Una persona normale, visto il cosiddetto logorio della vita moderna e gli elevati livelli di stress di cui quasi tutti soffriamo (donde le nefaste ricadute su cuore e nervi) avrebbe consigliato di rallentare i ritmi lavorativi e, in accordo con le prescrizioni di scienza e medicina, di dedicare maggior tempo a vecchie e sane abitudini come la pausa pranzo. Per esempio avrebbe suggerito di attenersi alle indicazioni di tutti i contratti lavorativi (che prevedono dalla mezz'ora all'ora di pausa), evitando il più possibile di consumare il pranzo troppo velocemente davanti al computer.
Rotondi invece ha sostenuto più o meno il contrario. Questa sua infelice uscita è stata tuttavia di grande utilità: credo che in molti, come me, si siano resi conto che Rotondi (1) esiste e (2) è ministro; dal momento dell'insediamento del governo non ricordo infatti alcun intervento da parte di questo ex democristiano.