Wednesday, August 05, 2009

Errori di ragionamento (5). Argumentum ad ignorantiam (2/2)

Gli esempi scolastici (come quello dell'esistenza o non esistenza di Dio, incontrato nel post precedente) sono sempre piuttosto facili da riconoscere. Ci sono tuttavia esempi che riguardano noi tutti, tutti i giorni, in cui uscire dal vicolo cieco dell'argumentum ad ignorantiam è meno semplice di quel che si potrebbe pensare, e diventa allora molto più frequente il rischio di restare prigionieri di questo tipo di fallacia logica.

Sono tutti quei casi in cui non esistono prove scientifiche certe che siano nettamente a favore o nettamente contrarie alla pericolosità di alcuni fenomeni: per esempio gli OGM e le radiazioni elettromagnetiche dei cellulari.
In casi come questi, dunque, il buon senso dovrebbe suggerirci di adottare un criterio di massima precauzione, ovvero un criterio che consideri, tra quelli possibili, lo scenario peggiore.

È anche evidente che è proprio questa zona grigia (la mancanza di prove scientifiche) ad aumentare la pericolosità del tranello logico dell'argumentum ad ignorantiam, spesso abilmente sfruttato dalle potenti lobby di potere. È quello che, ad esempio, tentano di far credere le multinazionali del petrolio quando invocano (anche attraverso il finanziamento di pseudo-ricerche abilmente guidate) la non esistenza di prove certe che leghino il consumo dei combustibili fossili ai mutamenti climatici in atto (prove che invece esistono).