Tuesday, May 13, 2008

Wake Pig

Nel tempo libero una delle cose che amo di più è la musica. Dato che sono completamente stonato per il canto e altrettanto negato per suonare un qualunque strumento, la passione ha preso strade diverse, indirizzandosi verso il piacere dell'ascolto e la ricerca di nuovi gruppi, magari poco conosciuti e provenienti da Paesi considerati minori.
Di solito scarico un po' di roba da internet durante il fine settimana e registro il tutto su un CD da ascoltare in auto negli spostamenti tra casa e ufficio durante i giorni restanti.

Da inizio anno sono riuscito a sentire una media di 40 album al mese, più di quanto pensassi. La maggioranza, come è ragionevole intuire, risulta insoddisfacente (da un punto di vista pratico ho creato un file con un'apposita black list), qualcuno finisce invece in gray list (ovvero lavori che nel complesso non mi hanno entusiasmato ma di cui è valsa la pena registrare almeno un brano) e i restanti vengono archiviati in una buy list. Per questi ultimi mi regolo principalmente in due modi: specie con l'attuale cambio euro/dollaro (particolarmente favorevole) risulta molto conveniente acquistare i CD di gruppi provenienti dagli USA o dal continente americano direttamente via internet su appositi siti statunitensi (per esempio CD Universe, www.cduniverse.com), per quelli di gruppi europei è invece più semplice contattare qualcuno nei Paesi d'origine che stia per venire in visita a Milano (ad esempio tramite pagine come Hospitality Club, www.hospitalityclub.org).

La soddisfazione è massima quando capita di trovare un qualcosa che non ti aspetti, un disco non solo bello, ma anche particolarmente originale, che non riesci a smettere di ascoltare per giorni. È un fatto piuttosto raro, forse di eventi così ce ne sono un paio all'anno e nemmeno sempre.
Il caso vuole che uno di questi giorni sia stato ieri.

Il disco in questione è "Wake Pig" dei 3 (www.theband3.com), gruppo formatosi nei primi anni 90 del secolo scorso a Woodstock, Stato di New York. Fino a qualche giorno fa non li avevo nemmeno mai sentiti nominare. "Wake Pig" è il loro quarto album, uscito in origine nel 2004 per la piccola etichetta Planet Noise Records e ripubblicato alla fine del 2005 dalla ben più conosciuta Metal Blade. Difficile catalogare e descrivere il contenuto di un album come questo (il che è da intendersi soprattutto in chiave positiva). Su una solida base di rock duro si innestano con sorprendente naturalezza influenze che comprendono metal, pop, progressive e dark, il tutto bilanciato con equilibrio e sapienza. Grande pregio sono la straordinaria varietà e la freschezza delle soluzioni impiegate che si traducono in un vero e proprio caleidoscopio di eterogeneità sonora. Belle le parti ritmiche, belle le melodie e i passaggi acustici e strumentali, in qualche modo ariosi e spaziali. Se è necessario parlare di accostamenti con altri gruppi allora farei i nomi di Tool e soprattutto degli austriaci Deadsoul Tribe.