Saturday, March 13, 2010

Da dentro la roccia

Senza rendercene conto, noi siamo abituati a guardare un dipinto su una parete, pensando che la parete sia solo un supporto come un altro; la nostra attenzione si focalizza cioè sull'opera d'arte che in modo del tutto logico e inconsapevole consideriamo indipendente e slegata dal suo supporto. Questo è certamente vero nel caso di un quadro (che infatti può essere spostato da un museo all'altro o da una stanza all'altra della nostra abitazione), ma è vero anche nel caso di un affresco che, invece - salvo delicate operazioni di traslazione- è indissolubilmente legato all'intonaco su cui è stato realizzato.
Per gli antichi artisti rupestri le cose erano invece ben diverse: la raffigurazione pittorica era come una finestra aperta su un mondo misterioso o di difficile accesso che stava "dietro" o "dentro" la parete rocciosa.
Oggi ritroviamo queste caratteristiche solo nelle rappresentazioni visionarie di alcuni film dell'orrore o di avventura.