Friday, May 16, 2008
Col piede sbagliato
Credo che il nuovo governo, annunciando un possibile ritorno all'energia nucleare, sia partito con il piede sbagliato. La scelta nucleare mi vede contrario per motivi fin troppo ovvi da ripetere ancora una volta. Questo non significa che non si debba proseguire la sperimentazione in questa direzione: approfondamenti scientifici e ricerca sono, al contrario, di importanza fondamentale: se il nucleare di oggi non convince, questo non significa che in un futuro prossimo le cose possano cambiare. Ma un conto è la sperimentazione, un altro l'applicazione. In termini di investimenti preferirei che un governo facesse scelte lungimiranti e proiettate in avanti di decine di anni, orizzonti temporali nei quali le fonti rinnovabili di energia appaiono come la soluzione più logica dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Forse conviene un po' di sofferenza nel breve e medio periodo per risultare vincenti sulla lunga distanza. Sarebbe inoltre il caso che le questioni energetiche venissero finalmente affrontate sinergicamente a livello continetale anziché da singloli Stati.