Saw - L'Enigmista (USA 2004, titolo originale Saw, regia di James Wan) è un film classificato come appartenente a quella terra di confine in cui, talune volte, si sfiorano o addirittura incontrano generi limitrofi come thriller e horror.
Ammetto che, a parte una citazione vagamente positiva dell'amico Gabriele, di questo lavoro prima di ieri non sapevo quasi nulla. Per una serie di influenze poco limpide, tuttavia, ero in qualche modo convinto che mi sarei dovuto sorbire un'ora e mezza e oltre di puro splatter, con scene assai truculente, sangue che sgorga copioso, decapitazioni, torture, ecc... ma - per il resto - poco altro da dire. Invece mi sono ricreduto.
Saw, pur lontano dal capolavoro, fin da subito trasmette l'impressione di rappresentare una specie di nuovo inizio: il capostipite di un genere non ancora esplorato.
Strano ma vero, questo film mi ha fatto pensare alla fisica dell'infinitamente piccolo. Conoscere le caratteristiche profonde della materia significa infatti sottoporne i costituenti subatomici a condizioni estreme (di velocità, temperatura, energia). Allo stesso modo la trama qui rappresentata sembra potersi leggere come un terrificante artificio narrativo che - in ultima analisi - porta in emersione da una patina di superficiale normalità gli aspetti più reconditi (e veri) dell'anima umana, nella fattispecie quella dei due protagonisti. Si assiste, non a caso e sorprendentemente, a un continuo oscillare tra atti di fiducia, collaborazione, altruismo, lucidità - da un lato - ed egoismo e irrazionalità - dall'altro.
La conclusione che, nella parte iniziale del film sfiora le nostre possibilità di intuizione, diventa progressivamente sempre più imprevedibile.
In fondo, un lavoro suggestivo e interessante. Vivamente consigliato.
Tuesday, November 30, 2010
Weakyleaks o Wikileaks?
Se guardiamo alle rivelazioni "da parrucchiere" rilasciate in questi giorni, prevale nettamente la prima definizione.
Monday, November 29, 2010
Italienische Reise
"Chi non si è mai veduto circondato tutto attorno dal mare, non può avere nessuna idea plausibile del mondo e della propria relazione a esso".
[Johann Wolfgang Goethe]
[Johann Wolfgang Goethe]
Ogden Nash. Crossing the Border
Crossing the Border
Senescence begins
And middle age ends
The day your descendents
Outnumber your friends.
Dal blog Popinga, pubblicato nel post Le mie traduzioni di Ogden Nash del 5 Gennaio 2009.
Senescence begins
And middle age ends
The day your descendents
Outnumber your friends.
Dal blog Popinga, pubblicato nel post Le mie traduzioni di Ogden Nash del 5 Gennaio 2009.
Ogden Nash. Celery
Celery
Celery, raw,
Develops the jaw.
But celery, stewed,
Is more quietly chewed
Dal blog Popinga, pubblicato nel post Le mie traduzioni di Ogden Nash del 5 Gennaio 2009.
Celery, raw,
Develops the jaw.
But celery, stewed,
Is more quietly chewed
Dal blog Popinga, pubblicato nel post Le mie traduzioni di Ogden Nash del 5 Gennaio 2009.
Ogden Nash. The Ant
The Ant
The ant has made himself illustrious
Through constant industry industrious.
So what?
Would you be calm and placid,
If you were full of formic acid?
Dal blog Popinga, pubblicato nel post Le mie traduzioni di Ogden Nash del 5 Gennaio 2009.
The ant has made himself illustrious
Through constant industry industrious.
So what?
Would you be calm and placid,
If you were full of formic acid?
Dal blog Popinga, pubblicato nel post Le mie traduzioni di Ogden Nash del 5 Gennaio 2009.
Ogden Nash. The Fly
The Fly
The Lord in His wisdom made the fly,
And then forgot to tell us why.
Dal blog Popinga, pubblicato nel post Le mie traduzioni di Ogden Nash del 5 Gennaio 2009.
The Lord in His wisdom made the fly,
And then forgot to tell us why.
Dal blog Popinga, pubblicato nel post Le mie traduzioni di Ogden Nash del 5 Gennaio 2009.
Europa e America sempre più lontane.
I due continenti si allontanano ogni anno di circa 70 mm. Di conseguenza l'Oceano Atlantico si va espandendo.
L'Isola di Bouvet: un pezzo di Norvegia tra Sudafrica e Antartide
In Norvegese è chiamata Bouvetøya. Si tratta di un'isola sub-antartica, di origine vulcanica e disabitata (l'unica presenza non naturale è una stazione meteorologica automatica installata nel 1977). Situata nel sud dell'Oceano Atlantico, a sud-sudovest del Capo di Buona Speranza, è stata annessa alla Norvegia il 23 Gennaio 1928 ed è divenuta una sua dipendenza territoriale il 27 Febbraio 1930.
Ai cultori del genere è soprattutto nota per essere stata il luogo di ambientazione del film Alien vs Predator del 2004
Ai cultori del genere è soprattutto nota per essere stata il luogo di ambientazione del film Alien vs Predator del 2004
L'Isola delle Rose
L'Isola delle Rose è un esempio di micronazione fondata dall'ingegnere Giorgio Rosa e da questi proclamata indipendente il 1 Maggio 1968. Di fatto si trattava di una piccola piattaforma situata una dozzina di chilometri al largo delle coste di Rimini. L'isola è stata distrutta illegalmente dalla marina italiana nei primi mesi del 1969.
In Rete sono disponibili numerosi e dettagliati approfondimenti.
In Rete sono disponibili numerosi e dettagliati approfondimenti.
Tata Matilda e il Grande Botto
Ieri sera ho visto Tata Matilda e il Grande Botto (USA 2010, titolo originale: Nanny McPhee and the Big Bang) diretto da Susanna White e sceneggiato da Emma Thompson, che ricopre anche il ruolo di Tata Matilda.
Una commedia molto gradevole, anzi, una specie di favola che, per quanto indirizzata ai più piccoli, risulta fruibile anche al pubblico adulto.
Mi viene da pensare che se un film del genere l'avesse visto Roland Emmerich da bambino, forse (probabilmente) non avrebbe prodotto quella boiata colossale che risponde al nome di 2012.
Una commedia molto gradevole, anzi, una specie di favola che, per quanto indirizzata ai più piccoli, risulta fruibile anche al pubblico adulto.
Mi viene da pensare che se un film del genere l'avesse visto Roland Emmerich da bambino, forse (probabilmente) non avrebbe prodotto quella boiata colossale che risponde al nome di 2012.
1968-2010. Un'odissea sempre attuale
Come ogni volta che lo riguardo, anche ieri non ho potuto fare a meno di stupirmi di quanto 2001: Odissea nello Spazio sia così incredibilmente attuale. Anche quarantadue anni dopo la sua uscita.
Sunday, November 28, 2010
Popinga. Una storia gotica
Una storia gotica
Compiendo un sforzo un po' patetico,
per risolvere un suo dubbio amletico,
un vampiro dilettante
morsicò un circuito oscillante,
ma non divenne uno spettro elettromagnetico.
Dal blog Popinga, pubblicato nel post Fondamenti di matematica e fisica (in versi) del 4 Gennaio 2009.
Compiendo un sforzo un po' patetico,
per risolvere un suo dubbio amletico,
un vampiro dilettante
morsicò un circuito oscillante,
ma non divenne uno spettro elettromagnetico.
Dal blog Popinga, pubblicato nel post Fondamenti di matematica e fisica (in versi) del 4 Gennaio 2009.
Popinga. Dualismo
Dualismo
In una gelida notte molto bella
un raggio di luce inviò una stella.
Pensò un fisico elvetico,
razionale, poco poetico:
"Sei tu onda o sei particella?"
Dal blog Popinga, pubblicato nel post Fondamenti di matematica e fisica (in versi) del 4 Gennaio 2009.
In una gelida notte molto bella
un raggio di luce inviò una stella.
Pensò un fisico elvetico,
razionale, poco poetico:
"Sei tu onda o sei particella?"
Dal blog Popinga, pubblicato nel post Fondamenti di matematica e fisica (in versi) del 4 Gennaio 2009.
Popinga. Il pignolo
Il pignolo
Grande fu l'importanza degli eventi
al reparto maternità dei segmenti.
Ebbero infatti i natali
tre gemelli, tutti uguali.
Corresse il pediatra: "Congruenti".
Dal blog Popinga, pubblicato nel post Fondamenti di matematica e fisica (in versi) del 4 Gennaio 2009.
Grande fu l'importanza degli eventi
al reparto maternità dei segmenti.
Ebbero infatti i natali
tre gemelli, tutti uguali.
Corresse il pediatra: "Congruenti".
Dal blog Popinga, pubblicato nel post Fondamenti di matematica e fisica (in versi) del 4 Gennaio 2009.
Popinga. Il riscatto
Il riscatto
La retta disse al segmento: "Sei finito!"
e lui si ritirò in un piano, molto avvilito.
Un compasso disse "Coraggio,
ti assumerò per fare il raggio!"
Ora lavora in un cerchio, tutto impettito.
Dal blog Popinga, pubblicato nel post Fondamenti di matematica e fisica (in versi) del 4 Gennaio 2009.
La retta disse al segmento: "Sei finito!"
e lui si ritirò in un piano, molto avvilito.
Un compasso disse "Coraggio,
ti assumerò per fare il raggio!"
Ora lavora in un cerchio, tutto impettito.
Dal blog Popinga, pubblicato nel post Fondamenti di matematica e fisica (in versi) del 4 Gennaio 2009.
Survival of the unfittest
Se Herbert Spencer fosse nato a Roma quando io sono nato a Milano (1970), forse avrebbe coniato l'espressione che dà il titolo a questo post.
Chi ha detto Berlusconi?
Chi ha detto Berlusconi?
Survival of the fittest. La sopravvivenza del più adatto
L'espressione sopravvivenza del più adatto (in Inglese survival of the fittest) fa subito pensare a Charles Darwin. La storia di questo modo di dire, tuttavia, è per certi versi di reciproca ispirazione. Il filosofo Herbert Spencer, colui che ha coniato l'espressione nel 1864, lo ha fatto su diretta influenza di quanto esposto dal suo contemporaneo Darwin nella prima edizione de L'Origine delle Specie (1859). A sua volta, Darwin fa ricorso al concetto di sopravvivenza del più adatto nella quinta edizione della sua opera fondamentale (pubblicata nel 1869), usandolo come sinonimo di selezione naturale.
Per ironia della sorte, i biologi moderni hanno abbandonato il modo di dire sopravvivenza del più adatto in quanto "inadatto" (unfit) a esprimere con sufficiente accuratezza l'idea, più ricca e profonda, di selezione naturale.
Per ironia della sorte, i biologi moderni hanno abbandonato il modo di dire sopravvivenza del più adatto in quanto "inadatto" (unfit) a esprimere con sufficiente accuratezza l'idea, più ricca e profonda, di selezione naturale.
The Keeper (of Boredom)
Trasmesso da RAI4, ieri sera ho visto The Keeper, thriller del 2004 di Paul Lynch con Dennis Hopper e Asia Argento. Se immaginate un film lento, noioso e patetico siete sulla strada sbagliata: The Keeper è un film lento, noioso e patetico elevato al cubo (e sono ancora buono).
Brutto e inutile.
Brutto e inutile.
Murex brandaris
È il nome del mollusco da cui, nell'antichità, veniva ricavata la porpora (la più pregiata delle quali era la porpora di Tiro). In alcuni passi delle sue opere, Plinio ha fornito molti dettagli sui metodi di produzione di questo colorante naturale.
Il Malva di Perkin
Oggi, che i coloranti siano in massima parte artificiali (un prodotto della chimica), è cosa data per scontata da tutti. Prima del 1856, tuttavia, i coloranti erano ottenuti esclusivamente da fonti naturali: vegetali, animali e minerali.
Il primo colore sintetico, il Malva di Perkin, si deve al londinese William Henry Perkin (1838 - 1907) che lo ha scoperto quasi per caso, nel tentativo di sintetizzare il chinino (un farmaco antimalarico).
Il primo colore sintetico, il Malva di Perkin, si deve al londinese William Henry Perkin (1838 - 1907) che lo ha scoperto quasi per caso, nel tentativo di sintetizzare il chinino (un farmaco antimalarico).
Le sette isole più grandi del mondo
01 Groenlandia
02 Nuova Guinea
03 Borneo
04 Madagascar
05 Baffin
06 Sumatra
07 Gran Bretagna
02 Nuova Guinea
03 Borneo
04 Madagascar
05 Baffin
06 Sumatra
07 Gran Bretagna
Saturday, November 27, 2010
Specchi di bronzo
I primi specchi della storia sono stati realizzati in metallo, sfruttando le note proprietà di lucentezza di questi materiali. Sono stati ritrovati specchi egiziani in bronzo risalenti addirittura al 1500 PEV.
GaAs, GaP, CdS
Dite la verità, di fronte al titolo di questo post vi state probabilmente interrogando sul significato di questi acronimi (che, lo ammetto, sanno tanto di partiti politici austriaci). Acronimi? Ma siete proprio sicuri? A volte basta solo un po' di chimica. GaAs, GaP e CdS indicano, rispettivamente, l'arseniuro di gallio, il fosfuro di gallio e il solfuro di cadmio (quest'ultimo detto anche wurtzite), tre comunissimi semiconduttori.
Popinga. Ipocrisie
Ipocrisie
Un barracuda in un'intervista
illustra la sua visione animalista,
spiegando convincente agli esseri umani
il bello d'essere vegetariani.
Gli fa eco un grosso tafano,
appena reduce da un deretano,
che afferma convincente che conviene
il rispetto delle norme d'igiene.
Conclude un politico assai stimato
separato più volte, già divorziato,
che a tutti devoto e convincente consiglia
il rispetto dei valori della famiglia.
Dal blog Popinga, pubblicato nel post Persone del 20 Gennaio 2009.
Un barracuda in un'intervista
illustra la sua visione animalista,
spiegando convincente agli esseri umani
il bello d'essere vegetariani.
Gli fa eco un grosso tafano,
appena reduce da un deretano,
che afferma convincente che conviene
il rispetto delle norme d'igiene.
Conclude un politico assai stimato
separato più volte, già divorziato,
che a tutti devoto e convincente consiglia
il rispetto dei valori della famiglia.
Dal blog Popinga, pubblicato nel post Persone del 20 Gennaio 2009.
2012. Il film
Film catastrofico del 2009, diretto da Roland Emmerich con John Cusack nel ruolo di protagonista principale.
Ingredienti: effetti speciali a iosa, retorica, banalità, recitazione scarsissima.
C'è bisogno di dire che si tratta di una produzione Made in USA?
Ingredienti: effetti speciali a iosa, retorica, banalità, recitazione scarsissima.
C'è bisogno di dire che si tratta di una produzione Made in USA?
Friday, November 26, 2010
Spato d'Islanda
È una varietà trasparente della calcite che presenta la proprietà della doppia rifrazione.
È nata Penelope, la figlia di Gianna Nannini
Questa fondamentale notizia è appena stata data dal TG5 delle 13:00. E per fortuna che almeno non dobbiamo pagare il canone a Mediaset!
Martyrs: intervista al regista Pascal Laugier
Reperita in Rete grazie alla segnalazione dell'amico Gabriele.
La storia di Martyrs da dove nasce?
L'immagine di partenza, era questa "figura della vendetta", l'intrusione improvvisa di questa ragazza che, arma alla mano, viene a sconvolgere la vita di una famiglia come tutte le altre. Partendo da questa semplice idea, mi sono posto le domande di base "Perché lo fa?", "Che cosa è successo?", "Si sbaglia?", e la storia si è scritta quasi da sola. In fondo, scrivendola, io non ne sapevo molto più dello spettatore che guarda il film e capisce poco a poco il livello del mistero. È stato un processo molto intuitivo.
Perché fare un film tanto violento? Vuole turbare il pubblico? Esorcizzare la paura della morte e del dolore?
Innanzi tutto, mi sembrava il mezzo più onesto e più integro di raccontare questa storia. Martyrs parla di persone che si fanno male. Chi ha sofferto si vendica e a sua volta fa soffrire gli altri. I supposti boia diventano vittime e al contrario non si sa più dove comincia il male, non si sa più chi è il "martire". Mi piaceva l'idea di fare un film inquietante, di fronte al quale lo spettatore perde i propri riferimenti morali e non sa più chi sostenere e con chi identificarsi. Non mi interessa turbare, ma occorreva veramente che ci fosse una sensazione fisica, organica, del dolore inflitto, altrimenti si sarebbe persa ogni idea della gravità di questa violenza; ciò l'avrebbe resa "gadget" e avrebbe reso il film un oggetto abbastanza ambiguo. Io non volevo allontanarmi dai miei personaggi. Volevo che ogni colpo fosse veramente doloroso, non per qualche discorso morale sulla rappresentazione di questa violenza, ma perché è l'argomento stesso del film: in fondo alla violenza c'è qualche cosa? C'è un senso nel trascorrere il nostro tempo a soffrire e a fare soffrire l'altro? Che cosa bisogna farne di questo dolore universale che sembra mosso da un principio di movimento continuo che si genera da solo, c'è un fine per tutto questo? Credo che in fondo è la domanda che si pongono tutti i film horror che ho apprezzato: il motivo per cui la condizione umana è fondamentalmente tanto atroce. Il trucco dell'horror, in quanto genere, è di prendere la morte come punto di partenza e non come punto di arrivo, diversamente dalla tragedia, per esempio. Essere è deteriorarsi, la finitudine è là, al principio, bisogna comunque conviverci. Sono forse delle cose trite, dei cliché, ma non smettono di farmi interrogare, di commuovermi e di generare altri progetti. E poi, la nefandezza del film viene dall'umore che avevo quando l'ho fatto. Le circostanze della mia vita erano tali che mi sentivo abbastanza solo. Sentivo un sentimento diffuso che mi faceva alquanto soffrire, che la nostra epoca era una tra le più brutali mai vissute. Ma si trattava di una brutalità molto particolare perché al tempo stesso è nascosta, civilizzata e contenuta nel sistema stesso che ci fa vivere insieme; è tenuta nascosta da ciò che solitamente si chiama la "nostra civiltà", ma è là, onnipresente, e mi colpisce nel profondo. La violenza sorda, quasi invisibile delle nostre società urbane occidentali, mi sembra molto dura da sopportare. La competizione è rude, i perdenti sono legionari e l'angoscia individuale è al suo parossismo. Quanto tempo può durare? Che cosa faremo dei perdenti? Ci sono cineasti che devono sobbarcarsi queste domande, mi sembra. Abbiamo bisogno di film che rimandino questo orrore contemporaneo, che ne facciano la materia che amoreggia con la tentazione del nulla, che si assumano l'onere di essere portatori di cattive notizie. È un progetto che non mi sembra né privo di nobiltà, né privo di necessità. Se tutti i film, in nome del pragmatismo economico, non si occupano di altro che di vivere d'aria, rimandando alla società un'immagine liscia e convenuta di lei stessa, mi sembra che questa sia un'idea di cinema che sbaraglia il campo, un'idea di cinema che mi è molto cara. Un produttore non può passare la vita ad accarezzare il pubblico nel verso del pelo, non può esserci solo questo, se no, è da spararsi. Provo a farlo, al mio livello, nel quadro di un film di genere con suspense, perché è il mio genere, perché così si apre il progetto, anche all'estero, ma avrei potuto farlo benissimo con un film sperimentale girato in DV senza sceneggiatura. Sarebbe stato altrettanto scuro, altrettanto triste, altrettanto mortifero.
Si spinge molto nella nefandezza...
Non è colpa mia se questa non è un'epoca da mettersi con il culo per terra! E poi, il genere lo permette. Posso essere più barocco, più espressivo che, diciamo, nel quadro di una cronaca di realismo sociale, per esempio. Trovo ottimo che un film di paura, un film horror o fantastico, lo chiami come vuole, ritrovi un carattere offensivo, che mi permette di esprimere sommessamente delle cose molto personali, protetto come sono dai codici e dagli archetipi di cui parlavo precedentemente.
Molte attrici hanno rifiutato di lavorare in questo film, perché?
Perché è violento, perché è assimilato a un genere dubbio, perché il progetto non è sentito come "ricompensa". È difficile combattere i pregiudizi. Ho avuto spesso l'impressione di proporre un film pornografico. Francamente l'ambiente del cinema è estremamente conservatore, molto conformistico. Il carrierismo prudente è una regola largamente seguita, come in qualsiasi altra impresa, e sembra assolutamente normale, mentre in fondo, nell'arte, è una cosa orribile!
Il film è molto veloce, gli sviluppi sono costanti...
La suspense è la costante del film. Martyrs è un film totalmente narrativo. Si rimane con il dubbio, ci si interroga fino alla fine. Spero che gli spettatori ci mettano letteralmente un'ora e mezza a scoprire tutto.
Quale sarebbero, per lei, le reazioni ideali del pubblico di Martyrs?
Amerei che si commuovesse. Non sono pazzo, so bene che alcuni non potranno andare oltre un certo livello di violenza, so bene che negheranno di andare là dove il film cerca di portarli. Sono così, non posso farci niente, fa parte del progetto. Capisco molto bene che lo si possa trovare insopportabile. Naturalmente mi aspetto delle reazioni estreme, talvolta tanto violente verso di me almeno quanto lo è il film verso il pubblico. Forse è vero che è un film malato. Una malattia giunta al suo stadio terminale. Una parte del pubblico me ne vorrà forse. Trovo questa prospettiva molto interessante.
La storia di Martyrs da dove nasce?
L'immagine di partenza, era questa "figura della vendetta", l'intrusione improvvisa di questa ragazza che, arma alla mano, viene a sconvolgere la vita di una famiglia come tutte le altre. Partendo da questa semplice idea, mi sono posto le domande di base "Perché lo fa?", "Che cosa è successo?", "Si sbaglia?", e la storia si è scritta quasi da sola. In fondo, scrivendola, io non ne sapevo molto più dello spettatore che guarda il film e capisce poco a poco il livello del mistero. È stato un processo molto intuitivo.
Perché fare un film tanto violento? Vuole turbare il pubblico? Esorcizzare la paura della morte e del dolore?
Innanzi tutto, mi sembrava il mezzo più onesto e più integro di raccontare questa storia. Martyrs parla di persone che si fanno male. Chi ha sofferto si vendica e a sua volta fa soffrire gli altri. I supposti boia diventano vittime e al contrario non si sa più dove comincia il male, non si sa più chi è il "martire". Mi piaceva l'idea di fare un film inquietante, di fronte al quale lo spettatore perde i propri riferimenti morali e non sa più chi sostenere e con chi identificarsi. Non mi interessa turbare, ma occorreva veramente che ci fosse una sensazione fisica, organica, del dolore inflitto, altrimenti si sarebbe persa ogni idea della gravità di questa violenza; ciò l'avrebbe resa "gadget" e avrebbe reso il film un oggetto abbastanza ambiguo. Io non volevo allontanarmi dai miei personaggi. Volevo che ogni colpo fosse veramente doloroso, non per qualche discorso morale sulla rappresentazione di questa violenza, ma perché è l'argomento stesso del film: in fondo alla violenza c'è qualche cosa? C'è un senso nel trascorrere il nostro tempo a soffrire e a fare soffrire l'altro? Che cosa bisogna farne di questo dolore universale che sembra mosso da un principio di movimento continuo che si genera da solo, c'è un fine per tutto questo? Credo che in fondo è la domanda che si pongono tutti i film horror che ho apprezzato: il motivo per cui la condizione umana è fondamentalmente tanto atroce. Il trucco dell'horror, in quanto genere, è di prendere la morte come punto di partenza e non come punto di arrivo, diversamente dalla tragedia, per esempio. Essere è deteriorarsi, la finitudine è là, al principio, bisogna comunque conviverci. Sono forse delle cose trite, dei cliché, ma non smettono di farmi interrogare, di commuovermi e di generare altri progetti. E poi, la nefandezza del film viene dall'umore che avevo quando l'ho fatto. Le circostanze della mia vita erano tali che mi sentivo abbastanza solo. Sentivo un sentimento diffuso che mi faceva alquanto soffrire, che la nostra epoca era una tra le più brutali mai vissute. Ma si trattava di una brutalità molto particolare perché al tempo stesso è nascosta, civilizzata e contenuta nel sistema stesso che ci fa vivere insieme; è tenuta nascosta da ciò che solitamente si chiama la "nostra civiltà", ma è là, onnipresente, e mi colpisce nel profondo. La violenza sorda, quasi invisibile delle nostre società urbane occidentali, mi sembra molto dura da sopportare. La competizione è rude, i perdenti sono legionari e l'angoscia individuale è al suo parossismo. Quanto tempo può durare? Che cosa faremo dei perdenti? Ci sono cineasti che devono sobbarcarsi queste domande, mi sembra. Abbiamo bisogno di film che rimandino questo orrore contemporaneo, che ne facciano la materia che amoreggia con la tentazione del nulla, che si assumano l'onere di essere portatori di cattive notizie. È un progetto che non mi sembra né privo di nobiltà, né privo di necessità. Se tutti i film, in nome del pragmatismo economico, non si occupano di altro che di vivere d'aria, rimandando alla società un'immagine liscia e convenuta di lei stessa, mi sembra che questa sia un'idea di cinema che sbaraglia il campo, un'idea di cinema che mi è molto cara. Un produttore non può passare la vita ad accarezzare il pubblico nel verso del pelo, non può esserci solo questo, se no, è da spararsi. Provo a farlo, al mio livello, nel quadro di un film di genere con suspense, perché è il mio genere, perché così si apre il progetto, anche all'estero, ma avrei potuto farlo benissimo con un film sperimentale girato in DV senza sceneggiatura. Sarebbe stato altrettanto scuro, altrettanto triste, altrettanto mortifero.
Si spinge molto nella nefandezza...
Non è colpa mia se questa non è un'epoca da mettersi con il culo per terra! E poi, il genere lo permette. Posso essere più barocco, più espressivo che, diciamo, nel quadro di una cronaca di realismo sociale, per esempio. Trovo ottimo che un film di paura, un film horror o fantastico, lo chiami come vuole, ritrovi un carattere offensivo, che mi permette di esprimere sommessamente delle cose molto personali, protetto come sono dai codici e dagli archetipi di cui parlavo precedentemente.
Molte attrici hanno rifiutato di lavorare in questo film, perché?
Perché è violento, perché è assimilato a un genere dubbio, perché il progetto non è sentito come "ricompensa". È difficile combattere i pregiudizi. Ho avuto spesso l'impressione di proporre un film pornografico. Francamente l'ambiente del cinema è estremamente conservatore, molto conformistico. Il carrierismo prudente è una regola largamente seguita, come in qualsiasi altra impresa, e sembra assolutamente normale, mentre in fondo, nell'arte, è una cosa orribile!
Il film è molto veloce, gli sviluppi sono costanti...
La suspense è la costante del film. Martyrs è un film totalmente narrativo. Si rimane con il dubbio, ci si interroga fino alla fine. Spero che gli spettatori ci mettano letteralmente un'ora e mezza a scoprire tutto.
Quale sarebbero, per lei, le reazioni ideali del pubblico di Martyrs?
Amerei che si commuovesse. Non sono pazzo, so bene che alcuni non potranno andare oltre un certo livello di violenza, so bene che negheranno di andare là dove il film cerca di portarli. Sono così, non posso farci niente, fa parte del progetto. Capisco molto bene che lo si possa trovare insopportabile. Naturalmente mi aspetto delle reazioni estreme, talvolta tanto violente verso di me almeno quanto lo è il film verso il pubblico. Forse è vero che è un film malato. Una malattia giunta al suo stadio terminale. Una parte del pubblico me ne vorrà forse. Trovo questa prospettiva molto interessante.
Cannabis spalmabile
Sembra che la cosiddetta "cannabis spalmabile" sia l'ultima frontiera in fatto di sballo giovanile. Un prodotto reperibile nei cosiddetti smartshop a prezzi bassissimi.
Oppure è l'ultima bufala del TG Studio Aperto.
Oppure è l'ultima bufala del TG Studio Aperto.
La posizione del simbolo € (euro): prima o dopo l'importo numerico?
Chissà quante volte e in quanti ci siamo chiesti: ma il simbolo dell'euro (€) dove va messo? Prima o dopo il valore numerico?
Anche se non esistono regole precise a tal riguardo, appare più corretto utilizzare il simbolo € prima dell'importo numerico e il termine "euro" (in lettere) dopo.
Anche se non esistono regole precise a tal riguardo, appare più corretto utilizzare il simbolo € prima dell'importo numerico e il termine "euro" (in lettere) dopo.
Venerdì 26 Novembre 2010. Cade la prima neve su Milano
Un bel modo di svegliarsi, questa mattina. Un bel modo di affrontare il fine-settimana che è ormai alle porte. E un bel modo di scivolare in questo ultimo e buio terzo d'autunno.
Thursday, November 25, 2010
Top Employers
Stai cercando lavoro? Prima di buttarti a caso meglio dare un'occhiata al sito www.topemployers.it, in cui sono elencate le società migliori in termini di cura e rispetto verso i propri dipendenti.
Là entriamo nel dominio dell'arte e della scienza
"Dove il mondo cessa di essere ribalta per speranze e desideri personali, dove noi, come esseri liberi, lo osserviamo meravigliati, per indagarlo e contemplarlo, là entriamo nel dominio dell'arte e della scienza".
[Albert Einstein]
[Albert Einstein]
Dimmi come lasci il mantino e ti dirò chi sei
El mantìn in Meneghino corrisponde al Toscano "tovagliolo". Quando mangiamo come lasciamo il nostro tovagliolo? Sporco o pulito? Ordinatamente piegato o arruffato in completo disordine? Dietro a questi semplici gesti si nasconde una psicologia molto più profonda di quanto si potrebbe pensare.
La Titaniocromia di Pietro Pedeferri
Ecco un buon suggerimento su cosa cercare in Rete con Google Images.
Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
Si celebra oggi, 25 Novembre. Per maggiori informazioni esiste un sito apposito: www.controviolenzadonne.org.
La nuova scienza dei sistemi emergenti
Ho terminato di leggere da poco La Nuova Scienza dei Sistemi Emergenti. Dalle colonie di insetti al cervello umano, dalle città ai videogame e all'economia, dai movimenti di protesta ai network di Steven Johnson (Garzanti 2004; titolo originale Emergence, 2001; traduzione di Andrea Antonini).
In questo libro si parla di sistemi emergenti e auto-organizzanti, e di approccio bottom-up, con uno sguardo al mondo della biologia, della pianificazione urbana, delle neuroscienze, dei videogiochi e altro ancora.
Argomento molto interessante, ma l'esposizione di Johnson non mi è sembrata all'altezza. Il mio consiglio è quello di cercare altri testi e altri autori che trattino delle stesse tematiche in modo più organico e più fruibile.
In questo libro si parla di sistemi emergenti e auto-organizzanti, e di approccio bottom-up, con uno sguardo al mondo della biologia, della pianificazione urbana, delle neuroscienze, dei videogiochi e altro ancora.
Argomento molto interessante, ma l'esposizione di Johnson non mi è sembrata all'altezza. Il mio consiglio è quello di cercare altri testi e altri autori che trattino delle stesse tematiche in modo più organico e più fruibile.
Wednesday, November 24, 2010
La classifica dei dodici squali più pericolosi per l'uomo
01 Squalo Bianco
02 Squalo Tigre
03 Squalo Mako
04 Squalo dello Zambesi
05 Squalo Longimano
06 Squalo Ramato
07 Squalo Bruno
08 Squalo Martello Maggiore
09 Squalo Verdesca
10 Squalo Grigio di Barriera
11 Squalo Limone
12 Squalo Toro
02 Squalo Tigre
03 Squalo Mako
04 Squalo dello Zambesi
05 Squalo Longimano
06 Squalo Ramato
07 Squalo Bruno
08 Squalo Martello Maggiore
09 Squalo Verdesca
10 Squalo Grigio di Barriera
11 Squalo Limone
12 Squalo Toro
Discovering StarLogo
StarLogo is a programmable modeling environment for exploring the behaviors of decentralized systems and emergent phenomena. For example, you can use StarLogo to model bird flocks, traffic jams, ant colonies, and market economies.
StarLogo was developed by a team at the MIT Media Lab under the direction of Professor Mitchel Resnick.
StarLogo was developed by a team at the MIT Media Lab under the direction of Professor Mitchel Resnick.
L'uccello davanti è l'uccello capo?
Ha osservato Mitchel Resnick: "Quando la gente vede uno stormo di uccelli, dà per scontato che l'uccello alla testa sia il capo e che gli altri si limitino a seguire. Ma le cose non vanno così. Di fatto, ciascun volatile segue semplici regole locali, e seguendole alla fine si forma il gruppo".
Monday, November 22, 2010
Jenna Jameson si ritira
Jenna Jameson, nota attrice del cinema per adulti, ha annunciato di voler lasciare le scene per dedicarsi completamente alla famiglia e ai figli. Tra le sue dichiarazioni: "Sono abbastanza ricca e non ho più motivo di far parte dell'industria a luci rosse".
Credo che, almeno agli occhi degli Europei, la fama della Jameson sia sempre apparsa come ingiustificatamente eccessiva.
Credo che, almeno agli occhi degli Europei, la fama della Jameson sia sempre apparsa come ingiustificatamente eccessiva.
Sunday, November 21, 2010
It's Complicated
It's Complicated (USA, 2009) è una commedia romantica scritta e diretta da Nancy Meyers con Meryl Streep, Steve Martin e Alec Baldwin. Sotto la media nonostante gli attori.
Un buon museo deve essere piccolo, semivuoto, e silenzioso
Ha sapientemente detto Pietro Citati: "Un buon museo deve essere piccolo, semivuoto, e silenzioso. Ce ne sono ancora moltissimi: a Parigi e a Roma e in tutto il mondo; musei odiatissimi dai ministri della cultura e del turismo, perché non portano milioni di euro nelle casse dello Stato. Questi musei vanno difesi con ogni cura e attenzione. Non bisogna ammettervi comitive guidate, né scolaresche festose e indifferenti".
Dentro il Prado con Google Earth
Il Museo del Prado è stato il primo al mondo a permettere l'accesso ai propri capolavori attraverso Google Earth.
Fuggire dai musei con il teletrasporto
Ha dichiarato Fausto Brizzi: "Delle elementari e medie mi restano impresse visite estenuanti a musei che ora trovo meravigliosi, ma ai tempi non desideravo altro che fuggire con il teletrasporto".
Cosa penso degli acquisti on-line
Che sono ottimi, soprattutto perché i negozi tendono a svuotarsi, tornando a essere quei luoghi del passato così piacevoli da frequentare.
Bioprospecting
È così definita l'esplorazione dei fondali oceanici alla ricerca di nuovi composti chimici, geni, proteine e microorganismi a fini commerciali.
Navigando dolcemente verso la tecno-ottusità
"La tecnologia intelligente ci rende ottusi".
[Steven Johnson]
[Steven Johnson]
Umani deteriorati a macchine
"Oggi non è la tecnologia che tende a superarci in forza e a imparare a disubbidirci: siamo noi che tendiamo a deteriorarci al livello delle macchine".
[Steven Johnson]
[Steven Johnson]
24 Ore (Trapped)
Ho visto 24 Ore (USA 2002, titolo originale Trapped) diretto da Luis Mandoki, con Charlize Theron, Stuart Townsend, Dakota Fanning, il sempre bravo Kevin Bacon e la pessima Courtney Love.
Thriller non brutto, ma eccessivamente prevedibile, con un finale un po' troppo scenografico.
I soli luoghi al mondo senza formiche native
Sono quattro: Antartico, Islanda, Groenlandia, Polinesia.
Il dominio delle formiche
"In termini numerici le formiche e altri insetti sociali come le termiti dominano la Terra in modo tale da far sembrare un incidente evolutivo la popolazione umana".
[Steven Johnson]
[Steven Johnson]
Dalla predisposizione pacemaker al pensiero bottom-up
Ha osservato Steven Johnson: "Lo hardware delle nostre menti può anche essere predisposto a cercare dei pacemaker, ma stiamo rapidamente imparando a pensare in termini bottom-up".
Saturday, November 20, 2010
Comprensione fragile
"La comprensione di qualcosa da un solo punto di vista è un tipo di comprensione piuttosto fragile".
[Mitchel Resnick]
[Mitchel Resnick]
Se si riuscisse a capire come funziona il Dictyostelium discoideum...
Ha osservato Steven Johnson: "Se si riuscisse a capire come funziona il Dictyostelium discoideum forse riusciremmo a capire qualcosa di più di noi stessi".
Closer di Søren Solkær Starbird allo Spazio Lattuada
Oggi siamo stati allo Spazio Lattuada di Milano per la mostra fotografica Closer di Søren Solkær Starbird. L'artista danese presenta un estratto dall'omonimo libro: una raccolta di immagini delle principali rockstar e popstar mondiali, colte nella loro normalità. Per maggiori informazione su Starbird si veda il sito www.starbird.dk.
Tra entità unica e sciame. Quando "esso" diventa "essi"
Il Dictyostelium discoideum è una ameba unicellulare che vive negli strati di terriccio del sottobosco ricchi di foglie in decomposizione. Si nutre essenzialmente di batteri ed è stata oggetto di molti studi, soprattutto in biologia molecolare.
Questo organismo passa gran parte della sua vita nella forma di migliaia di distinte unità monocellulari, ciascuna in movimento indipendente. Quando invece l'ambiente si fa meno ospitale le cellule si riuniscono in un unico grande organismo ed è possibile che lo troviate nel vostro giardino intento a consumar foglie e legno marcio.
Il Dictyostelium discoideum è dunque una creatura che oscilla continuamente tra l'essere un'entità singola e uno sciame.
Questo organismo passa gran parte della sua vita nella forma di migliaia di distinte unità monocellulari, ciascuna in movimento indipendente. Quando invece l'ambiente si fa meno ospitale le cellule si riuniscono in un unico grande organismo ed è possibile che lo troviate nel vostro giardino intento a consumar foglie e legno marcio.
Il Dictyostelium discoideum è dunque una creatura che oscilla continuamente tra l'essere un'entità singola e uno sciame.
Quel che passa per la mente del genere umano
"Confesso di percepire quanto passa per la mente del genere umano non più di quanto riesca a percepire i pensieri di una formica".
[Lewis Thomas]
[Lewis Thomas]
Un (noioso) safari matematico
Il Turista Matematico (1988) di Ivars Peterson è uno dei libri di matematica più interessanti che mi sia capitato di leggere. Sulla base di quel ricordo, recentemente mi sono dato alla lettura di Un safari matematico. Quanto la matematica gioca nella nostra vita (1997, titolo originale The Jungles of Randomness: A Mathematical Safari). Le impressioni, però, questa volta sono state ben diverse. Il libro, nato come distillato di relazioni e articoli pubblicati per Science News nell'arco di quindici anni, stenta a decollare e anzi, molto spesso si avvita su sé stesso rendendo la lettura estremamente noiosa. Questione di contenuti, e persino di stile, entrambi ben poco esaltanti.
Sconsigliato.
Sconsigliato.
Una donna gravida di cinquanta chili non può procreare un neonato di cento chili
Gregory J Chaitin, padre della teoria algoritmica dell'informazione, si riferiva spesso alle proprie conclusioni (il fatto che nessun programma per computer può generare un numero più complesso di sé stesso) nel modo seguente: "Una teoria di mezzo chilo non può produrre un teorema di cinque chili, così come una donna gravida di cinquanta chili non può procreare un neonato di cento chili".
Credere in regolarità inesistenti può costare caro
Ha osservato l'economista Julian L Simon: Credere in regolarità inesistenti può costare caro. Decine e decine di investitori pagano a prezzi elevati informazioni che pretendono di prevedere le prestazioni del mercato azionario sulla base dell'individuazione di regolarità nell'aumento e diminuzione dei prezzi dei titoli. Spesso i risultati non sono migliori di quelli che si potrebbero conseguire lanciando freccette - anziché contro il bersaglio - contro un prospetto delle quotazioni dei titoli.
Disinfestazione dell'intuizione umana
Così il grande Amos Tversky (scomparso nel 1996) era solito descrivere la usa opera scientifica.
Può accadere qualunque cosa, per quanto strana
"Nel caso di un campione statistico veramente grande può accadere qualunque cosa, per quanto strana".
[Persi Diaconis]
[Persi Diaconis]
Abbiamo tutti coincidenze sorprendenti da raccontare
"Quasi tutti hanno una qualche storia da raccontare su coincidenze sorprendenti o sull'effetto sproporzionato di un evento in apparenza banale".
[Ivars Peterson]
[Ivars Peterson]
SuperEnalotto. Meglio affidarsi alle schedine generate da un computer
Nei numerosi precedenti post sul SuperEnalotto ho cercato di dissuadere dal tentare la fortuna a questo gioco. Se tuttavia non sapete resistere vale almeno la pena conoscere alcuni fatti. Di seguito alcune considerazioni che spiegano come ricorrere all'ausilio di schedine generate da un calcolatore è leggermente preferibile.
Ci sono studi (condotti soprattutto negli Stati Uniti) che hanno dimostrato quanto in realtà già sapevamo benissimo: nel momento in cui si deve scegliere la combinazione di numeri da giocare a una lotteria (pensiamo al SuperEnalotto), i giocatori preferiscono affidarsi alle proprie presunte abilità o convinzioni piuttosto che ricorrere a un generatore di numeri casuali (un computer). Questo comportamento ha due spiegazioni semplici: in primo luogo la diffidenza nell'imparzialità della tecnologia (che qualcuno potrebbe manipolare), in secondo luogo l'idea (ovviamente vana) di poter influire sul caso attraverso i propri sforzi.
È dunque meglio affidarsi a un calcolatore? Sì, e vediamo perché.
Come vengono scelti i numeri da giocare dalle persone comuni? In base a date dal significato particolare (compleanni propri, dei figli, delle persone care), sogni, sequenze numeriche (su banconote, targhe, ...) e cose simili. Questo modo di agire, molto simile e condiviso tra tutti, porta a un addensamento (concentrazione) di certe combinazioni a scapito di altre. Un generatore di numeri casuali, invece, ha il pregio di creare combinazioni più equamente distribuite tra tutte quelle possibili.
In che modo ciò rappresenta un vantaggio? In questi termini: pur restando inalterata la probabilità di vincita, nel caso in cui questa si verifichi, diminuisce il numero di combinazioni a essa associate, e dunque il numero di giocatori con cui spartirsi il premio.
Quanto sopra, naturalmente, è tanto più vero quanto maggiore è il numero di giocatori che opta per la generazione di combinazioni mediante computer.
Ci sono studi (condotti soprattutto negli Stati Uniti) che hanno dimostrato quanto in realtà già sapevamo benissimo: nel momento in cui si deve scegliere la combinazione di numeri da giocare a una lotteria (pensiamo al SuperEnalotto), i giocatori preferiscono affidarsi alle proprie presunte abilità o convinzioni piuttosto che ricorrere a un generatore di numeri casuali (un computer). Questo comportamento ha due spiegazioni semplici: in primo luogo la diffidenza nell'imparzialità della tecnologia (che qualcuno potrebbe manipolare), in secondo luogo l'idea (ovviamente vana) di poter influire sul caso attraverso i propri sforzi.
È dunque meglio affidarsi a un calcolatore? Sì, e vediamo perché.
Come vengono scelti i numeri da giocare dalle persone comuni? In base a date dal significato particolare (compleanni propri, dei figli, delle persone care), sogni, sequenze numeriche (su banconote, targhe, ...) e cose simili. Questo modo di agire, molto simile e condiviso tra tutti, porta a un addensamento (concentrazione) di certe combinazioni a scapito di altre. Un generatore di numeri casuali, invece, ha il pregio di creare combinazioni più equamente distribuite tra tutte quelle possibili.
In che modo ciò rappresenta un vantaggio? In questi termini: pur restando inalterata la probabilità di vincita, nel caso in cui questa si verifichi, diminuisce il numero di combinazioni a essa associate, e dunque il numero di giocatori con cui spartirsi il premio.
Quanto sopra, naturalmente, è tanto più vero quanto maggiore è il numero di giocatori che opta per la generazione di combinazioni mediante computer.
Numeri casuali, scimmie e tastiere
Per quanto ai più possa apparire strano, una delle cose più difficili per la matematica moderna è identificare metodi sicuri per la generazione di numeri veramente casuali. Su progetti di questo tipo si investe - in tempo e denaro - più di quanto sia dato immaginare. Eppure, a pensarci bene, c'è un generatore di numeri casuali potentissimo e a buon mercato: una scimmia davanti alla testiera di un computer.
In quanti modi diversi è possibile rimescolare un mazzo di carte?
Se il mazzo è composto da 52 carte, abbiamo 52 modi diversi di scegliere la prima, 51 di scegliere la seconda, 50 di scegliere la terza e così via. I rimescolamenti possibili sono dunque 52! (52 fattoriale): un numero di "sole" 68 cifre!
Ragnarock Nordic Festival
Una segnalazione di merito a questa giovane associazione milanese, per alcuni dal nome curioso. Visitate le iniziative al link www.ragnarock.eu.
La generazione dei numeri casuali
"La generazione dei numeri casuali è troppo importante per essere lasciata al caso".
[Robert R Coveyou]
[Robert R Coveyou]
Fabrizio Dalcerri e Antonio Buono. Bestemmie, rutti e birra nella cattedrale di Monaco di Baviera
Lo spettacolo offerto da Fabrizio Dalcerri, Antonio Buono (consiglieri dello schieramento Lega-PDL nel comune di Opera) e un ristretto gruppo di altre persone, è lì da vedere, immortalato in un video apparso su YouTube che non lascia molto spazio all'immaginazione (ma qui il video non lo troverete, cercatelo altrove).
Per quanto è evidente che si sia trattato di una goliardata alcolica priva di reali intenzioni offensive, propongo qui alcune considerazioni. Primo, certe cose, se proprio si deve, è meglio farle quando si è nel pieno della brufolosa stupidità del liceo, non certo in età adulta e presumibilmente matura. Secondo, per ognuno di noi (e a maggior ragione per chi è in politica o ricopre ruoli pubblici) vale una regola di comportamento semplicissima: mai mettersi in situazioni in cui si sia passibili di ricatto (le imbarazzanti vicende personali di Berlusconi non hanno insegnato proprio nulla?). Terzo, possibile che ancora oggi si sottovaluti il potere delle tecnologia? Farsi filmare con un telefonino è proprio da imbecilli.
Fabrizio, che a Opera è molto conosciuto, è una persona buona, il suo pentimento è senza dubbio sincero; ma ancor più conosciuto e apprezzato è il bravo e coraggioso sindaco Ettore Fusco, persona di grandissimo rigore morale. Fusco, valutata a mente fredda la vicenda e i suoi impatti, ci auguriamo saprà prendere una decisione giusta ed equilibrata.
La sinistra, sia dei salotti che dei centri sociali, ma soprattutto quella degli appelli alla non strumentalizzazione, ha naturalmente già avviato il suo bunga bunga mediatico, retorico e moralizzante. Appunto.
Per quanto è evidente che si sia trattato di una goliardata alcolica priva di reali intenzioni offensive, propongo qui alcune considerazioni. Primo, certe cose, se proprio si deve, è meglio farle quando si è nel pieno della brufolosa stupidità del liceo, non certo in età adulta e presumibilmente matura. Secondo, per ognuno di noi (e a maggior ragione per chi è in politica o ricopre ruoli pubblici) vale una regola di comportamento semplicissima: mai mettersi in situazioni in cui si sia passibili di ricatto (le imbarazzanti vicende personali di Berlusconi non hanno insegnato proprio nulla?). Terzo, possibile che ancora oggi si sottovaluti il potere delle tecnologia? Farsi filmare con un telefonino è proprio da imbecilli.
Fabrizio, che a Opera è molto conosciuto, è una persona buona, il suo pentimento è senza dubbio sincero; ma ancor più conosciuto e apprezzato è il bravo e coraggioso sindaco Ettore Fusco, persona di grandissimo rigore morale. Fusco, valutata a mente fredda la vicenda e i suoi impatti, ci auguriamo saprà prendere una decisione giusta ed equilibrata.
La sinistra, sia dei salotti che dei centri sociali, ma soprattutto quella degli appelli alla non strumentalizzazione, ha naturalmente già avviato il suo bunga bunga mediatico, retorico e moralizzante. Appunto.
Friday, November 19, 2010
Diallil disolfuro
È il composto chimico responsabile del caratteristico odore emanato dall'aglio tritato o schiacciato. Per alcuni una tortura, per altri - come me - una delizia.
Ultimo saluto a Luca Massari nella chiesa di San Vittore a Locate Triulzi
Ieri pomeriggio è stato dato l'ultimo affettuoso saluto al mio concittadino Luca Massari, persona buona per davvero, semplice e normale come ognuno di noi, divenuto illustre suo malgrado e morto in modo assurdo per mano di criminali che invece sono ancora vivi. Non ci sarà mai giustizia vera di fronte a eventi simili, al limite ci si potrà avvicinare.
Thursday, November 18, 2010
Progettisti di giostre, caos e matematica
"I progettisti di giostre sono stati abbastanza bravi a trovare il caos senza rendersi conto della base matematica di ciò che stavano cercando".
[Richard L Kautz]
Glamour Plus si vede gratis
Ho scoperto che la Pay TV Glamour Plus, votata alla programmazione di film porno, si può vedere gratis senza alcuno sforzo. Digitando il codice PIN "0000" dopo le 4:00-4:30 capita infatti di vedere tutto in chiaro.
Amici e nemici di Walt Whitman
"Non ho alcun dubbio che ho meritato i miei nemici, ma non sono sicuro di aver meritato i miei amici".
[Walt Whitman]
[Walt Whitman]
Il sorriso beffardo di Antonio Iovine
Quasi fosse la Gioconda, c'è chi ora si interroga sul significato del sorriso esibito da Antonio Iovine di fronte alle telecamere in occasione del suo arresto di ieri. E fioriscono le interpretazioni.
Giornalisti e commentatori, lasciate perdere, non rendetevi ridicoli.
Giornalisti e commentatori, lasciate perdere, non rendetevi ridicoli.
Firme contro Roberto Saviano da Il Giornale
Roberto Saviano ha certamente sbagliato nel trattare la questione della penetrazione della 'Ndrangheta in Padania paventando contatti con la Lega che ovviamente non ci sono. L'iniziativa di Vittorio Feltri è tuttavia inqualificabile.
Wednesday, November 17, 2010
La direzione che non vedi
"La natura è soltanto arte, a te ignota; il caso è solo direzione che non vedi".
[Alexander Pope]
[Alexander Pope]
Lettera a Roberto Saviano in sette punti
(apparso in origine su www.affaritaliani.it il 17/11/2010)
1. Caro Saviano, qualche tempo fa, in un'intervista, dicevi che Roberto Maroni è il miglior Ministro degli Interni di sempre, di tutti i tempi. Per la sua lotta alla mafia, perché ha azzerato il clan dei Casalesi. E invece hai pensato bene, nel corso della trasmissione Vieni Via Con Me, di sparare a zero sul suo partito, la Lega. Hai accusato, anzi calunniato con leggerezza, perché gli oltre nove milioni di Italiani incollati davanti alla TV capissero esattamente il contrario. E cioè che il partito di Maroni, al Nord, ha agganci con la 'Ndrangheta. Dimenticando proprio che il ministro di cui parli è quello che di più ha fatto per sconfiggere la criminalità organizzata. Trascurando che dal 2008 (quando si è insediato il governo), a oggi, sono stati confiscati alla mafia beni per 15 miliardi di euro.
2. La mafia al Nord esiste da sempre. Il boss Saverio Morabito raccontava di quando, da bambino, era emigrato al Nord insieme ai conterranei di Platì, con i quali faceva rapine, furti, sequestri, spaccio di droga. Insomma, tutto il repertorio. Verrebbe da chiedersi, caro Roberto, dove stia la notizia. La mafia al Nord esiste da sempre, e in tutti gli schieramenti. Dovresti sapere, ad esempio, che Tiziano Butturini, sindaco del PD di Trezzano sul Naviglio, è stato arrestato nell'ambito di un'inchiesta sulla 'Ndrangheta. A Borgarello, poi, è finito dentro un sindaco di centrodestra. Sempre per rapporti con la 'Ndrangheta. Dunque, la 'Ndrangheta al Nord è arrivata ben prima della Lega Nord, purtroppo.
3. E veniamo alla storia che hai tirato in ballo in televisione, davanti a nove milioni di persone. Riguarda un consigliere regionale, Angelo Ciocca, eletto con il record di diciottomila preferenze. Il numero fece stupire un po' tutti gli addetti ai lavori., anche noi. E anche il Senatur, secondo indiscrezioni di stampa, nell'ambito di un party per festeggiare il risultato delle elezioni regionali, avrebbe puntato il dito verso Ciocca dicendogli nel suo tipico tono scherzoso ma non troppo: "Quante preferenze! Tu sei un tipo pericoloso...". Successivamente, nelle cronache politiche locali si dava conto dettagliatamente di come il partito stesse facendo accurate analisi e indagini sul conto di Ciocca. Tutto questo, caro Roberto, per farti capire che il Carroccio non ha "coperto" Ciocca. Anzi, ha cercato di fare chiarezza. Dove sta la novità? Abbiamo letto tutto, sappiamo tutto. Sappiamo anche, ed è bene ricordarlo, che Ciocca non è neppure indagato.
4. Hai accusato Gianfranco Miglio di aver teorizzato l'istituzionalizzazione di Cosa Nostra, della Camorra e della 'Ndrangheta. Ma ti sembra corretto estrapolare una frase di un apprezzato teorico e accademico del diritto e usarla al di fuori del contesto dei suoi scritti e dei suoi studi? Miglio è stato l'ideologo della Lega, anche se poi sulla divisione dell'Italia in tre macro regioni è stato abbandonato da Umberto Bossi negli ultimi periodi della sua vita. E tu, quando Miglio scriveva le sue teorie, non eri neanche nato. La maggior parte dei nove milioni di spettatori, probabilmente, non sanno nemmeno chi sia Miglio. Com'è possibile dunque accusare il Carroccio per una frase estrapolata non da un esponente ufficiale del partito (peraltro morto e quindi senza possibilità di difesa) e da lì costruire un teorema senza tener conto delle decine di libri di politologia che l'ideologo del federalismo, erede di Cattaneo e Salvemini, ha prodotto nella sua vita?
5. E quella fotografia, che hai sbandierato agli Italiani come dimostrazione che i contatti tra la Lega e la 'Ndrangheta ci sono, eccome. Quell'immagine del boss Pino Neri e il leghista Angelo Ciocca. Be', come ha detto Gerardo D'Ambrosio. magistrato milanese autore di grandi inchieste (da quella della strage di Piazza Fontana a quella di Mani Pulite) e oggi parlamentare dell'opposizione (non certo un amico di Maroni né della Lega) ad Affaritaliani.it, quella foto non costituisce in alcun modo una prova. Perché a tutti può capitare di essere fotografati o avere contatti involontari e casuali con un mafioso senza saperlo. Non esistono, a oggi, prove che le infiltrazioni della mafia nel Nord siano avvenute grazie alla Lega. C'è la foto in cui Ciocca parla con un boss. E allora? Gli archivi sono pieni di foto di persone normali insieme a personaggi malavitosi. Se Ciocca sarà indagato, se sarà accusato e se una sentenza lo riterrà colpevole, allora la penseremo come te. Ma prima di avanzare ipotesi in un programma televisivo in prima serata davanti a nove milioni di persone, sarebbe opportuno avere qualcosa di più concreto in mano.
6. Ma c'è di più. Sempre un po' di tempo fa tu, che sembri nel frattempo diventato un tele-imbonitore (e non uno scrittore) dicevi esattamente il contrario di quanto detto in TV: "Il centrosinistra ha responsabilità enormi nella collusione con le organizzazioni criminali: le due regioni con più comuni sciolti per mafia sono Campania e Calabria. E chi le ha amministrate negli ultimi dodici anni? Il centrosinistra". Cosa è cambiato dunque nella tua mente? Probabilmente le tue simpatie verso Gianfranco Fini, che nel frattempo ha lasciato il governo.
7. E cosa dire di Loris Mazzetti, responsabile del programma Vieni Via Con Me, che si permette di dare il benservito al ministro Maroni, non dandogli la possibilità di replicare quando, proprio da Saviano, viene accostato al nome di Schiavone detto Sandokan, uno dei peggiori mafiosi mai esistiti. Replica che invece, sostiene sempre lo stesso Mazzetti, può essere fatta con un video registrato. Insomma, il ministro chiede di guardare negli occhi l'autore degli insulti e non gliene viene data la possibilità. Chiede di poter rispondere alle parole ingiuriose dette contro di lui e la possibilità gli viene negata. Possibile che proprio in un programma di una TV pubblica la democrazia sia diventata un optional? Cancellato dalla RAI il diritto di replica. Assurdo.
Conclusione. Visto che gli Italiani conoscono molto poco di quello che abbiamo detto e scritto in questi punti, visto che gli Italiani "ignorano" le indagini della Boccassini, ignorano chi sia Miglio, non sanno che tu pochi mesi fa hai osannato il ministro degli Interni Maroni, e meno ancora sanno del fatto che una fotografia con un boss non è la prova del rapporto di un politico con la mafia... Visto tutto questo e visto che il tuo monologo è stato seguito da quasi dieci milioni di persone non perfettamente al corrente degli accadimenti e quindi incapaci di farsi un'opinione circostanziata e oggettiva dei atti di cui in oggetto, possiamo concludere che nei tuoi monologhi si possono ravvisare forme, magari involontarie, di circonvenzione di incapace?
1. Caro Saviano, qualche tempo fa, in un'intervista, dicevi che Roberto Maroni è il miglior Ministro degli Interni di sempre, di tutti i tempi. Per la sua lotta alla mafia, perché ha azzerato il clan dei Casalesi. E invece hai pensato bene, nel corso della trasmissione Vieni Via Con Me, di sparare a zero sul suo partito, la Lega. Hai accusato, anzi calunniato con leggerezza, perché gli oltre nove milioni di Italiani incollati davanti alla TV capissero esattamente il contrario. E cioè che il partito di Maroni, al Nord, ha agganci con la 'Ndrangheta. Dimenticando proprio che il ministro di cui parli è quello che di più ha fatto per sconfiggere la criminalità organizzata. Trascurando che dal 2008 (quando si è insediato il governo), a oggi, sono stati confiscati alla mafia beni per 15 miliardi di euro.
2. La mafia al Nord esiste da sempre. Il boss Saverio Morabito raccontava di quando, da bambino, era emigrato al Nord insieme ai conterranei di Platì, con i quali faceva rapine, furti, sequestri, spaccio di droga. Insomma, tutto il repertorio. Verrebbe da chiedersi, caro Roberto, dove stia la notizia. La mafia al Nord esiste da sempre, e in tutti gli schieramenti. Dovresti sapere, ad esempio, che Tiziano Butturini, sindaco del PD di Trezzano sul Naviglio, è stato arrestato nell'ambito di un'inchiesta sulla 'Ndrangheta. A Borgarello, poi, è finito dentro un sindaco di centrodestra. Sempre per rapporti con la 'Ndrangheta. Dunque, la 'Ndrangheta al Nord è arrivata ben prima della Lega Nord, purtroppo.
3. E veniamo alla storia che hai tirato in ballo in televisione, davanti a nove milioni di persone. Riguarda un consigliere regionale, Angelo Ciocca, eletto con il record di diciottomila preferenze. Il numero fece stupire un po' tutti gli addetti ai lavori., anche noi. E anche il Senatur, secondo indiscrezioni di stampa, nell'ambito di un party per festeggiare il risultato delle elezioni regionali, avrebbe puntato il dito verso Ciocca dicendogli nel suo tipico tono scherzoso ma non troppo: "Quante preferenze! Tu sei un tipo pericoloso...". Successivamente, nelle cronache politiche locali si dava conto dettagliatamente di come il partito stesse facendo accurate analisi e indagini sul conto di Ciocca. Tutto questo, caro Roberto, per farti capire che il Carroccio non ha "coperto" Ciocca. Anzi, ha cercato di fare chiarezza. Dove sta la novità? Abbiamo letto tutto, sappiamo tutto. Sappiamo anche, ed è bene ricordarlo, che Ciocca non è neppure indagato.
4. Hai accusato Gianfranco Miglio di aver teorizzato l'istituzionalizzazione di Cosa Nostra, della Camorra e della 'Ndrangheta. Ma ti sembra corretto estrapolare una frase di un apprezzato teorico e accademico del diritto e usarla al di fuori del contesto dei suoi scritti e dei suoi studi? Miglio è stato l'ideologo della Lega, anche se poi sulla divisione dell'Italia in tre macro regioni è stato abbandonato da Umberto Bossi negli ultimi periodi della sua vita. E tu, quando Miglio scriveva le sue teorie, non eri neanche nato. La maggior parte dei nove milioni di spettatori, probabilmente, non sanno nemmeno chi sia Miglio. Com'è possibile dunque accusare il Carroccio per una frase estrapolata non da un esponente ufficiale del partito (peraltro morto e quindi senza possibilità di difesa) e da lì costruire un teorema senza tener conto delle decine di libri di politologia che l'ideologo del federalismo, erede di Cattaneo e Salvemini, ha prodotto nella sua vita?
5. E quella fotografia, che hai sbandierato agli Italiani come dimostrazione che i contatti tra la Lega e la 'Ndrangheta ci sono, eccome. Quell'immagine del boss Pino Neri e il leghista Angelo Ciocca. Be', come ha detto Gerardo D'Ambrosio. magistrato milanese autore di grandi inchieste (da quella della strage di Piazza Fontana a quella di Mani Pulite) e oggi parlamentare dell'opposizione (non certo un amico di Maroni né della Lega) ad Affaritaliani.it, quella foto non costituisce in alcun modo una prova. Perché a tutti può capitare di essere fotografati o avere contatti involontari e casuali con un mafioso senza saperlo. Non esistono, a oggi, prove che le infiltrazioni della mafia nel Nord siano avvenute grazie alla Lega. C'è la foto in cui Ciocca parla con un boss. E allora? Gli archivi sono pieni di foto di persone normali insieme a personaggi malavitosi. Se Ciocca sarà indagato, se sarà accusato e se una sentenza lo riterrà colpevole, allora la penseremo come te. Ma prima di avanzare ipotesi in un programma televisivo in prima serata davanti a nove milioni di persone, sarebbe opportuno avere qualcosa di più concreto in mano.
6. Ma c'è di più. Sempre un po' di tempo fa tu, che sembri nel frattempo diventato un tele-imbonitore (e non uno scrittore) dicevi esattamente il contrario di quanto detto in TV: "Il centrosinistra ha responsabilità enormi nella collusione con le organizzazioni criminali: le due regioni con più comuni sciolti per mafia sono Campania e Calabria. E chi le ha amministrate negli ultimi dodici anni? Il centrosinistra". Cosa è cambiato dunque nella tua mente? Probabilmente le tue simpatie verso Gianfranco Fini, che nel frattempo ha lasciato il governo.
7. E cosa dire di Loris Mazzetti, responsabile del programma Vieni Via Con Me, che si permette di dare il benservito al ministro Maroni, non dandogli la possibilità di replicare quando, proprio da Saviano, viene accostato al nome di Schiavone detto Sandokan, uno dei peggiori mafiosi mai esistiti. Replica che invece, sostiene sempre lo stesso Mazzetti, può essere fatta con un video registrato. Insomma, il ministro chiede di guardare negli occhi l'autore degli insulti e non gliene viene data la possibilità. Chiede di poter rispondere alle parole ingiuriose dette contro di lui e la possibilità gli viene negata. Possibile che proprio in un programma di una TV pubblica la democrazia sia diventata un optional? Cancellato dalla RAI il diritto di replica. Assurdo.
Conclusione. Visto che gli Italiani conoscono molto poco di quello che abbiamo detto e scritto in questi punti, visto che gli Italiani "ignorano" le indagini della Boccassini, ignorano chi sia Miglio, non sanno che tu pochi mesi fa hai osannato il ministro degli Interni Maroni, e meno ancora sanno del fatto che una fotografia con un boss non è la prova del rapporto di un politico con la mafia... Visto tutto questo e visto che il tuo monologo è stato seguito da quasi dieci milioni di persone non perfettamente al corrente degli accadimenti e quindi incapaci di farsi un'opinione circostanziata e oggettiva dei atti di cui in oggetto, possiamo concludere che nei tuoi monologhi si possono ravvisare forme, magari involontarie, di circonvenzione di incapace?
Il TG5 di questa sera elenca i mafiosi, i camorristi e gli 'ndranghetisti messi in galera da quando Maroni è Ministro dell'Interno
Anche questo è un elenco. Con nomi, cognomi, date e fatti. La miglior risposta all'antimafia televisiva di Saviano è l'antimafia dei fatti di Maroni, della polizia, dei carabinieri, della guardia di finanza e della parte sana della magistratura. Finalmente un po' di giustizia.
Non siamo certo contro Saviano, ma questa volta ha preso una grossa cantonata.
Non siamo certo contro Saviano, ma questa volta ha preso una grossa cantonata.
Il record di nove milioni di telespettatori per Vieni Via Con Me
A mio parere questo record, tanto sbandierato in queste ultime ore, è viziato dall'effetto Benigni della prima puntata (che comprensibilmente aveva creato aspettative altissime).
La seconda puntata, invece, è stata noiosissima e piuttosto povera di contenuti: mentre parlava Paolo Rossi mi sono persino addormenatto sul divano.
La seconda puntata, invece, è stata noiosissima e piuttosto povera di contenuti: mentre parlava Paolo Rossi mi sono persino addormenatto sul divano.
Ora Roberto Saviano è un giornalista vero e completo
Nella seconda puntata della trasmissione Vieni Via Con Me, Roberto Saviano è partito da un'inchiesta in cui un esponente della Lega sarebbe indagato per presunti collegamenti con la 'Ndrangheta e ha compiuto una generalizzazione che coinvolge l'intera Lega.
Bene, prendiamo atto che Saviano ha imparato il mestiere: ora è un giornalista vero. Come tutti gli altri.
Bene, prendiamo atto che Saviano ha imparato il mestiere: ora è un giornalista vero. Come tutti gli altri.
Tuesday, November 16, 2010
Il primo algoritmo non banale della storia
È l'algoritmo di Euclide per la determinazione del massimo comun divisore (MCD) tra due numeri interi.
Monday, November 15, 2010
Saviano, Osso, Mastrosso e Carcagnosso
Stando alla leggenda, sono i tre cavalieri spagnoli che, stabilitisi sull'isola di Favignana, avrebbero fondato nella prima metà del 1400, le tre mafie italo-sicule: mafia, 'ndrangheta e camorra.
Ne parla, questa sera, Roberto Saviano alla trasmissione Vieni Via Con Me.
Ne parla, questa sera, Roberto Saviano alla trasmissione Vieni Via Con Me.
Sunday, November 14, 2010
Robert Plant a Che Tempo Che Fa
Questa è la prima cosa veramente giusta che Fabio Fazio ha fatto da quando è in televisione! Curiosa questa intervista: Plant, nonostante l'età, sembra ancora così giovane, Fazio invece appare vecchio e ingessato, addirittura patetico nel suo annuire come un tacchino.
Virus icosaedrici (o icosaedri virali)
La maggior parte dei virus ha una struttura altamente regolare simile a un icosaedro, un solido regolare la cui superficie è costituita da venti triangoli equilateri. Perché?
Una sfera rappresenta il modo più efficiente per racchiudere un volume dato di spazio usando la minima quantità di materiale, e in natura l'icosaedro è la struttura regolare che più si avvicina alla sfera.
Una sfera rappresenta il modo più efficiente per racchiudere un volume dato di spazio usando la minima quantità di materiale, e in natura l'icosaedro è la struttura regolare che più si avvicina alla sfera.
Baby-sitter volante nei territori di Locate Di Triulzi, Opera e Milano
Interessante servizio di baby-sitting su richiesta (o last minute), disponibile per ora nei comuni di Locate Di Triulzi, Opera e Milano. Per chi fosse interessato si veda il sito La Baby-Sitter Volante.
La matematica secondo Ivars Peterson
La matematica abbraccia in sé la gioia di risolvere rompicapi, l'esaltazione di venire a capo di problemi irriducibili, l'emozione di discernere configurazioni d'ordine e di dar senso a cose che apparentemente ne sono prive, e l'immensa soddisfazione di fissare una verità eterna.
Una scimmia che digita "una scimmia" su una tastiera.
Prendiamo una scimmia e mettiamola di fronte a un tastiera. Domandiamoci ora: qual è la probabilità che essa digiti esattamente la frase "una scimmia"?
Consideriamo una media di quaranta tasti e ignoriamo le combinazioni che generano maiuscole o segni particolari. Il primo carattere (u) ha una probabilità su quaranta di essere quello corretto, idem per il secondo, il terzo, e così via sino all'ultimo, l'undicesimo (stiamo contando anche lo spazio tra le due parole).
La probabilità totale è data dal prodotto delle singole probabilità, dunque 1/40^11, ovvero una su un numero che comincia per 4 ed è seguito da 17 zeri.
Consideriamo una media di quaranta tasti e ignoriamo le combinazioni che generano maiuscole o segni particolari. Il primo carattere (u) ha una probabilità su quaranta di essere quello corretto, idem per il secondo, il terzo, e così via sino all'ultimo, l'undicesimo (stiamo contando anche lo spazio tra le due parole).
La probabilità totale è data dal prodotto delle singole probabilità, dunque 1/40^11, ovvero una su un numero che comincia per 4 ed è seguito da 17 zeri.
Ultimatum alla Terra (The Day the Earth Stood Still)
Ieri sera ho visto Ultimatum alla Terra, titolo originale The Day the Earth Stood Still (USA, 2008), diretto da Scott Derrickson, con Keanu Reeves e Jennifer Connelly quali attori protagonisti.
Si tratta del remake dell'omonimo film di fantascienza del 1951, che tuttavia non conosco.
Di fronte a un titolo del genere avevo subito pensato male, ma in corso di svolgimento mi sono ricreduto: sembravano infatti esserci tutti gli ingredienti per una trama avvincente e non banale. Peccato che, nel finale, è stata proprio la banalità a rompere gli argini dilagando come un fiume in piena. Sicché sono tornato a pensare male.
E si sa, chi pensa male due volte, alla fine pensa bene.
Si tratta del remake dell'omonimo film di fantascienza del 1951, che tuttavia non conosco.
Di fronte a un titolo del genere avevo subito pensato male, ma in corso di svolgimento mi sono ricreduto: sembravano infatti esserci tutti gli ingredienti per una trama avvincente e non banale. Peccato che, nel finale, è stata proprio la banalità a rompere gli argini dilagando come un fiume in piena. Sicché sono tornato a pensare male.
E si sa, chi pensa male due volte, alla fine pensa bene.
Saturday, November 13, 2010
Quanto è popolare il mio sito?
Scoprilo con la funzione link di Google. Tutto quello che devi fare è usare la stringa "link: www.miositoweb.xx(xx)", dove xx(xx) sta per it, com, org, info, ...
La Thatcher e TINA
Questo slogan frequentemente utilizzato da Margaret Thatcher è l'acronimo dell'espressione There Is No Alternative.
La strategia vincente sui mercati a coda lunga
Ha osservato Francesco Cascioli: la strategia vincente sui mercati a coda lunga non è l'abbassamento dei prezzi dei prodotti più popolari, ma l'ampliamento dell'offerta, che permette ricavi maggiori attraverso la vendita in poche copie di tanti prodotti diversi.
Differenza tra reato colposo e reato doloso
Come probabilmente accade di continuo a molti di voi, anch'io in passato ho avuto grandi difficoltà a discriminare tra i concetti di "reato colposo" e "reato doloso". La parola colposo fa infatti pensare immediatamente a una colpa, o meglio a un'azione che noi classifichiamo come intenzionale. Un'azione di questo tipo, però, dal punto di vista strettamente giuridico è definita dolosa, mentre con il termine colposo, paradossalmente, si indica l'assenza di intenzionale e, per contro, la presenza di elementi di negligenza, imprudenza e imperizia.
Se pensate che tutto ciò sia controintuitivo, sono perfettamente d'accordo con voi.
Se pensate che tutto ciò sia controintuitivo, sono perfettamente d'accordo con voi.
Beauties of Estonia (11/12). Springs
A spring is a place where groundwater flows naturally onto the land surface or into a body of surface water. If the groundwater is confined, an ascension spring is formed, whereas a gravity spring flows downhill. Presently almost 3.000 springs have been registered in Estonia, but about a century ago their number may have reached about 4.500. By discharge, the biggest in Estonia is the Jõelähtme ascension spring (about 1.100 l/s) at Jõelähtme River near Jõelähtme church in Harju County. Most Estonia's largest springs occur on the slopes of the Pandivere Upland.
Arlecchino servitore di due padroni, Google e gli umani
"Creare un sito ben posizionato significa esser come «Arlecchino servitore di due padroni». Bisogna soddisfare sia i criteri di lettura degli «umani», sia soprattutto il punto di vista del «robot» di Google".
[Francesco Cascioli]
[Francesco Cascioli]
Un libro sull'impossibilità e i limiti della scienza
Dopo I numeri dell'universo. Le costanti di natura e la Teoria del Tutto (vedi mia recensione del 10 Ottobre 2010), mi sono imbattuto in un altro libro di John D Barrow: Impossibilità. I limiti della scienza e la scienza dei limiti (1998, traduzione dall'Inglese al Toscano a cura di Isabella C Blum).
A margine va detto che, incredibilmente, almeno questa volta il titolo originale è stato tradotto in modo fedele: una vera rarità.
Il fatto che nelle ultime settimane su questo blog siano apparse decine di citazioni a estratti da questo lavoro è segno di quanto esso abbia incontrato i miei gusti e il mio favore. Se escludiamo un paio di capitoli dedicati a elucubrazioni di natura cosmologica (argomento a me sempre meno gradito), le pagine restanti (la maggior parte) sviscerano con stile e competenza un tema tanto centrale nella scienza di oggi quanto ignorato dal pubblico.
Barrow ci introduce qui al tema dell'impossibilità, intesa non come limite, ma - al contrario - come potentissimo fattore di progresso per la scienza degli ultimi cento anni. E a pensarci bene è proprio così: limitandoci ai tre casi più noti (non gli unici), cosa sono la velocità della luce (Einstein), il Teorema di Incompletezza (Gödel) e il Principio di Indeterminazione (Heisenberg) se non evidentissimi limiti alle nostre possibilità di conoscenza? Eppure, l'aver conseguito e formalizzato questi risultati ci ha fatto compiere un enorme salto di qualità. E il balzo è tanto grande che ancora oggi si fatica moltissimo a comprenderne la portata.
Un po' come nella vita di tutti i giorni possiamo ignorare la relatività e le leggi quantistiche - Newton è più che sufficiente - allo stesso modo, quotidianamente e inconsciamente, continuiamo ad avere della scienza una visione strettamente ancorata al felice e rassicurante quadretto illuminista e positivista dei secoli scorsi.
Se da una parte l'uomo comune continua a pensare a quello che la scienza può fare e alla sua grandezza, dall'altra parte, da molto tempo ormai, i fisici, i matematici e gli scienziati in genere vanno nella direzione opposta, e della scienza studiano soprattutto i limiti. Che ci fanno crescere.
Lavoro consigliato, in primis all'amico Gabriele (che certamente apprezzerà).
A margine va detto che, incredibilmente, almeno questa volta il titolo originale è stato tradotto in modo fedele: una vera rarità.
Il fatto che nelle ultime settimane su questo blog siano apparse decine di citazioni a estratti da questo lavoro è segno di quanto esso abbia incontrato i miei gusti e il mio favore. Se escludiamo un paio di capitoli dedicati a elucubrazioni di natura cosmologica (argomento a me sempre meno gradito), le pagine restanti (la maggior parte) sviscerano con stile e competenza un tema tanto centrale nella scienza di oggi quanto ignorato dal pubblico.
Barrow ci introduce qui al tema dell'impossibilità, intesa non come limite, ma - al contrario - come potentissimo fattore di progresso per la scienza degli ultimi cento anni. E a pensarci bene è proprio così: limitandoci ai tre casi più noti (non gli unici), cosa sono la velocità della luce (Einstein), il Teorema di Incompletezza (Gödel) e il Principio di Indeterminazione (Heisenberg) se non evidentissimi limiti alle nostre possibilità di conoscenza? Eppure, l'aver conseguito e formalizzato questi risultati ci ha fatto compiere un enorme salto di qualità. E il balzo è tanto grande che ancora oggi si fatica moltissimo a comprenderne la portata.
Un po' come nella vita di tutti i giorni possiamo ignorare la relatività e le leggi quantistiche - Newton è più che sufficiente - allo stesso modo, quotidianamente e inconsciamente, continuiamo ad avere della scienza una visione strettamente ancorata al felice e rassicurante quadretto illuminista e positivista dei secoli scorsi.
Se da una parte l'uomo comune continua a pensare a quello che la scienza può fare e alla sua grandezza, dall'altra parte, da molto tempo ormai, i fisici, i matematici e gli scienziati in genere vanno nella direzione opposta, e della scienza studiano soprattutto i limiti. Che ci fanno crescere.
Lavoro consigliato, in primis all'amico Gabriele (che certamente apprezzerà).
Friday, November 12, 2010
Thursday, November 11, 2010
È morto Luca Massari
Il taxista milanese non ce l'ha fatta. I responsabili del suo omicidio pagheranno per davvero?
Tuesday, November 09, 2010
Victor Hugo, uomini, cerchi ed ellissi
"L'uomo non è un cerchio con un unico centro; è piuttosto un ellisse con due fuochi. Uno di essi è rappresentato dai fatti, l'altro dalle idee".
[Victor Hugo]
[Victor Hugo]
Autocrazia, aristocrazia, democrazia
"In un'autocrazia, una sola persona ottiene quello che vuole; in un'aristocrazia, a ottenere ciò che vogliono, sono alcune persone; ma in una democrazia, nessuno ottiene ciò che vuole".
[Celia Green]
[Celia Green]
Non per, ma contro
"Se ci sono uomini e donne che vincono le elezioni, è principalmente perché la gente vota contro qualcuno, e non per qualcuno".
[Franklin P Adams]
[Franklin P Adams]
Vieni Via Con Me. Benigni supertlativo, Saviano deludente
La si pensi come si vuole, ma l'apparizione di Roberto Benigni, ieri sera, alla trasmissione televisiva Vieni Via Con Me (ideata da Fabio Fazio e Roberto Saviano) ha rappresentato un punto di vertice assoluto. Benigni è semplicemente un artista di dimensione superiore. Chi ha visto il suo intervento sa quel che intendo e, come me, probabilmente ha avuto l'impressione di assistere a un intervento storico.
Fazio si dimostra ancora una volta capace di confezionare una buona trasmissione, ma se si limitasse a stare dietro le quinte senza apparire sarebbe molto meglio: la sua retorica pacatamente viscida di stampo veltron-grammelliniana è sempre più insopportabile.
Quasi inutile la presenza di Claudio Abbado, con una comparsata zoppicante di pochissimi minuti. Con un analogo tempo a disposizione Vendola è risultato molto più efficacie.
Sono invece rimasto piuttosto deluso da Roberto Saviano. Da un lato lo scrittore napoletano sembra sempre più orientato verso uno stile retorico (influenza di Fazio?) che mortifica i contenuti dei suoi interventi. Dall'altro lato, nella parte finale della trasmissione, Saviano si è buttato su tesi unitaristiche e antisecessionistiche, con tanto di bandiera tricolore originale e riferimenti fuori luogo a Cattaneo, dimostrando una pochezza culturale che non mi sarei aspettato.
Ricordiamo a Saviano che sostenere l'unità di uno Stato o la secessione di una sua parte sono tesi di identica validità e pari legittimità. Poi, naturalmente, egli è libero di schierarsi a favore della prima contro la seconda. Attribuire alle tematiche secessioniste un carattere di inammissibilità a priori è, invece, un atteggiamento di pericoloso idealismo (oltre che, come ricordato, di basso spessore culturale).
Fazio si dimostra ancora una volta capace di confezionare una buona trasmissione, ma se si limitasse a stare dietro le quinte senza apparire sarebbe molto meglio: la sua retorica pacatamente viscida di stampo veltron-grammelliniana è sempre più insopportabile.
Quasi inutile la presenza di Claudio Abbado, con una comparsata zoppicante di pochissimi minuti. Con un analogo tempo a disposizione Vendola è risultato molto più efficacie.
Sono invece rimasto piuttosto deluso da Roberto Saviano. Da un lato lo scrittore napoletano sembra sempre più orientato verso uno stile retorico (influenza di Fazio?) che mortifica i contenuti dei suoi interventi. Dall'altro lato, nella parte finale della trasmissione, Saviano si è buttato su tesi unitaristiche e antisecessionistiche, con tanto di bandiera tricolore originale e riferimenti fuori luogo a Cattaneo, dimostrando una pochezza culturale che non mi sarei aspettato.
Ricordiamo a Saviano che sostenere l'unità di uno Stato o la secessione di una sua parte sono tesi di identica validità e pari legittimità. Poi, naturalmente, egli è libero di schierarsi a favore della prima contro la seconda. Attribuire alle tematiche secessioniste un carattere di inammissibilità a priori è, invece, un atteggiamento di pericoloso idealismo (oltre che, come ricordato, di basso spessore culturale).
Sunday, November 07, 2010
Incontro con Frank McHardy
Ieri ho partecipato alla quarta edizione del Milano Whisky Festival, anche quest'anno - come da tradizione - svoltosi presso l'accogliente hotel Marriott di Via Washington 66.
La scelta della degustazione è caduta sulla Springbank Distillery di Campbeltown (ovviamente in Scozia), azienda fondata nel 1828 e specializzata nella produzione di single malt (fase di maltazione inclusa, cosa alquanto rara).
Ben sette gli assaggi proposti, a coprire tutti e quattro i marchi ancora oggi realizzati in modo completamente manuale da un organico di circa quaranta (felicissimi) dipendenti: Springbank, Longrow, Kilkerran e Hazelburn.
Sebbene le proposte siano state un po' lontane dai mie gusti personali (indirizzati primariamente verso i sapori torbati), l'esperienza si è rivelata particolarmente interessante, soprattutto per la conduzione a opera del simpaticissimo Frank McHardy, direttore di produzione con una lunghissima e profonda esperienza nel settore, e personaggio molto loquace e alla mano.
La scelta della degustazione è caduta sulla Springbank Distillery di Campbeltown (ovviamente in Scozia), azienda fondata nel 1828 e specializzata nella produzione di single malt (fase di maltazione inclusa, cosa alquanto rara).
Ben sette gli assaggi proposti, a coprire tutti e quattro i marchi ancora oggi realizzati in modo completamente manuale da un organico di circa quaranta (felicissimi) dipendenti: Springbank, Longrow, Kilkerran e Hazelburn.
Sebbene le proposte siano state un po' lontane dai mie gusti personali (indirizzati primariamente verso i sapori torbati), l'esperienza si è rivelata particolarmente interessante, soprattutto per la conduzione a opera del simpaticissimo Frank McHardy, direttore di produzione con una lunghissima e profonda esperienza nel settore, e personaggio molto loquace e alla mano.
I boschi nelle parole di Mario Rigoni Stern
"I boschi stanno occupando un terzo dell'Italia, se non l'hanno già occupato mentre stiamo parlando. Solo, non sono curati come si deve. Qui da noi sono curati perché abbiamo la tradizione del bosco, ma nell'Italia centrale o in certi luoghi delle Alpi, specialmente le Alpi occidentali, non hanno cura dei boschi. E allora i boschi crescono in maniera selvaggia, disordinata. Il bosco, invece, deve essere curato più che una vigna. Abbiamo dei dilettanti, anche tra i Verdi e il WWF. Quando si tratta di fare qualche sacrificio, alzarsi alle tre, alle quattro, non ci sono. Io li chiamo gli ecologisti da salotto. Ma non se ne rendono conto. Invece, io insisto: curate i boschi perché i boschi sono la ricchezza dell'Italia. I boschi curati, oltre che la ricchezza, danno anche pulizia all'aria, trattengono le acque selvagge, abbelliscono il paesaggio. Mai come ora, invece, gli Appennini sono stati disabitati. Forse solo nel Medioevo le montagne erano così disabitate".
Giocattoli di lusso per uomini d'affari
"Sotheby's e Christie's sono i giocattoli di lusso di uomini che hanno altrove i loro affari. La case d'aste sono i portagioie delle loro mogli, scenari delle fantasie. Sono luoghi dove incontrare persone di ambienti diversi, non dove far soldi. Tuttavia questo non può durare a lungo. È in arrivo una rivoluzione".
[Godfrey Barker]
[Godfrey Barker]
The Specious Orator
James Christie, scozzese e fondatore dell'omonima casa d'aste, era così abile nel vendere i suoi prodotti da essere soprannominato The Specious Orator (l'oratore ingannevole).
Niente disciplina, niente carte
"Non usare mai la carta per comprare qualcosa che non puoi rimborsare in un paio di mesi. Se non hai disciplina allora è meglio non avere carte".
[Walter Cavenagh]
[Walter Cavenagh]
Il record di Walter "Plastic Fantastic" Cavenagh
Walter Cavenagh, soprannominato Plastic Fantastic, detiene da trent'anni il primato di titolare del maggior numero di carte di credito funzionanti al mondo. Sono circa 1.500 e, sebbene tutte perfettamente attive, Cavenagh ne utilizza soltanto una (le restanti servono a mantenere il record).
Algoritmo (formula) di Luhn. La mia carta di credito è valida?
La formula di Luhn (nota anche come Modulo 10), è un semplice algoritmo che consente di verificare la validità di vari numeri identificativi, in modo particolare quelli delle nostre carte di credito.
La procedura in tre passi è la seguente: (1) partendo da destra e spostandosi verso sinistra, si moltiplica per 2 ogni cifra posta in posizione pari (se la moltiplicazione fornisce un risultato a due cifre, queste vanno sommate per ottenerne una sola; per esempio 8*2 = 16 = 1+6 = 7); (2) si sommano tutte le cifre (sia quelle in posizione pari, che quelle in posizione dispari); (3) se la somma complessiva è esattamente divisibile per 10 (divisione senza resto) la carta è valida.
La procedura in tre passi è la seguente: (1) partendo da destra e spostandosi verso sinistra, si moltiplica per 2 ogni cifra posta in posizione pari (se la moltiplicazione fornisce un risultato a due cifre, queste vanno sommate per ottenerne una sola; per esempio 8*2 = 16 = 1+6 = 7); (2) si sommano tutte le cifre (sia quelle in posizione pari, che quelle in posizione dispari); (3) se la somma complessiva è esattamente divisibile per 10 (divisione senza resto) la carta è valida.
Pagare in contanti aiuterebbe ad acquistare cibi più sani
Una ricerca del Journal Consumer Research, dopo aver studiato per sei mesi il comportamento di mille Statunitensi, è arrivato alla conclusione che quando al supermercato si ha intenzione di pagare con la carta di credito aumenta il volume degli alimenti poco sani che si portano a casa, che non sarebbero stati acquistati se il pagamento fosse stato fatto in contanti.
Arrossare o arrossire?
Messa in questi termini la questione è posta in modo improprio. I due verbi non sono infatti in contraddizione tra loro: semplicemente possiedono significati diversi. Il fatto è che, sempre più spesso, si tende a confonderli.
Arrossare, utilizzato in forma transitiva, significa "far diventare rosso", "tingere di rosso". In forma intransitiva significa invece "diventar rosso"; ciò è riferito in genere a tutte le parti del corpo escluso il viso, ma può riferirsi anche a quest'ultimo qualora il rossore sia il risultato di un'alterazione chimica non dovuta a sentimenti di imbarazzo, modestia o vergogna. In questo secondo caso il verbo giusto da utilizzare è arrossire, di forma esclusivamente intransitiva.
Arrossare, utilizzato in forma transitiva, significa "far diventare rosso", "tingere di rosso". In forma intransitiva significa invece "diventar rosso"; ciò è riferito in genere a tutte le parti del corpo escluso il viso, ma può riferirsi anche a quest'ultimo qualora il rossore sia il risultato di un'alterazione chimica non dovuta a sentimenti di imbarazzo, modestia o vergogna. In questo secondo caso il verbo giusto da utilizzare è arrossire, di forma esclusivamente intransitiva.
La torta delle carte di credito
Oggi si stimano circa tre miliardi e mezzo di carte di credito circolanti nel mondo. Un miliardo e ottocento milioni sono VISA, un miliardo e seicento milioni Mastercard (che sommate fanno ben il 95% del mercato). American Express, JCB e Diners Club si dividono il restante 5%.
Cosa significa VISA
Il nome utilizzato per indicare la più comune carta di credito è in realtà un acronimo: Visa International Service Association.
Il colore dei capelli in Inglese
Molti studenti sembrano mostrare grandi difficoltà nel rendere in Inglese il colore dei capelli di una persona. Alla luce di quanto esposto qui sotto si dovrebbe comprendere come questo problema appaia del tutto incomprensibile.
biondo (fair/blond/blonde)
bruno (dark)
castano (brown)
rosso (red)
nero (black)
grigio (gray/grey)
bianco (white)
biondo (fair/blond/blonde)
bruno (dark)
castano (brown)
rosso (red)
nero (black)
grigio (gray/grey)
bianco (white)
7.549 volte Mohammed
Nel 2009 Mohammed è stato il nome più diffuso dato ai nuovi nati in Gran Bretagna. Al secondo posto Oliver (7.364 bambini).
L'intensità dei colori in Inglese
Prendiamo come esempio il colore verde. Ci sono almeno sei livelli di intensità cromatica che in Inglese possono essere resi come segue:
verde pallido (pale green)
verde chiaro (light green)
verde vivo/brillante (bright green)
verde scuro (dark green)
verde carico (deep green)
verde intenso (strong green)
verde pallido (pale green)
verde chiaro (light green)
verde vivo/brillante (bright green)
verde scuro (dark green)
verde carico (deep green)
verde intenso (strong green)
Champagne socialist
Così è stato definito Ken Follett, per via della sua vita lussuosa e per le simpatie verso la sinistra inglese.
Credere nel libero arbitrio
"Dobbiamo credere nel libero arbitrio: non abbiamo scelta".
[Isaac Singer]
[Isaac Singer]
Mai comprare calzature la mattina
Meglio comprare le scarpe nel pomeriggio, quando il piede è più gonfio.
Passano i secoli e si allungano i piedi
Nel 1900 il numero di scarpe più diffuso al mondo tra i maschi ventunenni era il 42, nel 2000 il 44.
Il 75% di Marchionne
Sergio Marchionne ha dichiarato: "Passo il 75% del mio tempo negli Stati Uniti, e il 75% altrove".
Perché i verbi transitivi e intransitivi si chiamano così
Ricordo che a scuola i verbi che hanno e non hanno il complemento oggetto ci erano stati presentati rispettivamente come transitivi e intransitivi. A pensarci ora però, né ci era stata fornita una ragione per quella curiosa denominazione, né noi studenti ci eravamo posti il problema di approfondire e chiedere il perché.
Eppure, quasi una trentina d'anni dopo, la spiegazione appare incredibilmente semplice: un verbo è transitivo (intransitivo) quando l'azione che esso esprime "transita" ("non transita") sul complemento oggetto.
Eppure, quasi una trentina d'anni dopo, la spiegazione appare incredibilmente semplice: un verbo è transitivo (intransitivo) quando l'azione che esso esprime "transita" ("non transita") sul complemento oggetto.
Nancy Reagan sulla pena di morte
"Credo che se ci fosse stata la pena di morte oggi diverse persone sarebbero vive".
[Nancy Reagan]
[Nancy Reagan]
L'universo delle verità matematiche
La totalità di tutte le verità matematiche può essere rappresentata come una serie di insiemi annidati l'uno dentro l'altro. L'insieme più esterno è appunto quello di tutte le verità matematiche; dentro al quale si trovano le verità decidibili; dentro a questo secondo insieme troviamo poi le verità computabili, e infine, dentro al terzo, troviamo l'insieme delle verità praticamente computabili. Per "praticamente computabile" si intende computabili in un arco di tempo non superiore all'età dell'universo.
Aritmetica di Peano e Aritmetica di Presburger
Si chiama Aritmetica di Peano l'aritmetica completa che tutti conosciamo. Se da questa eliminiamo l'operazione di moltiplicazione otteniamo la cosiddetta Aritmetica di Presburger.
Mojżesz Presburger (1904 - 1943) è stato un matematico, logico e filosofo ebreo polacco, allievo di Alfred Tarski.
Mojżesz Presburger (1904 - 1943) è stato un matematico, logico e filosofo ebreo polacco, allievo di Alfred Tarski.
Saturday, November 06, 2010
I viaggi nel tempo? Antieconomici
Ha prosaicamente osservato John D Barrow: "Il turismo del tempo potrebbe richiedere un dispendio di risorse energetiche talmente enorme da rendere tutta l'idea impraticabile, per sempre e senza speranza, quand'anche fosse possibile in linea di principio".
Le idee evoluzionistiche sono contro la chiaroveggenza
"I loro possessori sarebbero diventati dominanti per molti aspetti, e l'abilità si sarebbe evoluta nelle sottopopolazioni umane di maggior successo".
[John D Barrow]
[John D Barrow]
La chiaroveggenza non esiste
"Perché prendersi il disturbo di piegare cucchiai e indovinare le carte quando si può vincere la lotteria nazionale ogni settimana? Se tali poteri esistessero davvero negli esseri umani, avrebbero conferito loro questi vantaggi".
[John D Barrow]
[John D Barrow]
La chiaroveggenza esiste?
Se esistesse, poteri psichici di questo tipo darebbero, a chi li possiede, l'abilità di arricchirsi con qualsiasi forma di gioco d'azzardo.
I viaggi nel tempo sono impossibili? Una prova finanziaria
Questa è una prova di impossibilità. Ad elaborarla, nel 1986, è stato l'economista Marc R Reinganum che ha scritto per il Journal of Portfolio Management un articolo dal titolo "Is Time Travel Impossible? A Financial Proof".
Eccone una chiara sintesi:
Current economic conditions rule out the possibility of past, present, or future time machines. The interest rate would always be zero if time travel were possible, because of the arbitrage opportunities that time travel would permit. Positive rates of interest are positive proof that time travel, unlike space flight, is pure fantasy.
Eccone una chiara sintesi:
Current economic conditions rule out the possibility of past, present, or future time machines. The interest rate would always be zero if time travel were possible, because of the arbitrage opportunities that time travel would permit. Positive rates of interest are positive proof that time travel, unlike space flight, is pure fantasy.
Paradosso dell'audience cumulativa
Introdotto nel 1969 dallo scrittore Robert Silverberg, questo paradosso sostiene che, se fossero possibili i viaggi nel tempo, i "turisti del tempo" tenderebbero ad accumularsi in corrispondenza di eventi storicamente significativi. Per esempio accadrebbe che alla Crocefissione potrebbero/vorrebbero partecipare milioni di persone, ma allo stesso tempo sappiamo che il numero di spettatori reali di quell'evento è stato di gran lunga più esiguo.
Armi nucleari, viaggi nel tempo e distruzione dell'Universo
Ha osservato lo scrittore John Varley: "Qual è la cosa peggiore che possa accadere con un'arma nucleare? La morte di qualche milione di persone: una banalità. Con i viaggi nel tempo, almeno stando alla teoria, possiamo distruggere l'intero Universo".
Un argomento contro i viaggi nel tempo
"Non siamo mai stati invasi da orde di turisti provenienti dal futuro".
[Stephen Hawking]
[Stephen Hawking]
Congettura di Protezione Cronologica
In Inglese Chronology Protection Conjecture. Sviluppata dal celebre fisico Stephen Hawking, questa ipotesi assicura che le leggi della fisica non consentono la nascita di curve temporali chiuse (salvo che su una scala sub-atomica), rendendo di fatto impossibile il viaggio a ritroso nel tempo.
Paradossi del Nonno
Si chiamano così i paradossi logici sui viaggi nel tempo espressi in una forma del tipo "cosa (mi) succederebbe se uccidessi mio nonno?". Questi paradossi sono utilizzati per dimostrare che i viaggi nel tempo sono impossibili.
Chi ha scoperto che i viaggi nel tempo sono possibili
È stato Kurt Gödel, nel 1949, analizzando la teoria di Einstein.
I viaggi nel tempo come arma
"È probabile che saranno i fisici a scoprire i segreti dei viaggi nel tempo, ma il loro uso come arma sarà deciso dagli storici".
[Paul Nahin]
[Paul Nahin]
Thursday, November 04, 2010
Al principio c'era il nulla
"Al principio c'era il nulla. E il Signore disse: «Sia la luce», e ancora c'era il nulla, ma ora potevi vederlo".
[Terry Pratchett]
[Terry Pratchett]
Bad news and the speed of light
"Nulla viaggia più velocemente della luce, con l'unica possibile eccezione delle cattive notizie".
[Douglas Adams]
[Douglas Adams]
Wednesday, November 03, 2010
Pratiche confezioni
Una delle cose che odio di più della pubblicità moderna sono le espressioni "pratica confezione", "pratico astuccio", "pratico contenitore". L'aggettivo "pratico" lo decido io, non la pubblicità!
Tuesday, November 02, 2010
Indifendibile
Berlusconi ha affermato che è meglio appassionarsi alle belle ragazze che essere gay. Ormai non c'è alcun dubbio: quest'uomo è inadatto a guidare il Paese.
Home (sweet home)
Home (2009) è un film-documentario di Yann Arthus-Bertrand che ognuno farebbe bene a vedere.
Monday, November 01, 2010
1 Novembre 2010. Dedicato a Steve Lee
I miei pensieri di questo piovoso lunedì 1 Novembre 2010 non possono che essere rivolti a Steve Lee, la cui scomparsa mi è ancora difficile da accettare.
Steve Lee è stato un grandissimo musicista e prima ancora una persona perbene.
Nella cosiddetta Italia non se ne è praticamente parlato e questo mi duole ancora di più. La televisione svizzera ha ovviamente dedicato alla notizia numerosi servizi e ha trasmesso le immagini, molto toccanti, delle celebrazioni pubbliche avvenute sul San Gottardo.
Steve Lee è stato un grandissimo musicista e prima ancora una persona perbene.
Nella cosiddetta Italia non se ne è praticamente parlato e questo mi duole ancora di più. La televisione svizzera ha ovviamente dedicato alla notizia numerosi servizi e ha trasmesso le immagini, molto toccanti, delle celebrazioni pubbliche avvenute sul San Gottardo.
Il pessimismo di Barrow
"La propensione che nutriamo per il vantaggio immediato, invece che per la pianificazione a lunghissimo termine, ci impedirà di evitare disastri lenti e graduali".
[John D Barrow]
[John D Barrow]
Problemi intrattabili
"La vita è breve; i calcoli, d'altro canto, possono essere molto, molto lunghi".
[John D Barrow]
[John D Barrow]
Magia matematica (22.2). Problemi intrattabili
Problemi come quelli del puzzle delle scimmie sono detti intrattabili. Sono intrattabili i problemi che necessitano di algoritmi irragionevoli, ovvero super-polinomiali (ad esempio di tipo esponenziale o fattoriale).
Slumdog Millionaire
Ho visto The Millionaire (2008, UK) di Danny Boyle (titolo originale Slumdog Millionaire).
Questo film mi è parso una specie di scaccomatto: la critica avrebbe dovuto stroncarlo, ma il pubblico lo ha apprezzato al punto tale che le cose sono andate diversamente.
Entrerà di diritto tra i classici, ma a parer mio sarà anche uno dei lavori più sopravvalutati di sempre.
Nota: il neologismo slumdog deriva dal termine inglese slum che significa "baraccopoli", "bidonville", "bassifondi". Slumdog millionaire si può dunque tradurre liberamente come "il milionario della bidonville" o "il milionario venuto dalla bidonville", anche se in Inglese c'è un'accezione leggermente più negativa.
Questo film mi è parso una specie di scaccomatto: la critica avrebbe dovuto stroncarlo, ma il pubblico lo ha apprezzato al punto tale che le cose sono andate diversamente.
Entrerà di diritto tra i classici, ma a parer mio sarà anche uno dei lavori più sopravvalutati di sempre.
Nota: il neologismo slumdog deriva dal termine inglese slum che significa "baraccopoli", "bidonville", "bassifondi". Slumdog millionaire si può dunque tradurre liberamente come "il milionario della bidonville" o "il milionario venuto dalla bidonville", anche se in Inglese c'è un'accezione leggermente più negativa.
Magia matematica (22.1). Il puzzle delle scimmie
Il puzzle delle scimmie, nella sua versione classica, consiste in un gioco a nove carte quadrate, sui cui lati sono stampate le metà superiori e inferiori di scimmie colorate. Lo scopo è quello di costruire un quadrato 3*3 dove forme e colori delle scimmie combacino perfettamente.
Da un punto di vista umano il problema non è tra i più difficili, ma guardando all'aspetto algoritmico si possono fare alcune considerazioni interessanti.
Nel peggiore dei casi dovremmo analizzare 9! = 9*8*7*...*2*1 = 362.880 possibilità: ci sono infatti nove modi possibili per scegliere la prima carta, otto per la seconda, sette per la terza, e così via.
Se disponessimo di un computer in grado di controllare un miliardo di ordinamenti al secondo (supposizione ragionevole), il problema precedente verrebbe risolto in circa 0,36 millisecondi.
Ma la dimensione fattoriale cresce in modo esorbitante. Se il puzzle delle scimmie fosse costituito da 16 carte (quadrato 4*4) i tempi di calcolo sarebbero di quasi sei ore; con 25 carte (quadrato 5*5), invece, ci vorrebbero quasi 492 milioni di anni. Solo per curiosità: con 36 carte i tempi di calcolo supererebbero l'attuale età dell'universo.
Da un punto di vista umano il problema non è tra i più difficili, ma guardando all'aspetto algoritmico si possono fare alcune considerazioni interessanti.
Nel peggiore dei casi dovremmo analizzare 9! = 9*8*7*...*2*1 = 362.880 possibilità: ci sono infatti nove modi possibili per scegliere la prima carta, otto per la seconda, sette per la terza, e così via.
Se disponessimo di un computer in grado di controllare un miliardo di ordinamenti al secondo (supposizione ragionevole), il problema precedente verrebbe risolto in circa 0,36 millisecondi.
Ma la dimensione fattoriale cresce in modo esorbitante. Se il puzzle delle scimmie fosse costituito da 16 carte (quadrato 4*4) i tempi di calcolo sarebbero di quasi sei ore; con 25 carte (quadrato 5*5), invece, ci vorrebbero quasi 492 milioni di anni. Solo per curiosità: con 36 carte i tempi di calcolo supererebbero l'attuale età dell'universo.
Alla ricerca di mezzi di comunicazione migliori
"L'evoluzione delle civiltà umane testimonia la costante ricerca di mezzi di comunicazione migliori".
[John D Barrow]
[John D Barrow]
Potente mente
"La nostra mente sembra di gran lunga più potente di quanto sarebbe necessario a garantirci la semplice sopravvivenza".
[John D Barrow]
[John D Barrow]
Il cervello in una mano
"Il cervello è una massa di mille e trecento grammi che puoi tenere in mano e al tempo stesso concepire come un universo del diametro di cento miliardi di anni luce".
[Marian Diamond]
[Marian Diamond]
La musica, sempre in bilico tra sorpresa e prevedibilità
"In tutte le culture, uno degli aspetti caratteristici della musica è il suo modo di combinare sequenze di suoni per produrre un equilibrio ottimale di sorpresa e prevedibilità".
[John D Barrow]
[John D Barrow]
Potenza e familiarità della notazione posizionale
Ha osservato John D Barrow: "La notazione posizionale è uno strumento molto potente, ma talmente familiare da passare inosservata".
L'abilità umana più impressionante
"Il linguaggio è l'abilità umana più impressionante".
[John D Barrow]
[John D Barrow]
A chi interessa la scienza razionale
"La scienza razionale interessa a una minoranza".
[Nicholas Humphrey]
[Nicholas Humphrey]
La cosa più complicata è dentro la nostra testa
"La cosa più complicata in cui ci siamo imbattuti in tutto il panorama della Natura - dallo spazio interno delle particelle elementari della materia allo spazio esterno delle galassie lontane - è proprio quello che si trova all'interno della nostra testa".
[John D Barrow]
[John D Barrow]
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