Saturday, October 24, 2009

Profondo (barba)rossa

Non sono mai stato un amante del cinema inteso come luogo di proiezione dei film, e non credo che cambierò abitudini nel breve periodo; pigramente, con un inevitabile ritardo, i film mi è sempre piaciuto vederli a casa in videocassetta, prima, e in DVD, ora. Dunque non farò eccezione nemmeno per Barbarossa di Renzo Martinelli. Tanto più che, al di là della solita (e prevedibile) critica di sinistra, questa imponente produzione non sembra aver suscitato l'interesse di chi invece si sente più vicino a certe popolari istanze leghiste. Da più parti sembra ormai chiaro che a essere in discussione non è tanto la ricostruzione storica, quanto invece la scarsa resa drammatica degli attori scelti come interpreti.
Per una testimonianza di delusione (certamente veritiera e genuina) si veda ad esempio quanto pubblicato da Danielone sul blog Anni Quaranta.