Tuesday, May 25, 2010

Danimarca. Appunti di viaggio (20/20). La cucina

La Danimarca è oggi ritenuta, a ragione, una delle nuove patrie della cucina europea. Chi abbia avuto modo, come me, di visitare il piccolo Paese scandinavo più volte nel corso degli ultimi dieci/dodici anni si è senza dubbio reso conto dei notevoli sforzi e progressi in questo campo. Certamente oggi in Danimarca si mangia meglio di un decennio fa e questo è senza dubbio un bene.
Va tuttavia detto che, per il momento, sembriamo principalmente assistere a una rivoluzione partita dall'alto, che riguarda ciò la cosiddetta "alta cucina" (quella dei grandi chef), mentre i miglioramenti nelle abitudini del quotidiano (quelle della gente comune) sembrano procedere con molta più lentezza. Questa dicotomia si nota soprattutto nella differenza tra pranzo e cena: il primo è ancora saldamente fondato sui tradizionali smørrebrød, i famosi sandwich aperti composti in mille modi diversi (salmone, aringa affumicata, gamberetti...), ma sempre con abbondante impiego di burro e maionese (non il massimo per la salute), mentre la seconda si è aperta chiaramente verso piatti (sia a base di pesce che di carne) più vari, più complessi, più interessanti e meno grassi rispetto al passato. Un giro diurno e serale tra i ristorantini di Nyhavn a Copenhagen vi darà un'idea immediata di quel che intento.
Resta, in sintesi, la grande soddisfazione di un Paese in netta crescita e cambiamento, dove tradizione ed evoluzione procedono in perfetto complemento.