Il recente terremoto in Abruzzo ha fatto parlare nuovamente di sciacallaggio. Ne hanno dato conto i giornali. Ma i giornali che si scandalizzano tanto sono i primi a campare su odiosi atti di questo tipo.
Sciacalli sono quelli che approfittano delle disgrazie altrui per entrare nelle loro case e rubare oggetti preziosi e denaro. Ma sono sciacalli anche quelli che rubano emozioni, sentimenti e momenti di tragica intimità che dovrebbero restare rispettosamente privati.
La pubblicazione su alcuni quotidiani e la messa in onda televisiva di alcune telefonate fatte al 112 dai terremotati aquilani, tra la'ltro proprio in concomitanza della Pasqua, sono stati gesto ripugnante e operazione di pessimo gusto, comportamenti volgari, inqualificabili e indegni di un Paese civile. Una violazione gratuita che, tra l'altro, non aggiunge contenuti informativi e non è dunque di alcuna utilità al lettore/telespettatore.