La mancanza di una doppia grafia per distinguere le esse dolci da quelle aspre mi fa pensare che invece ciò potrebbe essere una buona occasione per apportare una miglioria al nostro Toscano. Di fatto le due consonanti in questione andrebbero considerate come distinte, cosa che avviene per esempio in altre lingue europee. Nel caso delle esse, specie per quelle poste non all'inizio di parola, va poi osservato che uno stesso termine dà luogo a pronunce diverse nel Toscano parlato in Padania e in quello parlato in Italia: tipicamente noi privilegiamo le esse dolci (pronunciando ad esempio "disegno" con la stessa esse di "rosa"), mentre gli Italiani usano in prevalenza le esse aspre (e pronunciano "disegno" con la stessa esse di "costa"); ci sono poi delle eccezioni, alcune celebri: Berlusconi, non si è mai capito il perché, è uno che pronuncia "disegno" all'italiana, stonatura sonora che si coglie immediatamente.
Questo mi sembra un buono spunto per cominciare a rendere giustizia alle peculiarità della nostra lingua.