Saturday, August 21, 2010

Samogizia nord-occidentale e Museo delle Pietre di Vaclovas Intas a Mosėdis

Se c'è una regione della Lituania che mi sento di consigliare questa è la Samogizia, che a me piace definire come il "paradiso delle cicogne". Nelle scorse settimane, mentre mi trovavo a Palanga, ho avuto modo di visitarne per la prima volta i territori di nord-ovest, quelli che fanno capo alla cittadina di Skuodas, a ridosso del confine con la Lettonia.

Muovendosi da Palanga verso nord, una volta giunti nei pressi di Šventoj, suggerisco di svoltare a destra in direzione Darbėnai e da qui proseguire fino a Lenkimai, dove vale la pena fare una breve sosta per ammirare la chiesa locale, edificio incluso tra i monumenti protetti del Paese (come mostrato, sulla facciata, da una caratteristica placchetta metallica con la scritta "valstybės saugomas kultūros paveldo objektas"). Da Lenkimai a Skuodas ci sono circa una decina di chilometri che si percorrono in pochi minuti d'auto. Skuodas merita una breve visita (e chi vuole può proseguire a est in direzione Mažeikiai fino al caratteristico villaggio di Aleksandrija), ma il punto più interessante di questo giro si trova a sud, nella cittadina di Mosėdis, dove è ospitato il Museo delle Pietre (Akmenų Muziejus), uno dei più belli e interessanti di tutta la Lituania, certamente unico nel suo genere.

Il museo è ubicato in un mulino ad acqua vecchio di 250 anni e sapientemente ristrutturato, con tre sale in cui sono esposte pietre e minerali di ogni tipo; da segnalare alcune gemme e pietre preziose, una raccolta di calcoli umani, pietre con tracce di animali fossili e una vasta collezione di campioni di sabbia. Il merito di tutto ciò va attribuito al fondatore Vaclovas Intas (a cui oggi il museo è intitolato) che ha trasportato qui il primo masso erratico nel 1957 servendosi della sua bicicletta. La fondazione del museo vero e proprio risale al 26 Febbraio 1979, ma ancora più interessante è il parco di quattordici ettari che, dal 1984, è stato costruito nell'area circostante. È qui che, lungo un percorso di grande semplicità e bellezza, sono stati disposti i grandi massi erratici trasportati in Lituania dal nord Europa durante l'ultima era glaciale.

Sempre a Mosėdis segnalo anche la casa natale di Vaclovas Intas e la chiesa locale, caratteristica per le sue cappelle in legno.