Friday, May 23, 2008

Pensierini

Dei primi anni alle scuole elementari ricordo ancora bene i cosiddetti pensierini, brevi composizioni, quasi sempre a tema libero, assegnateci con regolarità dalla maestra. I nostri pensierini, per definizione, erano concetti estremamente semplici, quasi banali, ma erano il nostro primo approccio importante con i rudimenti della lingua scritta. I pensierini, oggi, sono ancora tra noi, li sentiamo ogni giorno, più volte al giorno, e a pronunciarli non sono bambini ma i massimi esponenti delle istituzioni e delle gerarchie ecclesiastiche. Frasi che, pronunciate da loro, suonano ancor più banali e vuote, addirittura fastidiose, specie se ricoperte da una indigesta glassa di retorica. Potrei scegliere migliaia di esempi, mi limito all'ultimo capolavoro del presidente della repubblica, tratto dalle agenzie di stampa di circa due ore fa. A proposito della strage di Capaci, a sedici anni dalla morte di Falcone, il giovane Napolitano ha espresso un concetto originale e profondo: "si è trattato di un terribile attacco allo Stato". Grazie Giorgio, grazie di cuore, come faremmo senza di te?