"Una delle obiezioni principali mosse dai teologi alla constatazione statistica che i presunti miracoli sono pochi, al di sotto della prevalenza di guarigioni spontanee, è che proprio in quanto rari gli eventi sovrannaturali vengono definiti miracolosi. Di fronte a questa obiezione non si può far altro che che accettare e rispettare l'interpretazione del credente, sottolineando però la profonda diversità delle logiche a confronto. La logica scientifica non può accettare la proposizione che proprio in quanto raro un fenomeno va contro natura, senza contare che dal punto di vista pragmatico e morale sostenere che Dio corregge il male e la sofferenza solo ogni tanto è come sostenere che un intervento chirurgico è ben riuscito proprio in quanto fa sopravvivere pochi operati, uno ogni tanto".
Dal capitolo "La scienza e i miracoli" tratto da Spiegare i miracoli. Interpretazione critica di prodigi e guarigioni miracolose di Maurizio Magnani (2005, Edizioni Dedalo).