Thursday, October 16, 2008

SuperEnalotto: considerazioni

Me ne ero già occupato in uno dei primi post dopo l'apertura del blog: un briciolo di conoscenza in fatto di probabilità indica che non conviene giocare ai giochi di Stato, e in particolare al SuperEnalotto. Una probabilità su oltre 622 milioni di combinazioni di indovinare la sestina vincente significa soprattutto 622 milioni di possibilità di non vincere, praticamente una certezza. È 600 volte più probabile che il vostro aereo precipiti o che moriate per effetto di un'anestesia prima di un'operazione chirurgica.

Vale però fare la pena fare una seconda considerazione. Le giocate sono aumentate enormemente in questi ultimi tempi per effetto di un jackpot che ha superato per la prima volta gli 80 milioni di euro. In realtà le giocate sono aumentate soprattutto per l'effetto-spinta fornito da giornali e telegiornali che così facendo stanno contribuendo, e non poco, a rimpinguare le casse statali. Va infatti rilevato che se 80 milioni di euro cambiano certamente la vita, altrettanto si può dire per cifre molto inferiori (per esempio con un solo milione di euro ben gestito si potrebbe vivere di rendita); chi gioca dovrebbe dunque giocare sempre; se all'aumentare del jackpot aumenta anche il numero di giocatori/giocate ne consegue un aumento della probabilità che l'eventuale vincita debba essere ripartita tra più vincitori, quindi la vincita pro-capite potrebbe restare più o meno la stessa.
In conclusione, come già ricordato più volte, l'unico a guadagnarci con certezza è sempre lo Stato.