Gli Stati Uniti d'America sono un Paese con tante contraddizioni; facile trovare i numerosi aspetti negativi, a volte sembra quasi una moda, un po' più difficile individuare le eccellenze, forse perché molto scomode a certi poteri, politici ed economici soprattutto.
Sappiamo ad esempio della qualità delle università statunitensi (basta pensare al numero di premi nobel usciti dal celebre MIT e confrontarlo con quanto prodotto nello stesso periodo dal pur valido Politecnico di Milano).
Una delle cose in cui gli USA sono all'avanguardia da moltissimi anni sono i provvedimenti di class action, ovvero le cause collettive che i cittadini possono intentare contro le grandi aziende (i casi riguardanti le industrie del tabacco hanno avuto risonanza mondiale su tutti i giornali e i telegiornali).
La class action diventerà operativa anche qui da noi; se non ci saranno sorprese dovute all'insediamento del nuovo governo il provvedimento sarà operativo dal 01/07/2008.
Mi sono documentato un po' ma ho già capito che il provvedimento romano è ben più debole rispetto all'originale.
Come al solito gli Italiani sono bravi a importare gli esempi negativi (vedi la cultura del fast food) e carenti nel fare proprio ciò che invece funziona.
Quando non si è studiato per il compito di matematica o non si è preparati per la versione di Latino, almeno si copi, e, dovendo copiare, possibilmente si copi bene!