Thursday, December 31, 2009

Un discorso finalmente svecchiato e con poca retorica

Ho appena terminato di seguire il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica. Per quanto non si tratti del "mio" presidente devo comunque osservare che il "giovane" Napolitano quest'anno (soprattutto se in raffronto all'anno scorso) ha fatto opera di svecchiamento producendo un intervento più attuale, non solo nei contenuti ma anche nello stile. Permangono ancora alcuni riferimenti poco opportuni (come quelli all'unità d'Italia, al Mezzogiorno e al Papa), ma in questa sede, almeno per una volta, mi sembra giusto focalizzare l'attenzione sugli aspetti positivi.

Il discorso di fine anno di Napolitano è trasmesso in diretta?

Me lo ero già chiesto l'anno scorso (vedi qui): ma siamo sicuri che il tradizionale messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica sia trasmesso in diretta? E, se lo è, perché tra la versione di Canale 5 e quella di RAI 1 ci sono almeno due o tre secondi di ritardo?

Cosa non vorrei più vedere nei TG con l'anno nuovo

Ecco il mio elenco di cose che non vorrei davvero più vedere nei telegiornali nazionali e locali a partire da domani: (1) servizi sui pensierini elementari pronunciati dal Papa (del Papa si parli in occasione di notizie vere: attentati, morte, sostituzione, ravvedimenti e poco altro); (2) servizi sui pensierini elementari pronunciati da Presidente della Repubblica, Presidente del Senato e Presidente della Camera (vale quanto detto a proposito del Papa); (3) servizi sui litigi e sui botta-e-risposta tra i politici dei vari schieramenti; (4) servizi di cronaca giudiziaria raccontata a mo' di telenovela come è stato per i delitti di Cogne, Novi Ligure, Erba e Garlasco.

Tolto tutto ciò rimarebberero ancora in onda numerosi servizi di basso livello (di cui magari parlerò tra 365 giorni), tuttavia si aprirebbe anche qualche finestra di opportunità per fare informazione vera, magari di tipo scientifico e sociale.

Il Branko di idioti al TG5

Nell'ultima settimana il TG5 ha dedicato due lunghissimi e inutili servizi agli oroscopi di Branko. Mi domando: è possibile tutto ciò? È possibile pagare profumatamente degli astrologi e permettere loro di raccontare balle su giornali e TV?

Wednesday, December 30, 2009

And the forests will echo with laughter

Credeteci o no ma Giulia Salvi, nel suo consueto spazio "rock in translation" su Virgin Radio, è riuscita a sbagliare la traduzione di questa banale strofa tratta da Stairway To Heaven dei Led Zeppelin.

Van der Sar: una non notizia di cattivo gusto

Ieri tutti quanti hanno parlato del portiere del Manchester United Edwin Van der Sar la cui moglie si trova in fin di vita dopo essere stata colpita da un ictus poco prima di Natale.
Il compito dei giornalisti avrebbe dovuto terminare qui e invece si è voluto porre l'accento a tutti i costi sul fatto che van der Sar ha lasciato il calcio a tempo indeterminato per restare vicino alla compagna. E qual è la notizia? Mi sembra il più logico, ragionevole e umano dei comportamenti possibili; l'unica vera notizia sarebbe stata l'assurdità di un atteggiamento di segno opposto.

Tuesday, December 29, 2009

Odometro

Il termine odometro è impiegato anche qui da noi, sia nel senso anglosassone di contachilometri di un veicolo (ma questa accezione è piuttosto rara), che nel significato più frequente e generale di strumento per la misurazione delle distanze stradali. Gli odometri non sono altro che quelle micro-carriole dotate di una piccola rotellina e di un lungo manico che tutti noi abbiamo visto utilizzare dagli operatori stradali durante la realizzazione di una qualche opera viabilistica.

Monday, December 28, 2009

La mala pianta. Micro-politica

Ecco un altro passo dal post La mala pianta pubblicato (20/12/2009, Banzai43 su I Nodi Dell'Anima):

"È il momento della micro-politica, quella che smercia ammennicoli e pinzillacchere come progettualità di rilievo internazionale ed è dimentica dei treni dei pendolari (e non) con le zecche e i cessi irrespirabili, del dissesto idrogeologico del territorio, della mafia e della camorra, dell'occupazione abusiva delle case popolari, dei salari a 900 euro mensili, delle pensioni da fame, ecc.".

La mala pianta. Intolleranza

Quello che segue è un breve e significativo estratto dal post La mala pianta pubblicato da Banzai43 sul suo blog I Nodi Dell'Anima (20/12/2009):

"La nostra bella Italia pare non essere più in grado di distinguere fra confronto e scontro, fra avversario e nemico, fra rispetto e odio, fra servizio pubblico e convenienza personale, fra bagattella e reato. Rami tutti, diabolici, della mala pianta dell'intolleranza".

Dove si butta questo, dove si butta quello

Numerosi, in questi giorni, i visitatori al blog che stanno consultando i diversi post dedicati alle regole di smaltimento di prodotti specifici (polistirolo, tetrapak, CD, videocassette, assorbenti, ...); segno che durante il periodo natalizio si è regalato e ricevuto molto. Ma in fondo la si può vedere anche come una buona notizia: è infatti un segnale incoraggiante che si sta acquisendo una coscienza ecologica improntata alla sostenibilità del nostro stile di vita.

Microfotovoltaico

I laboratori di ricerca del Dipartimento di Energia degli Stati Uniti (Sandia National Laboratories) hanno brevettato un sistema rivoluzionario per costruire pannelli solari composti da celle microfotovoltaiche. Le microcelle, che hanno uno spessore tra i 14 e i 20 micron (meno di un capello umano e circa dieci volte più sottili di una cella convenzionale) consentono maggiore flessibilità e dimezzano i costi mantenendo intatte le performance.

L'Iran finalmente scricchiola?

Ne avevo già parlato il 21 Giugno di quest'anno in un post intitolato Iran: rivolta o rivoluzione? Le vicende di questi ultimi due giorni, per quanto amare, vanno comunque lette nell'unico modo positivo possibile: in fondo tutto ciò non è altro che il segno di un regime che - ci auguriamo tutti - sia davvero sul punto di crollare.

Sunday, December 27, 2009

Penso, dunque sono

Ultimamente mi è capitato di imbattermi in una serie di quiz in cui viene richiesta la paternità della frase "penso, dunque sono", traduzione toscana dell'originale "cogito, ergo sum", naturalmente di Cartesio. È un altro segno dei tempi che cambiano e dell'ignoranza stradilagante: fino almeno a vent'anni fa una domanda del genere sarebbe stata considerata ridicola, e dunque improponibile persino ai bambini.

Alti e bassi secondo Valerio Peretti

Mia sorella nella vita ha conosciuto alti e bassi... E se li è sempre fatti tutti.

Quella realista di Helen Rowland

Tutti gli uomini cercano la donna ideale, specie dopo il matrimonio.

Quell'ottimista di Jules Renard

Ci sono momenti in cui tutto va bene: non ti spaventare, non dura.

Incapaci o capaci di tutto

"Molti dei nostri uomini politici sono degli incapaci. I restanti sono capaci di tutto".

[Boris Makaresko]

Cavalli e donne inglesi secondo George Bernard Shaw

Sulle donne inglesi George Bernard Shaw aveva le idee chiare; ecco una sua dichiarazione divenuta giustamente celebre: sapendo che il primo posto nel cuore dei loro uomini è incontrastatamente occupato dai cavalli, le donne inglesi cercano di assicurarsi almeno il secondo posto in graduatoria, facendo di tutto per assumere un aspetto equino. E di solito ci riescono.


Tutto il resto è coppia

"Solo i coraggiosi possono amare: tutto il resto è coppia".

[Barbara Alberti]

La buona educazione secondo Mark Twain

"La buona educazione consiste nel nascondere quanto bene pensiamo di noi stessi e quanto male degli altri".

[Mark Twain]

Saturday, December 26, 2009

Burn After Reading

Non so se mia sorella fosse a conoscenza della mia passione per i fratelli Coen, ma la sua idea di regalarmi il DVD del loro ultimo film Burn After Reading (2008, USA) è stata molto apprezzata.
Pessimamente rititolato in Toscano come A Prova Di Spia, questa produzione vede sulle scene attori di gran spicco come George Clooney, Frances McDormand, John Malkovich, Tilda Swinton e Brad Pitt.

La genialità dei due registi non è mai stata in discussione, ma di certo non traspare (se non in dosi minimali) da questo lavoro decisamente sotto tono, che invece sarà ricordato più che altro per l'interpretazione volutamente idiota di Clooney e Pitt.
Se fossimo in ambito musicale si potrebbe dire che questa pellicola è una b-side di qualità abbastanza scadente, da cui fanno tuttavia capolino alcune idee base poi ottimamente approfondite e sviluppate in un capolavoro come Non È Un Paese Per Vecchi (uscito nelle sale un anno prima, ma scritto in un periodo successivo).

Assolutamente non essenziale, e dato che il tempo è una risorsa scarsa, molto meglio riguardarsi un gioiellino come Fargo.

Coordinamento e coordinazione

Pare che in Rete non sono stato in grado di trovare un sito sufficientemente valido in grado di spiegare la distinzione tra i due termini coordinamento e coordinazione, spesso utilizzati invece come sinonimi.

Io apotropaico? Faccio le corna!

L'aggettivo apotropaico deriva dal verbo greco apotrépein che significa "allontanare". Si utilizza per caratterizzare un oggetto, un rito, un gesto o persino una persona che è in grado di tenere lontano gli influssi negativi.
Come ho appreso ieri sera in un quiz televisivo, chi è solito fare le corna compie un tipico gesto apotropaico.

Friday, December 25, 2009

Bravi in matematica

Ieri mi trovavo in una grossa libreria di Milano in cerca di qualche buon libro da regalare ai miei genitori e a mia sorella per Natale. Naturalmente ho subito approfittato dell'occasione per regalare qualcosa anche a me stesso.
Tra i tanti titoli a disposizione la scelta (un po' frettolosa) è caduta su Bravi in matematica di Walter Maraschini (2008, Bruno Mondadori, www.brunomondadori.com). In effetti avevo poco tempo, cercavo un libro curioso, di prezzo non elevato e soprattutto di poche pagine in modo da non sottrarre tempo prezioso ai miei studi.

Credo che tra i numerosi libri di carattere matematico letti nel corso della mia vita questo sia il più disomogeneo e raffazzonato di tutti. Riporto il seguente breve passo dall'introduzione:

Le pagine che seguono si rivolgono a chiunque abbia avuto difficoltà in matematica o sia stato vicino a persone in sofferenza per tale materia: persone, magari colte, che non l'hanno mai digerita, dalla scuola in poi; quelli che ne dicono «io non ne ho mai capito niente»; genitori alle prese con figli con debiti scolastici in matematica; insegnanti di scuola media o superiore, che si sentono impotenti di fronte all'analfabetismo e alla riluttanza matematici dei loro studenti; signori qualunque cui piacerebbe rinverdire qualche antica conoscenza; giovani, che magari vogliono capire se possono affrontare una facoltà a carattere scientifico o se, per una volta, qualcuno dirà loro: Bravo in matematica!

Ebbene, il testo in questione non va minimamente nella direzione dichiarata dall'autore e sembra invece un miscuglio poco ragionato e male assemblato di parti - ora troppo semplici ora troppo difficili - quasi sempre scollegate tra loro. Devo confessare di essermi annoiato a morte per i primi due terzi di lettura, poi di colpo - inattesi - sono saltati fuori alcuni elementi di un certo interesse: gli infiniti di cardinalità superiore al numerabile di Georg Cantor (trattazione che non avrebbe meritato l'appendice in cui invece è stata relegata), le geometrie non euclidee di Saccheri, Lobačevskij, Bolyai, Gauss, Riemann, Klein e Beltrami (ma anche qui le parti più interessanti sono quelle in appendice) e il teorema di Gödel di cui - come ho detto nel post precedente - non si parlerà mai abbastanza.

In definitiva un libro che non mi sento di consigliare, nonostante le tematiche affrontate nelle ultime quaranta pagine, come ho detto, sono senza dubbio interessanti.

Parlar di Gödel

Sono convinto che di questo matematico moravo, del suo fondamentale Teorema di Incompletezza e delle conseguenze (anche filosofiche) che da esso derivano non si parli mai abbastanza.

Non per forza intrinsecamente casuale

"Non necessariamente una situazione cui si applica un modello non-deterministico è intrinsecamente casuale: potrebbe darsi che non disponiamo di un numero sufficiente di informazioni, oppure che al di fuori del sistema agisca un governatore (un deus ex machina) di cui non conosciamo le regole, oppure ancora che non si disponga delle risorse finanziarie o temporali per studiare in modo deterministico un fenomeno".

[Walter Maraschini]

Lotterie di Stato, sindacati e redistribuzione dei redditi

Quando si pensa ai sindacati il nostro cervello fa scattare un meccanismo automatico che associa al nobile istituto nato per la difesa dei lavoratori una serie limitata e ben definita di concetti. Uno di essi è senza dubbio quello di "redistribuzione dei redditi". La redistribuzione dei redditi è l'intervento di politica economica più invocato da sempre; e non solo dai sindacati: sono certo che avete immediatamente pensato a certi politici di sinistra come Cossutta e soprattutto Bertinotti.
Ai sindacati sfugge tuttavia un meccanismo di redistribuzione dei redditi che lo Stato mette in atto tutti i giorni con estrema efficienza: le lotterie di Stato. È palese che si tratta di una politica redistributiva che va esattamente nella direzione opposta a quella che si augurerebbe Robin Hood, ma sull'efficienza del meccanismo nulla da eccepire. Eppure, avete mai sentito un sindacalista scagliarsi contro una qualche lotteria di Stato? Io no.

Lo Stato giusto e le lotterie

Uno Stato giusto si preoccupa di garantire ai propri cittadini il massimo livello di conoscenze scientifiche. Lo Stato in cui viviamo utilizza invece le conoscenze scientifiche per progettare lotterie da cui i cittadini avranno solo danni. Una truffa ben infiocchettata con il sigillo istituzionale.

Per non dimenticar gli aruspici

Nell'Antica Roma, oltre agli "àuguri", c'erano anche gli "aruspici" (sempre di origine etrusca). La loro arte divinatoria consisteva nell'interpretazione delle viscere (principalmente fegato e intestino) degli animali sacrificati.

Àuguri

Forse non avete visto quel piccolo accento e state pensando che, dato il giorno di festa, io sia qui per farvi gli auguri di Natale. In realtà stavo proprio giocherellando con la parola "auguri" quando uno scivolamento di accento me l'ha trasformata in "àuguri".
Ah, vecchi ricordi di scuola: è lì infatti che si incontrano gli àuguri per la prima volta. Indovini dell'Antica Roma (probabilmente già diffusi nella società etrusca) che formulavano i loro auspici osservando e interpretando il volo degli uccelli.

Thursday, December 24, 2009

Dubbi, stupidi e strasicurezze

"Il problema dell'umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi".

[Bertrand Russell]

Un altro modo di guardare alla vita

"La vita è una malattia a trasmissione sessuale; e ha un tasso di mortalità del 100%".

[Ronald David Laing]

Disordine efficiente

"Se c'è una cosa in Italia che funziona è il disordine".

[Leo Longanesi]

Unione e separazione

"Il mare unisce i Paesi che separa".

[Alexander Pope]

L'uovo, la gallina e Samuel Butler

"Una gallina è soltanto lo strumento usato da un uovo per fare un altro uovo"

[Samuel Butler]

Senza trucco

Tutte le donne che hanno avuto un peso importante nella mia vita hanno qualcosa in comune: sono sempre state molto più belle senza trucco.

Vittoria matematica

Se i giornalisti conoscessero un minimo di matematica non parlerebbero mai (ad esempio a proposito di calcio) di vittoria matematica ma più semplicemente di vittoria certa.

Teoremi matematici e teoremi politici

"Ciò che si dimostra è chiamato teorema, termine che curiosamente ha un significato esattamente opposto a quello con il quale viene utilizzato da taluni politici o giornalisti per indicare una tesi preconcetta e non dimostrata".

[Walter Maraschini]

Magia matematica (19). Dal quadrilatero al parallelogramma

Per quanto bislacco è il quadrilatero che potete disegnare, se congiungete i punti medi dei suoi lati otterrete sempre un parallelogramma. Il mistero apparente è presto svelato: è sufficiente dividere il quadrilatero in due triangoli tracciando una delle due diagonali e applicare qualche riminiscenza dei teoremi di Talete. Fatto ciò apparirà tutto sotto una luce diversa e la semplicità nascosta sarà svelata.

Zigare e zirlare

Zigare e zirlare si riferiscono ai versi emessi rispettivamente dal coniglio e dal tordo.

La bandiera del Nepal

La bandiera del Nepal è l'unica al mondo ad avere cinque lati: è costituita infatti da due triangoli sovrapposti.

TrioBike

Oggi ho letto un interessante articolo sulla TrioBike (www.triobike.com). Non c'è che dire: tutti i segnali di questi giorni mi riportano in Danimarca.

Plusvalenze

"Il commercio più lucroso sarebbe quello di comprare le persone per quello che valgono e di rivenderle per quello che credono di valere".

[Vera de Talleyrand-Périgord]

Le lacrime che non abbiamo versato

"Il tempo scolpisce i nostri volti con tutte le lacrime che non abbiamo versato".

[Natalie Clifford Barney]

L'ultimo viaggio è senza valigia

"Morte: il piacere di fare un viaggio senza valigie"

[Dina Vettore Tanziani]

Recinzioni e vicini

"Buone recinzioni fanno buoni vicini".

[Robert Frost]

Il guadagno altrui

"Il guadagno altrui viene quasi sempre percepito come una perdita propria".

[Wilhelm Busch]

Wednesday, December 23, 2009

Trash People

Ecco un argomento che suggerisco di approfondire: Trash People è un'opera d'arte contemporanea dell'artista tedesco HA Schult; consiste di mille figure ad altezza d'uomo realizzate con la compressione di materiali di scarto industriali e rifiuti urbani: lattine, tastiere di computer, scatole, vecchi circuiti elettrici; è di fatto una rappresentazione della società di oggi, una spettacolare provocazione che dimostra come ormai siamo diventati niente di più di ciò che consumiamo.

15.000 dentisti abusivi

Pochi giorni fa gli organi di informazione ci hanno comunicato che nella cosiddetta Italia si stima operino almeno 15.000 dentisti abusivi (la cifra è talmente alta da apparire irrealistica). Ammesso che qualcuno voglia davvero fare qualcosa per stroncare questo fenomeno incredibile, la stampa dovrebbe anche comunicarci le stime di quanti anni occorrerebbero per arrivare a risultati apprezzabili.

Moretti Mauro, il genio

Nella cosiddetta Italia c'è un signore chiamato Mauro Moretti che di professione fa l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato. Dopo gli ingiustificabili e incomprensibili disagi delle rete ferroviaria di questi ultimi due giorni, questo signore ha avuto il coraggio di dare ai viaggiatori i seguenti tre consigli: (1) portarsi delle coperte, (2) portarsi dei panini, (3) avere pazienza.
Qualcuno ci svegli, tutto ciò non può essere vero.

VSOP

Il brandy rientra tra i liquori che reputo meno interessanti e che francamente non mi piacciono. Può darsi che ciò dipenda dal fatto di non aver mai assaggiato un buon prodotto in tutta la mia vita, ma dubito che questa sia una spiegazione valida.
In questi giorni mi sono ritrovato in casa una bottiglia di Stock 84 (classico regalo molto poco impegnato e ancor meno fantasioso) e la mia attenzione è caduta sull'acronimo VSOP. Immaginando un qualche collegamento con il concetto di qualità, mi sono messo in cerca del suo significato, ma - con una certa sorpresa - la Rete mi ha offerto interpretazioni tutt'altro che univoche. La V e la O sono le uniche identificate senza ambiguità rispettivamente con "very" e "old", ma le altre due lettere hanno indicazioni diverse; per esempio alla S si attribuiscono due significati ("special" e "superior"), mentre alla finale P addirittura tre: "pale", "page" e "product".
Alla fine non ho ancora capito come risolvere questo acronimo correttamente. E non posso nemmeno dire "meglio farci una bevuta sopra", perché il brandy proprio non mi va giù.

L'arte secondo Klee

"L'arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è".

[Paul Klee]

Testicoli di vetro

"Quando voglio conoscere il mio futuro, guardo nella mia palla di vetro e dico: toh, ho un testicolo artificiale".

[Alessandro Bergonzoni]

Sulla lapide di Walter Chiari

"Amici non piangete, è soltanto sonno arretrato".

[Walter Chiari]

Dell'onestà e no

"Per una donna onesta è difficile competere con una puttana".

[Menandro]

Per questa citazione (e per il titolo del post) ringrazio Banzai43 e invito a curiosare sul suo blog I Nodi Dell'Anima.

Idioti e stupidi

"Gli idioti sono una saggia istituzione della natura che permette agli stupidi di ritenersi intelligenti".

[Orson Welles]

Disegnatori, maiali e tartufi

"Un disegnatore è sempre in cerca di idee, come un maiale è sempre in cerca di tartufi".

[Georges Wolinski]

Tuesday, December 22, 2009

I segreti di Franklin

"Tre persone possono mantenere un segreto, se due di loro sono morte".

[Benjamin Franklin]

La parità dei sessi

"Potremo dire di avere raggiunto la parità tra i sessi quando donne mediocri occuperanno posizioni di responsabilità".

[François Giroud]

Diplomazia geometrica

"Diplomazia: la via più lunga fra due punti".

[Adrien Decaurcelle]

Il segreto per rimanere magri...

"Il segreto per rimanere magri... è comprare specchi molto stretti". Letto su La Settimana Enigmistica (www.aenigmatica.it).

Vermilion Lake

Il lago Vermilion - che si trova nel Minnesota (USA) - è anche noto come lago del calendario. Il motivo è che è costellato esattamente da 365 isolette.

Fluoroidrossiapatite

È la sostanza cristallina di cui è costituito lo smalto dei nostri denti. Il nome "apatite" deriva da una roccia vulcanica di tipo eruttivo.

So I'm God... Now What?

Per ragioni che non mi sono chiare mi viene la seguente successione di parole: So I'm God... Now What? Penso si tratti del titolo di un qualche disco, butto il testo in Google e scopro invece che si tratta di un libro di tal Steve Rother, di cui naturalmente non so nulla.

Crozza e i treni finlandesi

Una volta tanto mi trovo d'accordo con Maurizio Crozza. Nell'anteprima a Ballarò di pochi minuti fa, il noto comico (che proprio fatico a sopportare) è intervenuto sui ritardi ferroviari di questi ultimi due giorni e ha parlato di treni finlandesi: "In Finlandia i treni non sono finlandesi, sono italiani, sono i Finlandesi che sono diversi". Ed è esattamente così: chiunque si trovi a percorrere le classiche rotte ferroviarie finlandesi (tipcamente la Helsinki-Turku, la Helsinki-Tampere e la Helsinki-Oulu) non potrà fare a meno di sorprendersi di come i treni che circolano da quelle parti siano quasi tutti prodotti nella cosiddetta Italia. L'unica differenza è che lì i treni funzionano per davvero, anzi, per legge e nonostante l'alta efficienza, i pendolini viaggiano addirittura a velocità limitata.

Berlusconi ha perdonato Tartaglia

La notizia è di pochi minuti fa ed è quello che in molti temevano. A questo punto, tra Berlusconi e Tartaglia, non saprei dire chi dei due sia il più squilibrato.

Ho letto Kidult

Alla fine, visto che girava per casa, ho letto Kidult di Lee Nichols (Red Dress Ink, 2004). Certo, trattasi di roba per donne, ma la domanda sorge comunque spontanea: come si fa a leggere roba del genere?

Monday, December 21, 2009

Velocità media

Nevica. Oggi pomeriggio sono uscito dall'ufficio alle ore 16:00 e sono rientrato a casa alle 19:15 di questa sera. Oltre tre ore per percorrere in auto 18.5 chilometri. Ne deriva una velocità media di 5,69 km/h. Questa vuole essere una semplice testimonianza. Immaginate ora di essere a Oslo. Sarebbe ammissibile tutto ciò?

Voglia di Samsø

Ne avevo parlato il 23 Marzo di quest'anno in un post intitolato semplicemente Samsø. Ieri sera su La7 è stato trasmesso un bellissimo servizio sulla piccola isola danese a impatto zero che mi ha fatto venire una gran voglia di andarci già a partire dai prossimi mesi.

Sunday, December 20, 2009

La neve è NIMBY

NIMBY (not in my back-yard cioè non nel mio cortile di casa) è uno degli acronimi più popolari degli ultimi due anni. Indica una situazione in cui un individuo è d'accordo (spesso addirittura entusiasta) con la realizzazione di una certa opera o impianto (inceneritore, discarica, centrale nucleare...) purché questi non vengano ubicati nel luogo di residenza o nelle sue vicinanze.
Il concetto espresso da NIMBY rivela in realtà una delle caratteristiche più tipiche della natura umana: l'egoismo. E questa peculiarità sembra particolarmente sviluppata tra i cosiddetti Italiani, per i quali l'atteggiamento NIMBY si palesa persino di fronte a una nevicata non proprio storica come quella di questi ultimi due giorni: tutti a dire che la neve è bellissima, ma - si affrettano subito a precisare - solo quando cade in montagna, perché - spiegano - nelle città di pianura pochi centimetri di manto bianco creano immediatamente enormi disagi al traffico.
La neve, in realtà, è bella anche in pianura, anzi, qui forse è ancora più affascinante perché ci si è meno abituati. Certo, di fronte a una discreta nevicata sarebbe logico attendersi un intervento adeguato e tempestivo da parte delle autorità comunali (che, per esempio, a Milano sono tradizionalmente carenti) ma sarebbe altrettanto logico attendersi qualche gesto di buon senso da parte dei normali cittadini, come per esempio quello di montare sulle proprie autovetture pneumatici invernali. O no?

Pororoca

The pororoca is a tidal bore, with waves up to four meters high travelling as much as thirteen kilometers inland upstream on the Amazon River. Its name comes from the indigenous Tupi language, and means "great destructive noise". It occurs at the mouth of the river where water meets the Atlantic Ocean. The phenomenon is best seen in February and March.

Saturday, December 19, 2009

Ricordi di finnica fluitazione

La fluitazione è una tecnica vecchia di almeno cinque secoli con cui si trasportano grosse quantità di legname sfruttando un fenomeno naturale molto semplice: la corrente dei fiumi.
Potrà apparire strano ma assistere a una fluitazione per la prima volta è uno spettacolo di grande suggestione e difficilmente potrà essere rimosso dai propri ricordi. La mia prima volta risale a inizio Settembre 2001 in quel di Kemi, città finlandese situata nella parte settentrionale del Golfo di Botnia, a pochi chilometri dal confine svedese; da quelle parti la tecnica è ancora molto utilizzata per trasportare grossi tronchi d'albero lungo buona parte del fiume omonimo.

Il significato di Himalaya

Si tratta di un termine sanscrito che significa "dimora delle nevi".

Il significato di Beijing

Il nome della capitale cinese Beijing (da noi in prevalenza si usa ancora il toponimo Pechino) significa "capitale del nord".

Enrico Mangili di Crescenzago

È stato un ingegnere e industriale lombardo a cui si deve, nel 1875, l'invenzione dei coriandoli. Proprietario di una filanda in quel di Crescenzago, Mangili ha derivato la sua originalissima idea dai dischetti di scarto dei fogli che venivano bucati per essere utilizzati come lettiere per i bachi da seta.
Il nome attuale "coriandoli" si fa risalire alla fine del 1700 quando a Milano era diventato di moda lanciare sulle sfilate in maschera dei semi di coriandolo immersi nel gesso o nella farina e poi lasciati essiccare.
A Mangili è attribuita anche l'invenzione delle stelle filanti.

Il Sudore del Sole e le Lacrime della Luna

Così gli Incas erano soliti chiamare rispettivamente l'oro e l'argento.

Abbiamo capito bene?

La colossale Conferenza ONU sul Clima di Copenhagen, se tralasciamo le solite vuote dichiarazioni di rito, si è risolta in un altrettanto colossale fallimento. Abbiamo capito bene?

Pollo togli dal frizzer!

Il titolo di questo post è il contenuto esatto del messaggio di testo che la Indrė mi ha inviato alle 11:02 di questa mattina. SMS molto simpatico; d'altra parte in Lituano non esiste la parola "freezer".
Per la verità questo termine non esiste(rebbe) nemmeno in Toscano, ma si sa che da noi c'è un'abitudine ormai consolidata all'anglicismo selvaggio (e pensare che "congelatore" non è poi così brutto).
Viene tuttavia da chiedersi: quanti Padani, Italiani, Siciliani e Sardi saprebbero scrivere "freezer" correttamente? Basta inserire "frizzer" in Google e si può subito notare come questo termine compaia in molti più annunci di quanto si possa immaginare.

Friday, December 18, 2009

State alla larga da Agos Zappy

Sinceramente non pensavo che mi sarei ritrovato qui a scrivere un nuovo post sulla Agos: dopo essermi occupato di prodotti altamente ambigui e truffaldini come Carta Attiva, Duttilio e la recente polizza anti-infortunio credevo di averle viste tutte. Evidentemente mi sbagliavo. La Agos mi informa infatti con cortesia cartacea (= posta indesiderata) che ora è disponibile anche Zappy, "il prestito che comando io!". Nel foglietto illustrativo compare un simpatico telecomando che mi fa subito capire come il nome Zappy è quasi certamente collegato al concetto di zapping.
A tal proposito ricordo che zapping è uno dei tanti falsi anglicismi che popolano il nostro vocabolario quotidiano (il 22 Ottobre di quest'anno ne avevo parlato in un post specifico; vedi qui).
Ci sarebbe molto da scrivere su questo tipo di prestito, ma è sufficiente citare l'esempio proposto dalla stessa Agos: si possono ottenere 30.000 euro rimborsabili in 120 "comode" rate mensili da 410 euro ciascuna. E non bisogna certo essere ferrati in matematica per fare la seguente banale moltiplicazione: 410*120 = 49.200. Dovrei forse aggiungere altro? Sì: a questa somma va aggiunta anche tutta una serie di costi accessori.
Può bastare per stare lontano dall'ennesima truffa?

Thursday, December 17, 2009

Imparare il Lituano (4)

Kur druska?

Si pronuncia kur druskà e significa dove (kur) è il sale (druska).
La frase mi sembra idonea al periodo: è infatti esattamente quello che mi sono domandato questa mattina di fronte alla prima (per fortuna debole) nevicata di questo tardo autunno.

Ne approfitto per segnalare una caratteristica di semplificazione della lingua lituana: la frase completa sarebbe kur yra druska? Tuttavia c'è l'abitudine, specie nel parlato, di omettere il verbo essere (yra).

Da notare che in Lituano sale è femminile (proprio come in Milanese, ma questa è pura coincidenza).

Wednesday, December 16, 2009

Papa, ambientalisti e neopagani

Nel suo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace, ieri Benedetto XVI ha fatto due affermazioni di rilievo. La prima - corretta ma estremamente tardiva - è il fatto che la pace non è minacciata soltanto da guerre e terrorismo, ma anche dall'abuso dei beni naturali, che vanno dunque salvaguardati cambiando modello di sviluppo. La seconda è il fatto che un certo ecologismo moderno rischia di far sprofondare l'uomo in un nuovo panteismo con accenti neopagani. Il perché di questa preoccupazione è dettagliata dallo stesso pontefice poco dopo: queste concezioni ecologistiche farebbero infatti derivare dalla sola natura la salvezza per l'uomo. E qui ritorniamo a concetti come la "salvezza dell'uomo" che rendono la visione della Chiesa ostinatamente arretrata e comunque inaccettabile.
Se vogliamo davvero parlare di salvezza dell'uomo (salvezza non certo dal demonio ma dai danni che l'uomo stesso sta causando al pianeta) allora un ritorno a una forma moderna di paganesimo (chiamata appunto ecologia) è l'unica forma di impostazione culturale di massa che ci possiamo augurare. Senza dimenticare che è stata proprio la visione cristiana del mondo (fondata sulla superiorità dell'uomo sulla natura) a causare la pericolosa deriva in cui si trova oggi il pianeta.

Riflessioni sull'odio

I discorsi di alcuni miei colleghi di ufficio (soprattutto donne) che trasudano una mal celata soddisfazione per il ferimento di Berlusconi, mi fanno riflettere su quanto profonde siano le radici dell'odio per quell'uomo, ma anche dell'odio in generale.

Visitatori dalle Filippine

Nella notte una serie di contatti da Manila e altre località minori delle Filippine.

Tuesday, December 15, 2009

Tartaglia viene fatto chiedere scusa

È evidente che la lettera di scuse inviata da Massimo Tartaglia a Berlusconi non è che una prevedibile mossa dei suoi avvocati: un atto formale in totale contrasto con il reale pensiero dichiarato dallo psicolabile reo confesso di Cesano Boscone. Spero tuttavia che Berlusconi, a mio avviso troppo animato dalla voglia di voler essere buono a tutti i costi, questa volta non si pieghi a un'ennesima forma di personalizzazione, né voglia perdonare un'azione di tali proporzioni e pericolosità.
Da un punto di vista giuridico questo è un caso di estrema semplicità: che la giustizia faccia dunque il suo corso, senza buonismi di ogni sorta.

Monday, December 14, 2009

L'1% della popolazione mondiale soffre di serie turbe mentali

Dopo l'aggressione a Berlusconi di ieri, questa mattina molti quotidiani hanno dato un certo risalto alla nascita su internet (in particolare su FaceBook) di vari gruppi pro-Tartaglia. Sono certo che, di fronte a notizie come queste, molti non possano fare a meno di provare sentimenti di rabbia e di sconcerto. In realtà, come sempre, vale la pena osservare le cose con il giusto distacco; e da questa prospettiva tutto risulta piuttosto semplice: non dimentichiamo infatti (cito le parole di Piergiorgio Odifreddi) che l'1% della popolazione mondiale soffre di serie turbe mentali. Nel considerare dunque la cosiddetta Italia c'è almeno un potenziale di 600.000 individui da cui è lecito attendersi di tutto (e si ricordi anche che le percentuali citate da Odifreddi sono in realtà maggiori nei Paesi più sviluppati).

Il referendum per l'indipendenza della Catalogna

(apparso in origine su unionesarda.ilsole24ore.com il 14/12/2009 con il titolo "Vince sì indipendenza Catalogna")

Vince senza sorpresa il sì al primo referendum su larga scala organizzato in Catalogna sull'indipendenza, ma meno di un terzo circa dei 700.000 cittadini sopra i 16 anni chiamati al voto oggi si sono recati alle urne nei 166 comuni nei quali era organizzata la consultazione privata. Secondo il coordinamento dei movimenti indipendentisti che ha organizzato la consultazione popolare, dopo lo spoglio del 90% delle schede, il sì ha vinto con il 94,7% contro il 3,5%. Un risultato senza sorprese, in quanto al referendum come previsto ha votato soprattutto quella parte della popolazione catalana che è in favore dell'idea di una separazione dalla Spagna.

Visitatori da Porto Rico

Nella notte il primo visitatore da Porto Rico.

Sunday, December 13, 2009

Bafana bafana

Bafana bafana ("i nostri ragazzi") è il nome in lingua zulu con cui vengono soprannominati i giocatori della nazionale di calcio del Sudafrica.

Italia's got shame

C'era una volta La Corrida, animata prima da Corrado e poi da Gerry Scotti. Ora invece c'è un nuovo programma chiamato Italia's Got Talent, andato in onda per la prima volta ieri sera su Canale 5.
Una buona sintesi sarebbe la seguente: il peggior format mai prodotto negli ultimi dieci anni.
Imbarazzante la regia, inesistente il conduttore (Simone Annichiarico), male assemblati i giudici in stile X Factor (Rudy Zerbi, Maria "prezzemolo" De Filippi, Gerry Scotti) e ancor peggio i concorrenti. In poche parole, un programma noioso, inutile, tutt'altro che originale e vergognosamente brutto.

Visitatori dal Perù

Ieri sera il primo contatto da Lima.

Saturday, December 12, 2009

L'Alaska è lo stato USA più esteso

Con un'estensione di 1.717.854 chilometri quadrati l'Alaska è lo stato USA più esteso.

Vivaldi, il Prete Rosso

Forse non tutti sanno che il soprannome con cui Vivaldi è divenuto celebre (il Prete Rosso) è derivato semplicemente dal particolare colore dei suoi capelli, raro allora come oggi.

Poliginico, poliandrico, poligamo

Si chiama poliginico un uomo che ha più mogli, mentre poliandrica è una donna con più mariti. Entrambi i termini confluiscono poi nel più generico poligamo che indica entrambe le possibilità.
Se passiamo dagli aggettivi ai sostantivi otteniamo rispettivamente poliginia, poliandria e poligamia.

Friday, December 11, 2009

Il circolo degli sfigati

Oggi stavo pensando: ma tutti questi sfigati che restano in ufficio fino a tardi hanno una vita sociale almeno minima al di fuori dell'azienda? Per curiosità ho fatto alcune ricerche su Google e per alcuni di loro ho trovato un profilo FaceBook; guardando alla loro cerchia di amici ho trovato esattamente quel che sospettavo: quasi sempre gli amici coincidono con i colleghi di lavoro.
Che grande tristezza!

Le strade interstatali in USA

Per legge le strade interstatali degli Stati Uniti devono essere costruite con almeno un miglio rettilineo ogni cinque: questi tratti possono in tal modo essere utili come piste di atterraggio in caso di emergenza o in guerra.

Thursday, December 10, 2009

Milano: la più grande città del Sud Italia (2/2)

L'affermazione di Saviano ("Milano è la più grande città del Sud Italia") pronunciata oggi dall'autore di Gomorra (l'occasione è stata il ritiro della laurea honoris causa conferitagli dall'Accademia di Brera), è quanto di più vero si possa affermare sul sempre più derelitto e alienato capoluogo lombardo.
Saviano, che ha dedicato il premio proprio ai meridionali di Milano (da lui definiti i veri Milanesi), ha sintetizzato in poche parole una verità semplice e inoppugnabile.
Una verità forse scomoda? Si dice che i meridionali hanno fatto grande Milano e contribuito alla sua ricchezza, ma la realtà dei fatti è che non solo non c'è alcun modo di provarlo, ma esistono invece forti sospetti che le cose stiano esattamente all'opposto.
Senza possibilità di equivoco voglio dire che dei meridionali di Milano io farei molto volentieri a meno.

Milano: la più grande città del Sud Italia (1/2)

"Milano è la più grande città del Sud Italia".

[Roberto Saviano]

Ti è morto il gatto?

Oggi ho visto una collega piangere per quasi tutto il giorno dopo la morte per vecchiaia del suo gatto.

Telecretinismi (6). I chilometri quadrati

Ieri sera il TG delle 20:00 ha dato notizia, come altri telegiornali, di un iceberg grande come Bologna in viaggio verso le coste meridionali dell'Australia. Per ben due volte la conduttrice Cesara Bonamici ha parlato della larghezza della massa di ghiaccio in termini di chilometri quadrati. Ma i chilometri quadrati non erano una grandezza di superficie?

Calderoli e le critiche alla Chiesa

Nelle recenti diatribe che hanno visto contrapposte Lega e chiesa cattolica, Calderoli ha affermato che nel momento in cui la Chiesa si mette a fare politica essa diventa criticabile. Calderoli sbaglia: la Chiesa è criticabile sempre e comunque.

Wednesday, December 09, 2009

Visitatori dall'Arabia Saudita

Ieri in tarda serata la prima visita dall'Arabia Saudita.

Tuesday, December 08, 2009

Susa indopacifica

Nonostante la mia passione per i cetacei è la prima volta che apprendo (poco fa alla trasmissione Chi vuol essere milionario) dell'esistenza di una famiglia con un nome simile. Probabilmente ciò è dovuto al fatto che i delfini di questa specie sono diffusi principalmente lungo le coste cinesi, un'area geografica su cui c'è ancora poca attenzione e interesse.

Sonno e cimitero

Oggi ho scoperto per caso che la parola cimitero (per alcuni cimiterio) deriva dal termine greco koimetérion che significa "luogo di riposo".

Monday, December 07, 2009

Rasmussen parla Inglese

Oggi il premier danese Rasmussen ha aperto la quindicesima Conferenza ONU sul Clima parlando in Inglese. Cosa c'è di strano? Assolutamente nulla naturalmente. Ma provate a pensare se il vertice fosse stato ospitato a Roma: voi ce lo vedreste Berlusconi cimentarsi nella lingua di Shakespeare? Forse ci avrebbe anche provato ma a giudicare dai suoi dialoghi in Inglese con Putin (e pubblicati in Rete) per tutti i partecipanti sarebbe stato un penoso strazio. E Prodi, così come tutti i precedenti capi di governo, non avrebbero certo potuto fare di meglio.
Nel contesto europeo l'arretratezza di un Paese si vede anche da queste cose, apparentemente piccole.

L'albero delle salsicce

Ho appreso poco fa dell'esistenza dell'Albero delle Salsicce. Il nome scientifico è Kigelia Africana; si tratta di una pianta che può raggiungere i venti metri di altezza ed è diffusa prevalentemente in tutta la fascia tropicale dell'Africa. Il nome volgare si riferisce ai suoi frutti che hanno una particolarissima forma di salame allungato.

Il significato del nome Indrė

Nella mitologia pagana il nome Indrė indica la dea dei venti.

Sunday, December 06, 2009

Massimo "slimy things" Gramellini

Fabio Fazio è un talent scout. Difficile non riconoscergli questa qualifica dopo aver scovato un personaggio come Massimo Gramellini. Da qualche settimana a questa parte il viscido Gramellini ha infatti conquistato uno spazio tutto suo nella puntata del sabato della trasmissione Che tempo che fa. E dalla sua comoda poltrona pontifica, ironizza e moralizza... con uno stile da perfetto democratico di dieci anni fa.
Deleterio e ammuffito.

Cose che non capisco (15)

Quelli che dicono "misurare la febbre". Non è la febbre che si misura ma la temperatura, sulla base del cui valore si decide poi se c'è febbre oppure no.

Saturday, December 05, 2009

Perché Calimero si chiama così?

Calimero, lo sfortunato e simpatico pulcino nero che ha segnato la mia infanzia televisiva (e quella di molti altri miei coetanei), trae il suo curioso nome dalla chiesa di San Calimero a Milano. È infatti lì che si è sposato Nino Pagot, uno dei suoi creatori.

L'acronimo SAAB

Il marchio automobilistico BMW è noto praticamente a tutti, ma sono tuttavia relativamente pochi quelli che ne conoscono il significato. Probabilmente ancor più sconosciuto è l'acronimo SAAB, che svela tra l'altro l'attività primaria di un'azienda che i più ricollegano al mondo delle quattro ruote. SAAB significa infatti Svenska Aeroplan AktieBolaget, ovvero Aeroplani Svedesi Società per Azioni.

La Croce di Sant'Andrea

Secondo la leggenda è così chiamata per essere stata la prima croce a forma di x su cui sarebbe stato martirizzato l'omonimo santo e componente del primo nucleo dei dodici apostoli.

Adotta una pecora

Si tratta di un'interessante iniziativa abruzzese che vale la pena conoscere. Per informazioni specifiche rimando direttamente al link ufficiale dell'iniziativa: www.adottaunapecora.com.

Friday, December 04, 2009

Il colore delle bistecche

Le carni rosse esposte sui banchi delle macellerie hanno tonalità di colore diverso a seconda del taglio e del tipo di animale. A parità di condizioni di conservazione l'intensità del rosso è il risultato di una sostanza chiamata mioglobina, una particolare proteina che è responsabile del trasporto di ossigeno all'interno dei tessuti muscolari.

La forma cilindrica delle polveriere

Camminando per il centro di Riga si nota una bellissima costruzione rossastra di forma cilindrica nota come Torre delle Polveri. Sebbene non sia un vero e proprio monumento è senza dubbio una realizzazione architettonica di grande fascino. In realtà di torri di questo tipo ce ne sono a centinaia (o forse a migliaia) un po' in tutta Europa. La cosa curiosa è rappresentata dalla forma cilindrica, che evidentemente non è affatto casuale: questa struttura era infatti la migliore che si potesse realizzare all'epoca contro gli attacchi da palle di cannone.

Malūnininkų

Il Malūnininkų è un amaro alle erbe di 50° prodotto dall'azienda lituana Stumbras (bisonte). Nonostante il nome suggestivo (Amaro del Mugnaio) questo è uno dei prodotti lituani che mi sento vivamente di sconsigliare. È certamente un fatto di gusti, ma in base alla mia personale esperienza mi sento di affermare che la Lituania ha ben altro e ben di meglio da offrire.

Kidult

A riprova di quanto detto nel post precedente (vedi qui), cito il romanzo Kidult della scrittrice Lee Nichols. Kidult è un libro che ho trovato in giro per casa e che da poco ha iniziato a leggere la Indrė. È finito tra le mie mani per la curiosità di quel titolo così insolito, che ho poi scoperto essere un neologismo nato dalla contrazione dei due termini inglesi "kid" e "adult". Bene, volete sapere qual è il titolo originale? Tales Of A Drama Queen!

Cose che non capisco (14)

L'abitudine tipicamente italica di stravolgere i titoli originali di libri e film. Spesso le motivazioni di fondo sono dettate da evidenti esigenze commerciali (in pratica: vendere di più), ma a volte non si intravede nient'altro che il mero desiderio di modificare quanto previsto dall'autore, cosa - quest'ultima - che palesa la fastidiosa carenza di umiltà e di rispetto degli editori.

Thursday, December 03, 2009

Qvesto essere grante mopile švedese, jah

In questi giorni gira per radio una simpatica pubblicità dell'IKEA. Ai più potrà sembrare tutto normale, ma per chi è un po' più attento alle questioni linguistiche sentire uno Svedese parlare con accento tedesco (del Sud) appare come una vera e propria bestialità.
Domanda: cosa ha spinto la multinazionale svedese a investire in uno spot radiofonico tanto grossolano? Questione di target, penseranno i più maliziosi, e probabilmente hanno ragione: dal momento che il messaggio è indirizzato agli Italiani la superficialità e la banalità - evidentemente - sono due requisiti imprescindibili e fondamentali.

Tetracosagono e tetracontagono

Dopo il recente interesse per il tetradecagono, per i più curiosi vale la pena ricordare come si chiamano i poligoni con 24 e 40 lati: rispettivamente tetracosagono e tetracontagono.

Le Yavanna sono uscite da X Factor...

...E a dire la verità non avrebbero neppure dovuto entrarci: per quel che ho sentito io sono riuscite a rovinare ogni pezzo famoso che disgraziatamente è finito sotto le loro ugole.

Signore e signori ecco a voi il tetradecagono

Accidenti, a giudicare dal numero di persone che sono finite sul blog tra ieri sera e questa mattina alla ricerca di informazioni sul tetradecagono devo dedurre che questo argomento ha suscitato un interesse enorme!

Ma come si chiama la Kuneva?

Una delle ultime notizie riguardanti la UE è l'interesse mostrato dalla commissaria Kuneva per la nostra sicurezza in fatto di alberi di Natale, evidentemente un tema prioritario per istituzioni di livello così alto. Quello che tuttavia non ho capito è come si chiami di nome questa benedetta signora o signorina Kuneva: c'è che dice Magdalena, chi Malena, chi Meglena... boh.

La barzelletta del secolo

Ieri la Indrė ha ricevuto da Fineco una carta di credito prepagata del valore di 50 euro; si tratta di un omaggio legato a un programma per l'acquisizione di nuovi correntisti che prevede anche altri benefici.
Aperta la busta, la Indrė ha poi dichiarato: "ma quando scade questa carta?". Come se 50 euro in mano a una donna possano sottrarsi al fenomeno della volatilizzazione in un periodo superiore ai due o tre giorni!

Wednesday, December 02, 2009

Quanti lati ha un tetradecagono?

Questa sera sono tornato dall'ufficio abbastanza tardi come purtroppo mi capita di fare spesso negli ultimi tempi. Accesa la TV, sono rimasto colpito da un'interessante domanda che proponeva poco prima delle 20:00 la trasmissione Chi vuol essere milionario: quanti lati ha un poligono chiamato tetradecagono? Tra le quattro opzioni mostrate solo due erano realmente plausibili: quattordici e quaranta. La risposta corretta è la prima, ma immagino siano stati (e siano) in molti a subire il fascino beffardo ed erroneo della seconda.

Ferdinando Cornalba su Google

Di seguito le occorrenze restituite da Google sull'amico Ferdinando Cornalba e sulla sua innovativa azienda agricola:

"azienda +agricola +cornalba": 10.700
"azienda +agricola +cornalba +ferdinando": 425
"azienda +agricola +cornalba +locate +triulzi": 382
"azienda +agricola +cornalba +nesporedo": 153
"ferdinando +cornalba +oscar +green": 749

Albo comunale per badanti e baby sitter

Il Governo (nelle persone dei ministri Carfagna e Sacconi) ha annunciato ieri l'istituzione di un albo comunale per badanti e baby sitter. Possibile che nessuno ci avesse mai pensato prima?
Restiamo comunque in attesa di vedere se e come tutto ciò diverrà opertativo.

Finanza di sabbia

A proposito di quel che in questi giorni sta accadendo a Dubai, il Guardian ha scritto: il più grande mistero nel crollo finanziario di Dubai non è perché il sogno del deserto si è trasformato in un incubo, ma perché ci ha messo così tanto.

Tuesday, December 01, 2009

Vita, morte e genere

Il recente caso della morte di Brenda (il/la trans coinvolto/a nel caso Marrazzo) ha messo in luce uno strano comportamento della stampa italica: finché in vita Brenda era considerata donna, ma dopo la morte tendono a prevalere termini al maschile. Forse è dipeso anche dalle parole della madre che in questi giorni, senza ambiguità, ha dichiarato di essere andata a Roma per riportare a casa suo figlio.

L'etimologia dei würstel

Qualcuno è recentemente capitato su questo blog dopo aver inserito in Google la chiave di ricerca "etimologia di wurstel". Würstel non è altro che un diminutivo dialettale di wurst che in Tedesco significa "insaccato, salsiccia"; dunque la traduzione corretta di würstel è "salsicciotto".

Sunday, November 29, 2009

Un detto lituano

Colazione: consumala da solo.
Pranzo: condividilo con un amico.
Cena: offrila al tuo nemico.

Saturday, November 28, 2009

1408

1408 (USA, 2007) è stato trasmesso da RAI2 durante la prima serata di ieri. Il film, che rientra di diritto nel genere horror di matrice psicologica, è tratto dall'omonimo breve racconto di Stephen King e vede alla regia lo Svedese Mikael Håfström. Protagonista assoluto della pellicola è John Cusack, affiancato - anche se in ruoli minoritari - da due attori noti (e bravi) come Samuel L Jackson e Mary C McCormack.
Critica e pubblico sembrano aver giudicato l'opera in termini molto positivi (con alcune derive addirittura entusiastiche), ma per quanto la produzione sia decisamente sopra la media è piuttosto difficile parlare di capolavoro. Il film risente infatti dei numerosi cliché del genere (sommando le cifre del numero 1408, che corrisponde a una camera d'albergo, si ottiene un banale e prevedibile 13) e risente in particolare di alcune citazioni un po' troppo esplicite, specie nei confronti di due lavori come Number 23 e The Shining. Va inoltre detto che il ruolo del protagonista - lo scrittore Mike Enslin interpretato da John Cusack - è assolutamente preponderante rispetto al resto del cast con il risultato che gli stessi Jackson e McCormack finiscono per trovarsi relegati in una posizione di imbarazzante marginalità. Ritengo inoltre che gli elementi di tipo psicologico siano stati distribuiti lungo l'intera narrazione filmica in modi e dosi eccessive (un po' meno "carne al fuoco" avrebbe senza dubbio giocato a favore del risultato finale). Infine ho trovato poco convincente la scelta dello stesso John Cusack, a mio avviso incapace di liberarsi del fondo di comicità insito nella sua talentuosa mimica facciale.

Friday, November 27, 2009

Muffe di Rorschach

Compri un appartamento nuovo di zecca e già al primo inverno ti ritrovi con una gran quantità di muffa sulle pareti. Se c'è un ambito (in verità uno dei tanti) in cui questo Paese primeggia in senso negativo è la mancanza di adeguate norme edilizie e ancor più della capacità di far rispettare quelle poche regole che ci sono. Mettere in piedi una causa legale avrebbe la sola conseguenza di causarmi un immediato esborso di denaro e la quasi certezza che alla fine i costruttori resteranno impuniti. L'unica consolazione, ci riflettevo stamattina, è che nel mio appartamento le muffe stanno generando macchie simili a quelle su cui è basato il famoso test di Rorschach.

Thursday, November 26, 2009

Intensità carbonica

L'intensità carbonica è un'espressione di cui si sentirà parlare spesso in futuro. Tecnicamente definisce l'ammontare delle emissioni a effetto serra per unità di prodotto interno lordo.

A X Factor una splendida Back In Black!

X Factor su RAI2 è trasmissione seguita soprattutto dalla Indrė. Ieri sera ho avuto modo di vederne alcune parti anch'io, tra cui l'esibizione di tal Marco, uno dei candidati accreditati come il probabile vincitore del programma. La scelta del suo primo brano è caduta su un classico del genere hard rock: Back In Black degli AC/DC (dall'album omonimo del 1980). Nel corso di quasi trent'anni un pezzo come questo è stato riproposto da centinaia di artisti famosi e non, in contesti ufficiali e meno ufficiali, in versioni dal vivo o da studio, davanti a decine di migliaia di spettatori in gigantesche arene o di fronte a pochi sparuti fortunati che presenziavano a una qualche sagra di paese. E io stesso l'ho sentita riproporre in dozzine di versioni, quasi tutte piuttosto aderenti all'originale (la mia preferita è quella che gli Statunitensi Living Colour hanno realizzato per il loro album Collideoscope del 2003). Questa di Marco, tuttavia, di tutte è probabilmente la rivisitazione più imprevedibile e insolita. Nonostante la smussatura delle caratteristiche più tipicamente rock (e c'era da aspettarselo da una trasmissione pur sempre nazional-popolare) l'interpretazione di questo giovane ragazzo è stata stupefacente. A questo punto mi auguro che un qualche discografico approfitti della situazione per incidere il pezzo e farlo uscire sul mercato. Ma dubito che avranno il fiuto giusto e la voglia di osare.

Fragile - A trivial story

La seconda serata di Rete4 ieri vedeva in programmazione Fragile - A Ghost Story (Spagna, 2005), un film del regista Jaume Balagueró inquadrato dalla critica nel genere horror. E, una volta tanto, possiamo dire che si tratta di horror a tutti gli effetti; anzi, questo film è talmente "classico" nei suoi schemi, nei suoi effetti e nelle sue soluzioni da apparire come un vero e proprio bigino del genere. Interessante, forse, solo per chi si avvicina a questa tipologia filmica per la prima volta; per gli altri ci si trova invece subito immersi in un'atmosfera prevedibilmente familiare che permette di intuire e immaginare molto di quel che sta per accadere. La trama stessa, che potete leggere sui blog di settore, è alquanto scontata e decisamente troppo banale. Da menzionare, ma solo come curiosità, la presenza quale attrice principale di Calista Flockhart (la Ally McBeal televisiva), certamente brava, ma limitata dal contesto insufficiente di un film come questo.

La Agos ci prova anche con le polizze anti-infortunio

Ieri sera, intorno alle 19:00, ho ricevuto una telefonata da un numero non visibile; solitamente in casi come questi non è mia abitudine rispondere, tuttavia ieri - sbagliando - ho fatto un'eccezione. Dall'altra parte del telefono, con un linguaggio molto approssimativo e di chiara matrice extra-padana, un tizio poco convinto si è qualificato come consulente Agos (sì, ancora lei!); il giovane, senza dubbio poco esperto e alquanto svogliato, ha tentato di propormi una polizza contro gli infortuni ("le spiego di cosa si tratta... sa, facciamoci le corna, se un domani lei dovesse cadere dalle scale..."). Comprensibilmente la conversazione non è durata più di trenta secondi, mi domando tuttavia che cosa dovrò aspettarmi da qui in avanti dall'invadenza di una finanziaria come questa.
I lettori che hanno seguito su questo blog i miei incontri ravvicinati con Agos sono avvertiti. Un solo consiglio: rispondete semplicemente no.

Un mercoledì di silenzio

Ieri il blog è rimasto silenzioso. La mia pressione sanguigna, invece, proprio come un anno fa, ha manifestato una tendenza esattamente opposta a quella che in questo periodo stanno registrando le principali borse mondiali. Ed entrambe le cose non sono affatto piacevoli (almeno per me).

Tuesday, November 24, 2009

Rotondi esiste

Una persona normale, visto il cosiddetto logorio della vita moderna e gli elevati livelli di stress di cui quasi tutti soffriamo (donde le nefaste ricadute su cuore e nervi) avrebbe consigliato di rallentare i ritmi lavorativi e, in accordo con le prescrizioni di scienza e medicina, di dedicare maggior tempo a vecchie e sane abitudini come la pausa pranzo. Per esempio avrebbe suggerito di attenersi alle indicazioni di tutti i contratti lavorativi (che prevedono dalla mezz'ora all'ora di pausa), evitando il più possibile di consumare il pranzo troppo velocemente davanti al computer.
Rotondi invece ha sostenuto più o meno il contrario. Questa sua infelice uscita è stata tuttavia di grande utilità: credo che in molti, come me, si siano resi conto che Rotondi (1) esiste e (2) è ministro; dal momento dell'insediamento del governo non ricordo infatti alcun intervento da parte di questo ex democristiano.

Sollevare qualcuno da un incarico

L'espressione "sollevare qualcuno da un incarico" mi ha sempre dato fastidio. L'immagine che si materializza nella mia mente è quella di un manager grasso e vizioso che gioca con le persone come un bambino viziato giocherebbe con i suoi soldatini. E quel che mi figuro è proprio una disposizione di soldatini che fanno bella mostra di sé sulla sua scrivania. Quando un soldatino non piace più lo si prende per la testa (pollice e indice si stringono, contemporaneamente si alza il mignolo in atteggiamento vezzoso), lo si solleva con movimento lento e verticale, e poi lo si getta via frettolosamente e senza rimorsi.

Monday, November 23, 2009

I mille anni della Lituania

Ieri sera ho avuto il piacere di partecipare ai festeggiamenti milanesi per i mille anni della Lituania. Dopo un incontro presso il Teatro San Cipriano di Via Carlo D'Adda 31 la comunità lituana di Milano ha organizzato una cena a base di prodotti e piatti tipici presso un vicino (e anonimo) ristorante di Via Villoresi.
Di fronte a una cifra così imponente (mille anni) qualcuno potrebbe essere indotto a tentare un paragone con la "giovane" Italia, ma inevitabilmente scivolerebbe in errore. La domanda "da quanti anni esiste l'Italia?", infatti, ne trascina con sé una ben più radicale e profonda: "ma esiste l'Italia?".

Toc toc, c'è qualcuno? Knock knock, anybody there?

Il titolo di questo post, in due lingue, è una semplice domandina che in molti vorremmo cominciare a porre a questo governo.

Sunday, November 22, 2009

Fabio Fazio è un genio

Ieri sera Fabio Fazio, intervistando Gad Lerner a Che tempo che fa, è giunto alla illuminante conclusione che parlare di clandestinità è cosa assolutamente inqualificabile.

Domanda: che cos'è un clandestino? Risposta: è un qualunque uomo o donna che si trova in un certo Paese senza essere in regola con i documenti di quello stesso Paese.
Seconda domanda: che cos'è un abusivo? Risposta: è un qualunque uomo o donna che esercita una determinata attività o professione senza essere in regola con le leggi vigenti.

Bene, a questo punto mi aspetto che Fabio Fazio dica anche che è inqualificabile parlare di abusivismo: è infatti evidente che la clandestinità è semplicemente una sottocategoria del più generale fenomeno dell'abusivismo.
Voglio sentire da Fazio - lo pretendo - che combattere i medici abusivi, i costruttori abusivi, i venditori abusivi, gli inquilini abusivi ... è cosa priva di senso.

L'informazione a perimetro costante

Ieri la vera notizia del giorno (non a caso ne hanno parlato tutti i TG nazionali) è stata quella parolaccia usata da Fini. Chi pensa o sostiene il contrario sa benissimo di mentire. Come ampiamente previsto, oggi quella stessa notizia è migrata dal video alle prime pagine di tutti i quotidiani.

Ma davvero si trattava di un qualcosa di così importante? A giudicare da quel che ho sentito, direi proprio di no: né più né meno le solite banalità a cui ci ha abituato Fini, questa volta neppure mascherate dietro un linguaggio da persona apparentemente intelligente e colta.

Ancora una volta dobbiamo però osservare l'atteggiamento poco serio dei cosiddetti organi di informazione che, senza esercitare critica alcuna, hanno immediatamente colto la ghiotta occasione di un piatto così succulento. Qualcuno potrebbe osservare che anche parlarne su questo blog è cosa poco seria. Può essere, ma la differenza tra un blog e un TG o un quotidiano è che i secondi operano a perimetro costante, mentre il blog no. Un TG e un quotidiano sono infatti soggetti a uno spazio limitato e ben definito, dunque dare una notizia significa automaticamente escluderne un'altra, magari molto più interessante della prima. Su un blog, invece, questi limiti non esistono, o sono talmente elevati da risultare ininfluenti per i contenuti.

Da chi opera a perimetro costante io mi aspetto un'opera di selezione basata su criteri intelligenti, ma è evidente che in un Paese come questo le mie aspettative sono troppo elevate.

Saturday, November 21, 2009

Geocretinismi (6). A 'ndo sta er Galles?

Il 24 Gennaio 2008, a blog appena aperto, ho scritto un post dal titolo Geocretinismi (3). Maestri di sineddoche. In quell'occasione citavo alcuni esempi di cattivo giornalismo italico relativi, tra gli altri, alla monumentale confusione intorno ai tre termini Inghilterra, Gran Bretagna e Regno Unito.
Ho deciso di ritornare su questo tema dopo che ieri sera ho visto un servizio trasmesso dal TG5 delle 20:00. L'argomento principale era la mutazione norvegese del virus dell'influenza A. A un certo punto del pezzo il giornalista (di cui non ricordo il nome), facendo riferimento al Galles, lo ha definito come la "regione" occidentale dell'Inghilterra.
Tipico esempio di ignoranza tutta italiana, e dunque possiamo dormire tranquilli: non c'è nulla di cui scandalizzarsi.

Friday, November 20, 2009

E luoghi licantropi

"...e luoghi licantropi" al posto di "...e luoghi limitrofi" è una delle mie espressioni preferite. L'invenzione si deve a un mio collega toscano di nome Giustiniano.

WasaLive

Uhm, ultimamente cominciano a esserci diversi visitatori che finiscono su questo blog rediretti dal link it.wasalive.com; prima o poi cercherò di capire di cosa tratta.

Uccidere per vendere grasso umano. Bufala o realtà?

(apparso in origine su www.corriere.it il 19/11/2009 con il titolo "Uccidevano per vendere grasso umano")

La notizia sembra tanto clamorosa quanto incredibile. La polizia peruviana ha arrestato quattro persone sospettate di far parte di una banda che avrebbe assassinato almeno sessanta persone per estrarre dai loro corpi grasso da vendere in Perù, ma anche in Europa, ad aziende disposte a utilizzarlo per la fabbricazione di prodotti cosmetici. Lo ha reso noto il procuratore del tribunale penale di Lima, Jorge Sans. Secondo i media locali, tra i potenziali acquirenti ci sarebbero anche due Italiani che gli inquirenti stanno cercando di arrestare.

I quattro Peruviani arrestati avrebbero confessato, rivelando anche che il loro traffico durava da molto tempo. Lo riferisce il quotidiano El Comercio citando il generale Felix Murga, responsabile del Dipartimento di polizia anti-crimine. «Il grasso lo estraevano dal torace e dai muscoli», ha dichiarato Murga. Secondo le indagini effettuate finora, la sostanza veniva venduta per lo più in Europa, a circa 15.000 dollari al litro.

Il caso è venuto alla luce agli inizi del mese, quando la polizia ha arrestato due persone mentre stavano ritirando un involucro di plastica che, presumibilmente, conteneva il grasso umano estratto dal corpo di un uomo, Abel Matos Aranda, ucciso in Perù lo scorso Settembre. I media hanno subito definito gli arrestati la banda dei pishtacos (dalla parola quechua "pishtay" che significa "tagliare a strisce"): come nelle leggende peruviane - ne parla anche lo scrittore Mario Vargas Llosa nel romanzo Il caporale Lituma sulle Ande - sono le persone che aggrediscono uomini e donne per sgozzarli, mangiare la loro carne e vendere il loro grasso.

I media, citando il generale Murga, scrivono inoltre che tra i possibili clienti vi sarebbero anche due non meglio precisati Italiani, dei quali si parla nelle intercettazioni telefoniche effettuate sui cellulari dei detenuti. Murga, per altro, ha anche assicurato che gli arrestati agivano più o meno come i pishtacos. Attiravano le loro vittime in luoghi solitari e, dopo averle, decapitate, ne trasferivano i corpi in rudimentali laboratori per estrarne il grasso. Sempre secondo Murga, al di là di cercare di individuare i due presunti Italiani che avrebbero acquistato la sostanza, è anche scattata la caccia ad almeno altri sette membri della banda. Per ora, comunque, non sembra che si siano comportati fino in fondo come i pishtacos. Che, secondo il Dizionario Enciclopedico del Perù di Tauro del Pino, spesso sotterravano le loro vittime, a volte ancora in vita, per fecondare la terra o rendere più solide le fondamenta di una casa. In questo caso, avrebbero pensato invece solo ai soldi vendendone il grasso ad aziende europee, che lo utilizzavano per fabbricare prodotti cosmetici. La notizia comunque non può non alimentare forti dubbi. Alcuni professori universitari, interpellati da varie agenzie sudamericane, sono apparsi molto scettici sulla vicenda, sostenendo che non vi sarebbe "mercato" per il grasso umano.

Toh, hanno trombato D'Alema

Come previsto ampiamente da tutti, la candidatura di D'Alema a Ministro degli Esteri UE è stata sonoramente (e giustamente) bocciata. Da notare che la proposta era giunta dal PSE ed è stata affossata dallo stesso PSE.

Lo spettacolo del Trap (2/2)

Naturalmente al giornalista italiota nulla importa dell'esclusione dell'Irlanda ai danni della Francia. Se si è parlato così tanto di questo caso sportivo è solo per via del fatto che l'Irlanda è oggi allenata dal signor Trapattoni.
E anche in questa vicenda il giornalismo italiano ha confermato in pieno tutto il suo ben noto e atavico provincialismo.

Lo spettacolo del Trap (1/2)

Sentire Trapattoni parlare in Inglese con tanto di traduzione in Toscano per gli talici giornalisti è stato un grande spettacolo. Onore al Trap che a quell'età ha dato prova di saper destreggiarsi con la lingua di Shakespeare persino meglio di molti giovani di oggi.
Peccato che i TG, sportivi e non, qui da noi abbiano preferito mostrare solo i passaggi in cui il Trap ha fatto evidenti errori grammaticali.

Fini come Carlo d'Inghilterra

Sul blog Anni Quaranta di Danielone ieri è apparso un interessante commento a un altrettanto interessante post pubblicato di recente. L'utente (che si è firmato Giacomo), a mio avviso, ha dato una rappresentazione tanto semplice quanto perfetta di Gianfranco Fini: "lo vedo fare la fine del principe Carlo in Inghilterra: candidato a vita alla successione".

Thursday, November 19, 2009

L'insistenza di Duttilio

Dopo la prima lettera di Luglio con il depliant di Duttilio (ne avevo parlato il 2 Agosto 2009 nel post La Agos ci riprova con Duttilio) in questi giorni ho ricevuto altre tre (!) buste contenenti lo stesso tipo materiale informativo e persino un SMS.
Nel mio comune la raccolta differenziata della carta si fa il giovedì mattina entro le 7:00: dunque immagino che a quest'ora i preziosi consigli commerciali della Agos siano già in viaggio verso il luogo che meritano.

Farmer's markets (mercati del contadino)

I farmer's market sono i mercati gestiti dai singoli produttori (in primo luogo contadini); un sistema basato sulla cosiddetta filiera corta che, saltando gli inutili e costosi passaggi intermedi della distribuzione (o grande distribuzione), consente risparmi anche notevoli a fronte di una qualità mediamente elevata.

I mercati di questo tipo sono fortunatamente in rapida diffusione; nel mio piccolo spero di contribuire a questo cambio di filosofia pubblicando su questo blog i due link (equivalenti) www.farmersmarket.it e www.mercatidelcontadino.it che consentono di conoscere le caratteristiche dell'iniziativa e soprattutto di trovare il farmer's market più vicino al proprio comune.

Wednesday, November 18, 2009

I volti nuovi del PD in Parlamento

E alla fine il PD ha partorito la sua grande opera di rinnovamento: Franceschini eletto capogruppo alla Camera e la Finocchiaro (seconda in antipatia solo a Livia Turco) riconfermata al Senato. Complimenti!

Whisky antartico

di Pablo Trincia
(apparso in origine su www.lastampa.it il 18/11/2009 con il titolo "Polo Sud, alla ricerca del whisky perduto")

C'è un genere di whisky con ghiaccio talmente unico da essere introvabile in qualsiasi bar del mondo. È nascosto in un paio di casse, conficcate da un secolo sotto una baracca abbandonata nel luogo più lontano e inospitale della terra: il Polo Sud.

Appartenevano a Sir Ernest Henry Shackleton, lo spericolato esploratore irlandese che è diventato leggenda tentando di conquistare l'Antartide, e le ha dimenticate durante una delle sue spedizioni nel 1909. E lì sono rimaste fino a quando - tre anni fa - non sono state ritrovate per caso da alcuni escursionisti.

Oggi l'Antarctic Heritage Trust, un fondo neozelandese, ha deciso di avviare una spedizione per tentare la difficile estrazione delle casse, utilizzando alcuni scavatori speciali per l'occasione. Non sarà un'impresa facile. Ma nulla è facile a quelle latitudini.

«Penso che quel whisky se lo siano dimenticato lì per sbaglio, è difficile credere che due casse siano state lasciate sotto quella capanna senza essere bevute», ha dichiarato Al Fastier, portavoce del fondo che ha avviato le ricerche. Lo scopo è quello di analizzarne alcune, mentre le altre dovranno restare lì, secondo il patto di conservazione deciso dalle dodici nazioni firmatarie del Patto Antartico. Certo, molti appassionati si morderanno le dita, visto l'inestimabile valore di quel piccolo tesoro seppellito nelle lande antartiche.

Per ora ci si dovrà accontentare dell'idea di Whyte&Mackay, la società che oggi possiede il brand Mackinlay's, che ha richiesto dei campioni per poter riproporre la marca. Anche se forse, come sostiene Fastier, quel whisky «è meglio immaginarselo, che berlo. In questo modo si conserva il mistero».

E con esso, anche il fascino della vita avventurosa di Ernest Shackleton, uno dei miti di quella che in Gran Bretagna viene ricordata come l'era eroica dell'esplorazione antartica. Nato nel 1874 in un paesino a 50 chilometri da Dublino, Shackleton non è mai stato uno studente particolarmente brillante, nonostante avesse sviluppato un grande interesse per la lettura da viaggio fin da piccolo. A 16 anni era già sulle navi inglesi che attraversavano gli specchi d'acqua più remoti del pianeta e a 24 aveva ottenuto il titolo di mastro marinaio, che gli consentiva di comandare qualsiasi nave britannica. Il 1901 è l'anno che ha segnato la nascita di quella che sarebbe diventata la sua ossessione fino alla morte: il colossale e quasi del tutto inesplorato continente antartico. Shackleton ha preso parte come terzo ufficiale alla Discovery, la prima spedizione britannica verso il Polo Sud, guidata dal capitano Robert Falcon Scott.

Rispedito a casa per motivi di salute, dopo diversi tentativi fallimentari di diventare un businessman di successo si è ripresentato nel 1908 a capo della spedizione Nimrod, con lo scopo dichiarato di raggiungere il Polo Sud magnetico. Ma è riuscito solo a sfiorarlo, arrivando a 88 gradi e 23 primi di latitudine sud, a 180 chilometri dalla meta, prima di tornare indietro. È stato proprio in quel periodo che, nella fretta di ripartire prima che il mare circostante si ghiacciasse, Shackleton ha lasciato tra i ghiacci di Cape Royds le due casse di Mackinlay's di cui oggi parla il mondo intero.

L'impresa della Nimrod gli è bastata per diventare, una volta rientrato in patria, un eroe a tutti gli effetti. I suoi diari sono appena stati ripubblicati in Italia per la prima volta in versione integrale (Sud, la spedizione dellEndurance, Nutrimenti). La gloria è stata però presto oscurata dall'impresa, avvenuta poco dopo, del Norvegese Roald Amundsen, il primo esploratore a raggiungere il Polo Sud. Ma Shackleton, ormai ossessionato, non si era lasciato demoralizzare, e era riuscito a trovare l'ennesima scusa per salutare la moglie e far di nuovo rotta verso l'estremo sud: la spedizione imperiale trans-antartica, nome altisonante per portare a compimento la folle idea di attraversare il continente via mare.

È stato un vero disastro, con la nave che è affondata tra i ghiacci e l'intera spedizione costretta a una snervante attesa nel campo base prima di tornare a casa. Rientrato in patria sconfitto al termine della Prima Guerra Mondiale, Shackleton era ormai l'ombra dell'eroe che qualche anno prima aveva portato la Gran Bretagna così vicina al punto più remoto del Polo Sud. Le cronache parlano di un cardiopatico con il vizietto di bere e ormai un unico pensiero fisso in mente: la circumnavigazione del continente ghiacciato, l'impresa che l'aveva reso immortale, ma che lui sentiva forse di non aver mai davvero portata a termine.

Il cuore lo ha abbandonato dalle parti della Georgia del Sud, alle 2.50 di notte del 5 Gennaio 1922, pochi minuti dopo una discussione con il suo medico, che insisteva perché non bevesse troppo. Di lui resta la fama di uomo che non mollava mai. A ricordarlo è stato anche l'esploratore inglese Apsley Cherry-Garrard con una celebre citazione: «Se fossi intrappolato in un dannato buco e volessi uscire a tutti i costi, accanto a me vorrei sempre uno Shackleton». E magari anche un po' del suo whisky.

Bambini morti

Se è vero (fonte FAO) che nel Mondo ogni sei secondi muore un bambino di fame, la contabilità di questo problema presenta numeri agghiaccianti. Ho fatto io stesso qualche calcolo per rendermi conto della vastità tragica di queste proporzioni. Quella che segue è una stima dei bambini morti:

minuto: 10
ora: 600
giorno: 14.400
settimana: 100.800
mese: 432.000
anno: 5.256.000

La rivincita della politica (politicante)

di Danielone
(apparso in origine su anniquaranta.blogspot.com il 16/11/2009)

La fine della parabola berlusconiana si avvicina e la picconata decisiva la stanno dando due vecchi politici della prima repubblica, Fini e Casini in concerto, entrambi appartenenti allo schieramento conservatore
Là dove non sono riusciti in diciannove anni i post-comunisti, i cazzari di Di Pietro, le mortadelle assortite, la magistratura a orologeria, riescono con una perfetta strategia politica di alta scuola due uomini ora alleati ma entrambi contendenti per la successione.
È una battaglia molto interessante che deve però scontare ancora una variante decisiva: come reagirà Berlusconi che dalla sua ha ancora le truppe elettorali seppure afflitte?
Può darsi che gli basti una sanatoria giudiziaria oppure preferirà giocare allo sfascio, andando alle elezioni anticipate?
Quello che è certo che il Paese ha una solida maggioranza conservatrice, che l'eredità di leaderschip spetterà a chi sarà investito da Berlusconi stesso, che la sinistra continuerà a mangiare polvere per qualche lustro.

Tuesday, November 17, 2009

Cosa c'entra il Papa al vertice FAO?

La partecipazione di ieri al vertice FAO di Roma da parte di Benedetto XVI mi è parsa la conferma che da questo ennesimo megaraduno difficilmente potrà emergere qualcosa di buono.
Il Papa a un vertice sui problemi della fame nel Mondo suona un po' come la presenza di un leone a un convegno di gazzelle.
Se è vero che ogni cinque o sei secondi muore un bambino a causa della fame e dei problemi connessi alla malnutrizione (pensate alla tragedia immane contenuta in queste semplici e gelide cifre) mi chiedo se i costi enormi per l'organizzazione di un vertice così imponente siano eticamente giustificabili e sostenibili. A maggior ragione se vengono spesi per riunire persone e istituzioni che alla fine non decidono nulla o quasi.
Tanto per cominciare, nel rispetto di un livello minimo di decenza, questo vertice avrebbero potuto organizzarlo in videoconferenza.

Le e-mail ci rubano sette giorni lavorativi all'anno

di Elena De Garbagnati
(apparso in origine su www.pcworld.it il 17/11/2009 con il titolo "Una settimana all'anno per leggere la posta. Prima si risponde al partner")

Stanno facendo scalpore i risultati di una inchiesta commissionata da Nokia e condotta in sette Paesi del mondo, per un campione totale di otto mila utenti, di cui in Italia un migliaio, ripartiti fra 501 donne e 499 uomini. Il risultato riguardante l'Italia svela che il 56% dei connazionali intervistati impiega oltre mezz'ora al giorno a rispondere alle e-mail, per un totale su base annua di oltre 7 giorni lavorativi.
Dalla ricerca è emerso anche un dato interessante riguardante le abitudini degli Italiani: la metà degli intervistati preferisce la posta elettronica per inviare e ricevere comunicazioni importanti sia professionali sia personali, con un netto vantaggio rispetto alle telefonate vocali o agli SMS.
Ma quali mail leggono gli Italiani? Innanzi tutto quelle di cui conoscono il destinatario: il 48% delle persone interpellate, infatti, ha confessato di non aprire nemmeno i messaggi di posta di utenti sconosciuti. La maggior parte dei messaggi di posta che vengono letti rientrano nell'ambito professionale, ma questo non significa che il lavoro abbia la precedenza, anzi: il 49% degli Italiani che hanno partecipato a questa inchiesta rispondono prima agli eventuali messaggi del partner, uomo o donna che sia, poi a quelle dei clienti (per il 31%), quindi al capo (con una percentuale del 29%), e solo in ultimo ai colleghi (23%).
Volendo esplorare più nel dettaglio le abitudini degli Italiani, sappiate che dalla ricerca Nokia emerge anche che i cittadini della Toscana e del Lazio sono i lettori più accaniti delle mail di lavoro, con tempi record di risposta da parte di questi ultimi: il 42% dei lavoratori del Lazio, infatti, risponde alle mail entro 10 minuti dalla loro ricezione, però perde più tempo nel formulare le risposte rispetto a chi risiede o lavora nelle altre regioni.

La ricerca di mercato di Nokia era finalizzata ad analizzare i fattori che influiscono sull'uso della posta elettronica e degli strumenti di comunicazione digitale. Nokia ha istituito una pagina web apposita, comune per tutta l'Europa, per approfondire ulteriormente l'argomento: ci sono tre gruppi di discussione attivi in cui potrete inserire il vostro punto di vista e leggere le opinioni altrui.

Monday, November 16, 2009

Impariamo a lavarci le mani

La preoccupazione per il diffondersi dell'influenza A sta portando alcune grandi aziende, tra cui la mia, ad affiggere nei bagni dei dipendenti alcuni cartelli che insegnano, attraverso undici passi sequenziali, il modo corretto di lavarsi le mani.
Lavarsi le mani, penseranno i più, è un gesto talmente naturale (praticamente innato) da far sembrare un decalogo su questo tema una vera provocazione, se non addirittura una presa in giro o un inutile spreco di denaro (scegliete voi). Eppure c'è qualcosa di utile da imparare anche da ciò: una delle raccomandazioni più interessanti, per esempio, è a mio avviso ignorata da quasi tutti (a partire da me). Si tratta di questo: di solito, terminata la fase di lavaggio, si chiude il rubinetto e si asciugano le mani; così facendo, tuttavia, c'è il rischio di vanificare tutto quanto; toccare un rubinetto non igienizzato subito dopo esserci lavati le mani è infatti un'operazione senza senso, eppure questo è il modo in cui quasi tutti procediamo senza nemmeno dar peso alla cosa. Conviene invece asciugarsi le mani con una salviettina di carta normalmente in dotazione e utilizzare la stessa per chiudere il rubinetto, evitando dunque il contatto tra tubature e mani già pulite. Semplice, no?

Di chi è l'acqua della Luna?

Ora che si dà per certa la presenza di acqua sulla Luna ci si potrebbe chiedere a chi appartiene quell'acqua. La risposta a questa domanda va ricercata nel Trattato dello Spazio Extra-Atmosferico, un accordo internazionale ratificato il 10 Ottobre 1967 che proibisce l'utilizzo della Luna per scopi militari e stabilisce che il territorio lunare è "proprietà comune", nello stessa misura in cui lo sono le acque oceaniche terrestri.

Per chi fosse interessato al testo del trattato (in Inglese Outer Space Treaty) si rimanda al link www.unoosa.org/oosa/SpaceLaw/outerspt.html.

Luna da bere

La recente scoperta di abbondanti quantità di acqua ghiacciata al polo sud lunare ha generato una quantità altrettanto abbondante di articoli giornalistici sul tema. Tra i titoli più curiosi che mi è capitato di leggere c'è senza dubbio "Luna da bere".

Kuaska su Google

Impostando la ricerca "lorenzo dabove kuaska" Google offre attualmente ben 54.200 occorrenze: una ragionevole evidenza della meritata fama del personaggio.

Nuove sfilate e nuovi schiaffi?

Autocitarsi non è elegante, tuttavia in occasione del nuovo vertice FAO che si apre oggi a Roma temo che siano ancora validi i contenuti del mio post Sfilate e schiaffi del 4 Giugno 2008.

Sunday, November 15, 2009

Un villaggio, lassù al Polo Nord

Oggi, poco prima del pranzo domenicale, la mia attenzione è stata attratta da un servizio del TG4 sugli addobbi natalizi allestiti con largo anticipo da alcuni commercianti milanesi. La giornalista di turno, commentando le vetrine di un negozio del centro, ha riferito il seguente fatto curioso: in una di queste botteghe sarebbe stato ricreato con dovizia di particolari un tipico villaggio del Polo Nord.

A questo punto non resta che partire per il polo in cerca di questo famoso villaggio. E se qualcuno pensa che al polo di villaggi e di umani (come di strade e aeroporti, e persino di terra) non ce ne siano proprio dovrà evidentemente ricredersi: se lo ha detto la TV dev'essere vero per forza!

Gli All Blacks davanti al Cenacolo

Ieri sono stato colpito in modo estremamente favorevole dalla notizia della visita degli All Blacks (gli atleti della nazionale neozelandese di rugby) al Cenacolo vinciano. Immediatamente ho rivolto il mio pensiero ai giocatori della nazionale di calcio italiana: in casi similari, mi aspetto che il massimo che possano fare in terra straniera sia la visita a una qualche discoteca locale.

La tua birra fatta in casa

La tua birra fatta in casa (2009, Edizioni FAG Milano, www.fag.it) è il titolo di un libro molto interessante scritto a quattro mani dai due autori Davide Bertinotti e Massimo Faraggi. La prefazione (e poteva forse essere altrimenti?) è affidata a uno dei massimi esperti europei di birra: Lorenzo Dabove, in arte Kuaska.
Bertinotti e Faraggi, consumatori e produttori casalinghi di birra, membri del consiglio direttivo del MoBi (Movimento Birrario Italiano, www.movimentobirra.it), ma anche stimati docenti di cultura birraria in Padania e Italia, presentano in questo amabile testo le nozioni fondamentali e i processi necessari alla produzione casalinga della birra. Il libro in questione è tuttavia di grande utilità anche per chi, come me, la birra preferisce lasciarla produrre ad altri limitandosi al piacere dell'assaggio e della degustazione. Una vera manna di nozioni e suggerimenti per tutti gli estimatori del prezioso pane liquido.

Un ringraziamento particolare al collega Giustiniano e a sua moglie che nelle scorse settimane hanno ritenuto di farmi gradito dono di questa piacevole e utile opera.

O schiuma!

C'è stato un tempo, vent'anni fa, in cui mi vantavo con gli amici di riuscire a versare una birra senza generare schiuma. All'epoca pensavo infatti che la schiuma fosse un fastidio e ne ignoravo del tutto importanza, funzioni e utilità. Per fortuna ho capito piuttosto presto quanto mi stessi sbagliando.
Oggi al giusto cappello di schiuma dò grande peso e ne valuto con attenzione le quattro principali dimensioni: la tipologia (che può essere: assente, scarsa, presente, abbondante), il colore (panna, rosata, crema, cappuccino), la struttura delle bollicine (fini, medie, grossolane) e il mantenimento nel tempo (evanescente, mediamente persistente, persistente).

Saturday, November 14, 2009

L'algebra secondo Alvaro Vitali

+ me lo -
+ vengo -
x non venir + -
non me lo - +
o x lo -
me lo - di -

Morton Meilgaard e la Ruota dei Sapori

Il Danese Morton Meilgaard è l'inventore della cosiddetta Ruota dei Sapori: una rigorosa classificazione dei sapori che, secondo questo metodo, sono stati differenziati in quarantaquattro varianti accorpate in quattordici categorie. Lo strumento, sviluppato negli anni Settanta del secolo scorso, è oggi la base standard di riferimento per l'analisi delle caratteristiche organolettiche della birra. Nel corso del tempo è stato adottato in modo ufficiale da organizzazioni prestigiose del settore come la European Brewery Convention e la American Society of Brewing Chemists.

Per chi fosse interessato ad approfondire la tematica suggerisco una ricerca in Google con la seguente stringa: "beer flavour wheel". La nota stonata è che il termine "flavour" (British English) è stato sostituito quasi ovunque dalla sua versione USA "flavor".

Friday, November 13, 2009

Triskaidekafobia

Oggi è venerdì 13. Più che la cifra 13 dovrebbe importare il fatto che è venerdì, ma i superstiziosi in circolazione sono sempre troppi.
Vale la pena sapere che la paura irrazionale e irragionevole del 13 ha anche un nome: si parla di triskaidekafobia, come è giusto che sia, e come si conviene per tutti i disturbi e le malattie.

Quei furboni del marketing di EasyJet

La EasyJet, nota e ottima compagnia low-cost, starebbe pensando di introdurre messaggi in Napoletano e Milanese sulla tratta Malpensa-Capodichino.
Lo scopo dichiarato sarebbe quello di valorizzare gli idiomi regionali... in realtà, mi si permetta, la cosa sa tanto (e solo) di abile manovra pubblicitaria.

Linguaggio da ufficio (95). Linkare

Di "linkare" si potrebbe dire quanto già espresso in passato a proposito dell'odioso verbo "sortare": è un caso conclamato di stupidità linguistica moderna. Per gli altri si consiglia di continuare l'impiego del toscanissimo "collegare" senza curarsi troppo di certi esibizionismi moderni.

Thursday, November 12, 2009

Il fascino delle parole (6). Amaricare

Si tratta di un termine molto semplice, soprattutto se comparato a quelli riportati in precedenza in questa sezione del blog, ma che ho sempre trovato di grande fascino: forse perché usato poco (e comunque in contesti specifici), e dunque in qualche modo raro e nobile, e certamente perché legato a una delle mie bevande preferite.
Questo verbo indica infatti il processo attraverso cui, mediante l'inserimento del luppolo, si conferisce al mosto della futura birra il suo caratteristico sapore amarognolo.

Il bicchiere teku

È a tutti noto che la degustazione di un vino, di una birra, di un whisky o di qualunque altro prodotto "liquido", specie se di qualità, richiede l'utilizzo del giusto bicchiere.
Lo scopo del bicchiere, attraverso una forma studiata e realizzata ad hoc, è quello di esaltare le caratteristiche organolettiche della bevanda in modo da massimizzare il piacere al gusto e all'olfatto.
Tuttavia forse pochissimi sanno che nel caso della birra esiste un particolare tipo di bicchiere, detto teku, il cui compito non è quello di evidenziare i pregi, ma - al contrario - quello di mettere in luce gli eventuali difetti del prodotto.
Il teku è nato grazie alla collaborazione di Lorenzo Dabove (in arte Kuaska) e Teo Musso, due personaggi di primissimo piano nel mondo della birra, di cui ci sarà presto occasione di parlare sul blog.

Sul concetto di processo breve

Davide Giacalone, nella sua consueta rubrica radiofonica delle 7:15 su RTL 102.5, questa mattina ha giustamente osservato quanto segue: l'interazione tra la malagiustizia e la superficialità della politica ha finito con il corrompere anche il vocabolario; come si fa infatti a definire breve un processo che dura sei anni?

Difficile fare commenti.

Dalle 7:18 alle 7:22

Non so quale sia la ragione di questa specie di super-congiunzione astrale malefica, ma se provate a fare un giro per i canali radio tra le 7:18 e le 7:22 troverete quasi ovunque massicce dosi di fastidiosissima pubblicità.

Wednesday, November 11, 2009

Telecretinismi (5). La funzione cumulata... questa sconosciuta

In questi giorni di presunto allarme per l'influenza A si leggono articoli e si sentono commenti televisivi in cui compaiono molto spesso frasi del tipo "cresce ancora il numero dei morti per influenza A... nel nostro Paese sono ormai x a partire dalla data y...".
Nella psicologia (si pensi a i termini "cresce" e "ancora") di che ne fruisce, una notizia di questo tipo si configura inevitabilmente come cattiva notizia, e per contro presuppone che una buona notizia debba essere in qualche modo collegata a un concetto di decrescita dei decessi.
Il fatto è che il numero di morti per influenza A a partire da una certa data può fare solo due cose: aumentare o, al limite, stabilizzarsi su un valore costante; la decrescita è matematicamente impossibile. Il fenomeno descritto (il conteggio dei morti e la loro somma giorno dopo giorno) è infatti un semplicissimo caso di funzione cumulata; nel nostro esempio (un po' macabro) di contabilità dei morti per influenza significa che il cumulato di oggi si costruisce sommando i decessi verificatisi in data odierna con tutti i decessi passati.

Si noti che la funzione cumulata non è un concetto matematico: è invece un concetto naturale, proprio di tutti noi, la matematica si preoccupa solo di darne una formulazione analitica, ma la sostanza non cambia.
Giornalisti e telegiornalisti, nella loro infinita ignoranza e nella loro continua opera di disinformazione o di informazione distorta, superficiale e approssimativa, non hanno dunque attenuanti di alcun tipo.

Mai bollire troppa acqua

Una delle principali raccomandazioni casalinghe per conseguire un risparmio energetico è quella di non far bollire più acqua di quanta ne serva; a parità di fiamma, portare in ebollizione una massa d'acqua maggiore richiede infatti tempi più lunghi, e dunque costi più elevati; pertanto conviene abituarsi a tener conto di ciò quando si preparano tè, tisane, pasta, verdure bollite, ecc. Tuttavia a volte può capitare di sbagliare e di trovarsi con un eccesso di acqua calda. In questo caso si può ancora creare efficienza: ad esempio è sufficiente tenere da parte l'acqua in eccesso, lasciare che si raffreddi in modo naturale e poi utilizzarla per fiori e piante.

Anche in questo caso buon senso, risparmio energetico, risparmio economico e sostenibilità ambientale sono quattro dimensioni che viaggiano in pieno accordo tra loro.

Centro Diagnostico Italiano (CDI)

Ieri mattina sono stato inviato dalla mia azienda al Centro Diagnostico Italiano per una visita oculistica di approfondimento.
Ne scrivo sul blog per testimoniare un caso di efficienza sanitaria che vale la pena far conoscere ai lettori. Presso il CDI (che si trova a Milano in Via Saint Bon 20, zona Inganni) ho infatti trovato personale amministrativo preparato e cortese, medici di buon livello e procedure organizzative chiare, snelle e veloci.
Me la sono dunque cavata in pochissimo tempo. Come dovrebbe sempre essere.

Interismo bovino

Sul blog Anni Quaranta di Danielone è recentemente apparsa la curiosa espressione "interismo bovino".

Monday, November 09, 2009

Ti riconosco dai peli nel naso

Se qualcuno mi domandasse qual è la prima cosa che guardo in una persona che mi viene presentata, non avrei dubbi nella risposta: i peli nel naso, o meglio... la loro assenza. Mi rendo conto che l'argomento non sia dei più piacevoli, provate tuttavia a seguire questo criterio e vi stupirete di quanto sia diffuso il consumo di cocaina inorno a noi.

Sunday, November 08, 2009

Tasse, Scozia e whisky

Per i produttori scozzesi di whisky il 1700 è ancora oggi ricordato come il secolo delle gabelle. La tassazione sui produttori era così forte che nel 1777 nella sola Edimburgo si contavano soltanto 14 distillerie ufficiali a fronte di oltre 400 distillerie illegali.

Mamma li scuali

Durante i mesi estivi mi è capitato di scrivere un paio di post sugli squali e sulla loro sfortunata - ma sarebbe più opportuno dire tragica - relazione con gli uomini; a fungere da ispirazione era stata la lettura dell'interessante libro Il mondo d'acqua di Franz Schätzing. Per ragioni che mi sono poco chiare, in questi giorni ho notato diverse visite al blog proprio a seguito di ricerche su questo argomento; ma fin qui non ci sarebbe nulla di strano. A crearmi perplessità è stato invece il numero di visitatori che hanno utilizzato l'incredibile ortografia "scuali".

Saturday, November 07, 2009

Birrai e lieviti

Oggi mi sono imbattuto in un interessante detto popolare: il birraio fa il mosto ma è il lievito che fa la birra.

Crocifisso o crocefisso?

Il dibattito di questi giorni mi ha spinto a chiedermi quale delle due forme - crocifisso o crocefisso - fosse quella corretta. Indagando ho scoperto che sono accettate entrambe, con la seconda considerata una variante della prima.

L'insostenibile candidatura di D'Alema

Silvio Berlusconi ha deciso di sostenere la candidatura di Massimo D'Alema a Ministro degli Esteri della UE sfidando le dure e ragionevoli controreazioni dei Paesi dell'ex blocco sovietico (Paesi che, Polonia in testa, il Comunismo l'hanno vissuto per davvero). La cosa sembra tanto incredibile da far pensare, quale unica spiegazione razionalmente possibile, a una qualche strategia e a un qualche gioco di potere che al momento sono probabilmente ancora poco chiari. Qualunque sia la realtà che sta dietro a questa scelta, va comunque detto che la cosiddetta Italia ne è uscita ancora una volta molto male. La trasposizione su scala europea delle tipiche beghe interne della politica romana è infatti operazione malvista dal resto dell'Unione, e certamente sarà responsabile di un ulteriore peggioramento della già precaria immagine che questo Paese riveste all'estero.

Nella costruzione della squadra di governo della UE si dovrebbe procedere come nella costruzione di una squadra di calcio (o di qualunque altra disciplina sportiva): a fronte del budget a disposizione, si scelgono semplicemente i giocatori migliori disponibili sulla piazza, indipendentemente dalla loro nazionalità. Difendere un brocco solo perché è un connazionale sarebbe una strategia suicida, che infatti nessuno pratica. E allora perché mai dovremmo difendere un uomo dal passato così ingombrante come D'Alema? Tanto più che il mercato (politico) continentale offre un'ampia rosa di candidati migliori, più giovani, meglio preparati e senza scheletri nascosti.

Friday, November 06, 2009

Il grottesco e il crocifisso

In questo Paese la recente vicenda dei crocifissi ha finito con l'assumere una dimensione grottesca (domanda: poteva forse essere altrimenti?). La situazione che si è creata, più che la realtà ricorda una commedia dell'equivoco.
Cosa c'è di grottesco? Il fatto che l'intero mondo della politica (con rare eccezioni) ha ingaggiato una battaglia come se da Strasburgo fosse venuta la richiesta di abolire i crocifissi nelle chiese (o le stesse chiese). La verità è che qui si parla di scuola (e in particolar modo di scuola pubblica), ovvero di un'istituzione laica. Cosa ci fa un crocifisso appeso a una parete di un'aula scolastica? Ha senso? Sulle pareti ci dovrebbero essere mappe geografiche e astronomiche, ritratti di grandi scienziati, formule che hanno fatto la storia della fisica e della matematica, opere d'arte e qualunque altra cosa sia attinente al sapere. Il crocifisso, da questo punto di vista, simboleggia invece un tipo di mondo che al sapere e alla conoscenza si è storicamente sempre opposto e si oppone ancora oggi.
Va da sé che in un Paese normale tutto ciò non avrebbe potuto accadere.

Thursday, November 05, 2009

Il caso Abu Omar

Lo abbiamo appreso ieri dalla stampa: i giudici di Milano hanno condannato 23 dei 26 agenti della CIA imputati per il sequestro dell'ex imam Abu Omar. Quale effetto avrà questa sentenza sui condannati statunitensi lo sappiamo tutti: il nulla assoluto. Ergo, ne concludiamo che ancora una volta la giustizia italiana si è resa protagonista di un enorme e inutile spreco di tempo e risorse.

Crocifissi ed evoluzione

In merito alla recente sentenza della Corte di Strasburgo (rimozione dei crocifissi dalle aule scolastiche) si è assistito nel nostro Paese a una imponente e generale levata di scudi, sostenuta in modo particolare dalle principali forze politiche (ma curiosamente a rimanere quasi silenzioso è stato proprio il Vaticano). A dire la verità, e a sentire le interviste trasmesse, sembra che la gente non si sia appassionata al tema più di tanto, e comunque, se lo ha fatto, si è appassionata molto meno di quanto ci si sarebbe potuto attendere; mi riferisco soprattutto agli studenti delle scuole superiori (coloro che in aula ci stanno tutti i giorni), che hanno mostrato di vivere la cosa con grande distacco o addirittura con indifferenza.
Si dice da ogni parte che il Cristianesimo sia alla base della nostra cultura. Ammesso anche che sia così (e io ho parecchi dubbi in proposito), mi permetto una piccola riflessione: dopo duemila anni di favole non sarebbe forse il caso di cominciare a evolverci?

Wednesday, November 04, 2009

Crocifissi

In merito alle vicende di questi giorni (sentenza della Corte Europea di Strasburgo sull'esposizione dei crocifissi nelle aule scolastiche) mi limito a osservare che, fino a ieri, della presenza o assenza dei crocifissi in classe non importava nulla a nessuno. Tanto che, se in una notte qualunque un burlone a caso avesse rimosso i crocifissi da una qualche aula possiamo stare certi che la mattina successiva nessuno si sarebbe accorto di nulla.

Su questo tema varrà tuttavia la pena di tornare nuovamente più avanti.

Resuscitazioni

Ho optato per la resuscitazione della mia vecchia Ford Fiesta. Vivrà ancora a lungo?

Tuesday, November 03, 2009

Ci voleva una partita di calcio

Evidentemente ci voleva una partita di calcio (Dinamo Kiev - Inter, che si giocherà domani sera) prima che i mezzi di informazione di questo Paese si accorgessero dei quasi settanta morti per influenza A registrati in Ucraina. Siamo tuttavia certi che al termine della partita, sulla ex repubblica sovietica calerà di nuovo un cupo silenzio.

Tempi duri

Novembre si preannuncia come un mese particolarmente intenso: temo che i miei contributi al blog subiranno un ridimensionamento. Ma torneranno tempi migliori.

Monday, November 02, 2009

Linguaggio da ufficio (94). PIP

È l'acronimo di "primus inter pares" (primo tra pari) e indica una persona che, all'interno di un gruppo, è designata a svolgere un'attività di coordinamento (temporaneo o permanente) pur avendo mansioni e caratteristiche di inquadramento lavorativo identiche a quelle degli altri componenti del gruppo. L'espressione è in crescente diffusione soprattutto all'interno delle aziende di grosse dimensioni come le multinazionali.

Sunday, November 01, 2009

Fantasmi

Il termine fantasma deriva da una forma verbale greca che significa "apparire", "farsi vedere". Fatto, questo, abbastanza curioso, se non addirittura comico, visto che i presunti fantasmi ad apparire sembrano alquanto restii.
Difficile dunque poter credere ai fantasmi se questi, nel loro non manifestarsi, sono i primi a non credere in te. La rarità di questi fenomeni ricorda invece molto da vicino quella dei presunti miracoli, di cui ha ben scritto Maurizio Magnani in un libro del 2005 ampiamente citato di recente su questo blog.
Gli eventuali fantasmi al passo con la tecnologia dei nostri tempi e che eventualmente stiano leggendo questo post, sappiano che casa mia è sempre aperta; a loro si chiede di non suonare, ma di passare direttamente attraverso i muri, possibilmente senza disturbare troppo; poi in frigo ci sono un paio di bottiglie di Gutturnio, e io sono sempre disponibile per un brindisi e una chiacchierata sul futuro (a parlare del passato sono capaci tutti).

Il segretario acerbo

Questa sera il neo-segretario del PD Bersani è stato ospite della trasmissione televisiva Che tempo che fa. Sentendolo parlare ci ho capito ben poco, o meglio, ho capito che in testa ha le classiche "idee poche, ma confuse". Se queste sono le premesse la sinistra dovrà forse rimpiangere Franceschini.

Underworld Evolution. Ciak, si dorme

Girato nel 2006, il film in oggetto è il seguito del primo deludente Underworld, diretto sempre da Len Wiseman tre anni prima. Il mio giudizio non è difficile da intuire: vi sia sufficiente sapere che durante la visione di questo horror mi sono addormentato un paio di volte.

Saturday, October 31, 2009

Drunkoressia

Il termine drunkoressia (in Inglese drunkorexia), coniato - sembra - da alcuni giornalisti del New York Times e non ancora riconosciuto dalla medicina ufficiale, indica un nuovo pericoloso comportamento alimentare diffuso soprattutto fra le adolescenti (in particolare quelle britanniche): mangiare poco fino ad arrivare anche a digiunare per poter assumere forti quantità di alcolici. Il digiuno serve a limitare le calorie da cibo in modo che l'unico apporto calorico sia quello derivante dal consumo di alcol.

Enrichetta Bacioterracino, gli alieni e Studio Aperto

Se qualcuno ha giudicato allucinante la decisione della Procura di Napoli di trasmettere alcune immagini dell'omicidio di Mariano Bacioterracino (la nobile finalità era quella di favorire le indagini), a quali parole si dovrebbe ricorrere per commentare ciò che la moglie dell'ammazzato - Enrichetta - ha detto ieri in un'intervista a Studio Aperto? Ecco un estratto delle sue parole: «Hanno ucciso mio marito, qual è il problema?», «[Mio marito] non era nessuno: era solo [!!!] un rapinatore», «[I magistrati] stanno lavorando bene», «[Ai miei concittadini] io non chiedo niente, se lo vogliono dire, lo dicono loro», «E con chi devo essere arrabbiata? Non posso essere arrabbiata. Posso solo pregare per loro e basta. Come prego per mio marito», «Io sono cattolica, vado in chiesa».

Qualche sera fa Studio Aperto ha dedicato un'intera trasmissione ai file sugli UFO provenienti dagli archivi segreti del Regno Unito. Come era ampiamente prevedibile si è trattato della solita pagliacciata in stile Studio Aperto. Ma con l'intervista di cui sopra, quasi senza rendersene conto, i giornalisti di Italia 1 un'aliena l'hanno trovata davvero: è Enrichetta Bacioterracino.