Sunday, April 06, 2008

A proposito di congiuntivi

Ho finito "L'Italiano. Lezioni semiserie" (2007, Rizzoli) di Beppe Severgnini (www.beppesevergnini.com).
Lo consiglio a chi mi legge. Chi già conosce lo stile dell'autore sa quel che trova, gli altri, credo, andranno incontro a una piacevole sorpresa.

Nel capitolo "Non calpestare i congiuntivi", Severgnini propone un'interessante analisi del perché si stia perdendo l'abitudine a questo modo verbale:

"Il congiuntivo è morto, dicono. Omicidio, suicidio o evento accidentale? Nessuna di queste cose. Credo si tratti della conseguenza logica di un fenomeno illogico. Sempre meno Italiani, quando parlano, esprimono un dubbio; quasi tutti hanno opinioni categoriche su ogni argomento [...].
La crisi del congiuntivo non deriva dalla pigrizia, ma dall'eccesso di certezze [...].
Pochi oggi pensano, credono e ritengono; tutti sanno e affermano. L'assenza di dubbio è una caratteristica della nuova società italiana. A furia di sentirci dire (dalla pubblicità, dalla televisione, dalla politica) che siamo belli, giusti e simpatici, abbiamo finito per crederci.
Chi esprime cautela (e usa il congiuntivo) rischia di passare per insicuro".