"Tutto lascia pensare che l'organismo, sin dalla nascita, sia programmato per un'autodistruzione certa. È un programma che si ritrova in tutti gli esseri viventi organizzati, ma non è ineluttabile, tanto che è possibile prospettare scenari diversi. La selezione naturale l'ha adottato molto presto come il miglior modo per consentire a una specie, composta di individui, di sopravvivere e di adattarsi. Questo programma è indissociabile dalla riproduzione degli individui. La stessa riproduzione sessuale è stata selezionata per garantire alla specie una stabilizzazione dell'acquisito genetico. Il sistema è perfetto: il raffronto tra due genomi e la loro associazione fisica annulla al contempo gli effetti di una mutazione nefasta del genoma, favorendo invece l'emergere di mutazioni dominanti vantaggiose. Ciò ha però un costo per l'individuo, dal momento che, come contropartita, questi deve cedere il posto alla generazione successiva, poiché ogni specie ha uno spazio d'azione, e di alimentazione, limitato".
Dal capitolo "2050" tratto da La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione di Luc Montagnier con Dominique Vialard (2009, Sperling & Kupfer Editore).