In questo Paese la recente vicenda dei crocifissi ha finito con l'assumere una dimensione grottesca (domanda: poteva forse essere altrimenti?). La situazione che si è creata, più che la realtà ricorda una commedia dell'equivoco.
Cosa c'è di grottesco? Il fatto che l'intero mondo della politica (con rare eccezioni) ha ingaggiato una battaglia come se da Strasburgo fosse venuta la richiesta di abolire i crocifissi nelle chiese (o le stesse chiese). La verità è che qui si parla di scuola (e in particolar modo di scuola pubblica), ovvero di un'istituzione laica. Cosa ci fa un crocifisso appeso a una parete di un'aula scolastica? Ha senso? Sulle pareti ci dovrebbero essere mappe geografiche e astronomiche, ritratti di grandi scienziati, formule che hanno fatto la storia della fisica e della matematica, opere d'arte e qualunque altra cosa sia attinente al sapere. Il crocifisso, da questo punto di vista, simboleggia invece un tipo di mondo che al sapere e alla conoscenza si è storicamente sempre opposto e si oppone ancora oggi.
Va da sé che in un Paese normale tutto ciò non avrebbe potuto accadere.