Sunday, September 19, 2010

Malcesine e il Monte Baldo

Lo avevo promesso alla Indrė, a sua mamma Bronė e alla zia Vanda, ma soprattutto lo avevo promesso a me stesso da anni. Volevo fare un giro sul Lago di Garda, nella zona di Bardolino, sponda veronese, e poi risalire fino a Malcesine per provare la famosa funivia rotante che porta su al Monte Baldo.

Siamo partiti sabato scorso in mattinata, nemmeno tanto presto, e siamo arrivati a Cavaion Veronese intorno all'ora di pranzo. L'agriturismo Ca' Persiane, dove abbiamo pernottato, è risultata una scelta di buona qualità; la struttura è ospitale e ben tenuta, forse con l'unico difetto di essere un po' troppo vicina alla strada. Se come me amate fare colazione con salumi, pesce, verdura e formaggio è meglio avvisare i proprietari per tempo, altrimenti non rimane altro che optare per i classici pane, burro e marmellata; io non lo sapevo, voi siete avvisati. L'agriturismo, seppure come struttura separata, dispone di un ristorante con un buon rapporto qualità-prezzo; personalmente vi consiglio la tagliata di tacchino con rucola e grana; non l'avevo mai provata prima, l'ho trovata superlativa. Va anche detto, per inciso, che per una di quelle numerosissime coincidenze che da sempre caratterizzano le nostre vite, io e l'amico Gabriele siamo stati nello stesso posto: appunto l'agriturismo in questione, in tempi diversi, ma a distanza di pochi mesi, e naturalmente senza saperlo.

Il tempo a disposizione non è stato molto. Bardolino: nulla più che una veloce passeggiata per le viuzze del grazioso centro storico (seguita da un ancor più rapido pranzo domenicale). Malcesine: vista unicamente dall'alto della modernissima funivia. Abbiamo però avuto la fortuna di passare qualche ora in due località davvero splendide: Torri del Benaco e Punta San Vigilio del Garda. La prima è senza dubbio una delle cittadine più suggestive di tutto il Garda orientale; noi ci siamo addirittura capitati nel bel mezzo di una rievocazione medievale in costumi d'epoca, cosa che ha reso la nostra visita ancora più gradita. Con il castello scaligero sullo sfondo e il lungolago a pochi metri, è stata anche l'occasione per introdurre la Indrė (con mamma e zia) all'arte dell'imperdibile e giustamente famoso spritz. Punta San Vigilio, allungata a formare una penisola sita nel comune di Garda, è invece un ambiente unico. Una villa, una chiesetta, una storica locanda, un porticciolo e un parco (la Baia delle Sirene) che, in poche decine di metri quadrati incorniciano un luogo indimenticabile, non a caso scelto da moltissime giovani coppie - straniere e non - per convolare a nozze.

E la super-funivia di Malcesine? Bella, ma forse un po' meno di quel che ci si potrebbe aspettare; e poi un po' troppo cara (18 euro andata e ritorno), con l'aggravante che è impossibile pagare con bancomat o carta di credito. Forse, però, a infastidire di più sono le lunghissime code (anche oltre un'ora) che è necessario sorbirsi prima di potersi imbarcare, e il fatto che, una volta in cabina, si è in ottanta, pigiati come sardine (manovratore escluso). Il primo tratto, quello da Malcesine a San Michele, è in cabine un po' più piccole, che non ruotano; il secondo, da San Michele al Monte Baldo, dura circa otto minuti e la rotazione è una sola. Mi è sembrato che la velocità di crociera fosse troppo elevata, mentre certi paesaggi meriterebbero lentezza. Quello che però è davvero notevole è la vista che si presenta una volta giunti in cima: il panorama del Garda visto dall'alto del Monte Baldo, se la giornata lo consente, è un vero spettacolo (la Indrė ha scomodato il termine "paradiso").
Per maggiori informazioni si veda il sito www.funiviedelbaldo.it.

Volendo tirare le somme mi sento di consigliare questi luoghi senza alcun dubbio, ma - allo stesso tempo - suggerisco di lasciar perdere il classico weekend sabato/domenica: troppi turisti e troppo traffico durante il rientro verso Milano. Molto meglio, se possibile, partire il venerdì e tornare il sabato, oppure partire la domenica e tornare il lunedì.
Da queste parti i Tedeschi sono sempre numerosi e la loro presenza mi è sempre stata particolarmente gradita. Ho sempre pensato che dove ci sono loro i luoghi vanno incontro a un miglioramento culturale e tutto sembra più organizzato e pulito. Il Garda, però, negli ultimi anni è divenuta una delle zone di attrazione per le numerose mafie italiche, che qui si dedicano ad attività edilizie e al riciclo del denaro sporco. Con esse, purtroppo, è aumentato anche il numero di coloro che parlano una lingua a noi poco familiare, forse più adatta a chi vive alle pendici del Vesuvio.