Ieri sera ho visto "No Country for Old Men" (2007) di Ethan Coen e Joel Coen, con Tommy Lee Jones, Javier Bardem e Josh Brolin (qui da noi tradotto in "Non è un Paese per vecchi").
Il film, ispirato al romanzo del Premio Pulitzer Cormac McCarthy, è un thriller di grande spessore e buona originalità, ambientato al confine tra USA e Messico, nello sconfinato West del continente nordamericano.
Come tipico dei fratelli Coen, quasi tutto è volutamente portato all'eccesso e trasformato in caricatura (anche se, per fortuna, in modo più sobrio e meno spettacolare rispetto a Tarantino). È un film sull'Uomo, sulla sua umanità e disumanità.
La narrazione, sempre raffinata e mai scontata, suscita inquietudine e riflessione. È un viaggio dentro la follia di un singolo uomo, il killer interpretato dal superbo Javier Bardem, che diventa esemplificazione della follia verso cui sembra virare l'intera umanità.
Ancor più apprezzabile, i registi si astengono da ogni tentativo di intromissione di moralità. La pellicola fotografa una realtà il cui giudizio ultimo è lasciato a chi guarda.
Lo riguarderò e credo finirà nella mia esigua DVD-teca. Non è al livello di The Shining, ma l'interpretazione di Bardem si avvicina a quella di Nicholson nel capolavoro di Stanley Kubrick.