Tuesday, November 30, 2010

Saw - L'Enigmista

Saw - L'Enigmista (USA 2004, titolo originale Saw, regia di James Wan) è un film classificato come appartenente a quella terra di confine in cui, talune volte, si sfiorano o addirittura incontrano generi limitrofi come thriller e horror.

Ammetto che, a parte una citazione vagamente positiva dell'amico Gabriele, di questo lavoro prima di ieri non sapevo quasi nulla. Per una serie di influenze poco limpide, tuttavia, ero in qualche modo convinto che mi sarei dovuto sorbire un'ora e mezza e oltre di puro splatter, con scene assai truculente, sangue che sgorga copioso, decapitazioni, torture, ecc... ma - per il resto - poco altro da dire. Invece mi sono ricreduto.

Saw, pur lontano dal capolavoro, fin da subito trasmette l'impressione di rappresentare una specie di nuovo inizio: il capostipite di un genere non ancora esplorato.
Strano ma vero, questo film mi ha fatto pensare alla fisica dell'infinitamente piccolo. Conoscere le caratteristiche profonde della materia significa infatti sottoporne i costituenti subatomici a condizioni estreme (di velocità, temperatura, energia). Allo stesso modo la trama qui rappresentata sembra potersi leggere come un terrificante artificio narrativo che - in ultima analisi - porta in emersione da una patina di superficiale normalità gli aspetti più reconditi (e veri) dell'anima umana, nella fattispecie quella dei due protagonisti. Si assiste, non a caso e sorprendentemente, a un continuo oscillare tra atti di fiducia, collaborazione, altruismo, lucidità - da un lato - ed egoismo e irrazionalità - dall'altro.

La conclusione che, nella parte iniziale del film sfiora le nostre possibilità di intuizione, diventa progressivamente sempre più imprevedibile.

In fondo, un lavoro suggestivo e interessante. Vivamente consigliato.