di Stefano Benzi
(apparso in origine su anniquaranta.blogspot.com il 24/05/2008 come commento all'articolo di Danielone "Quando il Milan aveva le strisce verticali rossonere")
La prima volta che sono andato allo stadio è stato per vedere una partita di Serie B: mio padre mi portò a Marassi per il derby di Genova, la mia città. Sampdoria che ospita il Genoa, Ottobre 1978: il Genoa era retrocesso in Serie B l'anno prima con uno degli attacchi più forti della sua storia, Pruzzo e Damiani. La Samp era in B dall'anno prima. E in tutta onestà erano due squadre piuttosto scarse. Si marcava a uomo: la Samp aveva Garella tra i pali, un attaccante geniale ma matto e un po' incompreso come Alviero Chiorri (soprannominato il Marziano) e Marcello Lippi che giovava da libero. Il Genoa aveva il povero Fabrizio Gorin in difesa (quanto picchiava...!), un giovanissimo Bruno Conti all'ala e Oscar Damiani. Lo so, sembrerò stupido. Ma quelli della mia età che all'epoca non avevano ancora la TV a colori potranno capirmi. Quando dai vecchi ponti elicoidali del meraviglioso Ferraris dell'epoca spunta il colore smeraldo del campo sono rimasto a bocca aperta: "Ma è verde...!" mi scappa di dire a mio padre. "Certo che è verde" - risponde papà - "è un prato". Ma io di campi in erba non ne avevo mai visti, anche perché a Genova i campi dei dilettanti erano tutti in terra battuta, e per me il manto del campo di calcio era una patina di color grigio topo sul teleschermo del nostro Metz in bianco e nero: quella sì che fu una grande sorpresa. Il Genoa vinse 2-0 con una doppietta di Damiani: mio padre non la prese bene, e prese anche meno bene il fatto che forse anche a causa di quella esperienza io abbia scelto di stare con l'altra squadra della città. Sicuramente non avrei mai pensato che qualche anno dopo sarei stato testimone di una Sampdoria campione d'Italia e della semifinale in Coppa Uefa del Genoa come giornalista. Ma come io ero uno studente mediocre anche il Genoa e la Samp finirono quel campionato in un anonimo centroclassifica con Udinese, Cagliari e Pescara (allo spareggio con il Monza) che andarono in Serie A. Forse è anche per questi ricordi e per i tanti tornei di B che ho seguito che sono profondamente legato a questo campionato: erano anni in cui la mitica trasmissione di Paolo Valenti Novantesimo Minuto si collegava con Genova proprio per la finestra di Serie B. Capitale del calcio cadetto: oggi suona un po' triste. Conduceva quella striscia settimanale Giorgio Bubba.