Tuesday, June 15, 2010

Uniti nell'ignoranza

Si odiano a vicenda, già a una distanza di dieci chilometri gli uni dagli altri, ma non tollerano che si possa mettere in discussione l'unità di un Paese che unito non è mai stato e non sarà mai. Ancor meno ammettono critiche all'orrido tricolore che li rappresenta e amano profondamente un inno con testi buttati giù quasi a caso su musiche da modesta marcetta.
Gli Italiani si sentono tali pur non conoscendo nulla delle istituzioni che li governano. Non conoscono la storia del loro Paese e non sanno nulla di tricolori e inni.
Solo per riferirci a quest'ultimo punto, chiedete in giro il nome di chi l'ha scritto. Vi diranno Mameli (certo non tutti), ma quanti sanno che si chiamava Goffredo? Michele Novaro, che l'ha musicato, sarà per i più uno sconosciuto come tanti altri. E quanti sanno che il suo nome non è Fratelli D'Italia ma Il Cantico Degli Italiani? Quanti infine sono consapevoli che, a tutti gli effetti, dopo oltre cinquant'anni, il loro inno non è che un fatto puramente provvisorio? Chiedete in giro. Avrete di che rabbrividire.
Gli Italiani in fondo sono uniti. Ma da una sola cosa: un'atavica, sterminata, arrogante ignoranza.