In Lituania esistono persone speciali, forse più speciali che in altri posti. Una di queste è Vytautas, il fratello della Indrė, un gigante alto due metri con una quantità di muscoli superiore al mio peso corporeo, ma sempre sorridente e dal cuore profondamente buono (resta il fatto che non vi consiglio di provocarlo e farlo arrabbiare inutilmente). In Lituania chiamarsi Vytautas o Mindaugas è cosa non da poco: questi sono infatti i nomi dei due granduchi fondatori della nazione.
Una decina di giorni fa, in auto verso la casa di campagna (circa cento chilometri a nord-est di Vilnius, a pochi passi dal confine bielorusso), si parlava come sempre del più e del meno. Dicevo a Vytautas che mi sarebbe piaciuto fare il bagno in un lago lituano, esperienza che non avevo ancora provato, e che sarebbe stato interessante visitare una fabbrica della birra come in passato mi era capitato di fare in Danimarca, Repubblica Ceca e Inghilterra. Detto fatto. In brevissimo tempo il "gigante buono" ha organizzato tutto con il suo telefonino e il suo vasto giro di conoscenze. Il bagno nel lago è stata questione di soli due giorni (il lago, piccolissimo, si chiama Bėlys; se lo cercate con Google Maps riuscirete a vedere la piccola spiaggia con i due pontili in legno e i corrispondenti trampolini per i tuffi) mentre la visita al birrificio si è svolta ieri. Vytautas è riuscito a organizzare un tour guidato alla piccola fabbrica di Kaunas (la vecchia capitale lituana, cento chilometri a ovest di Vilnius). Accompagnati dall'affabile responsabile di laboratorio (una donna di mezza età visibilmente soddisfatta del proprio lavoro) abbiamo attraversato le stanze in cui viene prodotto il locale "pane liquido". Visite in strutture di questo tipo, di dimensioni ridotte (nello specifico un'ottantina di dipendenti) e automatizzate solo in parte, sono sempre più interessanti rispetto ai corrispondenti tour che vengono organizzati per i turisti ormai da quasi tutti i grandi birrifici industriali: è infatti possibile soffermarsi più a lungo su una specifica fase produttiva e si possono porre domande dettagliate, inoltre - cosa non da poco - la degustazione finale è solitamente ben più ricca. Come se non bastasse, il fratellone alla fine ha fatto tappa al negozio interno e mi ha regalato ben otto bottiglie della qualità di birra che, delle cinque provate, mi era piaciuta di più. E, da ultimo, ha rinunciato alla sua quota di degustazione per rendere possibili i miei assaggi, e si è quindi offerto preventivamente per guidare fino a Vilnius. A proposito, proprio durante il ritorno a Vilnius, sempre parlando del più e del meno, addirittura c'è mancato poco che Vytautas non mi organizzasse un giro in mongolfiera (la cosa è sfumata solo perché i prezzi erano eccessivi).
In conclusione ho passato una bellissima giornata, per la quale ringrazio in primis proprio il fratellone della Indrė. Quanto al birrificio di Kaunas, ho raccolto un po' di materiale cartaceo e, una volta rientrato in Padania, pubblicherò sicuramente un post sull'argomento non appena mi sarà possibile.