"[La] «provvisorietà» delle teorie scientifiche può sembrare a qualcuno un punto di debolezza della scienza, invece costituisce il suo motore propulsivo più straordinario. Né i sistemi filosofici, né le magie, né le migliaia di religioni che si sono succedute nel mondo possono vantare la stessa fecondità della scienza perché essa è fondata sull'autocritica e l'autocorrezione, cioè sulla rinuncia alla perseveranza difensiva di verità e di dogmi ritenuti intoccabili perché assoluti".
Dal capitolo "La scienza e i miracoli" tratto da Spiegare i miracoli. Interpretazione critica di prodigi e guarigioni miracolose di Maurizio Magnani (2005, Edizioni Dedalo).