È una di quelle notizie a cui (sarà un caso) non è stato dato alcun risalto: due giorni fa circa ottomila persone hanno manifestato nel centro di Messina con uno slogan tanto semplice quanto inequivocabilmente chiaro: "No alle grandi opere inutili, riorientate la spesa pubblica".
Difficile non essere d'accordo con i manifestanti quando indicano nel ponte "il più grande e mostruoso tra gli ecomostri inflitti alla Sicilia".
Se, come ho detto più volte, è comprensibile il megalomane desiderio di Berlusconi di scrivere il proprio nome nei libri di storia, va tuttavia fatto notare che ci sono modi ben più intelligenti e illuminati per farlo.
Ricordo a Berlusconi che la megalomania non illuminata ha comunque le gambe corte.