Sunday, January 31, 2010

Sopravvivere si coniuga al presente

"Sopravvivere è un verbo che si coniuga soprattutto al presente"

[Yona Friedman]

Esempi di architettura di sopravvivenza

"[...] Il villaggio mediterraneo, la città medievale, l'isola oceanica [...] proteggono i loro abitanti, li nutrono, assicurano loro le riserve d'acqua, agevolano la soddisfazione estetica e l'organizzazione sociale".

Dal capitolo "L'architettura di sopravvivenza" tratto da L'Architettura Di Sopravvivenza di Yona Friedman (2009, Bollati Boringhieri).

Una definizione di architettura di sopravvivenza

"Un'architettura può essere considerata architettura di sopravvivenza se non rende difficili (o, piuttosto, se facilita) la produzione di cibo, l'approvvigionamento di acqua, la protezione climatica, la salvaguardia dei beni privati e collettivi, l'organizzazione dei rapporti sociali e la soddisfazione estetica di ciascuno".

Dal capitolo "L'architettura di sopravvivenza" tratto da L'Architettura Di Sopravvivenza di Yona Friedman (2009, Bollati Boringhieri).

La sopravvivenza degli architetti

"L'architettura, agli occhi di un occidentale, non ha nulla a che vedere con la sopravvivenza, tranne che, a rigore, con quella degli architetti".

[Yona Friedman]

Come è cambiata la povertà

"Vi è stata un'epoca in cui avere una casa - in campagna - non rappresentava un problema insormontabile [...]. Il contadino, con l'aiuto della famiglia (ed eventualmente dei vicini), poteva costruire i muri e il tetto della propria casa servendosi dei materiali di cui disponeva in modo relativamente libero [...]. In ogni caso anche i più poveri avevano un tetto. Era più facile che avere da mangiare.
[...]
All'epoca dell'industrializzazione [...] la povertà si esprimeva in modo diverso: era più facile avere da mangiare che avere un alloggio".

Dal capitolo "La scoperta della povertà" tratto da L'Architettura Di Sopravvivenza di Yona Friedman (2009, Bollati Boringhieri).

La riscoperta della povertà

"La povertà deve essere [...] scoperta e riscoperta periodicamente, perché essa non si manifesta allo stesso modo nelle varie epoche".

Dal capitolo "La scoperta della povertà" tratto da L'Architettura Di Sopravvivenza di Yona Friedman (2009, Bollati Boringhieri).

La povertà vista da Maria Antonietta

"Tutti, mi si dirà, conoscono la povertà. Questo non è esattamente vero. Maria Antonietta, per esempio, era perfettamente consapevole dell'esistenza della povertà, ma per lei era qualcosa di mitico, visto che questa consapevolezza non le ha impedito di proporre a quelli che non avevano pane di «mangiare brioche»".

Dal capitolo "La scoperta della povertà" tratto da L'Architettura Di Sopravvivenza di Yona Friedman (2009, Bollati Boringhieri).

Ho il potere di farti cadere

Ho il potere
di farti cadere
in un letargico
sonno...

Da Il tuo sangue (Nicola Maciariello, 1922)

1865, Arrigo Boito e la nascita del rap

Se a scuola si insegnassero certe cose tutto sarebbe molto più bello e interessante. E per esempio si capirebbe che il vero inventore della metrica rap è stato Arrigo Boito. Correva l'anno 1865. Nel suo ancor oggi insuperato Re Orso si leggeva per la prima volta la musicalità magnetica di

Re Orso
Ti schermi
Dal morso
De' vermi.

Se oggi qualcuno mettesse questi semplici versi in musica sarebbe acclamato come un genio. E se non fossi stonato non esiterei a farlo io.

Già il verme lo tocca! Gli sputa sul teschio! Gli morde la bocca!

E a giorno ed a vespero - e a sera e a mattina
Un verme cammina;
Coi lividi muscoli - si gonfia e rappiglia,
S'allunga e assottiglia.
Già verso un sarcofago - più e più si strascina,
Più e più s'avvicina.
Già tocca il sarcofago. - Ma sotto la lapide
V'è un picciolo buco,
E l'orrido bruco
Già in quel penetrò.
Passata è la lapide. - Sull'oro del feretro
V'è un picciolo buco,
E l'orrido bruco
Già in quel si cacciò.
Passato è già il feretro. - Sul lin del sudario
V'è un picciolo buco,
E l'orrido bruco
Già in quel si gittò.
Passato è il sudario. - V'è dentro un cadavere!
Già il verme lo tocca!
Gli sputa sul teschio!
Gli morde la bocca!
Già il morto terribile
L'avello spezzò.
Re Orso
Ti schermi
Dal morso
De' vermi.
Lontan fra le tenebre
Un urlo gridò.

Da Re Orso / Lapide, bara e sudario (Arrigo Boito, 1865)

Nel porto di Rodi

"Siam giunti o canonaci - nel porto di Rodi.
Saltate pur giù.
V'aiuti Gesù".
Saltâr; ma quel chierico - dall'ampia epiderme
Frugò nella tunica - per dare al nocchier.
Terror! Dalla tasca
Un verme gli casca
Orribile e ner.
È il diavolo! È il diavolo - (ei gridan) quel verme!
E fuggon - Gesù
Aiutali tu.

Da Re Orso / Viaggio d'un verme (Arrigo Boito, 1865)

Un verme cammina

E sera e mattina
Un verme cammina.

Sul muso ha tre branche - sul ventre ha sei zanche
Col viscido umor
Del corpo velluto - ei spande uno sputo
Di rabbia e livor.
Si gonfia e rappiglia - s'allunga e assottiglia
Con lento vigor,
Si snoda e s'annoda - dal capo alla coda
Di drento e di fuor.

Da Re Orso / Viaggio d'un verme (Arrigo Boito, 1865)

Pur v'è sulla lapide

Pur v'è sulla lapide
Un picciolo buco
Di tarlo o di bruco.

Da Re Orso / Sudario, bara e lapide (Arrigo Boito, 1865)

Pur v'è su quel feretro

Pur v'è su quel feretro
Un picciolo buco
Di tarlo o di bruco.

Da Re Orso / Sudario, bara e lapide (Arrigo Boito, 1865)

Pur v'è sul sudario

Pur v'è sul sudario
Un picciolo buco
Di tarlo o di bruco.

Da Re Orso / Sudario, bara e lapide (Arrigo Boito, 1865)

Il frate veloce fa un segno di croce

(Il frate veloce
Fa un segno di croce;
O santo Gesù!
Un segno a rovescio
Tagliato a sghimbescio
Col capo all'ingiù!)

Da Re Orso / Confessione (Arrigo Boito, 1865)

Vin di Falerno

È vin di Falerno. - È vin dell'inferno.
Lo pigia Satàna - nell'èreba tana,
Com'onda, com'angue
Ci serpe nel sangue.
Nell'èreba tana - lo pigia Satàna.
È vin di Falerno!

Da Re Orso / Nozze canzoni (Arrigo Boito, 1865)

Vin di Chio

Vin di Chio! Vin di Chio! Vin di Chio!
Questo è un vin che dà morte ed obblio!
Questo è un vin che fa simili a Dio!

Da Re Orso / Nozze canzoni (Arrigo Boito, 1865)

La iena e la lupa

Sta notte l'upupa
Trovò sul sentiero
Che mena al maniero
La iena e la lupa;
E disse : "Mie care
Tornate da cena?"
Rispose la iena:
"Ci andiamo, comare".

La notte nereggia
Foltissima e cupa,
La iena e la lupa
Son sotto la reggia.

Da Re Orso / Nozze canzoni (Arrigo Boito, 1865)

Trol mariuol

Trol
Mariuol
È un fier colosso
Negro, alto, grosso,
Ha una figura
Che fa paura;
Tocca il soffitto
Quando sta ritto,
Sulla ventraia
Tien la mannaia...
Bimbi copritevi
Sotto il lenzuol,
Che viene Trol.

Trol
Mariuol,
Ha doppie cuoia,
È cuoco e boia;
Strozza i puttelli,
Cuoce i tortelli,
Dà vita e morte;
Ma le sue torte,
Pei santi Dei!
Non mangierei.
Bimbi copritevi
Sotto il lenzuol,
Che viene Trol.

Da Re Orso / Trol (Arrigo Boito, 1865)

Stridon rantoli d'orror

Roteante - strisciante
Già depon la smorta amante
Sovra il tiepido lenzuol!
Oh spavento! In stretto morso
Su d'Oliba e su Re Orso
Si ringroppa il mostro ancor,
Già due corpi in un serrati,
Biecamente soffocati
Stridon rantoli d'orror!

Da Re Orso / Lìgula (Arrigo Boito, 1865)

Repente serpente

"Olà Lìgula!" Repente
Urla il Duca, ed un serpente
Già dall'ombra ecco sbucò;

Da Re Orso / Lìgula (Arrigo Boito, 1865)

Architettura attuale

"La nostra architettura attuale viola il buon senso".

[Yona Friedman]

Da Fineco a Conto Arancio

Dopo la decisione di Fineco di sganciare la remunerazione del conto corrente dal tasso BCE in favore dell'EurIBOR 1 mese 360 ho avviato le procedure per lasciare l'istituto di credito in favore di Conto Arancio, che al momento mi sembra la soluzione presente sul mercato.

Saturday, January 30, 2010

Un matematico legge i giornali

Ho letto Un Matematico Legge I Giornali. Difendersi Con La Logica Dai Trucchi Dell'Informazione di John Allen Paulos (Rizzoli, 2009). Il titolo originale è A Mathematician Reads The Newspaper per la traduzione di Roberta Zuppet.

Quel che di buono c'è in questo libro (poco) l'ho riportato in alcuni post dei giorni scorsi, ma in generale il giudizio è fortemente negativo. A differenza di quanto promesso dal sottotitolo qui c'è poca matematica, quella che c'è è di scarso interesse e ancor minore è l'utilità dei consigli per una lettura davvero critica dei quotidiani.
Paulos appare un personaggio fuori dal mondo reale che esercita un'attrazione prossima allo zero nei confronti di un pubblico non statunitense, in particolar modo europeo.

Da appassionato di matematica e divulgazione scientifica in generale, ritengo questo lavoro uno dei più brutti che mi sia mai capitato di leggere.

Il tallone d'Italia

Altro interessante articolo di Davide Giacalone: Il tallone d'Italia.

D'Alema, Bersani e il cappio

Pochi giorni fa, il 27 Gennaio 2010, sul blog di Davide Giacalone (www.davidegiacalone.it) è apparso un interessante articolo dal titolo D'Alema, Bersani e il cappio. Vi consiglio caldamente di leggerlo.

Copula e finanziamento della politica

"Poi c'è la questione del finanziamento della politica, che da noi si evita sempre di affrontare. Celebriamo matrimoni e proclamiamo la bontà della riproduzione, ma omettiamo di parlare e quasi condanniamo la copula, con il risultato che la scena è colma di copulatori non familiarizzati e non riproducenti".

[Davide Giacalone]

Sentenze costituzionali

"Qui da noi c'è una specie di obbligo morale ad accendere ceri per onorare le sentenze costituzionali, qualsiasi cosa dicano. Se ti permetti di criticare t'arrivano una valanga d'insulti, manco cercassi di dar fuoco alla Costituzione".

[Davide Giacalone]

Breve storia delle italiche primarie

di Davide Giacalone
(apparso in origine su www.davidegiacalone.it il 25/01/2010 con il titolo "Le strane primarie")

Le elezioni primarie sono state concepite per essere uno strumento di coinvolgimento e propaganda, sono divenute un rivelatore della confusione istituzionale. L'idea è nata a sinistra, prendendo spunto da un costume statunitense che s'imitava senza averlo né interiorizzato, né capito. Sono servite per dare l'investitura a Romano Prodi, facendola sembrare una specie di scelta popolare, di designazione che, per la sua natura, vincolava i partiti della coalizione all'assoluta lealtà. Prodi fu accoltellato dai suoi.

Alle urne di una sola parte politica si è ricorsi anche per eleggere il segretario del Partito Democratico, Valter Veltroni, in modo da affrancarlo dalle pressioni delle correnti. Anche Veltroni è stato poi accoltellato, dalle citate correnti.

In vista delle prossime amministrative, Pier Luigi Bersani, attuale segretario di quel partito, ha enunciato uno strano principio: dove la destra ha già designato un candidato, non faremo le primarie, che celebreremo, invece, dove la gara è aperta. Non mi era facile comprendere la logica, ma sta di fatto che le hanno fatte a Venezia, dove il candidato avversario c'è ed è pesante (Renato Brunetta), e non le hanno fatte nel Lazio, dove, fino all'ultimo, la gara è stata aperta, nel centro destra.

Dato che la confusione regna sovrana, è il caso di fermare alcuni concetti. Le elezioni primarie sono un prodotto della democrazia, ma a patto che il voto dei cittadini pesi e sia determinante. L'esercizio utile non consiste nel ficcare delle schede nelle urne, ma nel farlo rispettando delle regole, godendo di garanzie, potendo fidarsi di un gioco leale. Altrimenti si chiama in modo diverso: presa in giro. Le primarie fin qui organizzate, anche quando hanno riguardato il centro destra, o erano un imbroglio, nel senso che era scontato il risultato, oppure una gara fra gruppi di pressione e cordate d'interessi (come quelle pugliesi della volta scorsa), a fronte delle quali i vecchi congressi di partito, dominati dai "signori delle tessere", erano un esempio di trasparenza.

L'idea originaria, insomma, era buona, ma la pratica è stata pessima. Le regole servono, e devono essere rispettate, a cominciare dal fatto che deve essere chiaro: a. quando si fanno, senza lasciarle ai capricci delle dirigenze; b. chi ha diritto di candidarsi; e c. chi di votare. Una materia, questa, che dovrà essere affrontata quando si metterà mano alla legge elettorale, che tutti criticano ma che a tutti i capi partito, in fondo, sta bene. Il fai-da-te istituzionale, alla fine, è una barzelletta macabra.

Sulla composizione del puzzle

"È molto più facile comporre il puzzle dopo aver visto l'immagine intera (a condizione che ce ne sia una)".

[John Allen Paulos]

Una questione di calcolo?

"Probabilmente l'errore più pericoloso è pensare che la matematica sia una questione di calcolo. Crederlo equivale più o meno a ritenere che che scrivere un tema sia come batterlo al computer".

[John Allen Paulos]

La cattiva etichetta della matematica

"Le persone reagiscono con entusiasmo agli argomenti matematici purché non siano etichettati come tali".

[John Allen Paulos]

Società snumerata

"Quali saranno i costi da sostenere se la nostra società continuerà a essere snumerata?".

[John Allen Paulos]

Friday, January 29, 2010

Join with us

I The Feeling sono cinque musicisti del Sussex che hanno esordito nel 2006 con l'album Twelve Stops And Home a cui, nel 2008, ha fatto seguito il nuovo lavoro Join With Us.

Con questo nuovo album siamo di fronte a un soft-rock che presenta molte influenze pop e qualche pregevole incursione nel mondo del prog rock. Si tratta di un lavoro certamente piacevole che tuttavia rimane nella media. Per il futuro i The Feeling potrebbero fare molto di più se solo invertissero le attuali proporzioni tra la componente pop e quella prog.

Non passeranno alla storia ma il brano che dà il titolo all'album merita un ascolto. Di buon livello anche I Thought It Was Over e We Can Dance.

Grandi campioni, piccoli campioni

"Benché possa sembrare assurdo, un campione casuale di cinquecento soggetti selezionati tra duecentosessanta milioni di Americani è generalmente molto più affidabile di un campione casuale di cinquanta individui scelti tra una popolazione di duemilaseicento persone".

[John Allen Paulos]

Salviamo la Juventus...

...Trasferiamola a Reggio Calabria!

Thursday, January 28, 2010

Il punto più profondo dell'oceano atlantico

La profondità media dell'oceano atlantico è di 3.926 metri ma il suo punto più profondo si trova nella cosiddetta Fossa di Portorico a 8.742 metri sotto il livello del mare.

Visitatori dall'Iran

Questa sera il primo contatto dallo Stato islamico iraniano.

La verità di questo romanzo è semplice: la magia esiste

Questa frase è la dedica contenuta all'inizio del romanzo It di Stephen King.

Esibizionisti travestiti da magistrati

di Davide Giacalone
(apparso in origine su www.davidegiacalone.it il 28/01/2010 con il titolo "Sognando, al Palazzaccio")

Ho sognato che, nell'aula magna del Palazzaccio, sede della corte di Cassazione, l'inaugurazione dell'anno giudiziario segni una svolta. Ho sognato di ascoltare queste parole.

Autorità, televisioni, colleghi magistrati che ascoltate, per ora, poi vi alzerete e andrete via quando la parola passerà al governo, sicché tornerete per leggere un proclama, comportandovi, quindi, come una specie di comitato rivoluzionario, laddove, invece, siete solo un collettivo reazionario, o, più probabilmente, una manica d'esibizionisti che si mette in mostra a uso e consumo delle telecamere, più travestiti da magistrati, che realmente tali. Signori presenti, insomma, quest'anno sarò assai breve, aiutandovi a vincere la ricorrente e rituale battaglia contro il torpore. Abbiamo tutti una certa età, cerchiamo, allora, d'essere saggi e non solo vecchi.

Non vi leggerò i dati, non vi aggiornerò sul grado di decadimento della giustizia. Tanto sono, più o meno, quelli dell'anno scorso, e, se continua così, teneteli buoni anche per il prossimo. Ho visto che un quotidiano ha anticipato i numeri relativi al distretto di Venezia, copiandoli da una relazione che deve ancora essere tenuta. Oramai è così, la giustizia italiana, non riusciamo a tener riservate neanche le pagine dei discorsi rituali.

L'anno scorso vi ho detto che la nostra situazione è peggiore di quella africana. Adesso, che paragone posso mai trovare? Non ve li ripeto, i dati, anche perché ho l'impressione che non li legga nessuno. Ogni anno si sentono lamenti uggiolanti, ma la vera sostanza è altra: se la durata media dei processi è così diversa, da tribunale a tribunale, è segno che le leggi non c'entrano nulla, visto che nessuno s'è ancora fatto venire in mente il federalismo giudiziario.

Se in un tribunale il carico di lavoro diminuisce e in un altro aumenta, è segno, in linea di massima, che nel primo lavorano e nel secondo assai meno, che nel primo c'è un'intelligenza a dirigere l'attività, mentre nel secondo un burocrate inetto. E non se ne esce, gentili Signori, se non premiamo i primi e puniamo i secondi. Guardate, a scanso d'equivoci, che di magistrati bravi, e lavoratori, ce ne sono tantissimi. Ma se teniamo in maggior conto, se premiamo l'amor proprio, quando non la prosopopea, solo di quelli che passano il tempo a farsi fotografare, o di quelli che lo impiegano truschinando fra le correnti, ci vuol poco a capire che il passaggio successivo all'Africa è l'ibernazione, al Polo Sud.

Lo so, qualcuno dirà che è difficile approntare rimedi, perché noi magistrati ci siamo corporativizzati e correntizzati. È vero. L'età mi consente di dirlo, perché, tanto, ho già avuto quel che volevo. Ma se pensate che la colpa sia solo nostra, vi sbagliate. Rispondete a questa domanda: che senso ha tenere aperte 1.292 sedi giudiziarie? È una roba da matti, che comporta una continua carenza e sperequazione d'organici, pur in un Paese che ha più magistrati e spende, pro capite, per la giustizia, più della media europea. Ma provate a chiudere una di queste sedi, la più deserta, la più scalcagnata, e vi arrivano le proteste e le pressioni. Le prime dai parlamentari dell'opposizione e le seconde da quelli della maggioranza. Cambiate colore al governo e avrete le medesime doglianze, ma a parti invertite. La politica si scanna su temi generali, come la separazione delle carriere o l'obbligatorietà dell'azione penale, di cui non parlo perché io l'ho letta, la Costituzione, mica solo la porto a spasso, ma quando si toccano gli interessi d'un campanile ecco che si riuniscono a difesa dell'esistente. Che non funziona e, come vi dicevo, ci fa peggiori degli Africani (con rispetto parlando, ma, oh, saranno culla dell'umanità, mica del diritto!).

Del resto, a me pare che la scena pubblica sia proprio digiuna, di diritto. A voi, cari Signori, v'attizzano i processi, meglio ancora le indagini, per offendere o prendere le parti degli accusati, cosa che non vi compete, ma delle sentenze ve ne fregate. Vi piace fare, al bar o in redazione, il nostro lavoro, chiedendoci di non fare il vostro, perché pensate che tutto si risolva nell'imputare e nel difendere. Invece ci sono le sentenze, che chiamiamo verità giudiziaria. Noi assolviamo uno, e voi dite che è stato al centro di un sudicio processo. Lo condanniamo, e voi dite che s'è difeso con onore. Ma che lavoriamo a fare? E aggiungo: è fuori di dubbio che una parte della magistratura s'era messa in testa (teorizzandolo apertamente) che si sarebbe dovuta processare la politica, in modo da cambiare gli equilibri al posto degli elettori, e quelli, secondo me, andavano buttati fuori, ma c'è anche una parte della politica che ha deciso di non farsi processare, inventando ostacoli puerilmente fantasiosi e scassando, ove mai ve ne sia bisogno, quel che resta della giurisdizione. Scusate, ma non sarebbe meglio stabilire, in modo chiaro, chi possiamo processare e chi no, salvo poi lasciare agli elettori il compito, con un pizzico di chiarezza, di stabilire chi, eventualmente, deve essere mandato a casa?

In questo mondo giudiziario non ci sono nato, ma ci sono cresciuto. Lo conosco, credetemi. Ogni giorno, nelle aule di giustizia, si trascina un'umanità dolente, che non finirà mai in televisione, che non si candiderà in alcun partito, che per errori della giustizia, o per errori propri (perché, cribbio, esistono anche i colpevoli), paga un prezzo esagerato. E c'è un'umanità festante, che del crimine ha fatto un mestiere, che insegna procedura agli avvocati e che ride nel vederci annaspare nei rinvii, la gran parte dei quali è dovuto a mancare notifiche o errori procedurali. Una scena orribile.

A proposito degli avvocati, e concludo, anche l'altra metà delle toghe lascia assai a desiderare. Hanno preso i nostri vizi, si sono corporativizzati e oggi bramano per un ordinamento forense che sembra confermare una regola terrificante: ci sono leggi vecchissime, quella è del 1933, che andrebbero rivoluzionate, ma se ci mettono mano riescono a peggiorarle, se non altro ringiovanendole.

Ho finito, state tranquilli. Le riforme non si fanno in quest'aula e, del resto, se ne fanno poche anche altrove (in compenso, si fanno caterve di leggi). Io, qui, vi dico che si potrebbe far funzionare meglio tutto, che non ci vuole molto, che non costa, anzi, ci si risparmia. Solo che dobbiamo piantarla d'essere, ciascuno, uguale a quel che siamo stati e siamo. Ci ho provato. Ora vado in pensione.

Wednesday, January 27, 2010

Magia e réclame

"Come avviene con la magia, il problema delle réclame non è tanto ciò che viene detto o dimostrato quanto ciò che deduciamo da ciò che viene detto o dimostrato, e il modo migliore per generare deduzioni errate è proporre immagini allettanti e omettere informazioni fondamentali".

Dal capitolo "Pepsi: errore da 32 miliardi di dollari" tratto da Un Matematico Legge I Giornali di John Allen Paulos (2009, Rizzoli Editore).

Scienziati e avvocati

"Gli scienziati vengono intervistati raramente, gli avvocati quasi sempre".

[John Allen Paulos]

L'effetto psicologico dei numeri

I risultati del post precedente (Sorprendenti monetine da un centesimo) mostrano senza ombra di dubbio come i numeri possono essere utilizzati per suscitare precisi effetti psicologici: in generale le misure lineari tendono ad amplificare un certo fenomeno, mentre le misure volumetriche tendono a ridurlo.

Sorprendenti monetine da un centesimo

Una monetina da un centesimo di euro ha le seguenti dimensioni:

spessore: 1,67 mm
diametro: 16,25 mm

Impilando tra loro 5.299.401 monete si raggiunge un'altezza pari a quella dell'Everest (qui ipotizzata pari a 8.850 metri). Oltre cinque milioni di monete sono una cifra enorme e verrebbe naturale chiedersi quanto spazio occuperebbero. Bene, facendo qualche semplice conto si può determinare un volume di circa 1,84 metri cubi, che corrisponde a un cubo di 1,22 metri di lato.
Dunque, tutte le monetine che, impilate, raggiungerebbero un'altezza di quasi nove chilometri, si possono comodamente tenere in una grossa cassapanca in un angolo di casa nostra.

Titoli azionari e casualità

"Qualunque sia la propria posizione, ci sono abbastanza somiglianze tra le performance dei titoli e i processi assolutamente casuali perché gli investitori trovino utile l'osservazione di questi ultimi".

[John Allen Paulos]

Chi era Apelle?

L'Apelle della famosa filastrocca altri non era che un pittore dell'antica Grecia vissuto nel quarto secolo AC.

Probabilità di omicidio, probabilità di suicidio

"Se una persona scelta casualmente somma le probabilità che ciascuno degli altri cinque miliardi e mezzo di abitanti della Terra la uccida, il totale, anche in questa società incline alla violenza, è inferiore alla probabilità che il soggetto si suicidi".

[John Allen Paulos]

Visitatori dalla Macedonia

Poco fa il primo visitatore macedone.

Agenti di borsa e chiromanti

"Fino a che punto gli agenti di borsa nei loro appartamenti lussuosi sono diversi dai chiromanti davanti ai negozi?".

[John Allen Paulos]

Creduloneria a tutti i costi

"Là fuori ci sono sempre abbastanza prove, positive e negative, per gli individui che vogliono credere a tutti i costi o ne hanno bisogno".

[John Allen Paulos]

Su Haiti ha ragione Bertolaso

Le recenti dichiarazioni di Bertolaso sulla pessima gestione statunitense degli aiuti per le popolazioni di Haiti hanno scatenato un putiferio mediatico e una mini-crisi diplomatica tra Roma e Washington (capitali di due Paesi stranieri che ci limitiamo a osservare da lontano). Repubblica (con il faziosissimo Vittorio Zucconi) e tutto il centro-sinistra hanno immediatamente parlato di gaffe, mettendo in scena la brutta e ben nota abitudine comunista di appiccicarti addosso etichette con scopi denigratori. Per non scontentare gli USA, a schierarsi contro Bertolaso ci si è messo - con il dovuto e conigliesco ritardo - anche il centro-destra.
La morale, per noi uomini della strada, è invece più semplice: Bertolaso ha detto cose che, nella loro ovvietà, sono addirittura imbarazzanti. D'altra parte sappiamo bene che diplomazia e verità raramente sono in sintonia.

Tutti pazzi per Michelle Liò bis

Le visite al blog di ieri sono satte 1.626 e le pagine visitate 2.003. Il 99% di questo traffico ha avuto come oggetto di interesse esclusivo Michelle Liò.

Tuesday, January 26, 2010

Visitatori dalla Bosnia e Herzegovina

Poco fa il primo contatto dalla Bosnia e Herzegovina.

Visitatori dagli Emirati Arabi Uniti

Poco fa il primo contatto da Dubai.

Tutti pazzi per Michelle Liò

Da quando, ieri sera, ho pubblicato il breve post sulla ex professoressa trevigiana datasi al porno per superare la sua condizione di precariato, il blog è stato preso d'assalto: solo questa mattina (e sono appena le 9:00) i contatti sono stati circa 350, quasi il quadruplo della media giornaliera.

Monday, January 25, 2010

Nuovo Isacco

Questo è il nome con cui i cristiani definiscono Gesù.

Michelle Liò

Su Google News di oggi è comparsa la notizia di una professoressa quarantenne di Treviso che, stanca della sua condizione di precariato economico, ha optato per la carriera di attrice porno. Il suo primo film, che apprendiamo verrà lanciato sul mercato il giorno di San Valentino, la vede comparire in video con lo pseudonimo di Michelle Liò.
Non è la prima volta, né sarà l'ultima, dato inoltre il numero esiguo di casi come questi non ci vedo nulla di scandaloso. Se non fosse per un piccolo particolare: la professoressa in questione è di una bruttezza imbarazzante, con una certa somiglianza alla figura ossuta e inquietante di Dario Argento.

Visitatori dalla Scozia

Poco fa il primo visitatore da Aberdeen.

Visitatori dall'Oman

Oggi pomeriggio il primo contatto dall'Oman.

Olibia 3

"Oliba! Per l'atra mannaia del boia!
Oliba! Pel sacro furore del Re!
Per l'acre geenna! Per l'Orco e la foia!
Per mille assassinii che pesan su me!
T'accosta o fanciulla dal sen di cameo,
Dal crin di basalte, dall'occhio giudeo,
Non far ch'io demente ti schiacci col piè.
Che il fiero tuo petto m'innondi di gioia!
Oliba! Per l'atra mannaia del boia!
Oliba! Pel sacro furore del Re!"
(Ma Oliba non move né voce né passo,
Par fatta di sasso;
E il Re maledetto
S'attorce sul letto.)

Da Re Orso / Lìgula (Arrigo Boito, 1865)

Olibia 2

"Oliba! Per l'aure del suolo natale,
Oliba! Pei canti del tuo gondolier,
T'appressa alla coltre del letto regale,
Mia vergine muta dai bianchi pensier.
L'amore dell'uomo, fanciulla, è più bello
Che quel del lione, che quel del torello
Che quel dell'ardente puledro leggier.
T'accosta e ti posa sul blando guanciale,
Oliba! Per l'aure del suolo natale,
Oliba! Pei canti del tuo gondolier".
(Ma Oliba non move né voce né passo,
Par fatta di sasso;
E il Re maledetto
S'attorce sul letto.)

Da Re Orso / Lìgula (Arrigo Boito, 1865)

Olibia 1

"Oliba! Sirena dell'adrie lagune;
Oliba! Vezzosa conchiglia di mar;
Concedi ch'io vegga se bionde o se brune
Sian quelle tue chiome ch'io voglio mirar.
L'oscuro zendado ti togli da testa,
Ch'io sappia, fanciulla, se lieta o se mesta
Sia quella tua fronte ch'io voglio baciar.
Disfama le ardenti pupille digiune,
Oliba! Sirena dell'adrie lagune;
Oliba! Vezzosa conchiglia di mar".
(Ma Oliba non move né voce né passo,
Par fatta di sasso;
E il Re maledetto
S'attorce sul letto.)


Da Re Orso / Lìgula (Arrigo Boito, 1865)

Sunday, January 24, 2010

Legge di Zipf

Esiste un modo per dare conto di fenomeni come la distribuzione delle parole in un testo, l'accesso ai siti internet, il numero di abitanti per città e la distribuzione del reddito? La risposta è affermativa e prende il nome di Legge di Zipf.

Anche in questo caso non approfondirò il discorso sul blog, ma questa citazione vuole essere uno spunto per stimolare la curiosità del lettore interessato a questa tipologia di argomenti.

L'inizio del caos

"Si può dire che la teoria del caos [...] sia nata nel 1960, quando il meteorologo Edward Lorenz si è messo a giocare con il modello informatico di un sistema meteorologico semplice. Inserendo alcuni numeri nel modello ha ottenuto una serie di proiezioni. In seguito, quando ha eseguito nuovamente il programma, ha introdotto numeri che erano stati arrotondati a tre cifre decimali anziché a sei, e ha notato che ben presto le proiezioni cominciavano a divergere da quelle originali e che le due serie finivano per non avere più una relazione riconoscibile.
Sebbene il suo modello non lineare fosse semplicistico (comprendeva solo tre equazioni e tre variabili) e le sue apparecchiature informatiche fossero rudimentali, ha tratto la conclusione corretta: il fenomeno non era frutto del caso, bensì era provocato da minuscole variazioni nelle condizioni iniziali del sistema".

Dal capitolo "Recessione all'orizzonte in assenza di misure idonee" tratto da Un Matematico Legge I Giornali di John Allen Paulos (2009, Rizzoli Editore).

Visitatori dal Marocco

Poco fa il primo contatto dal Marocco.

Caos e biliardo

"[...] Vi invito a immaginare [...] un tavolo da biliardo. Supponete che venti o trenta ostacoli rotondi siano fissati alla sua superficie in una disposizione casuale [...]. Il vostro compito è ingaggiare il miglior giocatore di biliardo che riusciate a trovare e chiedergli di collocare la palla in un determinato punto del tavolo e tirarla verso un ostacolo. Pregatelo quindi di ripetere esattamente lo stesso tiro dal medesimo punto con un'altra boccia. Sebbene l'angolazione del secondo tiro differisca solo di una piccolissima frazione di grado, molto presto le traiettorie delle due bocce divergeranno notevolmente. Una differenza infinitesimale nell'angolazione dell'impatto verrà amplificata dai successivi urti contro gli ostacoli. In breve tempo una delle traiettorie incontrerà un ostacolo che l'altra ha mancato completamente, al che svanirà qualsiasi somiglianza".

Dal capitolo "Recessione all'orizzonte in assenza di misure idonee" tratto da Un Matematico Legge I Giornali di John Allen Paulos (2009, Rizzoli Editore).

Dove'è la Grotta dei Mammut?

È il più grande complesso di grotte al mondo e si trova nell'attuale Kentucky.

Tversky, Kahneman e l'Effetto di Ancoraggio

Tversky e Kahneman hanno dato un contributo importante alla psicologia cognitiva anche in termini del cosiddetto Effetto di Ancoraggio, ovvero una forma di errore in base al quale tendiamo a eseguire le nostre valutazioni intorno a un punto di riferimento (àncora) che potrebbe non avere alcuna rilevanza reale.

Un esperimento che ha permesso di spiegare questo effetto è descritto di seguito.
A un primo gruppo di individui è stata posta la seguente domanda: "la percentuale di Paesi africani all'interno delle Nazioni Unite è maggiore o minore del 65%? Fornite una stima di questa percentuale". Le risposte medie sono state intorno al 45%. A un secondo gruppo di individui, in tutto e per tutto omogeneo al primo, è stata posta la stessa domanda, ma in termini leggermente diversi: "la percentuale di Paesi africani all'interno delle Nazioni Unite è maggiore o minore del 10%? Fornite una stima di questa percentuale". In questo caso le risposte medie sono state intorno al 25%.
65% e 10% all'interno della domanda sono dunque l'elemento àncora che tende a influenzare al rialzo o al ribasso le valutazioni degli individui.

Il matematico John Allen Paulos ha proposto un esperimento analogo ma dal taglio più prettamente matematico. L'invito è quello di proporlo ai vostri conoscenti, amici o parenti. Chiedete a un primo gruppo di calcolare il risultato del prodotto 1*2*3*4*5*6*7*8*9 e a un secondo gruppo di calcolare lo stesso prodotto, presentato però nell'ordine 9*8*7*6*5*4*3*2*1. Noterete quasi con certezza che il primo gruppo fornirà un risultato medio inferiore a quello del secondo.

Un approccio metodologico alle equazioni della retta

Ci sono studenti che cominciano a cogliere la bellezza della matematica solo a partire dallo studio della geometria analitica, altri invece persistono nella loro posizione di indifferenza o avversione anche di fronte al fascino di rette, circonferenze, parabole, ellissi e iperboli.

Dei motivi di attrazione esercitati da questa antica branca della matematica parlerò magari in un'altra occasione. In questa sede voglio invece proporre un approccio metodologico per la determinazione delle equazioni delle rette che possa permettere agli studenti in difficoltà di superare dubbi e incertezze.

La determinazione dell'equazione di una retta, nella maggior parte dei casi, è un problema che può essere affrontato con uno schema allo stesso tempo rigoroso e semplice. Fondamentalmente si tratta di porsi due domande.

La prima è la seguente: esistono elementi contenuti nel testo del problema che mi permettano di capire se utilizzare l'equazione (1) y = mx + q oppure l'equazione (2) x = k? Entrambe queste equazioni rappresentano una parzialità di rette del piano, la loro unione rappresenta invece tutte le rette del piano. Per maggiori informazioni sull'argomento si vedano due miei post recenti: Un po' di chiarezza sulle equazioni delle rette (1/2) e Un po' di chiarezza sulle equazioni delle rette (2/2).
In termini più semplici la domanda può essere riformulata come segue: esistono elementi contenuti nel testo del problema che mi permettano di capire se la retta di cui si cerca l'equazione è non verticale o verticale?
Nella maggioranza dei casi questi elementi esistono e sono anche piuttosto facili da scovare. Una volta trovati ci si potrà orientare verso l'equazione (1) oppure verso l'equazione (2).

Il caso di rette verticali è solitamente molto semplice: si tratta infatti di cercare nel testo del problema un elemento che permetta di determinare il parametro k (ad esempio il passaggio per un punto dato).
Il caso di rette non verticali, per quanto semplice, ha invece una complessità maggiore. L'equazione di partenza è y = mx + q e quel che deve fare lo studente è cercare le due informazioni (o condizioni) che permettano di determinare i parametri m e q.

La seconda domanda è infatti la seguente: quali sono le due condizioni contenute nei dati del problema attraverso cui calcolare i parametri m e q?

È fondamentale comprendere che se esistono due parametri (m e q) dovranno esistere due condizioni che consentano di determinarli. Di fatto si dovrà risolvere un sistema di due equazioni nelle due incognite m e q.

In molti problemi classici questa coppia di condizioni si riduce a una casistica semplice; ecco tre esempi: (a) passaggio per due punti, (b) passaggio per un punto e parallelismo a una retta, (c) passaggio per un punto e perpendicolarità a una retta. Il sistema di due equazioni in due incognite è spesso così semplice che lo studente non percepisce nemmeno il problema in questa forma.

Quello che sconsiglio è il ricorso alla varie formule che oggi tutti i testi propongono. Se ci sono formule da imparare a memoria queste devono essere formule fondamentali, e quelle per determinare un'equazione di una retta, ad esempio per due punti, non lo sono affatto.
Per rimanere al caso del passaggio per due punti basterà sostituire al posto di x e y le coordinate del primo punto nell'quazione y = mx + q, quindi fare la stessa cosa con le coordinate del secondo punto; si ottengono così due equazioni in m e q che, messe a sistema, permettono di individuare i parametri cercati e dunque l'equazione della retta.

Per riassumere possiamo dire che la determinazione dell'equazione di una retta consiste in due passi: (a) scegliere la forma di equazione appropriata tra y = mx + q e x = k, (2) nel caso in cui la forma dell'equazione sia y = mx + q cercare nei dati del problema le due condizioni che consentano di determinare i valori di m e q.

A proposito di acquari, di Genova e di Valencia

Traggo spunto da un odierno post apparso sul blog Anni Quaranta per una breve considerazione sull'acquario di Genova. Fino a non molti anni fa quello di Genova era considerato l'acquario più grande d'Europa, poi ha dovuto cedere il primato all'avveniristico Oceanogràfic di Valencia. Ma siamo sicuri che le cose stiano realmente così? Dipende. Nello specifico dipende da quali variabili si prendono in considerazione per esprimere il concetto, apparentemente semplice, di "più grande". Io nella capitale della Comunitat Valenciana ci sono stato e all'Oceanogràfic ci ho passato un intero pomeriggio. Ne ho dedotto quanto segue: se l'acquario di Valencia è un capolavoro di architettura e se la sua estensione è certamente la più ampia del continente, non altrettanto si può dire del numero di specie marine ospitate; in questo Genova davvero non conosce rivali.
Per il resto consiglio di visitare entrambi: in ogni caso si tratta di due esperienze a loro modo indimenticabili.

Effetto Alone

L'Effetto Alone è stato descritto per la prima volta dallo psicologo statunitense Edward Lee Thorndike per designare un atteggiamento psicologico che consistente nella tendenza automatica, durante la valutazione di una persona, ad associare a una qualità positiva - ad esempio, la bellezza fisica - altri aspetti positivi privi di reali correlazioni con quella qualità - come la simpatia, l'intelligenza, la competenza o l'affidabilità. Tecnicamente parlando, lo si può considerare un importante e diffusissimo esempio di bias operato su basi euristiche.

Kahneman e Tversky, la Legge dei Piccoli Numeri, l'Euristica della Rappresentatività e quella della Disponibilità

Di Daniel Kahneman avevo parlato il 21 Agosto 2008 nel post Menti straordinarie. Daniel Kahneman. In quell'occasione mi ero limitato a riportatre una sua citazione relativa alle motivazioni con cui vengono attribuiti i premi Nobel per l'economia (Kahneman lo ha vinto nel 2002 assieme a Vernon L Smith).
Il nome di Kahneman, tuttavia, è soprattutto associato a quello di un altro grande esponente israeliano della psicologia cognitiva: Amos Tversky.
Negli anni '70 del secolo scorso Kahneman e Tversky si sono resi autori di una serie di studi estremamente interessanti aventi per oggetto gli errori di giudizio nelle decisioni umane. A loro si devono alcuni risultati che qui citiamo come spunto di approfondimento per chi fosse interessato a tematiche di questo tipo: Legge dei Piccoli Numeri, Euristica della Rappresentatività, Euristica della Disponibilità. Per quel che ho potuto constatare il materiale a disposizione in Rete, anche in lingua toscana, è piuttosto abbondante.

Guinier e Banzhaf

Applicazioni interessanti dell'indice di Banzhaf sono quelle proposte da Lani Guinier per introdurre sistemi elettorali a tutela delle minoranze afro-americane.
Anche in questo caso si rimanda alla Rete per gli eventuali approfondimenti, tenendo conto che il materiale attualmente disponibile è prevalentemente in Inglese.

Indice di Banzhaf

Uno dei risultati più interessanti della Teoria dei Giochi è il cosiddetto Indice di Potere di Banzhaf, dal nome di John F Banzhaf che lo ha proposto nel 1965, probabilmente basandosi su precedenti lavori di Lionel S Penrose.

Questo indice ha ricadute interessanti nell'ambito della politica e, in particolar modo, dei sistemi elettorali: l'indice di Banzhaf misura infatti il "potere" che un partito politico detiene nel momento in cui esso è cruciale per rendere vincente o perdente una coalizione (questi risultati sono interessanti anche per mettere in luce i partiti non cruciali, talvolta detti fantoccio).
La matematica necessaria alla comprensione di questo indice, pur non particolarmente complessa, va tuttavia oltre gli scopi informativi di questo blog. Si vuole qui incuriosire un certo tipo di lettore nei confronti di questo argomento, e si rimanda alle fonti specializzate per una trattazione formale e rigorosa.

Per maggiori informazioni consiglio di effettuare ricerche direttamente in Inglese, inserendo in Google stringhe come "banzhaf power index".

Predizioni affidabili

"Potete predire qualcosa solo dopo che è successo".

[Eugène Ionesco]

Saturday, January 23, 2010

Lìgula

È scorsa un'ora; sulla terra bruna
Vaga la luna - lenta, incerta, bieca,
Come una cieca; - più non batton l'orme
Dell'uom che dorme; - tutto è sonno, pace.
Il mondo tace; - sui caldi orizzonti
S'ergono i monti - come gruppi vari
Di dromedari.


Da Re Orso / Lìgula (Arrigo Boito, 1865)

Ti schermi dal morso dei vermi

Ogni notte - allo stagno - dell'orto,
Cupe e rotte - qual lagno - di morto
S'odon queste parole cantar:

Re Orso
Ti schermi
Dal morso
De' vermi.

Da Re Orso / Spectrum (Arrigo Boito, 1865)

Temete di leggere la pagina orrenda di questa leggenda

Pulzelle e pinzochere - fantesche e comari
Che andate per vespero - biasciando rosari,
Se avete dell'anima - cristiano pensiero,
Se il prete vi predica - l'eterno Avversiero,
Temete di leggere - la pagina orrenda
Di questa leggenda.

Fanciulli, omicciattoli - vecchiardi ed impubi
Se sotto le coltrici - v'affogan gl'incubi,
Se a notte col moccolo - guizzante allo scuro,
Vedete dipingersi - di scheletri il muro,
Temete di leggere - la pagina orrenda
Di questa leggenda.

Voi nonne, voi balie - che in lunghe parole,
Narrate pei bamboli - le magiche fole,
Se in sogno v'assalgono - sudate visioni
Di lamie e mandragore - di spettri e demoni,
Temete di leggere - la pagina orrenda
Di questa leggenda.

Da Re Orso / Esordio (Arrigo Boito, 1865)

Un po' di chiarezza sulle equazioni delle rette (2/2)

La relazione tra le tre equazioni seguenti

(1) ax + by + c = 0
(2) y = mx + q
(3) x = k

può essere compresa meglio ricorrendo alla teoria degli insiemi. Si immagini di visualizzare il classico insieme A di forma ellittica e lo si divida in due porzioni, B e C, con B molto più grande di C. Bene, possiamo allora dire che A contiene tutte le rette del piano rappresentate dall'equazione (1), mentre B e C contengono rispettivamente tutte le rette del piano non verticali, rappresentate dall'equazione (2), e tutte le rette verticali rappresentate dall'equazione (3).

In base a questa schematizzazione risulta dunque chiaro come

A = B U C

equivale a

(1) = (2) U (3)

dove U è il simbolo dell'unione insiemistica.

Friday, January 22, 2010

Tale padre, tale figlio. Tale melo, tale mela

Ci sono modi di dire che, da una lingua all'altra, a seconda della lingua scelta, possono restare pressoché identici oppure cambiare radicalmente. Un esempio è rappresentato dall'espressione "tale padre, tale figlio": in Inglese le variazioni sono nulle ("like father, like son"), mentre in Lituano si direbbe "obuolys nuo obels netoli krenta", che ritradotto in Toscano suona come "la mela non cade mai troppo distante dal melo".

Un po' di chiarezza sulle equazioni delle rette (1/2)

Nell'affrontare lo studio delle rette moltissimi studenti sono erroneamente convinti che esista una sostanziale intercambiabilità tra le due forme d'equazione seguenti:

(1) ax + by + c = 0
(2) y = mx + q

La prima, detta anche equazione in forma implicita, rappresenta tutte le rette del piano (e allo stesso modo si può dire che tutte le rette del piano sono rappresentabili mediante quel tipo di equazione); la seconda invece no; quest'ultima (che è evidentemente un'equazione in forma esplicita) rappresenta infatti tutte le rette del piano con l'eccezione di quelle verticali.

Per rendersi conto della differenza riordiniamo la prima come by = -ax - c. Volendo trasformare questa equazione nella forma y = mx + q è necessario dividere entrambi i membri per b, cosa che è possibile purché b sia diverso da zero. Si ha dunque y = -(a/b)x - c/b e, ponendo m = -a/b e q = -c/b, si ha l'equivalenza cercata.
Il caso b = 0 è dunque ciò che rende le due forme di equazione non sovrapponibili, con la (1) a rappresentare tutte le rette del piano e la (2) a rappresenarne una parzialità.

Le rette verticali sono invece rappresentabili mediante l'equazione x = k, ottenibile dalla (1) dopo aver riordinato in ax = -by - c , posto b = 0 e diviso entrambi i membri per a (a patto, come al solito, che il coefficiente a non sia nullo).

Per fare un po' di ordine è dunque corretto (e fondamentale) dire che, date le tre equazioni seguenti

(1) ax + by + c = 0
(2) y = mx + q
(3) x = k

la (1) è equivalente all'unione di (2) e (3).

Il succo della politica statunitense

"La politica americana è terribile e durissima, ma, alla fine, istituzionalmente semplice".

[Davide Giacalone]

Giustizia, serenità e immobilismo

"Tutte le persone ragionevoli, e non pregiudizialmente schierate sugli spalti di questa o quella tifoseria, sanno bene che la giustizia ha bisogno di riforme vaste e profonde, che toccano mille aspetti del civile, del penale e dell'amministrativo. Ma ogni volta che se ne tira fuori uno solo si scatena un finimondo di polemiche, che, nella serenità, si placano solo pagando il prezzo dell'immobilismo, quindi della permanenza nella pessima condizione in cui ci troviamo".

[Davide Giacalone]

Distretti giudiziari

"Pur lavorando tutti con le stesse leggi, ci sono distretti che si tengono nella media produttiva europea e altri che si fanno battere da quella africana".

[Davide Giacalone]

Le male privatizzazioni

"Le privatizzazioni sono una gran bella cosa, ma a forza di farle male si finirà con il rimpiangere lo statalismo".

[Davide Giacalone]

Visitatori dal Qatar

In mattinata il primo contatto da Doha.

Visitatori dalla Turchia

Ieri sera il primo visitatore da Ankara.

Thursday, January 21, 2010

Balcone degli innamorati

È questo il nome di un'area particolarmente suggestiva che si può ammirare presso la Cascata delle Marmore. Nello specifico si tratta di un punto a picco sopra il salto centrale, da cui la cascata può essere ammirata in tutta la sua impetuosità e il suo splendore.

Rivoluzioni in campo dentistico

(apparso in origine su www.ansa.it il 20/01/2010)

La poltrona del dentista non farà più paura: nel giro di tre/cinque anni le carie si cureranno con un getto di plasma, ossia con lampi di gas freddo che, spruzzato nella carie, ripulisce da tutti i batteri patogeni ed elimina il tessuto infetto senza danneggiare il dente. La soluzione rivoluzionaria è dell'équipe di Stefan Rupf dell'università Saarland di Amburgo. Secondo quanto riferito sul Journal of Medical Microbiology, i lampi di plasma nel giro di pochi secondi sono in grado di ridurre di 10 mila volte la concentrazione di batteri dentali.

Oggi per rimuovere le carie, il risultato di un'infezione batterica che corrode smalto e dentina, si agisce con il trapano, rimuovendo il tessuto infetto e quindi intaccando l'integrità del dente. Il gas plasma consiste di una nube reattiva di particelle cariche elettricamente (radicali liberi) prodotta dall'azione di un forte campo elettromagnetico su acqua ossigenata vaporizzata. Oggi è già in uso per la sterilizzazione di strumenti chirurgici sensibili al calore poiché la temperatura di questo processo, con il plasma, non supera i 50 gradi. Il plasma usato dai ricercatori tedeschi è freddo e indolore; gli esperti lo hanno testato su dentina estratta da denti umani e "cariata" dai due principali batteri della carie, Streptococcus mutans e Lactobacillus casei. I ricercatori hanno bombardato i denti in provetta per 6, 12 o 18 secondi e hanno visto che ciò basta a eliminare il tessuto infetto. Più a lungo il dente è esposto al getto di plasma maggiore è la densità di batteri eliminata. "Grazie alla bassa temperatura si possono uccidere i microbi preservando i denti", spiega Rupf. In questo modo totalmente privo di contatto fisico col dente stesso, il sorriso è al sicuro e la seduta dal dentista cessa di essere un incubo. "La ricerca in questo campo ha fatto già enormi progressi" conclude Rupf "e da qui a tre/cinque anni il trattamento clinico delle carie col plasma sarà realtà". Sulla stessa scia un'altra scoperta dello scorso anno per la quale, secondo i ricercatori, sarà necessario aspettare ancora almeno altri quattro anni prima di poterla vedere utilizzata negli studi dentistici.

Un'équipe di scienziati del Leeds Dental Institute ha scoperto infatti una proteina che permette di riparare i buchi sulla superficie smaltata dei denti in maniera naturale, "attirando" i minerali che formano lo smalto nello stesso modo in cui il corpo crea i nuovi denti. La nuova proteina potrebbe essere utilizzata anche per riempire i piccoli buchi sullo smalto dei denti che li rendono sensibili al caldo e al freddo. Ad attendere queste novità sono, solo in Italia, milioni di persone. Solo un Italiano su dieci può infatti vantare una bocca veramente sana, senza neanche una carie o una infiammazione. Il Nord è più sano, seguito dal Centro. Quasi il 60% degli individui di età compresa tra i 13 ed i 18 anni ha già avuto almeno una lesione cariosa. Fra le persone in età tra i 19 e 25 anni c'è invece una prevalenza di patologia superiore all'80%.

Quotazione tassi EurIBOR

Date le numerose visite al blog a seguito del mio post di ieri (Fineco passa a EurIBOR 1 mese 360 e io passo altrove) riporto qui di seguito un utile link dove trovare le quotazioni dei tassi EurIBOR aggiornate in tempo reale: it.euribor-rates.eu.

Concordanza in genere e numero

Ieri sera qualcuno è finito sul blog dopo aver immesso in Google la seguente chiave di ricerca: "slovacche porne". Di casi del genere ne capitano diversi al giorno e ormai da tempo ho smesso di darne notizia su queste pagine.
Nell'esempio riferito sopra va tuttavia osservato il modo alquanto bizzarro di concordare tra loro sostantivo ("slovacche") e aggettivo ("porne"). "Slovacche" è plurale femminile? Sì, dunque - deve aver pensato qualcuno - anche l'aggettivo deve essere mutato in un plurale femminile. Tecnicamente si chiama concordanza in genere e numero. Nauralmente non è possibile sapere se l'autore di questa ricerca sia straniero o meno, riferisco però che "anomalie" di questo tipo si verificano sempre più spesso, il che lascia supporre che in errori di questo tipo incorrano anche molti connazionali. E in tal caso verrebbero confermate le ultime rilevazioni sulle crescenti difficoltà linguistiche mostrate dai giovani di questo Paese.
Data la distanza tra le lettere e e o sulla tastiera appare invece improbabile che si tratti di un errore di battitura.

Wednesday, January 20, 2010

L'origine del nome Pinocchio

Pochi sanno che il nome Pinocchio deriva da quello di una famiglia: i Pinocchi.

Bipolarismo italico

"Il bipolarismo italico nasce nel 1994, e consiste nell'essere pro o contro Berlusconi".

[Davide Giacalone]

Sanità e diseconomie di scala

"Le multinazionali centralizzano gli acquisti, per evitare creste e furti, noi abbiamo decentralizzato l'acquisto delle siringhe, per moltiplicare entrambi".

[Davide Giacalone]

Rubriche

Sto valutando la possibilità di reintrodurre sul blog l'uso delle etichette, tuttavia con la finalità di indicizzare soltanto le rubriche ricorrenti.

Fineco passa a EurIBOR 1 mese 360 e io passo altrove

Su questo blog non sono mancate le occasioni, anche recenti (vedi qui), per esprimere la mia soddisfazione nei confronti di Banca Fineco, con cui mi sono sempre trovato benissimo. Almeno fino a ieri, quando l'istituto di credito ha annunciato ai suoi clienti di voler sostituire, a partire dal 1 Marzo 2010, la remunerazione del capitale in deposito con un tasso pari a EurIBOR 1 mese 360 - 0,25%, rispetto all'attuale BCE – 0,25%.

Una breve ricerca in Rete permette di capire senza possibilità di equivoco che l'EurIBOR 1 mese 360 è abbondantemente inferiore al tasso BCE, al momento addirittura meno della metà.

Temo che, a seguito di questa svolta, Fineco perderà presto una buona fetta di clienti e, salvo improbabili ripensamenti, io sarò tra questi. D'altra parte il mercato sembra offrire da tempo soluzioni assai più interessanti.

Tuesday, January 19, 2010

Craxi e il revisionismo

L'onda di revisionismo che recentemente si è alzata a difesa di Bettino Craxi mi dà l'occasione per esprimere in modo sintetico quel che penso di questa vicenda.
La necessità che gli ultimi quindici anni della storia politica di questo Paese siano sottoposti a un'attenta rilettura, prima, e a una ancor più accurata riscrittura, poi, è fuori discussione. Certamente nei confronti di Craxi si è proceduto con maggiore impeto rispetto ad altri, tuttavia, più che contestare un eccesso di cattiveria verso il primo tenderei ad evidenziare un intollerabile difetto di azione verso i secondi (in un quadro a tinte fosche dove a far da cornice è stata ancora una volta la solita italica superficialità).
L'eventuale strabismo giudiziario verso Craxi non può, in ogni caso, essere preso a pretesto per cancellare colpe e un sistema di corruzione politica che nessuno potrebbe mai negare. E se devo scegliere un candidato a cui intitolare una via di Milano la lista è ben lunga, ma non contempla il nome Bettino.

Monday, January 18, 2010

L'etimologia di tamarro

Il termine tamarro è entrato a far parte del linguaggio popolare con il significato gergale che tutti ben conoscono. La sua origine risale tuttavia al termine arabo tammar che in principio indicava un "mercante di datteri".

Niente applausi per Maroni. Fucking hostile

Ieri sera Roberto Maroni è stato ospite della trasmissione Che tempo che fa condotta da Fabio "zerbin" Fazio. Quel che mi ha stupito maggiormente è il fatto che nell'arco di tutta l'intervista il ministro non abbia ricevuto nemmeno un applauso. E pensare che il pubblico di Fazio non è certo avvezzo a lesinare battiti di mano. D'altra parte l'impressione che si stessero fronteggiando due mondi diversi era fortemente palpabile. Ci sono ospiti che in quella trasmissione si sentono a loro agio come fossero nel salotto di casa, altri (ed è il caso di Maroni) sono invece circondati da un pesante clima di indifferenza od ostilità. Mi viene in mente il brano Fucking Hostile che i Pantera hanno inciso nell'ormai lontano 1992. Meglio così. Tra Maroni, Fabio Fazio e il suo pubblico snob e spocchioso non ci sono dubbi su quale sia la parte giusta da cui stare.

Sono felice con te

La cosa più bella che può dirti una donna è: sono felice con te.

L'età che si vorrebbe avere

"L'età che si vorrebbe avere rovina quella che si ha".

[Daniel D'Arc]

Letta sul blog I Nodi Dell'Anima che, come sempre, invito a consultare.

Sunday, January 17, 2010

Non me li merito

di Davide Giacalone
(apparso in origine su www.davidegiacalone.it il 12/12/2009)

Nella nostra politica non c'è più né destra, né sinistra. C'è un'aggregazione d'interessi attorno alla speranza che si possa superare Berlusconi, senza essere costretti a batterlo. E c'è un coagulo d'interessi attorno a Berlusconi, che essendo invitto non intende farsi seppellire. Attorno alla scena s'agitano le tifoserie, sempre più incattivite verso la curva avversaria, ma sempre più disinteressate a un gioco ripetitivo e privo d'azione.

Per liberarsi di Berlusconi, senza essere riusciti a prendere più voti di lui, non basta sperare nei tribunali. È una tattica vecchia, dimostratasi largamente perdente. Ha sbrindellato l'Italia, complice il ripetuto tentativo di neutralizzarla in Parlamento, ma non ha conseguito lo scopo. La trappola, semmai, hanno in mente farla scattare subito dopo le regionali, quando si aprirà un periodo lungo, per le abitudini nazionali, senza elezioni. A quel punto il governo dovrà vedersela sia con una crisi difficile che con un Parlamento sbandato. I parlamentari sanno di essere dei nominati, e non degli eletti, sicché sono più intenti a capire chi potrà rinominarli che a lavorare per essere rieletti. Pertanto, dopo le regionali, Berlusconi sarà elettoralmente più forte e politicamente più debole.

Quest'ultimo, per evitare d'essere rosolato allo spiedo, sputa benzina sul fuoco e dirige le fiamme verso quanti s'apprestano anzitempo al banchetto. Non reagisce come sarebbe più politicamente opportuno, ad esempio ponendo il tema della separazione delle carriere, per i magistrati, e chiamando al voto immediato. Della serie: chi ci sta ci sta, e chi non ci sta peste lo colga. No, preferisce roteare la durlindana e notificare agli astanti che il sistema della seconda repubblica lui lo ha forgiato e lui è in grado di distruggerlo.

Così, siamo finiti tutti in uno di quei film che raccontano l'incubo delle giornate che ricominciano sempre uguali, come se non fossero già state vissute. Oggi le elezioni anticipate sono una soluzione, ma più per lo stallo in cui si è finiti che quale presupposto di un governo governante. Convengono ai maggiori protagonisti e non convengono ai comprimari e alle mosche cocchiere. Nel mentre le istituzioni sono ferme, vetrificate, e il Paese viene marinato in una pozza ingloriosa, dove tocca ascoltare anche l'opinione di gente che, al contrario, dovrebbe essere tumulata in galera.

Continuare il gioco non ha senso, ma interromperlo e farlo saltare significa solo riprenderlo dopo le urne, probabilmente eguale a quello di prima. Se ne dovrebbe uscire usando la politica, se esistesse. Se ci fosse in giro gente assennata, sentiremmo parlare di riforme costituzionali ed elettorali. Invece c'è solo gente aggrappata a Berlusconi, o gente aggrappata alla speranza che sparisca. Se esistesse una classe dirigente, avrebbe chiare due cose: la prima è che il suo ciclo politico volge al termine, la seconda è che la peggiore disgrazia, per l'Italia, sarebbe concluderlo con un colpo di palazzo, sia esso di giustizia o meno.

Chi ha senso delle istituzioni, e dello Stato, dovrebbe capirlo. Per questo m'infastidiscono i luogocomunismi falsocoscienziosi. Quelli che ti dicono: in nessun Paese al mondo un capo di governo fugge dal processo. Già, ma in nessun Paese si cerca di processarlo ogni giorno. Oppure: ha attaccato la corte costituzionale, demolendo le istituzioni. Ma quella corte non è solo politicizzata, è anche, largamente, dequalificata. Non prendiamoci in giro, ma lo avete visto come eleggono i presidenti? O, ancora: ha parlato a Bonn svergognando l'Italia all'estero. Roba da matti: abbiamo mondato in mondovisione un assassino che diceva d'avere agito su mandato di Berlusconi e sarebbe deplorevole che il presunto mandante si dica calunniato? Fanno tutti gli scandalizzati, ma sono scandalosi, perché credono che cancellato Berlusconi il Paese sia riconsegnato loro senza più il fastidio di quel branco fastidioso che chiamano elettorato. Si credono vestali della democrazia, ma sono i primi a volerne tradire le radici.

È sempre la stessa scena, da troppi anni. Basta. Io lo so che il cosiddetto processo breve è una boiata. E lo so che l'Associazione Nazionale Magistrati non è un'accolita di fini giuristi, ma di grossolani corporativi. Lo so che gli uni meritano gli altri. Sono io, però, che non me li merito.

Giuseppe Davanzati e i vampiri

Monsignor Giuseppe Davanzati, intorno al 1740 (epoca in cui era arcivescovo di Trani), è stato uno dei primi a disconoscere l'esistenza dei vampiri seguendo un approccio quasi scientifico. Le sue conclusioni sono riportate nella Dissertazione sopra i vampiri, pubblicata postuma da un suo nipote nel 1774.

Il bollino blu televisivo

Qualche anno fa il codice di autoregolamentazione delle principali TV ha prodotto un semplice modello grafico che permette al telespettatore di capire l'adeguatezza o meno di un determinato programma in relazione alla sua età. Da allora abbiamo imparato a conoscere il bollino verde a indicare contenuti adatti a tutti, quello giallo a suggerire che i bambini, durante la visione, siano affiancati dai genitori o comunque da un adulto, e infine quello rosso per mettere in guardia dalla presenza di scene esplicite a base di sesso e violenza.
In realtà, nel quadro tragicomico della TV di questo Paese, sarebbe utile completare il quadro con un quarto bollino, per esempio di colore blu. Il bollino blu dovrebbe indicare programmi di tipo scientifico o, in generale, la presenza di contenuti intelligenti. Se dipendesse da me, oltre al bollino, di tanto in tanto farei comparire sulla parte bassa del video la seguente scritta: "programma a contenuto scientifico; attenzione, potrebbe aumentare sensibilmente il tuo livello di intelligenza; cambia canale finché sei ancora in tempo!".

Rat, muskin e ratmuskin

Una bella cosa da dire a un bambino molto piccolo, sotto i quattro anni; un misto di Lituano e Meneghino: čia yra rat, čia yra muskin... ir čia yra ratmuskin.

La misteriosa B puntata di Matteo B Bianchi

Chi conosce lo scrittore milanese Matteo B Bianchi (www.matteobb.com) potrebbe essersi chiesto il significato di quella B puntata inserita tra il nome e il cognome. Andare alla ricerca del secondo nome di Matteo è tuttavia inutile: non c'è infatti alcun secondo nome, quella B è invece solo un piccolo e innocente trucco per rendere meno comune un nome che evidentemente vanta numerosi casi di omonimia.

Leggi inapplicabili, potere discrezionale e dignità di uno Stato

"La legge inapplicabile rende accettabile l'aggiramento, ma questo consegna un potere discrezionale enorme nelle mani di chi amministra la giustizia. Ora, che razza di dignità ha uno Stato che per rimuovere la spazzatura, procurarsi un vaccino o costruire una cella deve prima sospendere la validità delle leggi? Non è una domanda retorica, perché questo è il nostro Stato".

[Davide Giacalone]

Giacalone sull'emergenza carceraria

"L'emergenza dichiarata [...] è solo un trucco amministrativo, capace, si auspica, di portare alla costruzione di nuovi edifici. Niente gare, niente trasparenza, niente ricorsi al TAR, solo soldi, decisioni e realizzazione. Nella riservatezza, per giunta.
[...]
Con un certo gusto macabro, è stato chiamato modello L'Aquila. Teorizzando, in questo modo, che solo in caso di disgrazia l'Italia riesce a funzionare. Procurandoci qualche disastro, o, più opportunamente, simulandone l'esistenza, potremmo provare a modernizzare l'Italia. Non sfugga, però, il reale significato di questo che non è un paradosso, ma l'evidente realtà: solo violando le proprie leggi lo Stato riesce a funzionare. E se lo fa lo Stato, figuratevi i cittadini [...]".

[Davide Giacalone]

Gioco dell'oca e riforme istituzionali

"Siamo in un pazzotico gioco dell'oca, con la discussione sulle riforme istituzionali che segue sempre lo stesso percorso e torna sempre al punto di partenza. Si comincia reclamandone l'urgenza e annunciandole; un drappello di campioni, presi dalle diverse parti, discettano sui contenuti, trovandosi sostanzialmente d'accordo e a dir le stesse cose, da anni; segue una discussione sul metodo, che evoca un clima di concordia; a quel punto qualcuno dice che se si devono fare si facciano, l'altro risponde che se le fanno subito vuol dire che le si fa contro qualcuno, pertanto minaccia la guerra civile; e qui s'alza chi calza il cappello del saggio, annunciando la necessità che le riforme siano condivise. E siamo al punto di partenza".

[Davide Giacalone]

Saturday, January 16, 2010

Pretesa diversità e benedizione morale

"La sinistra ha conservato la matrice culturale della pretesa diversità. Non chiede più la fine del capitalismo, ma chiede ancora che la legittimazione a governare non sia frutto solo del risultato elettorale, bensì anche di una benedizione morale".

[Davide Giacalone]

Georges-Louis Leclerc de Buffon e i pipistrelli vampiri

Georges-Louis Leclerc conte di Buffon è stato un naturalista, matematico, saggista e cosmologo francese, in qualche modo responsabile di aver creato la prima identificazione tra vampiri e pipistrelli.

La sinistra di oggi e gli errori del passato

"La sinistra d'oggi parla di mercato. Non ha avuto il coraggio, e la dignità, di riconoscere la montagna di errori commessi, sperando di superarli senza condannarli".

[Davide Giacalone]

5.923 e 6.052

Sono i numeri delle visite e delle pagine visitate che il blog ha registrato durante la sola giornata di ieri.

Friday, January 15, 2010

Ostacoli a sinistra

"Da uomo della sinistra democratica (quindi antitotalitaria e anticomunista), sento che le arretratezze, le paure, le incapacità di questa parte politica costituiscono un ostacolo all'evolversi della nostra vita civile".

[Davide Giacalone]

A Dicembre sono tutti più buoni

"All'inizio di Dicembre [2009] Silvio Berlusconi era in predicato di promozione: da pedofilo a capo mafioso. L'ha mancata, per un soffio. Alla metà s'è preso un duomo in faccia, dopo avere già sperimentato un cavalletto, ascoltando poi dichiarazioni sinistre circa il fatto che, se proprio non se l'era meritato, comunque se l'era cercato".

[Davide Giacalone]

Sinceri sulla tragedia di Haiti

A voler essere sinceri fino in fondo, la maggioranza di noi dovrebbe dire che di quanto è capitato a Haiti ci interessa ben poco.
La si consideri una riflessione sulla natura umana: che ci piaccia o no, noi siamo anche e soprattutto questo. Ci commuoviamo davanti alle crude immagini della TV, ma allo stesso tempo ogni volta che la conta dei morti sale percepiamo un leggero senso di soddisfazione interiore, come se stessimo aspettando che i numeri raggiungano un nuovo record.
L'uomo non è buono e non è cattivo o, se vogliamo, è entrambe le cose a seconda delle circostanze in cui si trova. Siamo animali profondamente istintivi e reagiamo in modo molto diverso in funzione di quanto ci sentiamo coinvolti.
Dovremmo solo osservare noi stessi, senza dare giudizi; guardare e capire chi siamo, senza paura, soprattutto armati di tanta consapevolezza, lucidità e accettazione.

Tassa sulla responsabilità

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha annunciato un piano per tassare banche e altri grandi istituti di Wall Street (una cinquantina in tutto) e recuperare parte del denaro speso dai contribuenti per salvare il sistema finanziario. Qualcuno ha giustamente fatto notare che il nome scelto ("tassa sulla responsabilità") potrebbe essere sostituito con il più adeguato "tassa sugli irresponsabili".

Thursday, January 14, 2010

Immigrati e clandestini in uno Stato serio

"Uno Stato serio non tollera clandestini, semmai amministra l'afflusso d'immigrati".

[Davide Giacalone]

Le arance di Rosarno

"Le arance di Rosarno, come tutte quelle del nostro Meridione, sono fuori mercato. Puoi anche metterci i neri schiavizzati, a raccoglierle, ma costeranno sempre di più di quelle importate dal Sud America o dalla Cina. Con una differenza: le seconde non sanno di niente. Puntare alla qualità, non solo del prodotto che cresce sugli alberi, ma anche di quello lavorato, come il succo, sarebbe dovuta essere la via maestra. Vale la stessa cosa per altri settori. Il nostro Meridione, invece s'è specializzato nella truffa e nel campare di sussidi".

[Davide Giacalone]

Libera scempiaggine in libero straparlare

"Non m'indigna un Osservatore Romano che definisce razzisti gli Italiani, perché tanto, e non solo oltre Tevere, vale il principio di libera scempiaggine in libero straparlare".

[Davide Giacalone]

La pace di Rosarno

"Non mi fanno paura gli scontri di Rosarno, temo di più la pace di Rosarno. Non inquieta una criminalità organizzata che semina il disordine praticando il crimine, perché questo è nella logica delle cose, terrorizza una ‘Ndrangheta garante dell'ordine, per propiziare il medesimo crimine".

[Davide Giacalone]

Il cinghialone espiatorio

Dopo Letizia Moratti ora ci si mette anche Augusto Minzolini (attuale direttore del TG1). Ma il tentativo è sempre lo stesso: far passare l'idea che Craxi sia stato un grande statista e un capro espiatorio.
Io sto dalla parte di chi sostiene che Craxi dovrà essere giudicato dagli storici; e per questo c'è bisogno di tempo. C'è invece la certezza che in questi anni e in questi decenni ci sono cose ben più serie a cui pensare e di cui parlare.

Il giorno del panico

Rilevo che ieri, 13 Gennaio 2010, il blog ha avuto un numero di visite superiore al doppio della media; quasi tutte sono state indirizzate a post che trattano di attacchi di panico e di Rosario Sorrentino. Rimane però l'impossibilità di dare una spiegazione a tutto ciò, a meno che da qualche parte in TV non siano apparsi servizi dedicati a questo argomento che hanno successivamente indotto molti a fare ricerche in Rete.

Wednesday, January 13, 2010

Alfano e il sovraffollamento delle carceri

Il sovraffollamento delle carceri è da decenni uno dei problemi irrisolti della cosiddetta Italia. Dopo indulti e indultini di vario tipo ora il ministro Alfano proverà a proporre quella che al centrodestra appare l'unica soluzione possibile: la costruzione di nuovi istituti penitenziari. Scommettiamo che qualcosa andrà storto anche questa volta?

Per chi scrive, la ricetta Alfano resta comunque una misura inadeguata, e di questo ho avuto modo di parlare altre volte sul blog. Va da sé che la mia contrarietà al provvedimento è di natura diametralmente opposta alle visioni indegne e buoniste che ispirano i pensieri della sinistra.

Tuesday, January 12, 2010

Italiani razzisti?

"Gli Italiani non sono razzisti, ma lasciare che l'irregolarità dilaghi, e resti impunita, è un modo per farceli diventare".

[Davide Giacalone]

No! A volte la democrazia può essere molto ingiusta, Sabrina. E nessun povero è mai stato detto democratico per aver sposato un ricco

Così parlava il padre Thomas Fairchild (John Williams) alla figlia Sabrina (Audrey Hepburn) nel film capolavoro Sabrina di Billy Wilder (USA, 1954).

L'allunaggio di Armstrong e l'equatore lunare

Il famoso sbarco sulla Luna a opera di Neil Armstrong si è verificato poco più a sud dell'equatore lunare. E le ragioni sono ovvie: era semplicemente il luogo migliore in quanto privo di ostacoli.

Body scanner e attori porno

In fondo non tutti i mali vengono per nuocere: i body scanner, di cui oggi tanto si parla, potranno avere come ricaduta positiva la possibilità di individuare dei potenziali giovani maschi superdotati da avviare alla carriera dei film porno. Come è noto il settore soffre da sempre dell'esiguità numerica di attori maschili, che infatti sono più o meno sempre gli stessi.

Una sforbiciata a Luca Mercalli

Una delle cose più interessanti della trasmissione Che tempo che fa (condotta da Fabio "zerbin" Fazio) era l'intervento iniziale di Luca Mercalli. Bene, dopo che da un'edizione con l'altra i suoi contributi sono stati significativamente limati ora si è addirittura passati a relegare la sua presenza alla sola serata del sabato. A questo punto tanto vale cambiare anche il titolo del programma.

Monday, January 11, 2010

Sergio Mariotti

Sergio Mariotti, del Politecnico di Milano, è il titolare dell'insegnamento di Economia dei Sistemi Industriali, materia d'oggetto del mio terzultimo esame universitario che ho sostenuto poco meno di due ore fa. A lui va un ringraziamento specifico per la disponibilità dimostrata, ma soprattutto per l'aver saputo assemblare un corso di notevole suggestione, che ha catturato l'interesse di chi, come me, per le discipline economiche ha sempre mostrato una spiccata avversione.

3.241 and life

3.241 giorni, poco meno di nove anni, sono esattamente i giorni trascorsi tra il mio precedente esame universitario (il 26 Febbraio 2001) e quello sostenuto in data odierna. In tutto questo tempo la "paura della paura" connessa agli attacchi di panico mi ha spinto a fuggire dall'ambiente accademico in cui, verso la metà dell'Ottobre 1993, si è consumato il mio primo episodio di ansiosità anomala.
Quella di oggi è una specie di rinascita, di cui tuttavia non mi rendo ancora conto. Due esami restano all'appello, e ora c'è sicuramente la voglia di portare a termine quel che è stato lasciato indietro. E c'è la voglia di liberarmi una volta per tutte di questo insopportabile senso di incompletezza che mi porto dietro da troppo tempo.

Sunday, January 10, 2010

Questa volta hanno ragione i negri

Il titolo con cui Vittorio Feltri ha aperto l'edizione di ieri del suo Il Giornale è altamente significativo: "Ma questa volta... hanno ragione i negri". Il sottotitolo è ancora più chiaro: "I clandestini non dovrebbero entrare in Italia. Ma una volta che sono qui, non li si può sfruttare in modo vergognoso e prendere a fucilate mentre fanno lavori che i nostri disoccupati disdegnano". E francamente è difficile non essere d'accordo con Feltri, anche alla luce delle tante interviste agli abitanti di Rosarno Calabro, che non convincono proprio. Un cosiddetto negro può integrarsi nella nostra società con probabilità e capacità ben superiori rispetto a quelle di un Calabrese medio.

Saturday, January 09, 2010

Le dimensioni della Gioconda

In orizzontale sono 53 centimetri, in verticale 77.

L'ufficio postale di Locate Triulzi

Di tutti gli uffici postali con cui ho avuto a che fare quello di Locate Triulzi è senza dubbio il peggiore. Gli impiegati sono lenti, scortesi, supponenti, inesperti e molto maleducati. Inutile dire che sono tutti terroni e si fa fatica a comprendere quello che dicono.

L'origine etimologica della diplomazia

La diplomazia è l'arte della negoziazione tra Stato e Stato. Il termine deriva dal vocabolo latino diplomarius che indicava il messaggero di Stato (assimilabile agli odierni ambasciatori) inviato per conto del sovrano a trattare con la controparte. Il diplomarius era dotato del diploma (termine di origine greca che significa "cosa doppia" e, in particolare, "foglio ripiegato"), ovvero una lettera credenziale con cui il sovrano lo deputava e autorizzava a negoziare con il governo di un altro Stato.

Friday, January 08, 2010

Pubblicità innovative (2). L'Infedele

Gad Lerner è tra i personaggi/giornalisti del panorama televisivo nazionale che, assieme a Santoro, amo di meno, ovviamente per via del suo elevatissimo tasso di faziosità. Va tuttavia riconosciuto che il promo per la nuova edizione de L'Infedele è particolarmente simpatico e ci sono ragioni di credere che sia stato realizzato con un budget molto contenuto. Gad Lerner, in una sequenza in cui appare travestito da rabbino, musulmano, camicia verde padana e garibaldino, entra presso il parrucchiere Colla di Milano per richiedere un taglio di barba. Lo slogan è "L'Infedele, per tutti i gusti". Semplice ed efficace.

Le cinque teorie sull'origine del vampirismo

Massimo Introvigne, tra le altre cose, si è occupato di indagare le teorie che spiegherebbero l'origine del vampirismo. In tal caso il lavoro è di un certo interesse perché orientato a porre ordine nell'infinità di materiale che costituisce i diversi miti umani, particolarmente densi e profondi sia da un punto di vista spaziale (geografico) che temporale. E pare che le teorie più accreditate siano addirittura cinque: origine universale (o preistorica), origine sciamanica, origine orientale, origine europea antica (o medievale) e origine moderna. In pratica ce n'è per tutti i gusti.

Gioconda, icodiagnosi e colesterolo alto

di Matteo Clerici
(apparso in origine su www.newsfood.com il 07/01/2010 con il titolo "La Gioconda? Soffriva di colesterolo alto")

La Gioconda non godeva di buona salute: probabilmente, aveva il colesterolo alto e i trigliceridi alle stelle.
Monna Lisa è stata analizzata da diversi tipi di studiosi, dai tradizionali critici d'arte agli psicologi fino ai cultori di esoterismo, ma gli icodiagnosti sono un'aggiunta relativamente nuova.
Essi sono specialisti di una nuova disciplina, medici che passano al setaccio le pietre miliari dell'arte alla ricerca di possibili indizi rivelatori sulle malattie o sui disturbi fisici di cui soffriva l'antico modello.
In Italia pioniere di tale branca di studi è il professor Vito Franco, docente di Anatomia Patologica all'Università di Palermo e relatore sul tema all'ultimo convegno Società Europea di Anatomia Patologica. La sua ultima ricerca è un ottimo esempio di icodiagnostica: un centinaio di casi, dall'Antico Egitto all'arte contemporanea, tutti divisi per malattia.
Viaggiando nel lavoro del professor Franco e dei suoi compagni di scienza (e passione) si scopre così come la sorridente signora ritratta da Leonardo mostra uno xantelasma (accumulo di grasso sottocutaneo) nell'incavo dell'occhio sinistro e un lipoma sulla mano in primo piano, segnali indicatori di troppo grasso.
La Madonna del Parto di Piero della Francesca (oltre alla palese gravidanza) manifesta un gozzo sul collo, endemico in un periodo (il Medioevo) in cui la maggior parte dell'acqua bevuta proveniva dalle cisterne.
La Scuola di Atene (dipinto di Michelangelo conservato ai Musei Vaticani) vede, in basso a sinistra, un uomo malato, identificato come Michelangelo, seduto sulle scale, curvo, con le ginocchia gonfie e tumefatte. Spiega Franco: "Sembrano indicare un eccesso di acido urico, tipico di chi soffre di calcolosi renale. E d'altronde lui per mesi e mesi si è nutrito solo di pane e vino, lavorando giorno e notte al suo capolavoro, la Cappella Sistina".
Come in tutte le sezioni della medicina, anche nell'icodiagnosi ci sono delle controversie. Ad esempio, l'Amorino Dormiente di Caravaggio: artrite reumatoide o rachitismo? Oppure la Madonna del Collo Lungo del Parmigianino esposta agli Uffizi. Sicuramente soffre di aracnodattilia (per le sue dita lunghe e sottili, come le zampe di un ragno) ma forse è anche vittima della sindrome di Marfan, un disturbo ereditario che colpisce le ossa, i legamenti, gli occhi, il sistema cardiovascolare.
A volte, l'arte studia lo stesso soggetto più volte, consentendo all'indagatore medico di osservare i cambiamenti prodotti dal tempo [...]. E, come spiegano gli icodiagnosti, il legame tra arte e malattia, diventa più evidente quando l'artista è contemporaneamente soggetto e oggetto [...].

Quel che c'è di bello in un buon libro di vampirismo

Quel che c'è di bello nel leggere un buon libro di vampirismo è riconducibile sostanzialmente a due cose: in primo luogo ci si rende conto di quanta gente ci sia in giro che si dedica a facezie di questo tipo ("braccia rubate all'agricoltura" potrebbe ben dire qualcuno); in secondo luogo si trova finalmente la vera fonte dei nomi di molti dei gruppi musicali (e dei titoli dei loro brani e relativi testi) che hanno caratterizzato l'adolescenza di chi come me è nato nel 1970.

Quasi quasi interessa più il Roberto che la Melissa

Dopo la pubblicazione di alcuni post su Melissa Conti e Roberto Malone mi aspettavo un certo interesse per la prima, quello che invece non mi attendevo era una curiosità quasi superiore per il secondo. A proposito, forse non tutti sanno che il vero nome di Roberto Malone è Roberto Pipino, e francamente si prova imbarazzo a definire quale dei due sia peggio (verrebbe da dire entrambi).

Una rigorosa definizione di vampiro

Ho scoperto di recente che non si può mica parlare di vampiri a vanvera: sembra infatti che in molti spaccino per vampiri figure che vampiri non sono, e per qualcuno tutto ciò dev'essere un problema serio. Probabilmente lo è per Massimo Introvigne che ha pensato bene di dedicarsi a una rigorosa opera di sistematizzazione teorica delle definizioni in questo campo. E allora apprendiamo che un vero vampiro si caratterizza per le seguenti cinque peculiarità:

(1) è una persona umana, (2) morta, (3) che appare con il suo corpo fisico, (4) e attacca i viventi, (5) per sostenersi con il loro sangue.

Più chiaro di così!

Thursday, January 07, 2010

Da Casey Johnson a Paris Wilton

Paris Wilton non è un errore di battitura. L'altro giorno, nell'apprendere della morte di Casey Johnson, ho fatto qualche ricerca in Rete che dalla Johnson mi hanno portato prima a Tila Tequila, poi a Paris Hilton e infine a Paris Wilton. Quest'ultima, per quanto possa apparire incredibile, è un'attrice porno (credo italiana) che presenta in effetti una notevole somiglianza con la vera Hilton.

Strigoi mort e strigoi vii

Potrebbe sembrare Veneto invece è Rumeno. Nella tradizione folkloristica di quel Paese gli strigoi mort (morti) designano i vampiri mentre, più genericamente, gli strigoi vii (vivi) indicano stregoni e streghe.

John Gordon Melton

John Gordon Melton è attualmente considerato il massimo esperto mondiale di vampirismo. Dunque se avete problemi con i vampiri potete rivolgervi direttamente a lui.

Si può cadere da un'ambulanza in corsa?

"Pensionato di Bari scivola fuori da un'ambulanza in corsa. Portato in ospedale, muore dopo l'operazione". La notizia riferita ieri dalla stampa è il classico caso di realtà che supera la fantasia. C'è chi sostiene che la morte non sia necessariamente da mettere in relazione alla caduta, resta comunque il fatto innegabile, che la caduta dall'ambulanza in corsa ci sia stata. Roba da Benny Hill o Mr Bean. E, da oggi, roba da Bari.

Deriva allucinante

Nell'utilizzo della nostra lingua alcuni termini hanno intrapreso una deriva poco prevedibile che li ha portati nel volgere di breve tempo ad assumere significati semi-consolidati (almeno a livello di slang) anche molto lontani dall'originale. Ne è un esempio il vocabolo allucinante che è ormai comunemente impiegato per designare una situazione fuori dal comune, incredibile, inaccettabile.

Wednesday, January 06, 2010

L'azoto e la vita

L'elemento chimico azoto, a dispetto della sua etimologia (= senza vita), è una delle sostanze più importanti per la nascita e la sussistenza della vita stessa.

Venezuela, Vespucci, Venezia

Il nome dello stato sudamericano Venezuela risale al 1499, anno in cui Amerigo Vespucci ha deciso di battezzare in questo modo quelle terre per via di alcune costruzioni sull'acqua che ricordavano quelle della città lagunare per eccellenza. Venezuela significa infatti Piccola Venezia.

La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, ma poi?

Questa mattina ho deciso di fare un giro in Rete per cercare la versione completa della famosa filastrocca sulla befana: dalla mia infanzia ricordavo infatti solo la prima strofa (la befana vien di notte con le scarpe tutte rotte) e non avevo più memoria di come proseguisse. Il risultato è che Google mi ha rimandato a siti dove mi sono imbattuto in almeno una quindicina di varianti, anche molto diverse tra loro.

Tuesday, January 05, 2010

È morta Casey Johnson, la fidanzata di Tila Tequila

Casey Johnson è stata trovata morta a Los Angeles per cause ancora da accertare. Chi fosse Casey Johnson in realtà non sembra molto importante, ai media fa molto più gola il fatto che la sua fidanzata fosse Tila Tequila.

Una via a Craxi. Ma perché?

Di fronte alla proposta di Letizia Moratti di intitolare una via a Bettino Craxi verrebbe da chiedersi se il sindaco di Milano sia ancora in condizioni di intendere e di volere. E immagino sappiate come la penso io.

Il senso degli amministratori milanesi per la neve

La gestione della neve a Milano e provincia nelle ultime due settimane si può riassumere nel modo seguente. Nevicata pre-natalizia: strade completamente innevate su cui in precedenza non è stato gettato un solo grammo di sale. Nevicata pre-epifania: strade completamente prive di neve (sono caduti pochissimi deboli fiocchi) ma cosparse di quintali di sale.
Bravi ragazzi, complimenti per la strategia! E se candidassimo la Moratti e Decorato per un qualche nobel?

Pubblicità innovative (1). ING Direct

A volte le pubblicità sono vere e proprie forme d'arte, altre volte sono più interessanti del prodotto che sono chiamate a promuovere, e, in casi particolari, sono vere entrambe le proposizioni precedenti.
In generale vi è sempre la possibilità di giudicare una pubblicità, specie se televisiva, al di fuori del contesto commerciale per cui è stata creata.
Una pubblicità recente che mi ha molto impressionato è quella realizzata dalla ING Direct in cui la promozione del prodotto è affidata a un cartellone pubblicitario vivente, ovvero un grande manifesto da cui pendono persone in carne e ossa che danno consigli ai passanti. Ora che è stata realizzata qualcuno potrà dire che si tratta di un'idea piuttosto semplice, ma questo è il classico giudizio che viene dato a posteriori: il difficile, infatti, è stato pensarci prima. In effetti l'idea di base a cui si è fatto ricorso è piuttosto elementare, ma a suo modo ha in sé uno spunto di genialità che non si può non riconoscere.

Damn Danish o damn Danes?

In questi giorni sono state mostrate in TV delle immagini di repertorio in cui gruppi di estremisti islamici bruciavano in strada e in piazza alcune bandiere danesi. La vicenda è relativa alle reazioni che si sono scatenate dopo la pubblicazione delle vignette satiriche su Maometto da parte di un giornale danese. Nelle immagini venivano mostrati anche alcuni cartelli con la scritta Damn Danish.

Ne approfittiamo per ricordare ai terroristi islamici che eventualmente stiano leggendo il blog di prendere migliore confidenza con la lingua inglese. Danish, infatti, è di norma un aggettivo; può essere impiegato anche come sostantivo, ma in questo secondo caso ha due soli significati possibili: la lingua danese e un particolare tipo di biscotti che vengono prodotti da quelle parti. Per fare bella figura gli estremisti islamici avrebbero dovuto scrivere Damn Danes, perché è Danes il termine giusto per indicare gli abitanti del Paese scandinavo.

Comunque agli esagitati di cui sopra mandiamo un generico Damn you!

Monday, January 04, 2010

I costumi di Filippa Lagerbäck

Le donne svedesi hanno tipicamente buon gusto nell'abbigliamento. Mi domando quindi se Filippa Lagerbäck (che da alcune edizioni compare al fianco di Fabio Fazio nella trasmissione Che tempo che fa) sia un'eccezione o se i pessimi abiti che indossa siano scelti dai suoi costumisti.

Inaugurato il Burj Dubai

Il 10 Ottobre 2009 ho scritto un post intitolato La legge dei grattacieli. Oggi che tutti i media hanno riferito dell'inaugurazione del Burj Dubai, al momento il grattacielo più alto del mondo, quelle parole mi sembrano ancor più appropriate.
Viene anche naturale un paragone con le piramidi, soprattutto quelle egiziane, ma non si può fare a meno di osservare che, a differrenza di esse, i grattacieli odierni sono destinati a una durata molto più breve, e non solo perché hanno una maggiore capacità di resistere al tempo, ma anche e soprattutto per ragioni economiche: a un certo punto diverrà infatti più conveniente abbatterli (e sostituirli) anziché fare opera di costosa manutenzione per tenerli artificiosamente in vita.

Il mistero del pane in eccesso

In questi giorni è stata data la notizia secondo cui nella sola Milano ogni giorno verrebbero buttati via 180 quintali di pane. Una parte è certamente da attribuire al comportamento dei consumatori, ma un'altra parte, presumibilmente quella maggioritaria, è imputabile alle eccedenze dei produttori.
È evidente che agire per limitare lo spreco dei consumatori è cosa più problematica rispetto a un intervento per la riduzione dell'invenduto dei produttori.

Tutti si sono scandalizzati per la notizia ed è subito partito un dibattito sul come riutilizzare e valorizzare le eccedenze di prodotto. Sono emerse alcune proposte anche interessanti, tuttavia il vero scandalo è il fatto che nessuno abbia messo in luce un fatto tanto semplice: ma se siamo in un mercato concorrenziale perché mai dovrebbero generarsi delle eccedenze? Perché mai un panificatore dovrebbe sostenere costi maggiori per realizzare una produzione che in parte resterà invenduta. Il solo porsi questo interrogativo fa subito sorgere qualche sospetto: siamo sicuri che il mercato del pane sia davvero concorrenziale? E, se non lo è, non è forse il caso di agire direttamente a monte, anziché intervenire a valle sullo spreco e le eccedenze?

È infatti evidente che un mercato che funziona in modo efficiente limiterebbe in modo automatico le eccedenze riducendole al minimo.

Melissa Conti e Nikki Tyler

A giudicare dall'elevato numero di visite al blog pare che Melissa Conti stia riscuotendo parecchi consensi. Proprio su queste pagine, tuttavia, ho avuto modo di esprimere le mie perplessità sulla bellezza di questa giovane attrice romana (che, tra l'altro, sembra meno giovane di quanto venga dichiarato). A chi finisse nuovamente da queste parti consiglio invece di cercare in Rete qualche immagine di Nikki Tyler, un'attrice non più in attività, ma che, almeno per chi scrive, rientra di diritto in un canone di bellezza veramente superiore.

Sunday, January 03, 2010

Plurale irregolare inglese dei nomi che terminano in f e fe

In Inglese esiste una dozzina di vocaboli terminanti in f e fe che formano un particolare plurale irregolare in ves. Di seguito l'elenco completo.

Calf, calves (vitello/i)
Half, halves (metà)
Knife, knives (coltello/i)
Leaf, leaves (foglia/e)
Life, lives (vita/e)
Loaf, loaves (pagnotta/e di pane)
Self, selves (sé)
Sheaf, sheaves (covone/i di paglia)
Shelf, shelves (scaffale/i)
Thief, thieves (ladro/i)
Wife, wives (moglie/i)
Wolf, wolves (lupo/i)

Basta etichette

Oggi, dopo poco più di due mesi di sperimentazione, ho deciso per l'eliminazione delle etichette dai post; probabilmente il numero di visite diminuirà un po' ma ne guadagnerà la gestione del blog, divenuta in questo periodo più onerosa del previsto.

Come pronunciare Westergaard e Århus

La regola è molto semplice: aa e å sono due grafie equivalenti per rappresentare il suono ò (o aperta). Questa è tra l'altro una delle regole più semplici della lingua danese e una delle prime a essere apprese.

Povera lingua danese

Ieri tutti i telegiornali hanno riferito del fallito tentato a Kurt Westergaard, il giornalista danese finito nel mirino dei terroristi islamici a causa delle vignette satiriche su Maometto. Westergaard è stato assalito nella sua casa di Århus, ma per fortuna la polizia ha sventato il piano dei terroristi intervenendo per tempo.
Al di là dellla vicenda in sé va rilevato come tutti i giornalisti italiani (tutti!) hanno regolarmente sbagliato la pronuncia di Westergaard e Århus.
Il Danese è una lingua con regole di pronuncia piuttosto difficili, con consonanti che assumo suoni anche molto diversi a seconda delle vocali e consonanti che seguono o precedeono (per esempio ci sono consonanti che in alcuni casi si pronunciano addirittura come vocali); le regole del Danese, per via della loro stabilità (ad esempio rispetto all'Inglese), tendono tuttavia a essere apprese con notevole velocità. Il punto, però, è che, come al solito, i giornalisti italiani se ne sono altamente fregati e non hanno ritenuto opportuno assumere un atteggiamento di rispetto e umiltà che li portasse a informarsi su come pronunciare certi nomi. Ciò dovrebbe essere il compito di chi prepara i testi, ma anche costoro sono giornalisti, dunque persone che potrei definire come "professionisti della superficialità e dell'approssimazione". Naturalmente la cosa non riguarda solo il Danese, ma in generale tutte le lingue. L'atteggiamento è sempre lo stesso: non conosco come si dice, ma non mi informo e lo dico lo stesso; e di ciò non mi curo.

The Transylvanian Society of Dracula

Potrebbe sembrare uno scherzo e invece la TSD - Transylvanian Society of Dracula - esiste per davvero. Si tratta di un'organizzazione storico-culturale, non a scopo di lucro, interessata a tematiche di esoterismo, mitologia e allo studio comparato delle religioni. Ne esistono sezioni in vari Paesi europei (ma anche al di fuori del continente). La branca italiana è stata fondata da Massimo Introvingne, un sociologo delle religioni già fondatore del CESNUR (Center for Studies on New Religions).

Saturday, January 02, 2010

Lineus longissimus

Il Lineus longissimus è un verme marino diffuso lungo le coste del Mare del Nord che si caratterizza per il record di lunghezza nel regno animale: una media di 30 metri con ritrovamenti di esemplari che hanno superato i 55 metri.

Granoturco nella birra

La scelta di una birra è cosa che risponde a gusti estremamente personali. Vale tuttavia la pena porre l'attenzione su un particolare tipo di ingrediente - il granoturco - che si può considerare come un indice quasi universale di bassa qualità. Per via dei suoi costi contenuti il granoturco è utilizzato come succedaneo del malto d'orzo e spesso lo si trova miscelato a quest'ultimo in proporzioni che di solito non sono riportate in etichetta. Questo cereale, ottimo in moltissimi campi, è invece elemento di scarso pregio nella produzione della birra, tanto che la sua presenza si può considerare un criterio affidabile per evitare le tipologie di prodotto che lo contengono.

Melissa Conti e Roberto Malone

Rimanendo sull'argomento Melissa Conti, ho scoperto che nel suo primo film (Un Distretto Di Polizia Molto Particolare) la porno-attrice romana recita alcune scene con Roberto Malone. Ma come, ancora lui? Roberto Malone era in tutti i film porno degli anni '80, l'età della mia adolescenza e giovinezza (anzi, a dire la verità ha iniziato la sua carriera alla fine degli anni '70), ha proseguito a recitare per tutti gli anni '90, è entrato nel terzo millennio come se nulla fosse e ora ce lo ritroviamo in una produzione del 2009. Tra l'altro vederlo in compagnia di attrici rispetto alle quali ha il doppio o il triplo degli anni fa abbastanza ridere. Possibile che nella cosiddetta Italia nemmeno nel mondo dei film porno uno riesca a ritirarsi dalle scene con umiltà e dignità a un'età ragionevole? Roberto Malone come Pippo Baudo e Mike Bongiorno? Spero proprio di no!

Bat detector

Si chiama così un apparecchio rilevatore di ultrasuoni che permette di rendere udibili le frequenze prodotte dai pipistrelli. In commercio sono già disponibili diversi modelli ma esistono anche alcuni siti internet che insegnano a costruire questi dispositivi in maniera casalinga.

Api ubriache

In particolari condizioni climatiche il caldo eccessivo può causare la fermentazione del nettare di cui si nutrono le api, e queste ultime possono sperimentare un senso di ebbrezza in qualche modo simile a una ubriacatura umana. In queste circostanze, come accade agli uomini, anche le api tendono a perdere il senso dell'orientamento e a smarrire la strada del ritorno.

29 Settembre. Compleanno di Berlusconi e Bersani

Negli scorsi giorni qualcuno si è divertito a mettere in luce come Berlusconi e Bersani compiano gli anni lo stesso giorno (il 29 Settembre, anche se sono nati in anni diversi). Gli stessi giornalisti hanno puntato l'attenzione sul concetto di coincidenza particolarmente rara. Va tuttavia specificato che questo evento rientra nelle cose ordinarie (anche se sorprendenti) della probabilità. Avere un compleanno nello stesso giorno è noto come paradosso (o problema) del compleanno. Il blog se ne era occupato il 5 Novembre 2008 nel post Magia Matematica (3).