Friday, February 22, 2008

Bonaire, la prima isola caraibica alimentata a vento e alghe

(apparso in origine su www.rinnovabili.it il 19/02/2008)

Gli appassionati di Scuba Diving la conosceranno come la migliore destinazione subacquea dell'Atlantico. Parliamo di Bonaire, un'isola davanti al Venezuela, lontana dai Caraibi di massa, con un mare caldo e accogliente e un interno di lagune popolate di fenicotteri. Un paradiso naturalistico ma soprattutto ecosostenibile. Sì, perché è dal 2006 che questa isola delle Antille Olandesi sta portando avanti un programma di interventi mirati a renderla energicamente pulita. Il progetto prevede lo sviluppo di un sistema combinato a energia eolica e a biodiesel, in grado di rifornire elettricamente ogni parte dell'atollo. La realizzazione dell'opera, che ha richiesto un investimento di quasi 40 milioni di dollari, è a cura di Evelop, un'azienda del gruppo Econcern, operante anche in Italia nel settore delle energie alternative e del risparmio energetico, in partnership con Enercon e Man. Nella joint-venture EcoPower Bonair BV ha sottoscritto un accordo con Water and Energy Company of Bonaire per l'installazione di 13 aerogeneratori e una centrale elettrica a biocombustibile. La prima turbina eolica, costruita all’inizio del 2007 e che lavora a pieno regime già da cinque mesi, costituisce la prova tecnica per testare gli effetti dell'eolico sui costi dell'energia elettrica a Bonaire. Le successive 12 turbine saranno costruite sulla costa nord-orientale dell'isola, quella più esposta al vento, e ognuna potrà produrre da 0,8 a 0,9 MW, risolvendo in teoria il 40% del fabbisogno energetico dell'isola. La parte restante verrà prodotta dall’impianto a biocombustibile costruito sull'altro versante dell'isola: una centrale da 13 MW che partirà con l'alimentazione tradizionale a combustibile fossile per sperimentare successivamente biodiesel ricavato da alghe e che entro due anni dovrebbe completamente alimentare la centrale.