Friday, January 08, 2010

Gioconda, icodiagnosi e colesterolo alto

di Matteo Clerici
(apparso in origine su www.newsfood.com il 07/01/2010 con il titolo "La Gioconda? Soffriva di colesterolo alto")

La Gioconda non godeva di buona salute: probabilmente, aveva il colesterolo alto e i trigliceridi alle stelle.
Monna Lisa è stata analizzata da diversi tipi di studiosi, dai tradizionali critici d'arte agli psicologi fino ai cultori di esoterismo, ma gli icodiagnosti sono un'aggiunta relativamente nuova.
Essi sono specialisti di una nuova disciplina, medici che passano al setaccio le pietre miliari dell'arte alla ricerca di possibili indizi rivelatori sulle malattie o sui disturbi fisici di cui soffriva l'antico modello.
In Italia pioniere di tale branca di studi è il professor Vito Franco, docente di Anatomia Patologica all'Università di Palermo e relatore sul tema all'ultimo convegno Società Europea di Anatomia Patologica. La sua ultima ricerca è un ottimo esempio di icodiagnostica: un centinaio di casi, dall'Antico Egitto all'arte contemporanea, tutti divisi per malattia.
Viaggiando nel lavoro del professor Franco e dei suoi compagni di scienza (e passione) si scopre così come la sorridente signora ritratta da Leonardo mostra uno xantelasma (accumulo di grasso sottocutaneo) nell'incavo dell'occhio sinistro e un lipoma sulla mano in primo piano, segnali indicatori di troppo grasso.
La Madonna del Parto di Piero della Francesca (oltre alla palese gravidanza) manifesta un gozzo sul collo, endemico in un periodo (il Medioevo) in cui la maggior parte dell'acqua bevuta proveniva dalle cisterne.
La Scuola di Atene (dipinto di Michelangelo conservato ai Musei Vaticani) vede, in basso a sinistra, un uomo malato, identificato come Michelangelo, seduto sulle scale, curvo, con le ginocchia gonfie e tumefatte. Spiega Franco: "Sembrano indicare un eccesso di acido urico, tipico di chi soffre di calcolosi renale. E d'altronde lui per mesi e mesi si è nutrito solo di pane e vino, lavorando giorno e notte al suo capolavoro, la Cappella Sistina".
Come in tutte le sezioni della medicina, anche nell'icodiagnosi ci sono delle controversie. Ad esempio, l'Amorino Dormiente di Caravaggio: artrite reumatoide o rachitismo? Oppure la Madonna del Collo Lungo del Parmigianino esposta agli Uffizi. Sicuramente soffre di aracnodattilia (per le sue dita lunghe e sottili, come le zampe di un ragno) ma forse è anche vittima della sindrome di Marfan, un disturbo ereditario che colpisce le ossa, i legamenti, gli occhi, il sistema cardiovascolare.
A volte, l'arte studia lo stesso soggetto più volte, consentendo all'indagatore medico di osservare i cambiamenti prodotti dal tempo [...]. E, come spiegano gli icodiagnosti, il legame tra arte e malattia, diventa più evidente quando l'artista è contemporaneamente soggetto e oggetto [...].