Monday, March 15, 2010

Né carne, né pesce

Nel post Wolverine (11 Dicembre 2008) avevo recensito con entusiasmo il loro ultimo lavoro Still (2006) . Con altrettanto entusiasmo, ma più di recente (10 Marzo 2010), ho poi parlato del loro debutto The Window Purpose del 2001 (vedi qui). Ora, come giusto, sono andato ad ascoltare anche il disco di mezzo: Cold Light Of Monday, uscito due anni dopo.
Devo ammettere che, date le premesse, le mie aspettative erano piuttosto alte, ma le impressioni finali, in modo del tutto inatteso, si sono rivelate deludenti. Non che il disco sia brutto, ma fondamentalmente si tratta di un lavoro acquoso, senza una direzione chiara e di scarsa consistenza. Né carne, né pesce - come ho scritto nel titolo - perché, a conti fatti, quest'album si infila in un infelice tunnel fatto quasi per intero di un prog rock spinto sino al punto della pura ricerca d'avanguardia, che tuttavia dà luogo a un esperimento poco riuscito e troppo distante dal capolavoro che, da questi Svedesi, era lecito attendersi.