Fargo è un'anonima cittadina al confine tra North Dakota e Minnesota, un confine che nel film diviene anche la linea di separazione tra il Bene e il Male.
Come sempre nelle opere dei fratelli Coen la valenza simbolica degli elementi permea ogni minuto della pellicola. I nomi scandinavi dei protagonisti, la neve, la mancanza di sole, la monotonia della vita quotidiana, i dialoghi scarni ed essenziali; tutto è finalizzato a un disegno registico ben preciso.
I Coen si mantengono volutamente distanti e neutrali e qui ci mostrano come il vero seme del Male abbia spesso origine dalla sconcertante banalità della vita quotidiana. L'orrore e la crudezza delle immagini (davvero agghiaccianti certe scene) sono lo specchio di un orrore ancora più profondo, proprio perché celato dietro a grigi strati di apparente normalità.
Da vedere anche più di una volta. Per riflettere.