prescritto per mafia e senatore a vita. Un Paese per pazzi. L'Italiano lo sa. Infatti fa sempre il contrario di quello che gli viene detto, oppure non fa nulla. Non per individualismo o per spirito di contraddizione, ma per pura sopravvivenza. L'Italiano non crede a nulla. Non per cinismo, ma per puro senso pratico. Una concessione edilizia, una prenotazione ospedaliera, un posto all'asilo per i bambini. Chi segue le procedure non ha speranze. È un ingenuo, un ritardato mentale oppure uno straniero o un libero pensatore che non ha ancora capito. L'Italiano è sempre all'erta, sempre in cerca della scorciatoia, del favore, della telefonata alla persona giusta. Non lo fa per delinquere o perché è un cattivo cittadino. Si adegua alla legge del più forte e del più furbo. Il codice civile, il codice penale, le leggi, i regolamenti comunali, il codice della strada, la Costituzione sono sovrastrutture inutili. Nessun Italiano le tiene veramente in considerazione. Molti non ne conoscono neppure l'esistenza. Non sono letture interessanti. La legge non ammette ignoranza, ma l'Italia sì.

Monday, February 02, 2009

Il sonno della giustizia

Io non mi scandalizzo più di certe cose. Si bruciano persone per noia, per divertimento. Ci dicono che a scuola imperversi il bullismo, aumentano gli stupri, si moltiplicano le occasioni dello sballo e cresce la violenza in ogni sua forma. Tutto ampiamente prevedibile, persino banale vedere tutto ciò come conseguenza logica di inazione o cattiva azione. Mi viene in mente quella celebre acquaforte di Francisco Goya, basterebbe aggiustarne un poco il titolo per affermare che il sonno della giustizia genera mostri.

Da un estremo all'altro

Siamo passati dalla mancanza di sale alla sua abbondanza: stamattina percorrrevo la tangenziale ovest di Milano alle 6:40 e c'era così tanto sale che mi pareva di essere su una strada sterrata.

Sunday, February 01, 2009

Rinevica

Mi auguro che i bollettini meteo che prevedono un'intensificazione delle nevicate odierne nella giornata di domani siano completamente sbagliati, e faccio il tifo per i venti caldi del sud e per la trasformazione della neve in pioggia. Non oso pensare a un'ennesima emergenza maltempo di fronte alla quale la signora Moratti ha ottime probabilità di essere nuovamente impreparata.

Amorfi

Il TG Studio Aperto ha colpito di nuovo: in entrambe le edizioni principali di oggi ha trasmesso un servizio futuristico per parlare del prototipo di telefonino Morph: peccato che la notizia sia ormai vecchia di mesi, come i filmati mandati in onda dalla redazione, gli stessi disponibili in Rete dall'autunno scorso.

Esselunga

Sono stato a fare compere all'Esselunga e, oltre a ciò che cercavo, ho trovato prezzi, qualità e soprattutto ottime ragioni per abbandonare definitivamente le Coop.