Sunday, January 03, 2010

Povera lingua danese

Ieri tutti i telegiornali hanno riferito del fallito tentato a Kurt Westergaard, il giornalista danese finito nel mirino dei terroristi islamici a causa delle vignette satiriche su Maometto. Westergaard è stato assalito nella sua casa di Århus, ma per fortuna la polizia ha sventato il piano dei terroristi intervenendo per tempo.
Al di là dellla vicenda in sé va rilevato come tutti i giornalisti italiani (tutti!) hanno regolarmente sbagliato la pronuncia di Westergaard e Århus.
Il Danese è una lingua con regole di pronuncia piuttosto difficili, con consonanti che assumo suoni anche molto diversi a seconda delle vocali e consonanti che seguono o precedeono (per esempio ci sono consonanti che in alcuni casi si pronunciano addirittura come vocali); le regole del Danese, per via della loro stabilità (ad esempio rispetto all'Inglese), tendono tuttavia a essere apprese con notevole velocità. Il punto, però, è che, come al solito, i giornalisti italiani se ne sono altamente fregati e non hanno ritenuto opportuno assumere un atteggiamento di rispetto e umiltà che li portasse a informarsi su come pronunciare certi nomi. Ciò dovrebbe essere il compito di chi prepara i testi, ma anche costoro sono giornalisti, dunque persone che potrei definire come "professionisti della superficialità e dell'approssimazione". Naturalmente la cosa non riguarda solo il Danese, ma in generale tutte le lingue. L'atteggiamento è sempre lo stesso: non conosco come si dice, ma non mi informo e lo dico lo stesso; e di ciò non mi curo.