di Alessio Antoni
(apparso in origine su www.heavy-metal.it)
Abydos - The Little Boy's Heavy Mental Shadow Opera About The Inhabitants Of His Diary (2004)
InsideOut/Audioglobe
Per chi non avesse neanche mai sentito nominare il nome Abydos bisogna sapere che dietro a questo logo si cela la geniale mente di Andy Kuntz, voce e principale compositore di una delle più importanti (ma probabilmente la più conosciuta) prog metal band proveniente dalla Germania: i Vanden Plas.
Ha iniziato a lavorare a questo progetto nel 2003, l'anno più triste della sua intera vita: infatti nell'arco di pochi mesi ha perso il padre e altre tre persone alle quali era molto legato; questi tristi avvenimenti però non hanno fermato la fantasia e la forza di volontà di Andy che ha continuato a scrivere e a comporre per raggiungere il suo obbiettivo, ciò per cui da sempre ha dedicato mente e anima: la musica.
La prima cosa che potrebbe venire in mente è quanto cupamente autobiografico quest'album possa essere, ma se la pensate così, sappiate che non è corretto: Andy con The Little Boy's Heavy Mental Shadow Opera About The Inhabitants Of His Diary è riuscito a creare un policromo concept album che riesce a stimolare l'immaginazione dell'ascoltatore; ha dato a ogni strumento un ruolo colorito, diverse personificazioni e quindi anche vari ruoli e parti da narrare e/o recitare.
Al suo fianco Andy Kuntz ha reclutato per ultimare la line-up Stefan Glass e Michael Krauss, ottimi musicisti che già in passato (Glass) hanno collaborato con i Vanden Plas; immancabile al fianco di Andy è inoltre la presenza di Andreas Lill (allucinante il suo assolo di batteria nella mozzafiato opener The Inhabitants Of His Diary), compagno di palco dietro alle pelli con i sopraccitati Vanden Plas nonché suo grande amico.
Il sound che creano gli Abydos è indiscutibilmente un canonico progressive metal molto melodico, con un potente apporto sinfonico-orchestrale che rende determinate tracce (es. You Broke The Sun) i veri e propri highlights del disco.
Non mancano inoltre le composizioni meno progressive e più melodico-atmosferiche, dove pianoforte, chitarre acustiche, ed effettistica (es. Radio Earth, altro highlight) svolgono il ruolo principale coinvolgendo anche coloro a cui il prog non va proprio giù.
The Little Boy's Heavy Mental Shadow Opera About The Inhabitants Of His Diary è quindi un album multi-sfaccettato, dai tanti aspetti e dalle tante sfumature, un lavoro per certi versi di immediato impatto e per altri da assimilare col tempo; abbiamo comunque a che fare con un gioiellino davanti al quale è difficile rimanere indifferenti o impassibili, una perla che accende la mente e mette in moto la fantasia dell'ascoltatore, che si ritrova a viaggiare tra frammenti di sogni e ondate di sprezzante energia.
Formazione:
Andy Kuntz - voce
Stefan Glass - chitarra, tastiere
Michael Krauss - chitarra, tastiere
Andreas Lill - batteria
Tracklist:
01. The Inhabitants Of His Diary
02. You Broke The Sun
03. Silence
04. Far Away From Heaven
05. Coppermoon (The Other Side)
06. Hyperion Sunset
07. God's Driftwood
08. Radio Earth
09. Abydos
10. Green's Guidance For A Strategy Adventure Game
11. Wildflowersky
12. A Boy Named Fly