Di James Watson e Francis Crick è stato detto tutto. Ricordo solo l'anno del Nobel (per la medicina): il 1962.
Ecco alcuni brevi passi tratti dal libro di Odifreddi:
P Odifreddi: "Qual è la sua opinione sulla brevettazione dei geni?".
J Watson: "Io credo che si dovrebbe poter brevettare solo un particolare utilizzo di un gene, non il gene stesso. E che i brevetti sui geni dovrebbero essere di pubblico dominio, in modo che chiunque possa usarli. Invece siamo in un gran pasticcio".
P Odifreddi: "È la stessa risposta che mi ha dato Dulbecco".
J Watson: "Perché noi siamo biologi. Se lei chiedesse a degli avvocati, ne otterrebbe una contraria".
P Odifreddi: "È sempre stato ateo?".
J Watson: "Dalla prima adolescenza. Mio padre non era credente, e mia madre era una cattolica irlandese. Io ho fatto la comunione e la cresima, ma subito dopo me ne sono andato. Non mi è mai piaciuta l'alleanza della Chiesa cattolica col fascismo. E nemmeno il papa".
P Odifreddi: "Nemmeno Giovanni Paolo II, che qualche apertura alla scienza l'ha pur fatta?".
J Watson: "A me sembra che abbiano tutti la stessa gran confusione in testa".