Sunday, January 31, 2010

Già il verme lo tocca! Gli sputa sul teschio! Gli morde la bocca!

E a giorno ed a vespero - e a sera e a mattina
Un verme cammina;
Coi lividi muscoli - si gonfia e rappiglia,
S'allunga e assottiglia.
Già verso un sarcofago - più e più si strascina,
Più e più s'avvicina.
Già tocca il sarcofago. - Ma sotto la lapide
V'è un picciolo buco,
E l'orrido bruco
Già in quel penetrò.
Passata è la lapide. - Sull'oro del feretro
V'è un picciolo buco,
E l'orrido bruco
Già in quel si cacciò.
Passato è già il feretro. - Sul lin del sudario
V'è un picciolo buco,
E l'orrido bruco
Già in quel si gittò.
Passato è il sudario. - V'è dentro un cadavere!
Già il verme lo tocca!
Gli sputa sul teschio!
Gli morde la bocca!
Già il morto terribile
L'avello spezzò.
Re Orso
Ti schermi
Dal morso
De' vermi.
Lontan fra le tenebre
Un urlo gridò.

Da Re Orso / Lapide, bara e sudario (Arrigo Boito, 1865)