"All'assolutismo politico-teologico, impantanato nelle sabbie mobili della rivelazione e della fede, va [...] contrapposto non il relativismo filosofico ma l'assolutismo matematico e scientifico, fondato sulle rocce della dimostrazione e della sperimentazione.
Questo assolutismo differisce però dai fondamentalismi che hanno afflitto la storia dell'umanità, per due motivi. Anzitutto perché, diversamente dalle ideologie politiche, dalle fedi religiose e dalle teorie filosofiche di ogni tempo e luogo, la matematica e la scienza esistono in un'unica versione: solo a esse si possono dunque applicare senza usurpazioni gli aggettivi «katholikós» (universale) e «global» (globale). E poi, perché l'assolutezza delle verità matematiche e delle leggi scientifiche è stemperata dalla limitatezza dei mezzi conoscitivi, dimostrata da Gödel e Heisenberg [...]".
Dalla prefazione "Elogio dell'Impertinenza" al testo Un Matematico Impertinente di Piergiorgio Odifreddi (2005, Longanesi Editore).