Monday, February 23, 2009

AC/DC - Cloni, seguaci ed eredi

di Claudio Morsenchio

La fantastica storia degli AC/DC influenza da subito uno sciame interminabile di band che fin dagli inizi vede fare il verso al mito dei fratelli Young e compagni. Le contaminazioni coinvolgono sia il mondo hard rock più classico sia le intenzioni e l'irriverenza di gruppi che, pur non essendo propriamente vicini al genere, prendono spunti, idee e atteggiamenti, mantenendo la propria personale identità. Il ragazzino adolescente che si avvicina alla chitarra del rock duro nella sua saletta prove non può sottrarsi dall'imparare riff come Back In Black, Highway To Hell o Let There Be Rock. Ancora oggi nel mondo la scuola del menestrello Angus è viva e vegeta e continua a reclutare allievi più o meno consapevoli. Partendo dagli anni '70, sulla scia del successo dei primi AC/DC, arrivano i Rose Tattoo, australiani come loro che, oltre a essere vicini al sound, vengono "riconosciuti" dallo stesso Bon Scott che li supporta personalmente all'inizio della loro carriera raccomandandoli a una casa di produzione amica. Subito credibili, sono guidati da un carismatico cantante Angry Anderson dalla spiccata personalità e dall'originale look (dal 1978 al 1986 la band incide cinque album dalle alterne fortune). Sulle orme degli stessi Tattoo, ma provenienti dalla piccola Svizzera, vengono alla ribalta i Krokus del frontman Marc Storace. Criticati severamente dagli addetti ai lavori per la spudorata somiglianza al mitico quintetto australiano, riscuotono un discreto successo nel mondo hard & heavy negli anni Ottanta. Dopo la morte di Scott gli AC/DC chiedono addirittura a Storace di sostituirlo, ma Marc decide di declinare l'invito rimanendo in Europa e continuando il suo progetto. Tutt'ora in attività detengono con i Gotthard il primato di più importante gruppo svizzero. A cavallo fra i decenni Ottanta e Novanta gli USA sfornano un paio di gruppi come Kix e Rhino Bucket che si accreditano autorevolmente vendendo qualche milione di copie, facendo spalla agli AC/DC stessi, i primi, e prestando il batterista Simon Wright per un triennio e per un paio di incisioni (Fly On The Wall, Blow Up Your Video), i secondi. Tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila si formano anche molte band tutt'oggi in voga, non vicinissime al suono del mito di Sidney, ma fruitori di onde positive e manipolatori di approccio e attitudini simili: l'Australia diventa una fabbrica di nuovi gruppi che mischiano sfrontatezza e personale spirito rock 'n' roll, mixati al marchio dei 4/4 blues rock tipico dei fratelli Young e soci: Jet, The Datsuns, The Vines , Wolfmother sono alcune giovani band discepole che nelle composizioni e nei fraseggi hanno un DNA in comune. Oggi i più accreditati e vicini a essere considerati "eredi" sono i giovanissimi Airbourne, scatenato quartetto in arrivo dalla fertile terra dei canguri. Fondato dai due fratellini O'Keeffe, il guppo si diverte a sfoderare con maestria e rabbia riff praticamente identici ai primi AC/DC, riscuotendo un inevitabile consenso da vecchi e nuovi fan.