Friday, October 31, 2008

Inglese fantasma

A prosposito di "bontà della scuola italiana" (quella che i giovani comunisti in piazza in questi giorni non ritengono di dover riformare).

Ieri sera il TG5 ha mandato in onda un servizio relativo all'ultima truffa sulle assicurazioni in Campania (ultima in ordine di tempo, mica ultima nel senso di definitiva). I carabinieri di Santa Maria Capua Vetere hanno denominato l'operazione crash ghost; la giornalista di turno ha spiegato che quel nome significa "incidente fantasma". Peccato che incidente fantasma si direbbe ghost crash.

Ma c'è davvero bisogno di usare l'Inglese per dare un nome a quasi tutte le operazioni di polizia? Se proprio volete farlo, prima di tutto studiatevi la lingua di Shakespeare.

Thursday, October 30, 2008

Spaghetti Western

Diceva ancora Grillo:

"I flussi dominano la nostra vita. Ci sono i flussi finanziari che viaggiano da Ovest verso Est e i flussi migratori che si dirigono da Est verso Ovest. L'Italia si trova, per il momento, grosso modo a Ovest. Questo significa che le nostre aziende esportano a Est miliardi di euro per investire e il nostro Paese importa milioni di disperati. I nuovi arrivati diventano, quasi tutti, schiavi moderni. Gli Americani avevano gli schiavi negri, noi gli schiavi bianchi in nero. Oltre agli schiavi, come nel vecchio west, ci sono anche i fuorilegge. Per quelli dell'Est rappresentiamo l'eden. Nel far west c'erano John Wayne e Toro Seduto, il nostro è invece uno spaghetti western, senza legge e con sceriffi di cartapesta".

Autoinduzione dell'oblio

Scriveva una volta Beppe Grillo:

"L'Italia è un gigantesco fast food degli scandali. Ogni giorno ne è servito uno nuovo. Caldo, caldo. Lercio, lercio. E il giorno successivo un altro e poi un altro ancora. Si è presi da un senso di vertigine. La mente umana non può sopportare tutto questo. Di fronte al baratro arretra. Un'overdose di scandali conduce alla paralisi del pensiero. Il cittadino si difende con l'oblio".

Aging well

Erano gli inizi degli anni '90, Danny Bowes, microfono in pugno e ugula al cielo, si dimenava sui palchi di mezzo globo al suono hard rock dei suoi nascenti Thunder. Magro, fisico asciutto, con una lunga e folta criniera scura. Avevo, all'epoca, boccoli lunghissimi sino alla cintura, ma non andavo oltre qualche ridicola esibizione davanti allo specchio di casa.

Erano gli anni di Back Street Symphony (1990), il loro acclamato debutto. Disco che in patria (Inghilterra) li ha resi subito grandi, ma che nel resto del vecchio continente è stato accolto con una certa timidezza. Il successo mondiale è arrivato l'anno successivo: la pubblicazione USA del loro disco d'esordio ha sortito un effetto a catena che li ha proiettati ai vertici delle classifiche di settore anche qui in Europa.

Il collega Claudio mi ha chiamato per il loro concerto milanese a supporto di Robert Johnston's Tombstone, l'album uscito nel 2006. Era il 27 Marzo 2007 e l'esibizione ha avuto luogo al vecchio Rainbow, vecchio in tutti i sensi, un locale ormai imparagonabile con gli elevati standard dei club concertistici continentali.

Quella sera non credo ci fossero più di cento persone. Bowes è salito sul palco per ultimo. All'inizio è stato uno shock (credo per tutti): del ragazzo che ricordavo era rimasta solo la voce, ancora splendida, anzi, impreziosita dagli anni; per il resto l'uomo davanti a noi era un Inglese di mezza età, con una discreta pancetta, una silhouette non propriamente atletica e capelli brizzolati cortissimi. È stata una delle serate più belle che ricordi. Grande musica riproposta con energia e semplicità, e Bowes a dialogare continuamente con il pubblico nella sua morbida pronuncia squisitamente British.

Tra pochi giorni uscirà il nuovo lavoro Bang! (per la napoletana e attivissima Frontiers Records, www.frontiers.it). Che dire? Ci sono album nati per essere ascoltati solo su disco (in macchina, a casa, ...), altri solo dal vivo, e altri che rendono bene in entrambe le dimensioni.
Bang! appartiene al secondo di questi tre tipi. Qui dentro troverete dosi abbondanti di ciò che si è soliti definire sano e buon vecchio rock and roll, con tutti i pregi e i limiti del caso.

Fan esclusi, non mi sentirei di consigliarne l'acquisto, i brani scorrono fluidi come se appunto ci si trovasse a un concerto in un piccolo locale di provincia, ed è quella, a mio parere, la dimensione perfetta per i Thunder oggi. I Thunder oggi sono in primo luogo un gruppo che vale la pena di vedere dal vivo. Nella loro musica non c'è nulla di nuovo, ma quel che c'è è fatto, suonato e cantato bene.

Spero faranno nuovamente tappa a Milano, anche se al momento le notizie non sono promettenti: l'esibizione più vicina è in Svizzera a inizio 2009, e non c'è ancora traccia di alcuna data nel sud Europa; mi auguro le aggiungano presto.

Per un approfondimento è possibile visitare il loro sito ufficiale www.thunderonline.com (non spaventatevi, è un po' casereccio) dove, con sorpresa, ho trovato la scaletta del concerto milanese dello scorso anno:

Loser
Dirty Dream
Higher Ground
Low Life In High Places
Laughing On Judgement Day
Gimme Some Lovin'
Robert Johnson's Tombstone
A Million Faces
River Of Pain
The Devil Made Me Do It
Fade Into The Sun
Love Walked In
I Love You More Than Rock 'N' Roll

You Can't Keep A Good Man Down (bis)
Backstreet Symphony (bis)
Dirty Love (bis)

Polli, sangue e miracoli

A proposito del film Il Sangue Dei Vinti tratto dal libro di Gianpaolo Pansa, l'autore ha ammesso che il film non è il suo libro ma ha aggiunto di essersi commosso ed emozionato. Gli è piaciuto. E fa capire che è già stato un miracolo riuscire a vederlo: «Conoscendo i polli del pollaio Italia il film mi basta e addirittura mi avanza. È un passo in più verso una storia mai pacificata».

Wednesday, October 29, 2008

Black list

È quella che mi fa la Indrė ogni giorno, specie quando si guardano le notizie al telegiornale: una lunga lista di assurdità, quasi sempre pescate nel mare oscuro e melmoso dell'italica giustizia; cose che in un Paese civile come la Lituania sarebbero impensabili.

Pillole per la depressione

Bisognerebbe inventarle. La depressione è ingiusta, non è democratica: colpisce i più sensibili, i migliori, quelli che pensano, che hanno profondità di coscienza; troppo facile così.

Tuesday, October 28, 2008

Fenomeno paranormale

È un periodo in cui sto arredando la casa nuova; da alcune settimane sono in giro per negozi con la Indrė e di lei ho scoperto un fenomeno alquanto curioso, quasi magico, ma che probabilmente condivide con molte altre donne: messa di fronte a un catalogo qualunque (con i prezzi non esposti) sembra non avere alcun dubbio nell'identificare all'istante l'oggetto più costoso.
Urgono spiegazioni scientifiche quanto prima!

Monday, October 27, 2008

Because Trees Can Fly

Because Trees Can Fly (2003, Glitterhouse) è il titolo (molto bello) del primo album dei Lampshade (www.lampshade.dk), giovane gruppo dano-svedese di elegante e raffinato post rock.

Questo debutto avrebbe potuto essere un piccolo gioiello nel suo genere, vuoi per la delicatezza della proposta espressa, vuoi per le atmosfere musicali tipicamente nord-europee, vuoi infine per l'uso di uno strumento tanto inusuale quanto evocativo come la tromba, invece ci si trova davanti, sgradevolissima contraddizione, a un impianto sonoro di gran qualità e classe completamente rovinato dalla voce della cantante RebekkaMaria, impostata per tutto l'album su un registro inspiegabilmente infantile. Sembra di sentire il peggio del peggio di Björk, cui, tra l'altro, RebekkaMaria Andersson sembra ispirarsi sin quasi a rasentare il plagio.

Un vero peccato. Ma volendo si potrebbe essere sognatori al punto tale da ri-registrare l'album con una cantante adeguata.

La Profezia di Celestino

Avevo letto il libro di James Redfield una decina di anni fa. Del contenuto ricordo molto poco, ma ricordo che mi era piaciuto parecchio.
Nei giorni scorsi ne ho visto la trasposizione cinematografica a opera del regista Armand Mastroianni; la delusione è stata grande: il film che mi sono trovato per le mani è quanto di più soporifero si possa immaginare.
Se non riuscite a prendere sonno la versione in DVD potrebbe essere il rimedio giusto che fa per voi.

Sunday, October 26, 2008

Sul pezzo

Ieri, 25 Ottobre 2008, Veltroni ha tenuto un comizio elettorale di grandi dimensioni (le fonti ufficiali parlano di 200-250 mila persone, un decimo di quanto dichiarato dal pacato Walter).
Tutto legittimo e nulla da eccepire. Qualcuno dei suoi spieghi però a Veltroni che da un punto di vista strategico i comizi riescono meglio poco prima di andare al voto, mentre da qui alle prossime elezioni ci sono quattro anni e mezzo.
Quando si dice essere sul pezzo!

Cose che non capisco (7)

Quelli che, e sono ancora tantissimi, scrivono un indirizzo separando il numero civico dal nome della via o della piazza con una virgola. Ma perché?

Saturday, October 25, 2008

Rock N Roll Jesus

Rock N Roll Jesus è il titolo dell'ultimo album di Kid Rock. Il disco è arrivato in Europa con un certo ritardo ma la pubblicazione statunitense risale a inizio Ottobre dello scorso anno.
Ho scaricato i brani da internet su consiglio di un collega e sono rimasto allibito da quanto ho ascoltato. La definizione giusta per Robert James Ritchie (il vero nome di Kid Rock) è quella di falsario: non c'è una sola nota di questo lavoro che si possa lontanamente definire farina del suo sacco. Ogni soluzione prosposta è un plateale copia-incolla di lavori di artisti ben più famosi (Aerosmith, Led Zeppelin, Lynyrd Skynyrd, ...). Esemplificazione di ciò è il singolo All Summer Long, da alcune settimane in rotazione anche sulle nostre radio e TV: una mera copia del superclassico Sweet Home Alabama degli appena citati Lynyrd Skynyrd.
Se proprio non sapete come buttare i vostri soldi scrivetemi una e-mail e sarò ben lieto di fornirvi i miei dettagli bancari: un bonifico è sempre ben accetto.

Friday, October 24, 2008

Il senso dell'inutilità

Il senso dell'inutilità è partecipare a una riunione di condominio.

Circo Barnum Football Club

di Danielone
(apparso in origine su anniquaranta.blogspot.com il 23/10/2008)

Avevo preso impegno di non parlare più di Milan. Dimessomi da abbonato, tifoso distratto, passionaccia sepellita sotto i ricordi.
In attesa dell'inevitabile ripulisti dirigenziale.
Indifferente a qualche discreto risultato in campionato, ma anche offeso da sconfitte amichevoli negli Emirati Musulmani d'Europa.
Ora Beckham.
A tutto c'è una misura.
Inoltre il circo non mi ha mai attratto, anche da bambino quando l'unico divertimento era guardare di sottecchi mio padre scompisciarsi dalle risate.
Pelato di Monza, se lui fosse ancora vivo, avresti conquistato quel tifoso in più che è la tua mission.
Ma i conti dei veri milanisti persi chi li tiene?

Thursday, October 23, 2008

Quotes and Aphorisms (39)

Advice is what we ask for when we already know the answer but wish we didn't
[Erica Jong]

The first forty years of life give us the text; the next thirty supply the commentary on it
[Arthur Schopenhauer]

To accomplish great things, we must not only act, but also dream; not only plan, but also believe
[Anatole France]

Scacchi e nuove regole

Ho sentito dire che si sta pensando di cambiare leggermente le regole degli scacchi. Non so se si tratti di una bufala o meno, ma ciò mi induce a pormi una domanda: cosa succederebbe se si variasse, anche di poco, una sola regola di gioco? Si dovrebbe imparare a giocare in modo diverso, ovvio. Una cosa che non presenterebbe alcuna difficoltà per il giocatore vero, quello in carne e ossa, ma di fatto impossibile per un computer. Una delle conseguenze di ciò, infatti, sarebbe la riscrittura di tutti gli attuali software per il gioco degli scacchi, un business mica da poco e soprattutto una bella occasione da sfruttare economicamente.

Da un punto di vista generale, in un futuro che è già cominciato, dovremo stare attenti anche a fenomeni di questo tipo: le proposte di cambiamento delle regole quando dietro a ciò non si intravede alcuna giustificazione reale.
La storia degli ultimi secoli e la cronaca quotidiana ci insegnano che quando si tratta di sfruttare gli altri e far soldi l'ingegno umano non ha quasi confini.

Wednesday, October 22, 2008

Una figura coi baffi

Il colto e (iper)sopravvalutato Massimo D'Alema ha definito il ministro Renato Brunetta energumeno tascabile. Qualcuno, Rosy Bindi, lo ha persino giustificato.

Massimo, la senti questa voce? ...

Hanno un sacco di soldi, tanti da viverci tranquillamente di rendita, hanno ricoperto cariche importanti e funzioni di ogni tipo, hanno avuto e gestito il potere, spesso male. Ma mi domando... adesso perché non si levano finalmente dai coglioni?

Andate a studiare!

Le manifestazioni contro le riforme della scuola si fanno da sempre, me le ricordo ai tempi del liceo, circa quattro lustri fa. Da allora non è cambiato nulla: a organizzare tutto ci sono piccoli gruppi fortemente politicizzati (l'area è quella dell'estrema sinistra), un fronte che discende direttamente dal '68 e che tenta di resistere a qualunque tipo di cambiamento; il resto, la parte maggioritaria che rimane, di solito ha idee confuse e poca voglia di studiare. Cambiano i tempi ma non cambiano i vecchi simboli né gli slogan dei giovani che oggi fanno bella mostra di sé in piazza.

Allergia

Negli anni ho capito di essere allergico all'autorità.

Tuesday, October 21, 2008

After or before?

Prima o dopo? Quando ammazzeranno Obama? Il vero cambiamento che mi aspetto da un Paese come gli USA è che se dovesse davvero vincere Obama nessuno lo faccia fuori. È il minimo che si possa chiedere.

Monday, October 20, 2008

Faccia da Mastella

Beppe Grillo, sul suo blog www.beppegrillo.it, cita una sintesi (a mio parere geniale) fatta da un blogger a propostito di Clemente Mastella: "ha lo sguardo di una banconota falsificata male".

Cose che non capisco (6)

Se contiamo gli anni a partire dalla nascita di Cristo perché la sua data di nascita e il primo giorno dell'anno non coincidono?
A mio parere vanno rilevate due cose: in primo luogo, di fatto, non vi sono testimonianze storiche sul personaggio Gesù, in secondo luogo, cosa più importante, il 25 Dicembre è una data troppo vicina al solstizio d'inverno per essere del tutto casuale; e il solstizio d'inverno, nella maggior parte delle culture, rappresenta proprio il vero inizio dell'anno, una specie di nascita: il giorno in cui la luce comincia a prevalere lentamente sul buio.
Confesso che sarebbe molto bello se anche noi variassimo il calendario per tenerne conto.

Sunday, October 19, 2008

Falce e carrello

Bernardo Caprotti, fondatore di Esselunga, sul finire del 2007, e con 81 primavere alle spalle, ha dato alle stampe il libro-denuncia Falce E Carrello. Le Mani Sulla Spesa Degli Italiani (Marsilio Editori, www.marsilioeditori.it). Consiglio di saltare la prefazione di Geminello Alvi (scritta in linguaggio vetusto e astruso) e di passare subito al sodo, per poi concludere con le pagine in appendice firmate da Stefano Filippi.

Chi pensa che le Coop siano soltanto una catena di supermercati qui troverà una serie di prove impressionanti che fanno luce sulla triste realtà abilmente nascosta dietro ai potenti monopoli delle cooperative rosse, con retroscena di intrecci politici e affaristici quasi sbalorditivi.

Qui si racconta una delle tante brutte pagine della storia di questo Paese. Una pagina, purtroppo, per nulla conclusa.

Saturday, October 18, 2008

Sinistra ignoranza

Chiunque di noi si sia iscritto a un corso di lingue, per esempio di Inglese, è probabile abbia sostenuto un test preliminare, sulla base del cui risultato sarà poi stato inserito in una classe per principianti o per studenti di livello medio o ancora per studenti di livello avanzato.
Immaginiamo che nella vostra classe in cui si insegna Inglese avanzato vengano immessi alcuni studenti che di Inglese non sanno quasi nulla; evidentemente si creerebbe un doppio danno: da un lato per gli stessi studenti principianti, che infatti non riuscirebbero a stare al passo con il contenuto delle lezioni, dall'altro per gli studenti del corso avanzato che si vedrebbero costretti a rallentare il loro programma originale per non lasciare indietro i nuovi arrivati.
Sembrano considerazioni altamente elementari, e infatti lo sono; sono le stesse considerazioni che hanno ispirato l'idea della Lega di far frequentare agli sudenti stranieri con scarse conoscenze della nostra lingua classi separate, il tempo necessario per portarsi alla pari con gli altri.
I campioni della sinistra, sempre dura a morire, hanno subito gridato al razzismo, ovviamente inesistente.
La sinistra, che dal '68 in avanti è invece il principale responsabile del livello incredibilmente basso dell'istruzione scolastica di questo Paese, ha mostrato per l'ennesima volta tutta l'ignoranza di cui è capace.

Scrivere, resistere

Ho sentito e molto apprezzato le seguenti parole di Roberto Saviano: "per me scrivere significa resistere, non disprezzare".

Friday, October 17, 2008

Io gliel'avevo detto

Oggi sono uscito dall'ufficio un po' prima del solito: c'era il consueto sciopero dei trasporti del venerdì pomeriggio e alle 18:00 avevo una pre-riunione di condominio a Fizzonasco, frazione di Pieve Emanuele. Prima di andarci ho accompagnato la Indrė all'ipermercato Fiordaliso di Rozzano e lì ce l'ho lasciata per circa un'ora. Poi sono passato a riprenderla. Dopo circa quindici minuti di macchina verso casa, per l'esattezza alle 19:42, la Indrė ha esclamato quanto segue: "ma davvero lì sono tutti terroni: le persone sono diverse, parlano una lingua che non capisco, si vestono in tuta, si muovono in modo strano, gridano, sono tutti maleducati". Benvenuta in Padania!

Moscerini

Sono i nostri piccoli tornado: migliaia di moscerini che in questo caldo Ottobre, nelle campagne intorno alle città, costruiscono i loro splendidi e misteriosi vortici.

Quotes and Aphorisms (38)

Above all, ignore the audience
[Minnie Maddern Fiske]

I am actually not at all a man of science, not an observer, not an experimenter, not a thinker. I am by temperament nothing but an adventurer
[Sigmund Freud]

Doing business without advertising is like winking at a girl in the dark. You know what you are doing, but nobody else does
[Stuart Henderson]

Thursday, October 16, 2008

SuperEnalotto: considerazioni

Me ne ero già occupato in uno dei primi post dopo l'apertura del blog: un briciolo di conoscenza in fatto di probabilità indica che non conviene giocare ai giochi di Stato, e in particolare al SuperEnalotto. Una probabilità su oltre 622 milioni di combinazioni di indovinare la sestina vincente significa soprattutto 622 milioni di possibilità di non vincere, praticamente una certezza. È 600 volte più probabile che il vostro aereo precipiti o che moriate per effetto di un'anestesia prima di un'operazione chirurgica.

Vale però fare la pena fare una seconda considerazione. Le giocate sono aumentate enormemente in questi ultimi tempi per effetto di un jackpot che ha superato per la prima volta gli 80 milioni di euro. In realtà le giocate sono aumentate soprattutto per l'effetto-spinta fornito da giornali e telegiornali che così facendo stanno contribuendo, e non poco, a rimpinguare le casse statali. Va infatti rilevato che se 80 milioni di euro cambiano certamente la vita, altrettanto si può dire per cifre molto inferiori (per esempio con un solo milione di euro ben gestito si potrebbe vivere di rendita); chi gioca dovrebbe dunque giocare sempre; se all'aumentare del jackpot aumenta anche il numero di giocatori/giocate ne consegue un aumento della probabilità che l'eventuale vincita debba essere ripartita tra più vincitori, quindi la vincita pro-capite potrebbe restare più o meno la stessa.
In conclusione, come già ricordato più volte, l'unico a guadagnarci con certezza è sempre lo Stato.

Wednesday, October 15, 2008

Come calcolare il sei al SuperEnalotto

Per affrontare questo calcolo conviene partire da una situazione semplificata. Consideriamo ad esempio una versione ridotta del SuperEnalotto in cui, invece dei tradizionali novanta numeri, immaginiamo di averne a disposizione solo quattro (per comodità 1, 2, 3, 4) e supponiamo che si vinca facendo tre.

Come è noto, la probabilità di vittoria si calcola come il rapporto tra i casi favorevoli (uno solo) e quelli possibili (il numero di triplette che si possono costruire con i quattro numeri di cui sopra). Nell'esempio in oggetto le triplette sono quattro; eccole:

1 2 3
2 3 4
1 3 4
1 2 4

È intuitivo che, ai fini di questo gioco, non è necessario considerare l'ordine dei numeri come un elemento discriminante (ad esempio, la tripletta [1 2 4] è equivalente alle altre cinque possibili: [1 4 2], [2 1 4], [2 4 1], [4 1 2] e [4 2 1]).

Dunque in questo caso la probabilità di vincita è pari a 1/4 = 25%.

Nell'ambito del Calcolo delle Probabilità (più precisamente nel Calcolo Combinatorio) il numero di gruppi di c oggetti a partire da un insieme di n oggetti è detto combinazioni semplici senza ripetizioni. Questo numero si calcola come

n!/(c!*(n-c)!)

dove l'espressione k! indica il fattoriale della quantità k; più precisamente

k! = k*(k-1)*(k-2)*...*2*1

Per esempio 5! = 5*4*3*2*1 = 120.

Nella versione semplificata che stiamo trattando i casi possibili sono dunque dati da

4!/(3!*1!) = 4

Questo ragionamento si può ora estendere al caso del SuperEnalotto reale: novanta numeri a disposizione da cui estrarre la sestina vincente.

Le sestine possibili sono

90!/(6!*84!) =

= (90*89*88*87*86*85)/(6*5*4*3*2*1) =

= 622.614.630

Si ha dunque una probabilità di sbancare il gioco (facendo sei) pari a uno su oltre 622 milioni.

Biciclisti

Elio E Le Storie Tese qualche hanno fa cantavano "ditemi perché se la mucca fa mu il merlo non fa me?". Oggi la Indrė si domanda: se i guidatori d'auto si chiamano automobilisti e se i guidatori di moto si chiamano motociclisti, perché i guidatori di bici non si chiamano biciclisti?

Jennifall

Negli ultimi due mesi avrò visto quattro o cinque film con Jennifer Aniston, forse anche di più. Ogni volta mi domando cosa gli uomini ci trovino di tanto affascinante o addirittura di sensuale in una così. A me sembra tendenzialmente bruttina (sarebbe curioso vedere che faccia ha quando si sveglia la mattina senza trucco), e poi ha quel modo di camminare, quei passi molto corti: mi ricorda più che altro la MicroPaola. Ha la pelle del viso che mi suscita una strana immagine, mi dico: sembra che qui stia per cadere tutto a pezzi.

C'era una volta l'autunno

15 Ottobre 2008, giorni di luna piena: non ho ancora acceso il riscaldamento. Penso che questo sia motivo di risparmio, è evidente, ma anche motivo di preoccupazione per i cambiamenti climatici in atto. Autunno, se ci sei, batti un colpo!

Tuesday, October 14, 2008

Abstracting

Ottobre, compatibilmente con il mio lavoro diurno e la ricerca degli arredi per la nuova casa, ho ripreso a dare lezioni private, una cosa da cui non riuscirò mai a stare lontano.
In questo periodo sto vedendo la Cristina, studentessa di Psicologia a Pavia e analista di laboratorio all'Istituto Europeo di Oncologia di Via Ripamonti a Milano (lo stesso che, pochi anni fa, ha salvato mio padre dal cancro alla prostata).
Corso di Inglese avanzato, nello specifico: "come costruire un abstract". All'inizio mi era sembrata una cosa di poco valore ma quasi subito mi sono dovuto ricredere: la materia, forse perché piena zeppa di riferimenti scientifici, è davvero di grande interesse.
È il bello dell'insegnamento: ogni volta c'è sempre qualcosa di nuovo da imparare.

Monday, October 13, 2008

Mimzy

Sabato sera ho deciso di noleggiare un DVD; mi aggiravo su e giù per la videoteca ma dopo venti minuti non avevo ancora trovato nulla di interessante; poi, quasi per caso, la mia attenzione è caduta su Mimzy - Il Segreto Dell'Universo; ho letto le note di retro-copertina e ho deciso di prenderlo. Scelta azzeccatissima.

Il film è una produzione USA del 2007 diretta da Robert Shaye; il titolo è una traduzione scandalosamente brutta dall'originale The Last Mimzy.

Due bambini, correndo sulla spiaggia, trovano dei giocattoli misteriosi provenienti dal futuro. Tutto il resto ha origine da qui.

Fantascienza compatibile con la scienza, e con un messaggio ecologista che rende il film adatto anche al pubblico adulto. La trama è a mio parere ben sviluppata, nonostante qualche sentimentalismo di troppo e qualche inevitabile stonatura; sapiente e limitato l'uso degli effetti speciali.
Interessanti anche i contenuti multimediali della versione in DVD, con approfondimenti sulle nanotecnologie, i mandala tibetani, i wormholes e le altre tematiche affrontate lungo il percorso narrativo.

Le recensioni tiepide (quando non negative) incontrate in Rete sui siti specializzati mi hanno confermato di aver fatto la scelta giusta. È un film con diversi livelli interpretativi, appetibile a tutti, decisamente piacevole e soprattutto mai noioso, al contrario di quei mattoni indigesti che una certa critica (di sinistra) ci spaccia spesso per capolavori.

Quotes and Aphorisms (37)

Man is the only creature that refuses to be what he is
[Albert Camus]

The only tyrant I accept in this world is the still voice within
[Gandhi]

It is not whether you really cry. It's whether the audience thinks you are crying
[Ingrid Bergman]

Sunday, October 12, 2008

Bellinzona mon amour

Castelgrande, Montebello e Sasso Corbaro sono i tre incantevoli castelli di Bellinzona, dal 2000 entrati a far parte del patrimonio dell'UNESCO. Erano circa due anni che io e l'amico Mauro progettavamo di fare un giro in terra elvetica e oggi finalmente ci siamo riusciti. Giornata splendida, addirittura fin troppo calda per questo periodo dell'anno. Con me anche la mia Indrė, l'amico Massimo Grattieri e la sua ospite polacca Kasia. Una bella gita fuori porta, ideale antipasto del tour del Lago di Ginevra che dovrebbe concretizzarsi tra qualche settimana. Per tornare ai castelli di Bellinzona, per chi fosse interessato, segnalo il sito www.bellinzonaturismo.ch dove è possibile reperire tutte le informazioni del caso.

Saturday, October 11, 2008

Bravo Giulio

L'artefice della finanza creativa. I giornalisti di questo Paese, quasi tutti schierati sappiamo bene da che parte, amano definire così Giulio Tremonti. La realtà, come spesso accade, è ben diversa. La crisi finanziaria di queste settimane ha invece mostrato lo spessore di quest'uomo, che oggi, per fortuna, siede al giusto ministero. Lo aveva capito subito e lo aveva detto ai rispettivi colleghi delle altre nazioni: occorre creare un fondo comune europeo a garanzia di tutte le banche UE. Ma, ancora una volta, i governi del vecchio continete sono andati in ordine sparso, mostrando una profonda debolezza. E le borse hanno continuato a crollare. Ipse dixit.

Ciao Jörg

Xenofobo, razzista, estremista. Jörg Haider è sempre stato definito così, soprattutto dai giornalisti italiani, incapaci di pronunciarne correttamente tanto il nome quanto il cognome (quelle terribili ö e h!).
Ma noi sappiamo che le cose stanno in modo diverso. Il popolo sa.
L'Europa ha perso un grande politico, e non se n'è nemmeno accorta.

Friday, October 10, 2008

Matrinoia

Ho passato buona parte della mia vita a evitare i matrimoni.
Dal 1985 al Luglio di quest'anno posso vantare con orgoglio solo due presenze: alla cerimonia del mio collega di tesi universitaria e a quella di un mio carissimo amico (Andrea G Costa, detto Il Mino).
Tra Agosto e l'inizio di Ottobre 2008 invece mi sono incoscentemente sorbito ben due wedding party lituani che, a differenza dei nostri o di quelli italiani, hanno le seguenti due caratteristiche: durano due giorni (un'infinità!) e sono costruiti attorno all'irrinunciabile tema dell'alcol (vodka, brandy, whisky fatto in casa e altri intrugli locali). Un vero e proprio paradiso per alcolizzati, ma una noia tremenda per le persone normali.
Di conseguenza ho insindacabilmente comunicato alla Indrė che questa recente immersione totale nel mondo delle nozze baltiche mi esenterà da ogni altro evento del genere per i prossimi 40 anni (e, tenendo conto che ne ho 38, ciò significa per il resto della mia vita).

Come Dio, il matrimonio è un'invenzione molto recente dell'homo sapiens sapiens (noi), invenzione francamente inutile.
Da un punto di vista teorico il matrimonio sancisce, per la coppia, una promessa di fedeltà monogamica che è scientificamente contraria alla natura bilogica dell'uomo (qui inteso come maschio). Da un punto di vista pratico il matrimonio si traduce in un rituale vuoto e stanco, a volte ravvivato con trovate kitsch o estreme (chi si sposa vestito da Elvis Presley, chi in cima alle Alpi, chi sott'acqua, chi lanciandosi col paracadute, ...).

Ma anche senza le righe qui sopra avrei potuto cavarmela dicendo che io ai matrimoni mi annoio a morte e dormo.

Nello specifico, dei matrimoni lituani posso dire quanto segue: la cerimonia civile dura non più di dieci minuti, quella religiosa (opzionale) solo poco di più. La festa vera e propria si svolge di norma in una struttura agrituristica nella cittadina natale di uno degli sposi (dove gli invitati restano in pernotto) e prevede un protocollo molto articolato, allestito con scrupolo e condotto a compimento dai due testimoni; ci sono declamazioni, giochi e balli (solitamente imperniati su vecchie musiche di Celentano o dei Ricchi E Poveri, con testi riadattati in Lituano). Ogni due per tre ci si alza da tavola con un bicchierino di vodka in mano e, con una scusa o con l'atra, si beve. Quando qualcuno si alza per fare un discorso o una dichiarazione non si può mangiare ma si deve ascoltare in silenzio. Ogni tavolata, o parte di essa, prevede la nomina di un capitano che ha il compito di prendersi cura dei suoi vicini (ovvero di versar loro da bere); e via di questo passo.
Si ingurgita cibo e si beve qualunque tipo di sostanza alcolica senza alcuna logica: si passa dalla vodka allo spumante, al brandy, al succo d'arancia, al vino, alla birra, al caffè, senza rispettare nessuna norma di gradazione alcolica.
Il primo giorno i partecipanti si dividono in due tipi: quelli che si ubriacano prima e quelli che si ubriacano dopo. Il secondo giorno gli invitati sono invece classificabili nelle due categorie seguenti: quelli che si ubriacano esattamente come hanno fatto il giorno prima e quelli che non toccano nemmeno una goccia d'alcol perché devono guidare.
Il primo giorno volge al termine tra le 4:00 e le 6:00 di mattina e il secondo si apre alle 9:30; accompagnate da un fisarmonicista, una o due ragazze vestite da infermiere irrompono in stanza per svegliarti e ti somministrano una medicina, che poi è il solito bicchierino di vodka. Devo ammettere che quest'ultima è una trovata che ho apprezzato molto perché rimanda alle buone e sane abitudini alpine del grappino mattutino.
Tra gli aspetti più fastidiosi c'è il fatto che capita di dover dormire in stanze con più persone, spesso sconosciute, su letti piccoli e scomodi. Quando va bene esistono bagni o docce condivise, quando va male nemmeno quelle.

L'aspetto kitsch dell'ultimo matrimonio è stata la mia prima esperienza in limousine (in Lituania sono a buon prezzo e molto diffuse): non ne sentivo il bisogno prima, non lo sentirò in futuro.

Scommetto che l'amico Stefano A Giaretta (detto Steve), in un matrimonio così ci avrebbe sguazzato.

Autoterroni di Vilnius

Lunedì 6 Ottobre 2008 mi sono trovato imbottigliato nel traffico di Vilnius. Erano circa le 9:00 del mattino e il padre della Indrė ci stava gentilmente accompagnando all'aeroporto. In quell'occasione mi sono reso conto di come gli automobilisti di Vilnius abbiano iniziato un percorso di terronizzazione. Le strade che dalla periferia conducono in centro città sono grosse arterie a scorrimento veloce, normalmente di tre o quattro corsie, a cui si affianca, sulla destra, una pista riservata a taxi e autobus. Invadere quella corsia comporta, se scoperti, sanzioni molto pesanti; eppure il numero di trasgressori era impressionante: uomini, donne, giovani, vecchi, non ho riscontrato una tipologia particolare. Gli altri automobilisti sembravano lamentarsi pur mantenendo contegno e disciplina. Comportamenti evidentemente generati dalle gabbie del traffico in cui stiamo rinchiudendo anche le un tempo vivibilissime città di quella parte d'Europa. Per il resto non voglio sbilanciarmi: mi limito semplicemente a registrare il fenomeno.

Thursday, October 09, 2008

È arrivato Fred

Alla fine la mia ex ragazza ha partorito il piccolo Fred. Per quel che conta la mia opinione, avevo già espresso dubbi sull'idea di dare al piccolo Estone un nome del genere. Ma questo non è il tempo delle polemiche: invece facciamo gli auguri alla Liina e diamo il benvenuto a Fred.

Wednesday, October 08, 2008

Cose che non capisco (5)

Gli Italiani (e anche molti Padani) in aereo. L'atterraggio è il momento in cui meglio di ogni altro si nota la loro incapacità di attenersi alle regole; quando l'aereo tocca terra ogni tentativo di farli restare seduti sino allo spegnimento del segnale di cinture allacciate è inutile; devono sganciarsi dai sedili, alzarsi in piedi, infilarsi le giacche, accendere i cellulari, prendere il bagaglio a mano prima degli altri, ecc. Ormai molti assistenti di volo non reagiscono nemmeno più: hanno alzato bandiera bianca.

Sciacalli d'Ottobre

Sono rientrato a Milano nel bel mezzo di questa crisi finanziaria che ci dicono essere senza precedenti. Le brevi vacanze lituane sono già un ricordo.

Un momento difficile, e invece mi ritrovo in TV il solito (pacatamente) logorroico Veltroni a pontificare su tutto, come se l'ultima pesante batosta elettorale non lo riguardasse nemmeno. Questi dirigenti di sinistra non s'intendono nemmeno di un minimo di sociologia: quella che dovrebbe sconsigliarli dall'assumere certi atteggiamenti in situazioni delicate come queste; hanno completamente perso il contatto con la realtà. Parlano di scioperi generali, prospettano il fallimento del federalismo fiscale (che ancora non c'è), se la prendono con la riforma della scuola, e non si rendono conto di come ciò infastidisca, oltre a noi, buona parte dei loro stessi elettori. Se si votasse domani, noi della Lega prenderemmo ancora più voti: i loro. Un governo c'è già, meno deciso di quel che si potrebbe pensare, come al solito sempre un po' strabico verso sud, ma che ha fatto parte di quello che ha promesso. Alla gente va bene così. Non vogliono che il treno sia pieno di gente che disturbi il manovratore.

Veltroni e soci giocano a fare gli sciacalli d'autunno; sono sempre più magri, si stanno incattivendo. Ma se vanno avanti di questo passo saranno presto così esili da non riuscire nemmeno più a ringhiare.

Thursday, October 02, 2008

Riposo

Finalmente dopo un volo disturbato da forti venti sono di nuovo a Vilnius. Mi godrò qualche giorno di riposo e parteciperò al mio secondo matrimonio lituano. Ci vediamo presto!

Cose che non capisco (4)

I piloti d'aereo: indipendentemente dalla razza o dalla nazionalità parlano tutti con quell'insopportabile borbottio svogliato e poco comprensible. Mi domando se lo fanno apposta o glielo insegnano.
Un po' come i medici che ti fanno una ricetta: quel che c'è scritto su quei fogli lo capiscono solo loro e i farmacisti.

Wednesday, October 01, 2008

Paole

Dieci anni fa capitava di frequentare un giro di amici tra cui c'erano due ragazze di nome Paola. Mi hanno sempre riconosciuto una certa abilità nel creare soprannomi. Una delle due, molto piccola di statura, è diventata universalmente nota come la MicroPaola, l'altra, di professione psicologa, altrettanto universalmente è divenuta per tutti la PsicoPaola. Naturalmente entrambe con l'articolo davanti, come si conviene a noi Lombardi.